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"I radar sono stati posizionati lungo il perimetro come ha richiesto, capo." disse Ethan raggiungendoci e annuii soddisfatta per poi azionare le telecamere nel mio pc e avere una vista completa della nostra villa.
"Hai imparato tantissime cose." disse Sergio e risi legandomi i capelli velocemente sotto lo sguardo attento del mio scorpione che mi guardava quasi con ammirazione nel mentre che esponevo le mie idee senza problemi.
"Dopo aver messo questi stavo pensando di pedinare alcuni membri della società di Sandavol, ricattarli e farci dire in qualche modo alcune informazioni, che ne pensate?" proposi gironzolando attorno al tavolo aprendo varie mappe e mostrando alcune armi a Berlino che le guardò affascinato.
"Chi per esempio?" disse Tokyo e le sorrisi facendo un cenno ad Altagracia che avanzò posizionandosi al mio fianco.
Tutti la studiarono attentamente notando il suo comportamento rigido e mi guardò cercando il consenso nei miei occhi.
"Vai pure, ti ascolto." dissi scoccando un sorriso e incominciò a spiegare le varie tecniche per pedinare una persona senza farsi scoprire, tutti l'ascoltavano meravigliata e sorrisi digitando alcune cose al computer.
Zulema già sapeva queste cose e con la coda dell'occhio notai che non aveva smesso nemmeno per un secondo di guardarmi con tantissima attenzione.
"Ryan ad esempio è uno di loro, l'abbiamo seguito abbastanza in queste ultime ore e abbiamo scoperto che vive in un appartamento a molti isolati da qui. Se stiamo più attenti, potrebbe portarci nel loro covo il prima possibile e da lì potremo agire, giusto capo? Questo era il piano." disse la mia amica guardandomi subito e sorrisi orgogliosa per tutto ciò che aveva spiegato senza nessun tipo di problema.
"Esattamente, questo è il piano." mormorai guardando i miei amici che erano a bocca aperta.
"Posso chiederti una cosa?" disse Zulema ad un certo punto riferendosi ad Altagracia e per poco la mia amica non svenne nel guardarla.
Come biasimarla, era splendida.
"Certo." disse arrossendo lievemente e il mio scorpione soffocò una risata guardandomi velocemente ma rimasi al mio posto tranquilla e seria.
"La settimana prossima faremo un colpo per esercitarci e volevo proporti se volevi unirti a noi insieme alle mie reclute. Ovviamente se il tuo capo è d'accordo, non vorrei essere invadente." domandò guardandomi e la mia amica mi pregò con lo sguardo, feci spallucce e annuii.
"Nessun problema, ma partecipo anche io e porto le mie migliori reclute." dissi facendo l'occhiolino al mio scorpione e serrò la mascella senza mostrare nessun segno di cedimento.
"Va bene, bionda." disse sbuffando e ci accese una sigaretta nel mentre che continuavamo a parlare.
"Hai ascoltato gli audio della chiamata telefonica?" domandai a Sergio dopo una buona mezz'ora e annuì.
"Gli ho ascoltati anche io." disse Zulema mettendosi in mezzo al discorso e notai la sua mano appoggiata nel tavolo, quasi vicino alla mia.
Incominciò a parlare con Sergio e senza farmi vedere da nessuno gliel'afferrai stringendogliela dolcemente, si girò inarcando un sopracciglio confusa e mi avvicinai ancora di più, tentò di staccarsi ma glielo impedii come niente.
"Bionda, lasciami cazzo." ringhiò finendo di fumare ma scossi la testa.
"2 minuti Zulema, poi ti lascio." dissi quasi supplicandola e sbuffò rassegnata senza dire una parola.
Sorrisi vittoriosa perché lasciò la mano e le accarezzai le nocche dolcemente e tutto il palmo facendole venire i brividi.
Continuò a parlare con Sergio sería e il cuore stava per esplodermi dal petto, la gitana vide le nostre mani intrecciate e sorrise vittoriosa facendomi ridacchiare.
Il mio scorpione rimase immobile e volevo terribilmente quella mano stretta attorno alla mia gola nel mentre che mi faceva sua nel suo letto, senza alcuna pietà.
"Sta per scadere il tempo, bionda." disse ad un certo punto voltandosi verso di me ma scossi la testa stringendole ancora la mano.
"Continua a parlare dai." dissi facendo un cenno verso Sergio e inarcò un sopracciglio confusa scuotendo la testa.
Notai che aprì di più la mano per lasciarmi un pochino di spazio e tracciai con cautela le sue dita perfette che volevo sentire nuovamente dentro di me.
In lontananza vidi David arrivare e il mio scorpione lo notò irrigidendosi come una statua tantissimo ma non staccai la mano dalla sua cercando di calmarla.
"Che vuoi?" sbottai non appena il ragazzo mi afferrò per un braccio facendomi staccare la presa da Zulema.
Ethan afferrò la pistola puntandogliela contro e sobbalzai vedendolo così arrabbiato, aveva un'istinto di protezione nei miei confronti assurdi.
"Oddio, cazzo." sussurrò Saray euforica non appena vide i due ragazzi scaldarsi attentamente e Ethan mi spinse dietro come per farmi da scudo.
