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Scoppiai a ridere a crepapelle e bevvi l'ennesimo bicchiere di gin, l'alcool scorreva impetuoso nel mio corpo e Zulema scosse la testa, meravigliata.
"Bionda, hai bevuto troppo andiamo." disse alzandosi e mi strinse la vita nel mentre che mi trascinava fuori, erano le due del mattino e faceva tanto freddo.
"No, Zulema Zahir!" esclamai togliendomi dalla sua presa e alcune persone ci guardavano divertite.
"Ti porto a casa, stai sparando cazzate da un'ora e devo ancora capire come abbiamo fatto a parlare delle fate." borbottò indicando la mia macchina in lontananza e fortunatamente lei reggeva l'alcol meglio di me, però io avevo bevuto di più rispetto a lei.
"Le fate sono belle, come te." dissi indicando un punto a caso e scappai dalla sua presa incominciando a correre nonostante avessi i tacchi, barcollavo ma avevo ancora un pochino di controllo.
"Amore." mi richiamò il mio scorpione perdendo la pazienza e mi nascosi dietro ad un albero, ridendo.
"Non mi vedi, giusto?" urlai facendola ridacchiare e fece finta di cercarmi.
"No bionda che dici? Qui non vedo nessuno, oddio la mia fidanzata è scomparsa devo cercarla!" esclamò con un tono disperato e fece finta di guardarsi attorno spaesata e confusa.
Soffocai una risatina e cercai di nascondermi al meglio ma peccato che l'albero era alto poco più di un metro.
"Zulema io ti vedo!" esclamai ridendo e la mia regina araba, scoppiò a ridere.
Ad una certa scattò verso di me e risi ancora più forte nel mentre che ricominciavo a correre ma mi caricò in spalla e gridai dallo spavento.
"Se solo ci vedesse Saray." borbottò Zulema nel mentre che ero nella sua spalla e parlai a caso guardando le cose che vedevo a testa in giù.
"Il cielo, ha delle forme strane." dissi non appena camminò per alcuni minuti e mi rimise giù facendomi ridere.
"Entra, forza." disse aprendomi lo sportello ma lo richiusi con tanta forza.
"No, non entro." dissi sfidandola e mi guardò intensamente, toccandosi il viso.
"Macarena, non farmi incazzare." mi minacciò serrando la mascella e mi avvicinai maliziosamente.
"Altrimenti?" sussurrai mordendomi il labbro e la vidi guardarmi incantata nel mentre che il freddo di Dicembre era pungente come non mai prima d'ora.
Prima che potesse replicare l'afferrai per la gola e la spinsi contro la portiera, baciandola con tanta passione.
Ricambiò subito e gemette non appena le mie mani toccarono il suo punto sensibile, facendo tanta pressione.
"Maca, sei ubriaca." disse cercando di bloccarmi ma le strinsi i polsi con tantissima forza, baciandola ancora.
Le morsicai un lembo di pelle nel collo e la marchiai strappandole un gemito.
"Tu sei bellissima, ti amo anche se sono ubriaca da morire cazzo." dissi eccitata e le sganciai il pantalone ma lei mi bloccò a causa di alcune persone che passavano in strada, eravamo pur sempre fuori dal locale e ci vedevano.
Mi spinse dentro la macchina e misi il broncio incrociando le braccia al petto.
Zulema mi raggiunse sconvolta e mi lanciò un'occhiataccia mettendomi la cintura ma non la guardai.
"Guarda cosa ho rubato." mormorai afferrando una bottiglia che avevo preso l'altro giorno e Zulema scosse la testa, le si illuminarono gli occhi nel vedere la tequila e ne bevve un pochino.
"Fanculo, la vita è una." disse mettendo in moto e rise nel mentre che ci scolavamo una bottiglia di alcool in due.
Si fermò davanti ad un semaforo rosso e mi porsi baciandole il collo, toccandole poi l'interno coscia lentamente.
"Sto guidando, bionda." disse soffocando una risatina ma non mi staccai, spostandole i capelli di lato.
Avevo voglia di lei anche da ubriaca.
"Accosta e scopami, Zulema." dissi provocandola e smise di ridere improvvisante nel mentre che serrava la mascella, innervosendosi tanto.
