i hope she'll be your beautiful
fool who takes my spot next to
you no, i didn't mean that, sorry,
i can't see facts through all of my fury.Tre settimane passarono velocemente e finalmente dopo tanto tempo tornammo a casa, aprii le porta con Maisa che dormiva beatamente tra le mie braccia e stare in casa mia mi tranquillizzava.
Parecchio.
"Casa dolce casa, finalmente." dissi sottovoce e mi riscaldai andando davanti al cammino, con un fuoco bellissimo.
"La camera è pronta, mentre eri in ospedale ho comprato le ultime cose." disse il mio scorpione facendomi strada e non appena entrai mi emozionai.
Era dipinta di rosa ed era grande al punto giusto, la culla era a lato e sorrisi notando il pupazzo a forma di scorpione che le avevo regalato mesi fa.
Lo diede a nostra figlia.
Aveva appeso anche dei quadri stupendi e mi avvicinai osservando le mensole, aveva addirittura comprato i libri delle fiabe così gliele avremo lette.
"È bellissima, mi piace tanto." sussurrai voltandomi e misi delicatamente mia figlia nella culla, le toccai il viso e sorrisi notando i suoi capelli biondi crescere un pochino.
Si vedevano a stento ma anche lei aveva gli occhi verdi come i miei.
Era proprio la mia fotocopia.
Zulema andò in cucina per preparare qualcosa mentre io andai in camera guardando il mio riflesso nello specchio.
Il mio corpo era ritornato del tutto come prima e il mio accenno di muscoli era evidente, il mio viso era più adulto e i miei occhi verdi erano molto più accesi.
Inutile dire che la gravidanza mi aveva cambiata al meglio ed ero la mamma più felice del mondo intero.
Sciolsi i miei capelli facendoli ricadere lungo le mie spalle e con la coda dell'occhio notai Zulema appoggiata nello stipite della porta, guardandomi con occhi letteralmente sognanti.
Feci finta di niente e sapevo già cosa voleva perché era la stessa cosa che volevo pure io, da tantissimi mesi.
Ma volevo vedere fin dove arrivava.
Si avvicinò serrando la mascella e sorrisi non appena le sue mani si posizionarono sulla mia vita stretta, misi la testa di lato e mi baciò il collo dolcemente.
"Maisa dorme, profondamente." sussurrò con voce sensuale e mi eccitai solamente a sentirla.
Mi era mancata da morire.
"Interessante, non trovi?" dissi toccandomi i capelli evitandola e la vidi inarcare un sopracciglio tramite lo specchio, confusa dal mio atteggiamento.
Nelle mie labbra si formò un sorrisetto strafottente e l'allontanai per andare in bagno, feci due passi ma la sua mano afferrò i miei capelli tirandoli forte.
"Dove pensi di andare?" disse sbattendomi contro la porta e mi morsicai il labbro gemendo per la sua forza, sgranando gli occhi abbastanza sorpresa.
Ormai ero guarita e non provai nessun tipo di dolore, mi era mancato il suo tocco e decisi di provocarla perché volevo percepire il suo fuoco accendersi.
E pure il mio.
Ne avevamo bisogno tutte e due.
"Stavo andando via." dissi innocentemente e mi morsicò il collo stringendomi il fianco con tantissima forza fino a farmi ansimare contro il legno della porta, con lei dietro di me.
Sorrisi soddisfatta e tirò ancora una volta i miei capelli facendomi portare la testa all'indietro per leccarmi il collo.
"Sei mia?" disse contro al mio orecchio e con la mano libera sfiorò il mio centro.
"No." sussurrai divertita e imprecò capendo che la stavo provocando, mi trascinò a letto e mi spinse nel materasso bloccandomi i polsi come niente.
"È così? Vuoi piangere Macarena?" disse ad un centimetro dal mio viso furiosa e alzai la testa di poco per morderle il labbro e tirarlo forte apposta.
"Puniscimi." dissi maliziosamente e mi tolse la felpa, stringendomi piano il seno che si affrettò a marchiarmi.
Gemetti portando gli occhi all'indietro e stracciai la sua camicia di dosso, mi afferrò per la gola forte e mi baciò intrecciando subito le nostre lingue nel mentre che la mia mano era già nella cintura di suoi pantaloni che slacciai.
"Scopami, figlia di puttana." dissi mugugnando e le baciai piano il suo addome scolpito scendendo sempre più in basso, abbassai i suoi jeans e se li tolse mostrandomi tutto il suo ben di Dio.
