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and when i got into the accident, the sight that flashed before me was your face, but when i walked up to the podium i think that i forgot to say your name.

Hanbal uscì in tutto il suo splendore e dal vivo era ancora più affascinante, inutile negare che era un bellissimo uomo.
Fatima mi strinse il braccio alle mie spalle e non appena si sentì lo sparo tutti i miei amici uscirono allo scoperto.
"Cosa pensi di fare, con mia figlia?" disse avvicinandosi e lo squadrai attentamente, studiandolo subito.
"Stai indietro, lo dico per te." ringhiai stringendo l'arma con forza e una risata improvvisa mi fece tremare come non mai, riconoscendola subito.
Eccoci qui, dritti al punto.
Sandoval ci guardava dall'alto con il suo solito sorriso enigmatico e lo fissai maledettamente male, pronta a conficcargli una pallottola in testa.
Hanbal non aveva staccato gli occhi dai miei e mantenni il mio autocontrollo, reggendo con una forza straordinaria il suo sguardo penetrante.
"Dov'è lei? So che c'è, Zulema!" urlò Hanbal ad un certo punto e Fatima stava piangendo dietro di me, cercai di spostarmi ma l'egiziano afferrò subito la pistola puntandomela contro.
"Fai un solo passo, e sei morta." ringhiò guardandosi attorno non vedendo l'ora di vedere la mia regina araba e il dolore che percepivo nel petto, mi stava logorando l'anima in due.
"Toccala e ti faccio saltare in aria la testa, sei avvisato lurido coglione." disse ad un certo punto una voce alle mie spalle e mi voltai trovando Zulema in tutta la sua bellezza, i suoi occhi si posarono su Fatima e sussultò un minimo.
Hanbal la guardò con occhi sognanti e senza farselo ripetere due volte, andò verso di lei e la baciò con forza.
Una lacrima mi rigò il viso e approfittando della situazione, indietreggiai facendo un cenno ad Ethan che mi capí al volo.
"Non toccarmi." disse Zulema spingendolo schifata e mi meravigliai per la sua reazione così inaspettata.
Non si toglievano gli occhi di dosso e stavo per creare il putiferio più grande del mondo, ero gelosa da morire e dovevo aspettarmi una reazione del genere.
"Credevo di trovarti già pronta nel mio letto come facevamo ai vecchi tempi, ma vedo che mi hai rimpiazzato alla grande con una bellissima bionda." disse lui guardandomi attentamente e lo fissai malissimo, il mio scorpione non aveva il coraggio di guardarmi negli occhi perché il suo obbiettivo era chiaramente lui.
Sandoval rideva divertito davanti a tutta questa situazione e lentamente scese le scale, mentre la presa sulla ragazza alle mie spalle aumentava a dismisura.
Dovevo proteggerla.
"Sei un po' troppo ingenua Macarena, fossi in te ci avrei pensato due volte prima di sposarla.. sai com'è." incominciò Hanbal avvicinandosi a me e mi alzò il mento con due dita, Zulema ringhiò dalla rabbia ma non si mosse perché se avessimo sparato sarebbe successo il putiferio.
I miei occhi verdi si scontrarono con i suoi neri e se pensavo che aveva appena baciato la donna della mia vita, uscivo letteralmente fuori di testa.
"Ci potrei fare un pensierino, con te." disse toccando una ciocca dei miei capelli biondi e la prima cosa che feci fu quella di sputargli in faccia, letteralmente schifata.
Mi diede uno schiaffo fortissimo ma rimasi neutrale, Ethan avanzò di scatto e si mise al mio fianco facendomi da scudo.
"Non azzardarti a toccarla." ringhiò furioso e Hanbal scoppiò a ridere insieme a Sandoval, prendendosi gioco di noi.
Dovevo uscire da questa situazione subito e mi guardai attorno, sperando di trovare una via d'uscita.
"Ho saputo di voi tanti anni fa, i progressi che hai fatto sono impressionanti ma peccato che hai qualcosa di mio, che mi appartiene." disse indicando il mio scorpione e i suoi occhi non si erano staccati dai miei, non gliene importava proprio nulla di Zulema.
Quest'ultima invece lo guardava con uno sguardo pieno di odio, ma notavo ancora quella briciola di risentimento per lui.
Maledizione.
"Lei non è tua, è mia moglie Hanbal." dissi con un sorriso sulle labbra e l'uomo si arrabbiò per questa mia affermazione.
"Basta con questi discorsi del cazzo, non ti amo più e sei pregato di ridarmi mia figlia dato che me l'hai stracciata dalle braccia appena nata cazzo! Lei lo sa? Glielo hai detto di ciò che hai fatto? Scommetto proprio di no." urlò furiosa e tremai per il suo tono di voce distrutto, c'erano troppi conti in sospeso e dovevo mantenere la calma.