Accostò in un parcheggio deserto e mi slacciai la cintura nel mentre che si metteva nei sedili dietro, sorrisi vittoriosa e mi catapultai verso di lei.
Eravamo ubriache entrambe.
Da morire.
"Sei una cogliona, bionda." disse ridendo e scoppiai a ridere mettendomi e cavalcioni sopra al suo corpo, mi tolse il capotto e anche io feci lo stesso, scoprendo le sue braccia tatuate e toniche che amavo.
"Sbrigati, sennò ci rapiscono qui." dissi guardandomi attorno ma non c'era praticamente nessuno, i vetri della mia macchina erano scuri apposta ed era impossibile vederci.
Le sue labbra si appoggiarono sulle mie e mi sganciò i jeans, facendomi distendere lungo il sedile che fortunatamente non era scomodo anzi, ci stavamo eccome.
La sua mano si intrufolò dentro ai miei slip e fece dei movimenti lenti nel mio clitoride facendomi ansimare e gemere.
"Più veloce, idiota." le sussurrai gemendo e Zulema arricciò le labbra, facendo una smorfietta bellissima.
Entrò dentro di me facendomi urlare e non era per niente delicata, anzi, il suo tocco era possessivo e forte.
"Ti amo, da morire." le confessai nel mentre che gemevo e assecondai i suoi movimenti con il mio bacino, godendo.
Il mio scorpione aggiunse un'altro dito e le sue labbra erano sul mio collo nel mentre che le graffiavo la schiena.
Era la nostra notte questa, per davvero.
Chiusi gli occhi lasciandomi trasportare dal suo tocco esperto e allargai le gambe permettendole di posizionarsi meglio.
"Sto per venir-" mormorai mordendomi il labbro regalandone non so quanti gemiti e strinse la mia gola, muovendosi ancora con più forza.
Senza nessuna pietà.
"No." disse rallentando e le diedi uno schiaffo sul braccio, implorandola.
Mi vennero le lacrime agli occhi e mugugnai perché ero quasi arrivata all'apice ma ovviamente Zulema doveva fare la figlia di puttana anche da ubriaca.
"Ti lascio." borbottai furiosa e la donna sopra di me diede una spinta con il bacino e urlai provando un paciere unico.
Si mosse nuovamente con velocità e abbassi il suo top, mordendole il seno facendola gemere ad alta voce.
"Guardami." disse decisa e la guardai nel mentre che venivo, ma il mio scorpione non si fermò e continuò a muoversi dentro di me, nel mentre che toglieva tutto il rossetto dalle mie labbra.
Abbassò il mio body stracciandolo, e sussultai divertita per la sua forza inaspettata, strinsi i suoi capelli in un pugno ben saldo e ansimai forte.
Inarcai la schiena e Zulema aggiunse un terzo dito portandomi in paradiso, gemetti contro la sua bocca e strinsi la sua vita con le mie cosce urlando come non mai.
Non avevo neanche fatto in tempo a riprendermi dal primo orgasmo che subito il secondo mi colpii in pieno.
Le mie gambe tremarono e Zulema uscì da me abbastanza soddisfatta, pure da ubriaca era una stronza patentata.
Avevo il fiatone e risi riprendendomi un attimo nel mentre che la baciavo, aggiustandomi poi i jeans.
"Contenta, tesoro?" disse Zulema ridendo e annuii sconvolta, la baciai nuovamente e dovevo essere un disastro di prima categoria, letteralmente.
Mi riaggiustai meglio i jeans e le accarezzai i capelli mettendomi poi a cavalcioni sopra alle sue gambe, afferrai la bottiglia di tequila ormai a metà e bevvi passandogliela di tanto in tanto.
Feci cadere accidentalmente dell'alcol nel suo collo e risi sorpresa, con una faccia assai innocente che la faceva impazzire.
"Ops, rimedio subito." sussurrai leccandole il collo e gemette chiudendo gli occhi sentendo la mia lingua, percorrere piano la sua pelle perfetta.
Ero ancora scossa a causa del piacere provato e la baciai con passione sentendo il sapore dell'alcool nelle nostre bocche, era bellissimo tutto questo.
"Andiamo a casa." sussurrò Zulema e annuii spostandomi, mi rimisi al mio posto e fortunatamente la donna al mio fianco non era tantissimo ubriaca ma quasi.

