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1 week later.

Io e Zulema stavamo discutendo da un'ora buona nel suo ufficio e bevvi l'ennesimo bicchiere di vodka.
Era ora di cena e non mi interessava minimamente mangiare quando non riuscivamo a trovare una soluzione.
"Non alzarmi la voce." dissi nel mentre che rideva ironica e mi fece ancora di più innervosire, tantissimo.
La situazione stava degenerando tra di noi ed eravamo talmente impegnate nel lavoro che a stento ci vedevamo.
C'era tensione tra noi e ogni giorno era rintanata nel suo ufficio cercando di capire come muoverci, ma era difficile perché non mi stava ad ascoltare.
Proprio per niente.
Ogni volta che la toccavo, mi allontanava perché la rabbia che provava era veramente enorme.
Avevamo paura di perderci.
"Io faccio quello che voglio!" urlò dando un pugno nella sua scrivania e sussultai quasi impaurita.
Non reagiva così eccessivamente con me, lo faceva raramente.
"Mi sono stancata Zulema! Ogni volta non riusciamo ad avere una conversazione civile perché tu sei arrabbiata da morire con il mondo. A stento mi tocchi e quando provo a baciarti mi eviti come se avessi la peste! Cosa cazzo devo fare? Eh?" urlai ad un centimetro dal suo viso e le sue iridi erano glaciali e profonde.
"Non c'entra un cazzo, ora." disse abbassando la voce e serrai la mascella perché la voglia di darle uno schiaffo era altissima ma non l'avrei mai toccata.
Sembrava rinchiusa in un sogno e volevo svegliarla del tutto, eccome.
"Sto parlando di noi, perché sono la tua fidanzata e stiamo insieme! Te ne sei forse dimenticata? O ti sei stancata di me? Trovati un'altra allora e vaffanculo, ho chiuso." dissi lanciando il bicchiere contro il muro spaccandolo in mille pezzi e uscii dal suo ufficio perché ero stanca di essere trattata male ogni volta.
Avrei pensato da sola a cosa fare.
Non potevamo andare avanti così e lo sapeva anche lei che non ci faceva bene.
"Che è successo?" disse Saray vedendomi camminare nel corridoio come una furia e scossi la testa piangendo.
"Chiedilo a quella stronza della tua migliore amica e non a me!" urlai con le lacrime che mi rigavano il viso e finalmente la mia bomba era esplosa.
Mi sarei sentita meglio, decisamente.
Arrivai finalmente in camera mia e la prima cosa che feci fu di asciugarmi il trucco colato e di mettermi della scarpe comode perché i tacchi mi davano fastidio ai piedi.
Volevo vestirmi diversamente e indossai un semplice vestito che mi arrivava a metà coscia ma non era provocante anzi, era adatto per le cene importanti.
La scollatura era normale e mi legai i capelli cercando di far risaltare un pochino il mio viso terribilmente spento.
Mi recai nella sala e mi sedetti con lo sguardo abbassato e gli occhi gonfi a causa del pianto, Zulema non c'era ancora e mi ripresi un pochino ma non appena la vidi arrivare non le degnai di uno sguardo.
I suoi occhi si posarono su tutto il mio corpo e la sentii ridere arrabbiata per poi sedersi svogliatamente a tavola.
Al mio fianco.
"Avete visto il nuovo piano di allenamento? È bellissimo!" disse Ethan cercando di rompere il ghiaccio e fortunatamente incominciarono a parlare.
"Sono contenta che ti piaccia, ovviamente mi sono concordata con Tony dato che sta allenando delle mie nuove reclute a Los Angeles." dissi bevendo un sorso di vino tranquillamente ma non avevo ancora toccato cibo.
"Cazzo, e quanti sono?" domandò Sergio felice nel vedere che le mie società stavano procedendo molto bene.
"Una trentina circa, sono molto bravi." gli risposi felice e un rumore di posate mi fece sussultare nel posto.
"Perché non mi hai detto nulla?" sbottò Zulema furiosa e cercai di mantenere la calma per non rovinare tutto tra di noi.
"L'ho saputo stamattina, te l'avrei detto sicuramente dopo." dissi tranquilla ma la vidi scuotere la testa bevendo nervosamente del vino.
Stava bevendo troppo ultimamente.
"Ora mi nascondi pure le cose?" disse alzando la voce e serrò la mascella, calò un silenzio tombale e mi ripetevo a mente che in questa situazione non dovevo andarle contro ma bensì tranquillizzarla.
"Zulema calmati, ti ha detto che te ne avrebbe parlato più tardi. Non ha fatto nulla di male, rilassati." disse Monica cercando di alleggerire la tensione e il mio scorpione la guardò dritta negli occhi facendola spaventare.
Era assurda questa situazione.
"Va bene, non mi interessa." rispose dopo un po' e continuò a mangiare indicando poi con la forchetta il mio piatto ancora pieno intimandomi di fare lo stesso.
Mangiai a forza e dopo alcuni minuti percepii la sua mano posarsi nel mio interno coscia, per poco non mi andò di traverso il cibo e notai che mi aprii le gambe porgendosi meglio a me.
Feci finta di niente e la sua mano salii ancora più in alto sfiorando il mio punto sensibile, facendomi chiudere gli occhi.
L'allontanò bruscamente dopo un po' e incrociai le gambe sbuffando incredula.
A che gioco stava giocando?
Non ci pensai e mangiai un pochino rimettendomi in forze, il cibo come al solito era buonissimo e mi rilassai parlando con i miei amici ma nessuno osò aprire il discorso Hanbal né tantomeno nominare Ryan.
Tutti erano intimoriti da Zulema.
Letteralmente.

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