Guardai l'ennesimo file e tutti i posti dove si spostava Ryan erano fottutamente uguali e non riuscivo a capire.
Ad una certa un rumore di tacchi attirò la mia attenzione e alzai lo sguardo guardando Zulema venire verso di me, seria in viso e incredibilmente bella.
Si guardò attorno notando che ero completamente da sola nel mio ufficio e si inchinò per lasciarmi un bacio sulle labbra e poi con mossa veloce chiuse la porta.
"Ciao." sussurrai mordendomi il labbro e continuò a baciarmi nel mentre che mi accarezzava il viso lentamente.
Si appoggiò nella scrivania senza staccare le labbra dalle mie e il suo profumo mi fece rilassare all'istante, sfiorò la mia vita fasciata da un body aderente e mugugnò facendomi ridere divertita.
"Sei scappata dal mio letto, prima." disse riferendosi a stamattina e le feci un sorriso cercando la sua mano e stringendola dolcemente.
"Sono qui dalle sette del mattino e avevo del lavoro arretrato, poi dovevo seguire le mie reclute ma fortunatamente va tutto bene." dissi guardandola dritta negli occhi e la vidi annuire per poi sorridermi.
Mi avvicinai piano e la baciai accarezzandole piano la guancia con amore e dolcezza facendola sorridere non so quante volte contro le mie labbra.
Meritava questo: essere felice con me.
Provai a staccarmi ma si mise a cavalcioni sopra alle mie gambe e ne approfittai per stringere la sua vita stretta e posare le mani sui suoi glutei.
"Ancora 5 minuti, piccola." sussurrò baciandomi il collo e risi annuendo nel mentre che la stringevo al mio corpo.
Gli altri si stavano allenando e avrebbero finito tra un bel po' quindi potevo godermi la bellissima mora sopra di me che mi baciava con una forza incredibile.
"Non lasciare mai più il mio letto così." disse afferrandomi per la mascella e i suoi occhi neri si scontrarono con i miei.
"Altrimenti, che fai?" sussurrai sbottonandole la camicia e le baciai il seno dato che avevo un libero accesso.
Si morsicò il labbro non appena leccai piano il suo capezzolo tramite il tessuto e appoggiò le mani sui braccioli della poltrona ansimando ad alta voce.
Continuai quel picciolo giochetto facendola gemere e la marchiai possessivamente con una gelosia assurda instaurata dentro di me.
Anche se avevamo trovato un compromesso volevo averla mia.
"Se continui, penso che verrò bionda." disse ridendo leggermente senza fiato e le feci un sorriso furbo continuando a farla gemere nel mentre che con l'altra mano le strinsi l'altro abbastanza forte.
"Non ti rendi conto di quanto sei bella Zulema? Perché dovresti guardarti." mugugnai contro la sua pelle e sganciai i suoi jeans per poi entrare in lei piano.
"Maca, Dio." disse attaccandosi alle mie labbra sorpresa nel mentre che mi muovevo veloce e vederla sopra di me in questo stato era sublime.
Non ci stancavamo mai.
L'afferrai per la gola aumentando le spinte e il suo bacino si muoveva sopra al mio facendomi ansimare leggermente guardandola godere grazie a me.
Volevo distrarla in qualche modo e non farla pensare troppo al male che aveva dentro per colpa di quel figlio di puttana.
"Sei sempre pronta per me, vero?" sussurrai mordendomi il labbro e un gemito rumoroso lasciò le sue labbra, si mosse più velocemente e richiamò il mio nome non so quante volte nel mentre che mettevo una mano sulla sua vita e l'aiutavo con le spinte regalandole un piacere unico e appagante.
"Ti amo, Zulema." sussurrai stringendole il viso saldamente e mugugnò facendosi scappare un urlo incontrollato ma le tappai la bocca divertita facendola ridere un pochino in preda al piacere.
Affondò le unghie nelle mie spalle e venne dopo alcuni minuti infilandosi nell'incavo del mio collo.
"Fanculo." disse senza fiato e la baciai con passione sorridendo contro le sue labbra innamorata come non mai.
"Dovresti venire di più nel mio ufficio sai? Mi diverto a studiare anatomia." dissi accarezzandole i fianchi e mi diede un colpetto nel braccio divertita.
"Ah, zitta bionda." borbottò sistemandosi la camicia e la guardai dal basso mettendomi comoda con lei sopra al mio corpo, aveva i capelli scompigliati e il trucco leggermente colato.
Era bellissima.
Le tremava appena la coscia ma si alzò dalle mie gambe abbottonandosi i pantaloni elegantemente.
"Ti amo anche io." disse dopo un po' guardandomi e mi indicai le labbra volendo un bacio da lei che mi diede subito senza replicare.
Mi staccai senza più fiato in corpo dopo averle divorato le labbra e continuai a lavorare nel mentre che il mio scorpione rispondeva a varie telefonate.
"Devo andare, Sergio mi chiama." disse alzando gli occhi al cielo e la squadrai dalla testa ai piedi attentamente per poi inarcare un sopracciglio.
"Vieni qui." dissi mordendomi il labbro e Zulema avanzò abbastanza confusa.
Le abbottonai la camicia facendola ridere e nel suo collo notai un succhiotto che le avevo fatto poco fa, speravo che non se ne accorgesse ma almeno aveva il mio antifurto, tutti la volevano e dovevo mantenere una certa calma.