Mi spinse contro il materasso e avendo il suo seno ad un centimetro dal viso ne approfittai per morderle un lembo di pelle.
"È questo quello che vuoi? Farmi incazzare e farti mia in modo brutale?" disse con la mascella contratta e allargai le gambe in modo tale che potesse mettersi in mezzo, mi era mancato sentire la sua pelle rovente a contatto con la mia.
Mi erano mancate queste posizioni.
Mi era mancata lei, tantissimo.
"Scoprilo." dissi mordendomi il labbro sotto di lei e il suo sguardo era carico di eccitazione, seguì il mio gesto e si abbassò baciandomi il collo con baci umidi e caldi che mi fecero gemere.
Affondai le unghie nella sua schiena e ne approfittai per sganciarle il reggiseno.
"Sei mia, bionda." disse più dolcemente contro alla mia pelle e ritornò sulle mie labbra ansimandoci contro a causa della mia mano che stava palpando piano il suo seno, infatti gemette chiudendo gli occhi e si affrettò a togliersi gli slip facendo la stessa cosa con me.
"Voglio sentirti, eccome." disse combaciando le nostre intimità e inarcai la schiena provando tutto quel piacere che avevo archiviato per mesi.
Le mie cosce strinsero la sua vita e urlai non appena spinse abbastanza forte, assecondai i suoi movimenti e sentire i suoi gemiti mi faceva uscire fuori di testa.
Zulema mi tappò la bocca per non farci sentire troppo da nostra figlia e soffocai i miei gemiti contro la sua mano, mi afferrò il viso e mi baciò con passione.
"Cazzo." mormorai gemendo senza fiato e tracciai tutta la sua colonna vertebrale con le mie unghie, facendola gemere e per vendicarsi si mosse più velocemente.
Sapeva che volevo di più.
E la stavo implorando con lo sguardo.
"Zulema." la richiamai affinché mi guardasse e si accoccolò nell'incavo del mio collo, mordendomelo fortissimo per soffocare i suoi gemiti rumorosi.
"Ti amo." disse imprigionando le mie mani nel materasso e si distese meglio sopra di me, stavamo arrivando quasi all'apice e dopo vari minuti l'orgasmo ci colpì ad entrambe in un modo stupendo.
Feci per urlare il suo nome ma il mio scorpione tappò la mia bocca, avevo il fiatone e la guardai innamorata persa.
"Dio." sussurrò crollando al mio fianco coprendosi con il lenzuolo e feci la stessa cosa, stavo fissando il soffitto con uno stupido sorriso sulle labbra e mi era mancato da morire fare l'amore con lei.
"Perché cazzo ridi?" disse fissandomi e alzai gli occhi al cielo, aprì le braccia intimandomi di avvicinarmi e sorrisi vittoriosa acoccolandomi a lei.
Cinsi la sua vita con la mia coscia e affondai il viso sul suo collo, riposando.
Mi accarezzò dolcemente e baciò la mia spalla nuda senza smettere di toccarmi, il suo profumo mi fece rilassare e alzai di poco la testa per darle un bacio sulle labbra, facendola sorridere innamorata.
"Sei ancora più bella dopo aver fatto l'amore, devo ricordatelo sempre." disse baciandomi la fronte e un sorriso enorme si formò sul mio viso.
"Tu lo sei, sempre." dissi mordendomi il labbro e tracciai i suoi lineamenti arabi, il suo viso era rilassato ed era meraviglioso vederla così spensierata e felice.
Mugugnai riprendendomi terribilmente in forze e con mossa veloce mi misi sopra di lei, aprì le sue cosce lasciandole una scia di baci e vederla nuda con occhi sognanti sotto di me era una meraviglia rara.
"Che stai facendo bionda?" disse guardandomi dritta negli occhi e accarezzai i suoi fianchi, facendo scorrere le mie mani lungo le sue braccia nel mentre che mi avvicinavo al suo viso.
"Non abbiamo ancora finito, Zulema." dissi abbassandomi lentamente e tirai il suo labbro inferiore, senza staccare gli occhi dai suoi.
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end game
Action➸ ZURENA. (gxg) Sequel ➵ Revival. Macarena lascia l'America ritornando a Madrid dopo aver ribaltato la sua vita, un caso importante non è mai stato chiuso e Zulema avrà bisogno del suo aiuto per reclamare la sua vendetta. Siamo davvero arrivati all...