Diedi l'ennesimo pugno al sacco sfogando la mia rabbia e Tony mi incitò ancora di più spingendo il sacco da box in modo tale che potessi colpirlo con vari calci e pugni.
"Sbarra, subito!" esclamò serio e mi appesi sentendo i muscoli delle mie braccia bruciare ma non mi fermai e mi sollevai fino a toccare la sbarra con il mento nel mentre che le parole di Zulema colpirono ancora la mia mente.
Urlai frustrata percependo alcune lacrime rigarmi il viso e serrai la mascella scendendo a terra con un balzo.
Mi piegai a terra riprendendo fiato e singhiozzai prendendomi la testa tra le mani, cercando di placare la mia crisi di nervi ma era impossibile quando si trattava di lei.
Tony non disse una parola e il suo sguardo era serio perché sapeva che ormai Zulema era la causa delle mie lacrime e di tutte le mie frustrazioni.
"Maca, alzati." disse porgendomi la mano e mi aiutò ad alzarmi, mi tolsi i guantoni e mi asciugai le lacrime per poi afferrare la bottiglia e bere un sorso d'acqua sentendo la gola bruciare.
"Sto bene, solo che a volte capita." gli mormorai facendo spallucce e presi dei lunghi respiri profondi cercando di calmarmi del tutto, in gran parte ci riuscii ma il dolore che provavo era troppo grande affinché potesse togliersi.
"Scavare dentro e custodire in silenzio reciprocamente." disse stringendo con forza le mie mani e annuii alzandomi più determinata di prima, mi rimisi i guantoni e mi impegnai per un'altra ora piena.David mi spinse contro la mia scrivania e mi sollevò appoggiandomi contro di essa, gemetti chiudendo gli occhi e le sue labbra percossero ogni centimetro del mio collo magro facendomi rilassare un minimo.
Ogni qualvolta che pensavo a Zulema dovevo distarmi in qualche modo e il ragazzo infilato tra le mie gambe in gran parte ci riusciva.
Volevo solamente divertirmi, nulla di più.
Volevo non pensare a niente.
Non dovevo cadere nel buio totale ancora, a causa sua ma anche a causa mia.
"Mi fai diventare pazzo." sussurrò aprendo con forza la mia camicetta e quelle parole mi fecero subito pensare al mio scorpione e a quello che mi diceva."Mi fai uscire fuori di testa, bionda."
David baciò il mio seno e ansimai un pochino distendendomi lungo il legno freddo, baciò la mia spalla nuda e le sue mani si intrufolarono sotto alla mia gonna per stringermi la coscia.
"Lasciati andare, un pochino." sussurrò il ragazzo davanti a me, penetrandomi dopo mezzo secondo facendomi provare una pienezza unica ma non del tutto.
Spinse con forza dentro di me e un gemito mi scappò dalle labbra, serrai la mascella e per una volta in vita mia non pensai a nulla e riuscii a provare un minimo di piacere.
"So che stai male, sono qui per te." sussurrò baciandomi il collo e lo ringraziai perché nonostante la mia arroganza lui era sempre pronto a darmi un pochino di spensieratezza ma era un tale coglione.
Tutti sapevano di Zulema perché ormai le voci correvano ed era impossibile non riconoscerla data la sua storia, il suo passato con me e tutti i suoi colpi perfetti.
Zulema era considerata un'icona da tantissime persone e quando avevano saputo della nostra relazione erano rimasti tutti abbagliati da me.
"Cazzo." sussurrai spalancando la bocca e un gemito rumoroso fuggii dalle mie labbra nel mentre che il ragazzo dentro di me aumentò le spinte facendomi tremare.
Si infilò nell'incavo del mio collo e lo sentii ansimare forte contro la mia pelle, ma non erano questi i gemiti che volevo sentire e improvvisamente smisi di provare anche il minimo piacere.
Ero bloccata.
Senza di lei non riuscivo ad andare avanti da ben oltre tre anni.
Assurda come cosa.
"No Maca, guardami." disse David afferrandomi il viso e mi persi dentro ai suoi occhi azzurri che mi avevano sempre guardata con un'intensità unica.
Lo baciai senza pensare a niente e fortunatamente dopo alcuni minuti venni soffocando un grido.
David continuò a muoversi dentro di me e mi morsicai il labbro appoggiando la schiena lungo la scrivania del mio ufficio.