"Finito di fare la sociopatica?" sussurrò leccandosi il labbro e mi porsi subito afferrandolo con i miei denti e mordendoglielo forte con tutte me stessa.
"Puoi andare, a dopo." dissi ritornando al mio posto e il mio scorpione lasciò la stanza con passo veloce.Risi all'ennesima battuta di Ethan e mi legai i capelli in uno chignon alto per evitare che mi andassero davanti.
Zulema fece un piccolo colpo di tosse e mi voltai sorridendole amorevolmente, cercavo di essere normale e di stare abbastanza tranquilla senza fare scenate.
"Poi ovviamente era ubriaca fradicia e ha incominciato a cantare da sola." disse Will facendo vedere alcune mie foto e risi bevendo dell'acqua.
"Non ha indicato le cose nel cielo?" disse Zulema ad un certo punto e gli altri risero ancora più forte nel mentre che mettevo il broncio.
Si ricordava proprio tutto nonostante fossero passati tanti anni.
"Lo faccio solo in casi estremi." dissi mettendomi una mano sul petto teatralmente e Ethan mi diede il cinque continuando a raccontare alcuni avvenimenti in America agli altri.
Appoggiai il gomito nel tavolo e mi sostenni il viso guardando più attentamente le persone più importanti della mia vita, se fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonato.
Zulema cercò la mia mano vedendomi pensierosa e gliela strinsi da sotto al tavolo cercando di non farmi vedere, mi accarezzò le nocche dolcemente e sorrisi come un'idiota senza guardarla.
"Oggi hanno proposto una serata in un locale in centro, andiamo?" disse Cassandra scoccando un bacio sulle labbra ad Ethan e sorrisi vedendoli.
"Perché no, capo tu vieni?" disse Will sorridendomi e Zulema aumentò la stretta facendomi del male.
La guardai velocemente e scosse la testa ma accettai comunque l'invito.
"Non vedo l'ora." dissi sorridendo e il mio scorpione a quel punto si alzò dal tavolo trascinandomi con lei e tirando fuori una scusa abbastanza credibile.
Strinse la mia mano percorrendo il corridoio e mi dimenai cercando di capire quale fosse il problema, non stavamo facendo niente di male infondo.
"Zulema, stai calma." dissi non appena aprì la porta del suo ufficio e mi spinse dentro chiudendola con forza.
"In un locale? Perché?" disse alzando la voce e sbuffai incrociando le braccia al petto davanti alla sua rabbia.
"Vado con i miei amici a divertirmi un po' non capisco quale sia il problema." dissi mantenendo un tono di voce calmo e la feci ancora più arrabbiare.
"Non ci vai, rimani qui." disse decisa e risi leggermente divertita davanti al suo atteggiamento autoritario.
"Non ho due anni ma bensì 38, quale cazzo è il tuo problema?" sbottai incredula e si portò una sigaretta alle labbra fumando nervosamente.
Era arrabbiata e riuscivo a percepire il mio fuoco aumentare dentro contro il suo.
"Nessuno, rimani qui." ripetè furiosa e vederla fumare così mi stava distraendo un una maniera assurda ma non volevo cedere perché non andava bene.
"Io invece ci vado, che ti piaccia o no. Tanto non sei la mia ragazza, giusto?" dissi con un tono tagliente arrivando dritta al punto e la vidi serrare la mascella cercando di trattenersi, ma non parlò.
"Vado." dissi dopo alcuni secondi stanca di questa situazione e le diedi le spalle pronta ad andarmene solamente che la sua mano afferrò i miei capelli con forza.
Mi spinse contro alla porta facendo pressione e mi morsicai il labbro sorpresa dalla sua solita forza e possessione.
"Ho finito di parlare? Non mi sembra." disse contro al mio orecchio per poi mordermi un lembo di pelle e farmi un succhiotto abbastanza evidente nel collo.
"Parla allora, figlia di puttana." sbottai gemendo non appena la sua mano vagò in tutto il mio corpo e mi strinse il seno rubandomi dei piccoli gemiti.
"Non voglio che vai lì perché tu sei mia, oltretutto senza di me cazzo." disse afferrandomi la gola da dietro e fece scendere la mano lungo il mio petto.
Riuscii a voltarmi e la baciai con passione con una forza disumana, borbottò contro le mie labbra e le circondai il collo con le mie braccia stringendola forte.
"Vieni con me, no? Hai bisogno di staccare un attimo pure tu da questo." dissi indicando il suo ufficio e alzò gli occhi al cielo riflettendo per alcuni minuti.
Si riattaccò alle mie labbra e cercai di convincerla lasciandole dei piccoli baci sul collo ripetutamente e si rilassò.
"Passo a prenderti alle 9." disse aprendomi la porta e sorrisi vittoriosa lasciandole un'altro bacio sulla labbra.
Cercai di approfondirlo ma la mia regina araba mi morsicò il labbro inferiore forte.
"Vattene." sussurrò divertita e le rubai un'altro bacio prima di uscire.
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end game
Action➸ ZURENA. (gxg) Sequel ➵ Revival. Macarena lascia l'America ritornando a Madrid dopo aver ribaltato la sua vita, un caso importante non è mai stato chiuso e Zulema avrà bisogno del suo aiuto per reclamare la sua vendetta. Siamo davvero arrivati all...