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Zulema mi baciò con cautela la mano nel mentre che aveva lo sguardo fisso sulla strada e sorrisi intrecciando le nostre dita.
"Il muffin era buono." mormorai ad un certo punto e la mia fidanzata mi guardò maliziosamente.
"Quale? Perché ne ho mangiato più di uno, in questi giorni." sussurrò svoltando a destra e alzai gli occhi al cielo, ovviamente si riferiva ad altro.
"Sei una cogliona." dissi facendo spallucce ormai senza speranze e la sua risata arrivò dritta alle mie orecchie.
"Sei pallosa." borbottò parcheggiando dentro alla villa e scesi dalla macchina senza aspettarla, ovviamente mi raggiunse subito afferrandomi per la vita.
"Piccola." borbottò baciandomi il collo e mi voltai cercando le sue labbra.
Mi spinse contro al portone baciandomi con passione e mi scappò un gemito nel mentre che entrava dentro, senza staccare le labbra dalle mie.
"Scusate." disse Sergio interrompendoci e arrossii osservando gli altri fare colazione, dopotutto erano le 9.
"Colpa della bionda insolente!" esclamò Zulema sarcastica e le diedi uno schiaffo sul braccio ridendo, era un'idiota.
Saray scoppiò a ridere e mi sedetti nel mentre che Berlino mi porgeva una tazza di caffè fumante, eravamo riuniti tutti nel divano e il mio scorpione si sedette dietro di me, abbracciandomi da dietro.
"Pace?" sussurrò al mio orecchio e nascosi il mio sorriso tramite la tazza di caffè, annuendo facendo spallucce.
"Mhm, okay." mormorai guardando il piccolo Pablo che stava imparando a camminare, Zulema seguì il mio sguardo e si irrigidì subito come una statua.
"A che pensi?" le domandai mettendo la testa di lato e si accoccolò a me.
Era letteralmente l'amore della mia vita.
"Penso che non ho potuto vedere Fatima crescere così, Hanbal me l'ha strappata via dalla braccia subito dopo il parto. Mi sono persa tutto questo, e so già che sarebbe stato bellissimo vederlo." disse senza farsi sentire dagli altri e amavo che in ogni contesto si fidava di me a tal punto da confessarmi queste piccole cose.
Volevo essere il suo posto sicuro, volevo amarla incondizionatamente anche se l'odio che provava nei suoi confronti era al massimo.
"Ti prometto che vivrai dei momenti bellissimi insieme a lei, Zulema." dissi accarezzandole la mano e me la portai alle labbra baciandole ogni nocca.
"Lo spero tanto, davvero." disse con una voce distrutta e appoggiò la guancia nella mia schiena sospirando.
Continuai a bere il mio caffè con la mascella contratta e percepivo alcuni baci del mio scorpione sulla mia spalla.
Mi dimostrava ogni secondo che mi voleva ed io pure, volevo lenire un po' del suo dolore e non vedevo l'ora che questa storia finisse al più presto.
"Facciamo l'amore dopo?" mi sussurrò piano, contro al mio orecchio e tremai.
Eccola.
Ecco il suo amore.
"Non devi neanche chiederlo." le sussurrai di rimando e mi voltai verso al suo viso lasciandole un lungo bacio sulle labbra, mordendole piano.
"Vite mie bellissime, volete pancake?" disse Saray sorridendoci e scoppiai a ridere per poi alzarmi e annuire, depositai la tazza vuota nel lavello e nemmeno mi ero accorta che era già passata un'ora.
Ritornai in soggiorno dagli altri e tra le mani avevo il mio telefono che già aveva delle chiamate perse da un numero sconosciuto.
Inarcai un sopracciglio confusa e non appena mi richiamò quel numero per poco non sobbalzai riconoscendo quella voce terrificante.
"Da quanto tempo, Ferreiro." sussurrò Sandoval e strinsi il telefono al mio orecchio, con una rabbia disumana.
Non avevo il coraggio di rispondergli ma sapevo che poteva percepire il mio respiro accelerato.
Camminavo nervosamente e non appena gli altri mi videro calò un silenzio tombale.