Mi rilassai un pochino e il ragazzo davanti a me si porse per lasciarmi un lungo bacio sulle labbra e sistemarsi i jeans.
"Grazie." dissi mettendomi seduta e mi agganciai i bottoni della mia camicia in silenzio, non lo facevo mai però oggi mi aveva aiutata tantissimo.
"E di che?" sussurrò stringendo la mia vita e mi baciò dolcemente facendomi quasi sorridere e mi vennero le lacrime agli occhi immaginando le labbra del mio scorpione che non avevano la stessa, morbidezza, sapore.
La sua lingua si intrecciò con la mia ma mi staccai con alcune lacrime che mi rigavano il viso, presi un lungo respiro profondo e mi tolsi tutto il rossetto sbavato.
"Devo andare ad allenarmi." disse David abbracciandomi da dietro e annuii senza girarmi ma ovviamente afferrò la mia vita stretta e si abbassò per baciarmi ancora e ancora, senza stancarsi mai.
"Vai, idiota." dissi sbuffando divertita e David rise nel mentre che gli davo un colpetto sulla sua spalla muscolosa.
Mi rubò un'altro bacio e lo spinsi fuori dalla porta per poi rinchiudermi dentro, il sorriso che avevo sulle labbra svanii e mi legai i capelli aggiustandomi del tutto i vestiti ma ero ancora sconvolta.
Con cautela mi sedetti nel divano e le gambe mi tremavano leggermente a causa dell'orgasmo ricevuto ma nulla era in confronto a quelli che riusciva a darmi Zulema, proprio per niente.
Entrai velocemente su Instagram e guardai il suo profilo come ogni giorno, le nostre foto erano ancora lì e lessi i commenti dei miei amici.
Alzai gli occhi al cielo e ricaricai la pagina un paio di volte quando improvvisamente una nuova foto sua apparve davanti ai miei occhi, mi alzai in piedi sconvolta e spalancai la bocca incredula per quanto fosse diventata ancora più bella.
Non era cambiata di una virgola e la foto ritraeva lei seduta su un muretto e lo sguardo puntato sulla telecamera, con una sigaretta tra le labbra e ovviamente era truccata alla perfezione facendomi uscire letteralmente fuori di testa.
Che cazzo.
Subito ricevette una miriade di commenti e di mi piace e quella era la prima foto che pubblicava dopo anni, avevo monitorato il suo profilo da cima a fondo per tutto questo tempo e vederla così suscitava in me delle emozioni assurde.
Lessi la descrizione in inglese e serrai la mascella costatando che era palesemente una frecciatina per me."i hope when u think of me it hurts. ;)"
La faccina, la usava solamente con me e un senso di nausea mi assalii parecchio facendomi risedere subito.
Non potevo crederci che dopo tutti questi anni aveva deciso di fare una cosa del genere ma aveva ragione, avevo sbagliato ma ero diventata una donna responsabile che sapeva accettare i propri errori e avrei rimediato.
Volevo riprendermela ma per il momento dovevo restare al mio posto, decisi di giocare la sua stessa moneta e pubblicai anche io una foto, ritraeva me sdraiata nel letto vestita in un modo abbastanza provocante, i miei occhi verdi si risaltavano tantissimo e un sorriso smagliante era dipinto sul mio volto.
Sorrisi soddisfatta per la descrizione e speravo tanto che Zulema l'avesse visto."it only hurts if you love someone. ;)"
I miei amici commentarono subito la mia foto e sorrisi ricevendo tantissimi like, ma ovviamente di Zulema non c'era nessuna traccia.
Sbuffai sdraiandomi nel divano e improvvisamente un numero sconosciuto mi scrisse, facendomi alzare gli occhi al cielo come sempre.
Entrai su Whatsapp e non appena vidi la foto profilo per poco non svenni sentendo il cuore uscirmi dal petto fortissimo.
Zulema mi aveva scritta.
Dopo 3 lunghissimi anni.
Di punto in bianco.
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end game
Action➸ ZURENA. (gxg) Sequel ➵ Revival. Macarena lascia l'America ritornando a Madrid dopo aver ribaltato la sua vita, un caso importante non è mai stato chiuso e Zulema avrà bisogno del suo aiuto per reclamare la sua vendetta. Siamo davvero arrivati all...