"Certo che lo sa, non è vero Fatima?
So tutto quello che è successo in carcere non appena ha incontrato la bionda, grazie a Kabila per questo l'ho mandata lì e mi ha aiutato volentieri." disse guardandomi intensamente e sorrisi, senza cedere neanche un po'.
Fatima scosse la testa non sapendo assolutamente niente e lo guardò male, dio mi ricordava terribilmente Zulema ma rimase comunque dietro di me.
"Quelli che sono sempre fedeli sanno solo il lato banale dell'amore: mentre gli infedeli ne conoscono le tragedie. La tua vita del cazzo Hanbal è una tale tragedia, ma posso avere compassione per tutto tranne di una cosa che mi sta moltissimo a cuore." dissi guardandolo dritto negli occhi e in casa c'era un silenzio tombale, tutti erano attenti a fare il primo passo e mi congratulai con me stessa per il piano impeccabile che avevamo ideato.
"Ovvero?" disse l'uomo davanti a me, rigirandosi la pistola tra le mani e sicuramente doveva aspettarsi che prima o poi avremo fatto irruzione a casa sua.
"La sofferenza Hanbal, di quella non ho alcuna pietà, è brutta, mostruosa o avvilente e l'umanità se la prende troppo sul personale cazzo. Ed è questo il peccato originale del mondo e a te ti si addice proprio." gli risposi con le mie parole taglienti e il mio sguardo era letteralmente di fuoco.
"Stai zitta! Cosa stracazzo vuoi fare ora? La paladina della giustizia? Non sai niente su Zulema e mai lo saprai. Sei solo una ragazzina viziata che è sempre vissuta nei soldi, spedita in Russia per diventare ciò che volevano i tuoi genitori cosa pensi che non ne sia a conoscenza? Svegliati." disse afferrandomi il viso con una mano con forza e le sue parole non mi fecero alcun effetto, mi tolsi dalla sua presa e Zulema gli puntò la pistola contro.
"Ti ho detto che non la devi toccare, sei un lurido bastardo che deve pagare per tutto ciò che ha fatto. Mi stavi per mandare all'altro mondo, conficcandomi una pallottola nel cuore e tu dovresti amarmi? Fottiti Hanbal." disse il mio scorpione spingendomi di lato e spinsi Fatima lontano, da Ethan.
"Ti sei presa tutto quanto! Quelle società dovevano essere mie, mi hai tolto ogni cosa e vuoi sapere la novità? Non me ne frega un cazzo di ciò che ho fatto, dovevi morire." disse lui afferrandola per la mascella e una lacrima rigò il volto del mio scorpione, accorgendosi una volta per tutto che di lei a lui non gliene importava proprio nulla.
"Zulema è sempre stata uno spirito libero, sempre alla ricerca di quella adrenalina che tanto ama avere in corpo ma non sentirti importante. Perché è venuta a letto con me, circa un mese fa mentre tu eri a fantasticare sulla tua vita amorosa insieme a lei." disse ad un certo punto cambiando discorso e mi guardò sfidandomi, sgranai gli occhi e Zulema scosse la testa riprendendosi cercando di calmarmi ed letteralmente sconvolta.
"Lo stai dicendo solamente per manipolarla, sono sempre stata con lei e non andrei con te neanche se fossi l'ultimo uomo sulla faccia della terra." sputò velenosa e Hanbal andò subito verso di lei, gli puntai la pistola contro ma fu troppo tardi perché la prese per la gola.
Zulema tentò di liberarsi ma lui la spinse contro al muro, facendola girare di spalle sovrastandola con il suo corpo.
"Lasciala!" urlai cercando di muovervi ma Sandoval mi puntò la pistola contro insieme a tutti gli altri uomini, i miei fecero lo stesso ed eravamo in netta maggioranza rispetto a loro, tantissimo.
"Bionda, vattene via da qui." disse Zulema cercando di liberarsi e Hanbal rise toccando ogni centimetro del suo corpo, volendo vendicarsi tantissimo.
Perché diavolo Zulema non l'aveva sparato? Perché doveva essere così debole nei suoi confronti?
La trascinò al piano superiore e sentii le sue urla che mi lacerarono l'anima, mi sentivo impotente perché se avessi fatto un passo falso sarei morta letteralmente.
Dovevo agire con saggezza a aspettare.
"Ho paura." sussurrò Fatima dietro di me e dovevo proteggerla con tutta me stessa, fino alla mia morte.
"Li ho sempre amati quei due, sono una bellissima coppia non trovi?" disse Sandoval avanzando ed era incredibile la faccia da cazzo che avesse.
