41.

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please don't ever become
a stranger whose laugh i
could recognize anywhere.

Implorai la donna sopra di me che per l'ennesima volta mi stava facendo sua ma non mi stava ad ascoltare proprio per niente, mi voleva troppo.
"Zulema." la richiamai nel cuore della notte e persi il conto di quante volte ero venuta grazie al tocco della sua lingua esperta che in questo momento era proprio dentro di me.
Percepii le gambe tremare e chiusi gli occhi soffocando l'ennesimo gemito.
"Ti prego." mugugnai cedendo del tutto e il mio corpo chiedeva assoluta pietà.
Il mio scorpione alzò la testa dalle mie cosce ma non si arrese e infilò due dita dentro di me facendomi sussultare.
"Ho sentito bene?" disse risalendo lungo il mio corpo e una gocciolina di sudore scese lungo il mio petto.
"Mhm." sussurrai affondando le unghie nella sua schiena nel mentre che le sue dita si muovevano senza sosta.
Inarcai la schiena con le lacrime che mi rigavano il viso per il troppo piacere e la implorai ad ogni spinta.
"Cosa ti avevo detto, bionda? Avresti ceduto alla grande con me." sussurrò mordendomi il labbro nel mentre che ansimava nel vedermi così e nemmeno le risposi talmente ero esausta.
"Guardami." disse afferrandomi per la gola e feci fatica a tenere gli occhi aperti ma aumentò la presa facendomi spalancare la bocca, senza più fiato.
"Dimmi che sei mia, dillo cazzo." ringhiò con un tono talmente possessivo da farmi gelare il sangue tantissimo.
"Sono tua, solo tua." sussurrai goffamente e urlai il suo nome arrivando finalmente all'orgasmo subito dopo.
Uscì da me e non avevo provato nulla di tutto questo fino ad ora, avevamo oltrepassato ogni limite e i nostri corpi si erano fusi in una sola cosa, per davvero.
Zulema fece per abbassarsi nuovamente tra le mie gambe ma afferrai saldamente i suoi capelli in un pugno ben stretto.
"Non azzardarti minimamente." sussurrai minacciandola e rise nel mentre che si metteva al mio fianco esausta.
Chiusi gli occhi cercando di regolarizzare il mio battito cardiaco accelerato al massimo ed ero in delle condizioni mai viste prima d'ora.
"Il modo in cui mi hai scopata, wow." sussurrai ad un certo punto e la guardai mettendo la testa di lato e la vidi sorridere soddisfatta nel mentre che il sonno prendeva il sopravvento.
"Dormi prima che ti porti all'ospedale bionda, sei letteralmente esausta." disse divertita prendendomi in giro come suo solito e le sussurrai un "fottiti" prima di addormentarmi profondamente.
Felice.
Ma esausta.
Tremendamente innamorata.
E lei non era da meno.

L'indomani mattina mi svegliai riposata tantissimo e sgranchii i miei muscoli un pochino doloranti, Zulema era al mio fianco a pancia in giù e un braccio lo aveva attorno alla mia vita, come sempre.
Tutta la sua schiena era scoperta e mi spostai facendola mugugnare piano, mi misi a cavalcioni dietro di lei e borbottò.
"Che ci fai lì dietro?" disse con la voce impastata dal sonno e sorrisi sentendola.
"Stai zitta." dissi autoritaria e rise piano, fuori il cielo era nuvoloso e notai che erano a malapena mezzogiorno.
Avevamo dormito veramente tanto.
Tracciai i suoi tatuaggi facendola tremare un pochino e notai che aveva tutti i segni delle mie unghie nella sua pelle.
Mi abbassai piano e le lasciai alcuni baci facendola sussultare un pochino, la sua schiena era letteralmente un'opera d'arte.
Aveva i muscoli tesi e le feci alcuni massaggi facendola gemere piano, erano contratti a causa delle ore di allenamento e ne approfittai per scioglierli un pochino.
"Piccola, qui." sussurrò indicandomi un punto e continuai per alcuni minuti facendola rilassare tantissimo.