"Devo parlare con lei." disse David cercando di avvicinarsi ma il mio amico scosse la testa, infuriandosi.
"Tu invece non fai proprio un cazzo perché ti conosco e sei un tale coglione, mi sorprendo del fatto che sei finito nel suo letto un sacco di volte, lurido stronzo." disse Ethan indicandomi e sbuffai notando Zulema pietrificarsi come una statua guardando il ragazzo con una gelosia assurda.
Ma non lo diede molto a vedere anzi, rimasi seduta fregandosene altamente.
"Quello che è successo a Los Angeles è stato fantastico, siete gelosi che io posso scoparmela e voi no?" disse David provocandolo e avanzai verso di lui facendolo sobbalzare con il mio sguardo intimidatorio.
"Hai finito questo teatrino o devo rispedirti in America a calci in culo?" dissi afferrando per il colletto con forza e Altagracia sussultò nel vedermi così.
"Vorresti insinuare che non ti-" disse sorridendomi ma un pugno dritto sul naso gli arrivò in faccia grazie alla mia forza.
Gemette dal dolore mettendosi le mani in faccia e Zulema soffocò una risata nel vedermi così autoritaria e seria.
"Decido io chi cazzo scoparmi e questo te l'ho sempre detto!" urlai perdendo la pazienza ed Ethan abbassò la pistola imprecando sottovoce.
"È per lei, vero? Ho visto che non avevi nemmeno il coraggio di guardarmi in faccia nel mentre che ero sopra di te, confessalo Macarena!" urlò indicando Zulema e quest'ultima lo guardò accigliandosi subito.
"E tu, chi cazzo saresti scusami?" disse gelida alzandosi e il ragazzo arretrò impaurito, avanzò verso di lui e subito le afferrai il braccio facendola irrigidire.
"Zulema lascialo è un coglione." dissi sospirando e la mia regina araba abbassò lo sguardo sulla mia mano stretta attorno al braccio facendomela togliere velocemente.
"Mi fa piacere che ti scopi elementi del genere cercando di rimpiazzarmi, complimenti bionda davvero." disse scoppiando a ridere e mi vennero le lacrime agli occhi.
"Sei liberissima di fare quello che vuoi davvero ma tu, ragazzino." aggiunse rivolgendosi a David che tremò sotto al suo sguardo e serrai la mascella seria.
"Non mettermi mai più in mezzo, perché non ci metto molto a ucciderti." aggiunse guardandolo ancora e senza proferire parola mi allontanai da loro.
"Scusatemi." sussurrai uscendo velocemente fuori e lasciai uscire le lacrime prendendo un lungo respiro.
Ero furiosa perché avevo la sua mano stretta attorno alla mia e quell'idiota aveva rovinato tutto quanto.
Era un piccolo passo in avanti.
Guardai il cielo limpido e si stava benissimo, mi sedetti nella poltrona all'ombra e guardai l'acqua cristallina della nostra piscina enorme.
"Piangi?" disse una voce alle mie spalle e sorrisi notando che si trattava di Zulema, le diedi le spalle e si sedette anche lei nella poltrona mantenendo una distanza di sicurezza enorme.
"No, non importa." dissi facendo spallucce e Zulema prese la mia sigaretta dalle labbra per poi farci un paio di tiri.
La guardai sconvolta per questo gesto così sensuale e sospirai incredula, percependo la mia rabbia dissolversi.
Era la mia calma.
"Vedo che ti sei divertita, mhm?" disse con un tono di voce tagliente e alzai gli occhi al cielo, innervosendomi.
"Non avevo altra scelta, dovevo distarmi in qualche modo ma ovviamente non ci sono riuscita." sussurrai guardandola e mi porse di nuovo la sigaretta che mi affrettai a finire.
"L'hai fatto comunque bionda e non avevo dubbi ma stai tranquilla perché anche io ho fatto la stessa identica cosa e ti ho dimenticata alla grande." disse sorridendomi e sgranai gli occhi incredula per le sue parole, mi stava prendendo in giro eccome.
Lo vedevo il suo corpo come reagiva sotto al mio tocco e non aveva più il potere di spezzarmi in due.
"Sono felice per te, Zulema." dissi indossando una maschera a dir poco enorme e boccheggiò leggermente non appena le sorrisi senza nessuna espressione in viso.
Se pensava che mi mettessi a frignare come una stupida bambina si sbagliava di grosso.
"Ti aiuterò con questo colpo e una volta finito ritornerò in America così potrai continuare la tua vita senza di me, mi dispiace per quello che ti ho fatto passare ma credimi, me l'hai fatta pagare alla grande se era questo il tuo obbiettivo e ci sei riuscita." dissi alzandomi facendo spallucce e mi toccai i capelli dirigendomi all'entrata ma ovviamente la sua mano mi bloccò con forza il braccio.
"Un giorno quando mi lascerai, scommetto che questi ricordi ti seguiranno in giro eccome, bionda." disse guardandomi dritta negli occhi e sospirai abbassando lo sguardo sulle sue labbra che volevo baciare.
"Hai ragione, però cosa posso farci? Assolutamente niente, ti auguro tanta felicità perché è quella che ti meriti Zulema e ricordati che mi dispiace." dissi togliendomi dalla sua presa e la lasciai andare via senza più voltarmi.

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