La mia schiena andò a sbattere contro alla porta e per poco la bottiglia non mi cadde tra le mani, scoppiai a ridere non trovando la luce e Zulema chiuse la porta d'ingresso a chiave, per sicurezza.
Eravamo arrivate a casa sane e salve.
"Lo togliamo questo, ?" disse indicando il capotto e annuii nel mentre che lo lanciava nel divano in salotto.
Non staccò le mani dalla mia vita per sorreggermi e la spogliai anche io.
Tolsi il suo top lasciandola in reggiseno e la spinsi contro al muro freddo, baciandole il petto e spostandole di poco il reggiseno per giocherellare con i suoi capezzoli, ormai turgidi per me.
Rilasciò dei gemiti strozzati e sorrisi spalancandole le gambe con la mia coscia, continuando quei movimenti.
"Lascia quella." disse appoggiando la bottiglia di alcool a terra e la baciai con passione ancora, senza stancarmi mai.
Abbassai le spalline del suo reggiseno e glielo tolsi, stringendo il suo seno nudo.
Il mio scorpione gemette contro le mie labbra e mi trascinò in camera, sfilandomi il body e me lo sganciai in modo tale da sfilarmelo e respirare meglio.
Volevo prendere l'iniziativa io quindi la feci sedere nel letto e la baciai con passione facendole capire che questa notte, l'avrei dominata solamente io.
E me l'avrebbe permesso eccome.
Si distese nel letto e le tolsi i pantaloni lanciandoli in aria, insieme ai suoi anfibi.
"Piccola." ansimò un pochino nel vedermi tra le sue gambe e le lasciai una scia di baci nell'interno coscia, spostandomi poi verso al suo centro.
Inarcò la schiena mettendo le mani trai miei capelli biondi e mi spinse, subito.
Sorrisi divertita e le lasciai un bacio sul clitoride tramite il tessuto dei suoi slip.
La vidi contorcersi spalancando la bocca e decisi di accontentarla subito, doveva vedere quanto io l'amassi.
Con i denti afferrai quel misero tessuto e mi guardò maliziosamente non appena lo feci scivolare via lungo le sue gambe.
Ora era interamente nuda e mi leccai il labbro notando quanto fosse pronta per me, come sempre d'altronde.
"Sei mia." le sussurrai aprendole meglio le cosce e anche se eravamo entrambe ubriache riusciamo a sentire tutto il nostro amore diffondersi nell'aria, fortissimo.
Entrai dentro di lei con la lingua e sentire i suoi gemiti era musica per le mie orecchie, era bellissima e alzai lo sguardo guardando ogni sua piccola espressione possibile, il piacere che riuscivo a regalarle era unico e appagante.
Aggiunsi un dito accompagnano i movimenti con la mia lingua e strinse maggiormente i miei capelli, spingendomi poi contro la sua intimità vogliosa di me.
"Dio." mormorò senza fiato nel mentre che mi muovevo ancora più veloce e urlò richiamando il mio nome.
Leccai ancora più veloce e dovetti tenerla immobile talmente si stava contorcendo dal piacere, ansimando forte.
Le sue gambe tremarono leggermente e per farla arrivare all'orgasmo aggiunsi un secondo dito e venne urlando il mio nome, il suo sapore mi esplose in bocca e mi leccai le labbra alzando la testa.
Era senza fiato e inutile negare che era la donna più bella del mondo intero.
Mi asciugai il mento con il palmo della mano e ridacchiai felice avvicinandomi per baciarla, la sua lingua si intrecciò con la mia e gemette percependo il suo sapore in tutto la mia bocca.
Ormai conoscevo il suo sapore bene.
"Sei buona, mhm." mugugnai mordendole delicatamente il labbro e finii sotto di lei dopo mezzo secondo.
La testa mi girava un pochino a causa dell'alcol e anche Zulema non era proprio nella sua forma più smagliante ma non ci importava minimamente.
"Ti voglio." sussurrò nel cuore della notte e combaciò le nostre intimità, chiusi gli occhi mordendomi il labbro e le mie unghie finirono nella sua schiena.
Le tracciai tutta la colonna vertebrale forte non appena incominciò a spingere leggermente e gemetti, sussurrandole ad ogni spinta che l'amavo dal morire.
, questa era decisamente la notte più bella e magica della mia intera vita.

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