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actually i always felt i must
look better in the rear view,
missing me at the golden
gates they once held the keys to.

Erano precisamente le due del mattino e non avevo per niente sonno, ero distesa nel corpo perfetto di mia moglie che mi accarezzava la schiena nuda, facendomi rilassare come non mai prima d'ora.
Mi alzai leggermente e le rubai l'ennesimo bacio facendola sorridere divertita, mi era mancata da morire.
"Sto sbagliando tutto con Fatima." disse ad un certo punto e sapevo che prima o poi me ne avrebbe parlato.
"Devi andarci piano con lei, è fragile." dissi con voce stanca e circondai con la mia coscia il suo bacino perfetto.
"Lo so, forse stare lontana da te mi ha fatto fare delle azioni che non volevo perché ero maledettamente nervosa." ammise pensandoci un pochino e le lasciai un piccolo bacio sulla spalla.
"Penso che dovresti parlarle in modo pacato e civile, non è una bambina purtroppo e capisce la situazione." le spiegai incominciando a farle delle piccole carezze anche io e la sentii sospirare toccandosi il viso.
Afferrò una sigaretta nervosa e mi misi seduta lasciandole spazio, fece uscire lentamente il fumo dalle sue labbra e mi morsicai il labbro per quanto fosse bella.
Amavo vederla fumare.
"Possiamo parlarle insieme? Con te riesce a sentirsi più tranquilla." disse voltandosi verso di me e annuii, mi passò la sigaretta e fumai rilassandomi.
"Non c'è nessun problema per me, affrontiamo tutto come sempre." dissi dopo un po' e mi sorrise, spensi la cicca nel portacenere e mi attirò al suo corpo.
Incominciò a baciarmi appassionatamente e scese verso al collo, marchiato da lei stessa più volte.
Si accoccolò a me e mi abbracciò da dietro, stringendomi la vita e baciandomi la schiena nuda dolcemente.
L'indomani mattina mi svegliai e Zulema non c'era al mio fianco, ricordai la notte precedente e mi morsicai il labbro costatando che era di nuovo mia.
A tutti gli effetti.
Ora non c'era nessun problema.
Mi vestii e dopo essermi preparata la vidi ai fornelli imprecando da sola, mi scappò una risata nel vederla e lentamente l'abbracciai da dietro, stringendola a me.
"Da quanto tempo non dormivi?" mi domandò nel mentre che le baciavo il collo possessivamente e ci pensai.
"Troppo, avevo un sacco di ore arretrate ma fortunatamente con te sono riuscita a risolvere ogni tipo di problema, ora mi sento molto meglio." dissi felice e il mio scorpione si voltò nella mia direzione con un sorriso meraviglioso, mi baciò dando via ad un bacio passionale e le circondai il collo con le braccia rilassandomi per come le sue labbra sapevano baciarmi perfettamente.
Mi strinse i fianchi passando al collo e misi la testa di lato per lasciarle più spazio nel mentre che mi faceva aderire nel bancone della cucina, non ci stancavamo mai e ci amavo talmente tanto che era essenziale, averci sempre.
"Cosa stavi cercando di cucinare?" le sussurrai avendo incredibilmente fame e Zulema borbottò contro al mio collo, aveva ancora il mestolo in mano e risi.
"Amore." la richiamai dolcemente ma mi abbracciò nascondendosi, alzai gli occhi al cielo e le accarezzai i capelli piano.
"Andiamo a fare colazione fuori." sussurrò lasciandomi dei piccoli baci e annuii, staccandomi per lasciarle un lungo bacio sulle labbra.
"Poi ti va se parliamo con Fatima?" le proposi nel mentre che salivo in camera mia per cambiarmi e cercai dei jeans stretti mentre Zulema si truccava, essendosi già vestita in modo elegante.
"La ragazzina è arrabbiata con me, e ha perfettamente ragione ad odiarmi." disse tracciando una linea di eye-liner perfetta e sospirai, scuotendo la testa.
"Non ti odia Zulema, ha bisogno giustamente anche lei delle risposte." le spiegai dolcemente e la vidi annuire, mettendosi poi il mascara risaltando le sue ciglia lunghe e il suo sguardo serio.