Cercai di non farci caso alle urla che sentivo al piano superiore e mi morsicai il labbro per trattenere le lacrime.
"Magnifica, concordo con te." dissi sorridendogli in modo falso e Ethan si spostò piano dietro di me, afferrando Fatima per il braccio senza farsi vedere.
"Kabila mi aveva informato di te tantissimo tempo e non credevo che arrivassi a tanto per Zulema." disse Sandoval con il suo solito sorrisetto e mi venne in mente un'idea.
Guardai il condotto dell'elettricità e se lo avessi sparato saremo rimasi nel buio più totale e forse, avrei potuto salvare Zulema che in questo momento stava sicuramente litigando con quell'idiota.
Non mi interessavano per niente le parole di Sandoval perché la sua era solamente una tattica per farmi cedere alla grande.
Io e Zulema sapevamo il fatto nostro.
I piedi saldi a terra.
I brividi che percorrono il corpo.
L'adrenalina sale, il sorriso spunta, la mente si spegne.
La voce vacilla.
Lo stomaco si chiude.
Ti senti vivo.
"Non me ne frega un cazzo di te." dissi ad un certo punto sparandogli dritto sulla spalla e spinsi Fatima contro al muro letteralmente terrorizzata per i miei riflessi impeccabili, la strinsi a me con una forza disumana e i miei uomini diedero il via ad una vera e propria sparatoria.
Il condotto dell'elettricità era troppo lontano e imprecai ma almeno, avevo sparato a quella lurida testa di cazzo.
"Ethan! Lasciala qui e proteggila!" urlai al mio amico che annuì uccidendo un uomo e fece da scudo a Fatima.
Se fossimo usciti così dal nulla, sarebbe stato un'errore enorme perché non eravamo a conoscenza di ciò che avevano fatto per fotterci alla grande.
Era meglio accettarsi per sicurezza.
Salii le scale di corsa e Sandoval si stava contorcendo dal dolore, avrei dovuto ucciderlo in carcere e senza nemmeno accorgermene mi sparò dritta sul braccio.
Caddi a terra urlando dal dolore ed era incredibile il caos che stava succedendo, tutti si stavano sparando a vicenda e notai Altagracia e Cassandra maneggiare con molta precisione le loro pistole.
Le avevo addestrate bene e schivai un proiettile giusto in tempo e imprecai senza più fiato in corpo, Sandoval era quasi del tutto inerme e gli sparai dritto in testa uccidendolo definitivamente.
"Maca!" urlò Berlino ad un certo punto mettendosi davanti a me per farmi da scudo e un'uomo gli sparò dritto in testa.
Urlai sconvolta nel vedere il corpo del mio amico inerme e senza vita, singhiozzai appoggiando la testa sul suo petto e non potevo crederci che mi aveva salvata.
I miei amici si bloccarono perché videro la scena e non appena urlai una seconda volta si risvegliarono e uccisero con molta più rudezza, vendicando il nostro amico.
Denver imprecò urlando e uccise un uomo, spingendo Monica di lato con Helsinki al suo fianco come sempre.
Stavo vivendo un fottuto sogno, ma non dovevo cedere propria ora e lottare nel proteggere le altre persone.
Tolsi la cintura dai miei jeans e la legai attorno alla mia spalla, bloccando l'emorragia con una forza incredibile.
"Maca aiutami!" urlò Tokyo cercando di dimenarsi richiamando il mio aiuto e la sua pistola era scarica, un uomo la stava rincorrendo per ucciderla e senza pensarci pensarci due volte afferrai uno dei tanti coltelli che portavo nella mia cintura nell'interno coscia e glielo lanciai conficcandoglielo dritto in testa.
Non mi riconoscevo più.
La mia migliore amica mi ringraziò e le diedi dei caricatori di riserva nel mentre che gemevo per la spalla ma avevo talmente adrenalina in corpo che non riuscivo a percepire nulla.
Ero arrabbiata da morire e le mani mi tremavano a causa di tutta la rabbia.
Percorsi il corridoio e spalancai la porta trovandomi una scena a dir poco agghiacciante, Hanbal teneva bloccata Zulema e una mano era serrata attorno alla sua bocca, erano svestiti entrambi e un senso di nausea mi pervase.
Non potevo crederci.
"Lasciala, cazzo!" urlai senza più fiato in corpo e una lacrima mi rigò il viso, il mio scorpione aveva il volto innondato dalle lacrime ed era letteralmente inerme.
"Altrimenti, mi uccidi?" disse lui alzandosi dalle sue gambe e non appena Zulema notò che ero ferita, si alzò subito ma Hanbal la spinse lontano da me.
