three.
Un mal di testa allucinante mi fece svegliare e mi toccai il viso, ero stanca come non mai e sopra al mio corpo sembrava che avessi un macigno enorme.
Zulema aveva il braccio stretto attorno alla mia vita possessivamente e dormiva ancora, rilassata come non mai.
Non mi ricordavo tutto nei minimi dettagli ma eravamo entrambe nude, sorrisi mugugnando nel sonno e volevo farmi una doccia subito.
Peccato che il braccio del mio scorpione non mi lasciava nessuna via di scampo anzi, mi stringeva come se potessi scappare subito a gambe levate.
"Amore." sussurrai chiudendo gli occhi per il mal di testa e le spostai il braccio.
"Bionda, dormi cazzo." mormorò con la voce impastata dal sonno e alzai gli occhi al cielo, spostandole i capelli da un lato e accarezzando la sua schiena nuda.
"Lasciami andare, sanguisuga." dissi ridendo leggermente e alzò il braccio per lasciarmi andare via, coprii il mio corpo nudo con il piumone e filai dritta in doccia non prima di essermi lavata i denti.
Ero un disastro e Zulema come al solito mi aveva dimostrato tutto l'amore del mondo, era stata una notte fantastica.
Nonostante tutto l'alcool che avevamo in corpo, e andava bene così.
Una volta uscita dalla doccia mi infilai una felpa larga e mi asciugai i capelli lasciandoli ondulati, il mio viso era privo di trucco e avevo bisogno di bere acqua.
Andai in cucina e vidi il mio scorpione con i capelli ancora umidi, mi fece un cenno ancora addormentata e ridacchiai per come era conciata.
Sicuramente aveva usato l'altro bagno ed era semplicemente bellissima con addosso le sue solite felpe oversize.
"Ritorno a letto." borbottò bevendo e feci la stessa identica cosa, almeno la sbornia sarebbe passata presto.
Si lanciò nel materasso e mugugnò chiudendo gli occhi, senza trucco sembrava un angelo venuto dal paradiso.
La raggiunsi e notai che erano a malapena mezzogiorno, avevo fame ma anche incredibilmente sonno.
"Ti preparo un'aspirina?" le sussurrai andando a cavalcioni nella sua schiena e mugugnò dicendo cose a caso.
"Piccola, l'ho già presa." sussurrò accoccolandosi e le alzai la felpa fino a sfilargliela del tutto, fuori nevicava un pochino e già si sentiva il clima natalizio.
"Che fai?" disse guardandomi di lato e le baciai la guancia, inspirando il suo profumo meraviglioso.
"Sh, rilassati." dissi guardando la sua schiena perfetta senza reggiseno e le tracciai piano i tatuaggi, innamorata.
Amavo tantissimo farlo.
La testa mi scoppiava tantissimo ma mi inchinai e baciai ogni centimetro della sua pelle, amavo farlo e la toccai con una delicatezza unica massaggiandole piano i muscoli tesi, facendola gemere.
"Mhm." gemette estasiata e le spostai i capelli di lato, baciandole il collo lasciandole qualche piccolo morsetto.
"Dimmi un posto dove vuoi andare e stasera ci andiamo, insieme." dissi dolcemente e sentii una risatina divertita fuggire dalle sue labbra.
Volevo renderla felice, visitare tutti i posti del mondo anche più sconosciuti e amarla alla follia, dimostrandoglielo.
"Lo sai che essere completamente liberi e allo stesso tempo completamente dominati dalla legge è l'eterno paradosso della vita umana?" disse piano e sorrisi per la sua filosofia, l'ascolterei per ore e ogni cosa detta da lei per me significava: crescere davvero.
"La libertà, se l'ha dimenticato, è il diritto dell'anima di respirare, e se essa non può farlo le leggi sono cinte troppo strette. Senza libertà l'uomo è una sincope." le sussurrai lasciandole dei piccoli baci sulla spalla e avevo appena detto una citazione che sicuramente conosceva.
"Will Hunting, genio ribelle." sussurrò subito e sorrisi, baciandole ancora tutti quei simboli che aveva nelle pelle.
"Ho gusto, Zulema." dissi vantandomi e tracciai tutta la sua colonna vertebrale possessivamente, facendola rilassare.
"Beh, sei la mia fidanzata." disse mettendo la testa di lato e subito le baciai quelle labbra perfette che sapevano di menta, di amore, di me, di noi.
"Ti amo, da morire." dissi lasciandole altri piccoli baci e scesi lungo la sua schiena, toccandole le braccia toniche.
Notai dei brividi formarsi nella sua pelle e mi alzai dopo alcuni secondi, mi scoppiava la testa e avevo la necessità di bere qualcosa per farmelo passare.
Mi preparai un'aspirina e preparai la colazione al mio scorpione, volevo portagliela a letto e dopo una buona mezz'ora avevo finito il tutto.
"Wow!" esclamò Zulema divertita non appena mi vide e si accoccolò meglio infilandosi nuovamente la felpa, mi morsicai il labbro e appoggiai il vassoio sopra alle sue gambe.
"Ho una fame assurda." dissi bevendo il caffè e la donna al mio fianco accese la tv davanti a noi, mettendo una serie che avevamo iniziato da un bel po'.
Mangiammo i pancake scherzando e sorrisi notando quanto fosse spensierata senza nessun pensiero o ansia.
"Hai deciso? Dove andare?" sussurrai dopo un po' e Zulema fece spallucce, regalandomi un sorriso dolce.
"Ci sono tanti posti qui." disse appoggiando il vassoio vuoto nel comodino e mi morsicai il labbro, finendo del tutto il mio caffè.
"Prenditi tutto il tempo che vuoi." dissi acoccolandomi sulla sua spalla e mi cinse la vita, baciandomi piano il collo.
Stavamo meglio entrambe e sorrisi come un'idiota sentendomi incredibilmente felice, di stare qui con lei in America.
Cercò le mie labbra e mi fece distendere infilandosi tra le mie gambe nude, ricambiai il bacio intrecciando la lingua con la sua e si staccò dopo vari minuti.
"Ieri notte, è stato bellissimo." sussurrò mordendosi il labbro guardandomi e le accarezzai il viso, dolcemente.
"Lo penso anche io, Zulema." dissi ricordandomi e una scarica di brividi mi colpii in pieno, provocandomi un calore nel basso ventre unico.
"Amo questo posto magico, amo te." disse ancora baciandomi la fronte e la strinsi a me, accarezzandole la schiena.
Ci guardammo negli occhi per un tempo infinito e sembrava che dentro alle sue iridi vedessi la galassia intera.
Tutto l'universo se trattava lei, era a dir poco straordinario e c'ero dentro davvero.
"Las Vegas, bionda." disse dopo vari minuti e i suoi occhi erano lucidi per l'emozione, era bellissimo vederla così e le lasciai dei piccoli baci sulle labbra.
"Vuoi andare lì?" dissi estasiata e annuì ripetutamente, non era un problema.
"Perfetto, allora." mormorai togliendole una ciocca ribelle dal viso e per la prima volta in vita mia, percepivo che il mio sesto senso mi stava portando qualcosa di tremendamente bello che non vedevo l'ora di scoprire.
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end game
Action➸ ZURENA. (gxg) Sequel ➵ Revival. Macarena lascia l'America ritornando a Madrid dopo aver ribaltato la sua vita, un caso importante non è mai stato chiuso e Zulema avrà bisogno del suo aiuto per reclamare la sua vendetta. Siamo davvero arrivati all...