Mi infilai gli stivali alti e rimasi solamente in reggiseno, non sapevo che maglione mettermi e ad un certo punto Zulema mi abbracciò da dietro, possessivamente.
Baciò il punto dove mi aveva sparato Hanbal e le accarezzai piano il braccio, voleva solamente stare in silenzio e questi momenti così erano importanti.
Per il nostro rapporto.
Inspirò il mio profumo dandomi un lieve bacio tra i capelli e la lasciai fare, rilassandomi sotto al suo tocco forte.
"Sei tutta quanta la mia vita." sussurrò ad un certa e mi vennero le lacrime agli occhi, era incredibile l'amore che provavamo entrambe ogni secondo.
"Tu invece, sei l'amore della mia vita e di questa cosa ne devi essere consapevole, ogni cazzo di giorno." dissi afferrandole saldamente il viso tra le mani e mi baciò con tanto amore.
Ricambiai subito e le sue mani accarezzarono i miei fianchi per poi stringerli con una possessione da farmi venire letteralmente i brividi.
Si staccò finendosi di truccare e indossai un maglione scollato, il mio scorpione mi lanciò un'occhiataccia e mi guardò male.
"Che? Non ti piaccio?" dissi sporgendo il labbro fingendomi triste e si avvicinò, scrutandomi con quei suoi occhioni neri.
"Non mi piace lui, è scollato." borbottò gelosa e scoppiai a ridere, era incredibile quanto fosse da sempre possessiva.
"Quindi? Sono tua e basta." dissi accarezzandole il viso ma borbottò qualcosa andandosene via nervosa.
Alzai gli occhi al cielo infilandomi il capotto e la raggiunsi nel mentre che saliva in macchina, mi sedetti al suo fianco e si infilò gli occhiali da sole.
Per poco non svenni a tanta bellezza.
"Amore?" dissi cercando la sua mano e mise in moto, le baciai ogni nocca e non mi rispose mantenendo lo sguardo fisso sulla strada, era bellissima da morire.
"Ci conosciamo?" disse guardandomi velocemente e sbuffai, strinsi ancora la sua mano e ci giocherellai portandomela alle labbra e baciandola ripetutamente.
Si fermò davanti ad un bar dopo un paio di minuti e scese, la raggiunsi e intrecciai le nostre dita dato che tutti dovevano sapere che era mia, mia moglie al 100%.
L'aspettai in un tavolo sedendomi e la guardai nel mentre che ordinava, la cameriera le sorrise un po' troppo e serrai la mascella guardandola male.
"Cioccolata calda, ci ho fatto mettere la panna con sopra la cannella visto che ti piace così tanto." disse il mio scorpione con un sorriso sulle labbra raggiungendomi e mi si illuminarono gli occhi perché conosceva tutto di me.
"Ti amo." dissi guardandola dritta negli occhi e si emozionò un minimo.
Lo faceva spesso quando la coglievo così di sorpresa ed era così bella con quelle guance arrossate sia per il freddo ma anche perché era innamorata di me.
Si morsicò il labbro e quando faceva così voleva parlarmi quindi aspettai che parlasse, misi la testa di lato e serrò la mascella guardandomi intensamente.
Eccola qui.
"Stamattina stavo pensando che non voglio più tornare a casa mia cazzo, ho troppi ricordi brutti lì dentro e voglio vivamente andarmene, quindi vorrei metterla in vendita e conservare quei soldi per Fatima, fino all'ultimo euro." mi spiegò e sgranai gli occhi per la sua confessione inaspettata.
"Ogni cosa che tocco mi fa pensare ad Hanbal o alle nostre litigate, oppure quando ti ho dato il biglietto con solo andata per l'America e bionda non ce la faccio più perché ora sono felice." continuò con le lacrime agli occhi e volevo baciarmela qui davanti a tutti per come la sua vita era sempre stata segnata dalla sofferenza più totale.
Ma avevo una soluzione e senza neanche accorgermene parlai.
"Zulema, vieni a vivere da me subito." le proposi con un pizzico di paura nella voce.

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