Mi fece stendere nuovamente e si mise sopra di me infilandosi tra le mie gambe, mi guardò in viso ed era bellissima da appena sveglia.
Sembrava così innocua e si chinò per lasciarmi un bacio sulle labbra.
"Buongiorno." disse felice e mi fece un sorriso amorevole che le baciai piano.
"A te." sussurrai togliendole una ciocca ribelle dal viso e mi baciò la mano.
Era incredibile il modo in cui percepivo il suo profumo addosso alla mia pelle, sapevo di lei come lei sapeva di me.
In un modo talmente impeccabile da farmi tremare come una foglia, ciò che era successo la scorsa notte era stato bellissimo e a dir poco appagante.
Infatti mi morsicai il labbro e ogni volta che facevamo l'amore era straordinario.
"A che pensi?" disse il mio scorpione togliendosi dal mio corpo e si sedette coprendosi con il lenzuolo di seta.
Si accese una sigaretta e me la passò dopo aver fatto un paio di tiri, feci uscire il fumo dalle labbra e mi guardò incantata.
"Al fatto che sono così innamorata di te e non voglio lasciarti mai più." dissi mettendomi su un fianco e mi sorrise emozionandosi un minimo.
"Potrei dire la stessa cosa, bionda." disse facendomi l'occhiolino e le sorrisi arrossendo appena.
Finimmo di fumare e la vidi alzarsi dirigendosi in bagno, mi misi seduta e squadrai il suo corpo mozzafiato che avevo posseduto con forza stanotte.
"Che fai lì? Vieni." disse sbucando dalla porta guardandomi e la raggiunsi felice trovandomi la vasca piena di schiuma.
Si immerse dentro e feci la stessa cosa nel mentre che mi faceva appoggiare la mia schiena sul suo petto, l'acqua era calda e andava benissimo dato che le temperature si stavano abbassando.
L'estate era praticamente terminata e Settembre era alle porte.
"Rilassati." disse il mio scorpione prendendo un po' di shampoo e lo passò delicatamente nella mia cute massaggiando piano e strappandomi un piccolo gemito di piacere.
Aprì le gambe e mi cinse la vita da dietro facendomi sorridere e mi lavò i capelli toccandomi con una delicatezza unica.
Non stavamo nemmeno parlando più di tanto perché il suo tocco valeva più di mille parole messe assieme.
Mi amava da morire.
"Ti amo." sussurrò ad un certo punto e sentirselo dire da appena sveglia era una delle cose più belle del mondo.
Si appoggiò nel bordo e mi fece distendere nel suo petto nel mentre che la schiuma copriva i nostri corpi.
"Chiudi gli occhi." sussurrò con voce rauca e mi morsicai il labbro facendolo.
La sua mano percosse il mio collo piano e scese lungo la mia valle dei seni facendomi sussultare dalla sorpresa.
Sfiorò i miei capezzoli pizzicandoli appena facendoli diventare turgidi e mi scappò un gemito perché aprii automaticamente le gambe con un colpo secco pronta a riceverla.
Infatti rise leggermente e baciò il mio collo piano facendomi rilassare.
"Vedo che ieri notte non ti è bastato." sussurrò sarcastica e le afferrai subito il polso portando la sua mano tra le mie gambe, volevo che entrasse.
"Tu non mi basti mai." sussurrai alzando di poco la testa e baciandola dolcemente, infatti mi accontentò e le sue dita incominciarono a fare delle piccole circonferenze nel mio clitoride facendomi mugugnare dal piacere.
Mi distesi meglio sopra di lei e notai che si alzò di poco per poi scivolare meglio dentro di me facendomi provare un piacere unico, come al solito.
Affondai le unghie nel suo braccio tatuato e con un colpo secco mi fece urlare, ansimai ad alta voce non appena aggiunse un'altro dito e stavo provando con tutte le mie forze di non far cadere tutta l'acqua della vasca in terra.
Zulema con l'altra mano libera mi inchiodò tenendomi ferma e mi morsicò il lobo dell'orecchio con forza sussurrandomi alcune frasi, dicendomi quanto mi amasse come al solito.