"Bionda, chi è?" disse Zulema seria ma avevo lo sguardo fisso su un punto.
"Che cazzo vuoi?" urlai furiosa e a quel punto il mio scorpione mi raggiunse.
"Ma come, mi saluti così?" disse ridendo e mi vennero i brividi.
Incominciai a tremare e Zulema non capiva quindi andai nel tavolo e misi il vivavoce in modo tale che potessero ascoltare tutti quanti.
Ethan venne al mio fianco e mi strinse il braccio per trasmettermi tanta forza.
"Non te lo meriti il mio saluto." ringhiai furiosa e l'uomo rise, facendo gelare tutti i presenti.
Zulema non appena sentì quella risata sbiancò di colpo e serrò la mascella stringendo il bordo del tavolo con forza.
"Ricordi la nostra ultima conversazione? Mi avevi detto di non fare del male a Fatima, ma.." disse divertito ma afferrai il telefono ricordando tutto e camminai andando davanti alla finestra e feci un cenno a Will di chiamare Mark e di rintracciare subito la chiamata.
"L'ho stretta tra le mie braccia nel mentre che piangeva, ricordi figlio di puttana? Dovevo spaccarti la testa quel giorno in cui sono andata nel tuo ufficio, ma posso farlo benissimo la prossima volta che ti vedo!" urlai tra le lacrime e Zulema si sedette afferrandosi la testa tra le mani, tutti erano in silenzio nel mentre che ascoltavano la conversazione ed ero l'unica persona che a quanto pare, era lucida in tutto ciò.
"Abbiamo ricevuto il regalo, a quanto pare Ryan non ha saputo fare il suo compito, Zulema come sta?" disse ad un certo punto e il telefono mi venne stracciato dalle mani da lei stessa.
"Sandoval." disse la mia regina araba e il suo tono di voce era tanto arrabbiato.
Ci furono alcuni secondi di silenzio e potei giurare che quel figlio di puttana era rimasto sorpreso nel sentirla.
"Sto molto bene, peccato che tu hai una cosa che mi appartiene da sempre e Hanbal lo sa molto bene, sbaglio?" ringhiò con le lacrime agli occhi e tremai nel vederla così arrabbiata.
"Perché non lo chiedi a lui? Parla spesso di quanto vi divertivate, ti vorrebbe con lui qui, in Marocco." disse Sandoval e un senso di gelosia mi pervase nel sentire queste parole.
Zulema rise sarcastica e mi voltai verso la finestra mascherando le mie lacrime.
"Divorziare da lui è stata la cosa più giusta che potessi fare, dico davvero." disse furiosa e dal suo tono di voce notai che stava cercando di non farsi manipolare da quel grandissimo figlio di puttana, che volevo rovinare.
"Beh, lui sembra intenzionato a rovinarti la vita e quella della tua bellissima fidanzata che ho avuto il piacere di conoscere. Te la sei scelta bene Zahir eh?" disse ridendo e il mio scorpione lo seguì a ruota, appoggiandolo in modo falso.
"Vero? Lo penso tanto anche io per questo quando ci vedremo non esiterà un secondo a farti saltare in aria le palle ed io l'appoggerò come sempre." disse con un tono di voce neutrale e mi voltai verso di lei asciugandomi il trucco colato a causa delle lacrime.
"Vedremo Zahir le carte sono state messe in tavola già da molto, pronte per essere giocate." disse Sandoval provocandola e Zulema ovviamente aveva già la risposta pronta per lui.
"E tu lo sai benissimo che vinco tutte le mie partite, mi riprenderò Fatima e giuro su Dio che farò saltare in aria tutto quel covo di merda che avete." disse furiosa e prese un lungo respiro profondo cercando di calmarsi.
"Staremo a vedere, tieniti stretta la bionda dato che è un tuo punto debole e non esiterò a portatela via." disse lui ridendo e sgranai gli occhi avanzando verso la donna davanti a me, pronta a prenderle il telefono e a urlare le peggiori cose a quel verme.
Zulema alzò le mani intimandomi di fermarmi e la frase che pronunciò mi fece venire i brividi.

"Macarena non è la mia debolezza, è il mio punto di forza al 100%."

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