Il suo ritmo era lento ed estenuante e non ci stancavamo mai, stavamo letteralmente recuperando il tempo perso del mio trasferimento in America.
3 anni.
Dopo che venni urlando il suo nome affondai il viso nel suo collo e rise leggermente mettendomi un po' di schiuma nella schiena, sorridendomi.
"Taci." mugugnai notando il suo sguardo tremendamente soddisfatto e mi baciò con una dolcezza unica.
Nel mentre che la stavo insaponando mi venne in un'idea e non vedevo l'ora di metterla in atto.
Mi sarei diverta parecchio.
"Bionda, no." disse Zulema mettendo il viso di lato ma scoppiai a ridere per l'ennesima volta nel vederla così.
"Stai ferma." mormorai sistemandomi meglio sopra alle sue gambe e sentire il suo profumo mi rilassava da morire.
Avevo una sua felpa addosso, i capelli raccolti e un sorriso enorme sulle labbra.
Dopo essere uscite dalla vasca l'avevo obbligata e fare una maschera per il viso e le stavo mettendo un po' di prodotto giusto sugli zigomi, non ne aveva bisogno ma volevo fare qualcosa di diverso.
"Non ci posso credere." sussurrò alzando gli occhi al cielo e la baciai con passione per zittirla.
Le sue mani strinsero i miei fianchi e scesero lungo le mie cosce nude che toccò con una possessione unica.
"Ho finito!" esclamai felice e risi afferrando subito il telefono per farle delle foto e scattai un paio di selfie.
"Prima e ultima volta." disse ridendo anche lei nel vedere il mio viso e misi il broncio per poi lasciarle un piccolo bacio.
"No, decido io." dissi serrando la mascella e il mio scorpione scosse la testa togliendomi dalle sue gambe.
Si alzò nel mentre che la maschera asciugava e mi porse del caffè, mi sedetti nel ripiano e sgranai improvvisamente gli occhi ricordando di quando mi aveva fatto proprio sua in questa superficie.
Infatti si accorse del mio sguardo e ridacchiò preparando qualcosa da mangiare, dandomi le spalle.
"Pancake?" mi propose afferrando gli ingredienti e annuii abbracciandola da dietro alzandomi sulle punte essendo che lei era più alta, era a dir poco bellissima.
"Lo sai che sei l'amore della mia vita?" le sussurrai nel mentre che ero accoccolata al suo petto e la vidi sussultare senza smettere di accarezzarmi i capelli e sorrise.
Eravamo nel divano e fuori pioveva a dirotto, erano le 7 di sera ed eravamo qui accoccolate con una coperta addosso.
" che lo so, e tu sei il mio." disse senza distogliere lo sguardo dalla tv e alzai la testa per baciarle le labbra.
Chiusi gli occhi e Zulema mi fece distendere nel suo divano enorme infilandosi tra le mie gambe nude, non interruppe il nostro bacio e intrecciò la lingua con la mia appassionatamente.
"Ti amo." dissi accarezzandole i capelli sciolti e sorrise scendendo verso il collo dandomi dei piccoli baci dolcissimi.
"Voglio che tu sia di nuovo mia." disse lasciandomi un succhiotto nel seno e un piccolo gemito scappò dalle mie labbra.
"Io sono tua." dissi inarcando un sopracciglio confusa e a quel punto si interruppe per guardarmi negli occhi.
Si morsicò il labbro e si mise seduta giocherellando con l'anello che portava facendomi quasi sorridere.
Era bellissima.
"Mia in tutti i sensi, lo sai." disse guardandomi dritta negli e mi ci persi dentro per quanto fossero profondi.
"Cioè? Spiegati." mormorai non capendo assolutamente e rise leggermente facendomi quasi piangere.
Il suono della sua risata era bellissimo.
Si morsicò il labbro e continuò a fissarmi trovando poi il coraggio di parlare.
"Non voglio che tu sia la mia ragazza ma bensì fidanzata bionda, al 100%." mi propose seria e sapevo già la risposta.
Ovviamente.

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