"Tu non mi conosci, non sai cosa sono capace di fare e credimi se hai osato toccarla contro la sua volontà giuro che ti faccio saltare in aria le palle!" urlai furiosa e non mi ero mai sentita così fuori controllo in tutta la mia vita.
Al diavolo tutto quanto, ormai in questa situazione c'eravamo dentro fin dentro al midollo e doveva finire al più presto.
"Ragazzina ma sai quanta strada devi fare per arrivare al nostro livello? Non sai un cazzo di questo mondo." disse guardandomi dritta negli occhi e scoppiai a ridere perché si sbagliava di grosso.
E anche tanto.
"Ho imparato ad amare il segreto: mi sembra l'unica cosa che può rendere misteriosa o splendida la vita moderna nella quale vivo ogni giorno. La cosa più banale diventa deliziosa se solamente la si nasconde." dissi con un tono di voce da psicopatica e stavo per svenire a causa del sangue che avevo perso ma l'adrenalina che avevo in corpo, mi rendeva tantissimo forte.
Hanbal fece per afferrare la pistola ma gli diedi un pugno dritto nella mascella e lo sparai dritto sulla gamba destra.
"Riprova solamente a toccare la mia donna e ti mando all'altro mondo." sussurrai furiosa afferrandolo per il colletto e la sua schiena andò a sbattere contro l'armadio alle sue spalle.
Quando toccavano ciò che era mio uscivo letteralmente fuori di testa ed ero allenata da tutta la vita ad affrontare gli uomini.
"Lurida puttana, quella a cui ucciderò sarai proprio tu insieme a lei!" urlò Hanbal cercando di contorcersi ma lo tenni ben saldo contro l'armadio.
"Farò la stessa cosa che ho fatto a Sandoval, gli ho sparato dritto in testa e anche tu farai quella fine dato che uno dei tuoi ha ucciso il mio amico!"ringhiai ad un centimetro dal suo viso e il mio scorpione afferrò la sua pistola, era sconvolta ma si riprese subito.
Andò verso Hanbal e gli diede un colpo di pistola dritto in pancia facendolo accasciare a terra dal dolore, facendolo quasi svenire letteralmente privo di sensi.
"Andiamo via da qui." disse stringendomi il braccio e il suo tocco mi fece provare miliardi di brividi ma peccato che avevo il cuore infranto.
Non doveva andare con lui.
Il mio scorpione chiuse la porta a chiave nel mentre che Hanbal cercava di buttarla giù e mi fermai riprendendo fiato.
"Sei ferita, Macarena." disse Zulema afferrandomi per la vita e alcune lacrime mi rigavano il viso perché ero esausta.
"Sto bene, andiamo via." dissi mordendomi il labbro trattenendo il dolore e andammo al piano inferiore, Zulema mi spinse contro al muro proteggendomi ed eravamo stremate entrambe.
Sul suo collo c'erano i segni delle mani di Hanbal e neanche mille pallottole al corpo potevano farmi provare così tanto dolore.
Tutto questo era peggio.
Per davvero.
"Ti ha violentata?" sussurrai piano approfittando del momento e la spalla mi faceva male da morire, segno che mi stavo calmando un pochino.
Il mio scorpione mi guardò dritta negli occhi e aveva il viso sfregiato, segno che quel verme l'aveva colpita più volte.
Non me lo sarei mai perdonata.
"Ne parliamo dopo." disse afferrandomi la mano e si porse un minimo, poi con molta precisione sparò ad un uomo.
"Via libera!" urlò Ethan e afferrai la torcia pronta a proiettarla e così feci grazie ad una finestra che aprii al piano inferiore.
Sentii il rumore delle macchine dei miei uomini e non avevo visto così tanti morti in tutta la mia vita, era un caos totale.
"Prendetelo." dissi indicando Berlino con un tono di voce apatico e alcuni miei uomini annuirono, trattenni le lacrime e Zulema era sconvolta quanto me.
"Usciamo, forza." dissi aprendo la porta ed Ethan mi guardò aspettando il mio consenso che non tardò ad arrivare.
Saray ci raggiunse stremata e affiancò la sua migliore amica, tutti gli uomini di Hanbal erano morti e sospirai di sollievo.
Per il momento.
Avevamo calcolato bene le reclute nonostante avessi perso molti uomini.
"Controllo un ultima cosa dentro e arrivo okay? Andate pure voi." dissi indicando la macchina e Zulema inarcò un sopracciglio, ero pallida in viso ma Saray la trascinò via con lei.
"Bionda, non tardare okay?" disse il mio scorpione e la tranquillizzai facendo un sorriso forzato ma era tutto falso.
Salirono nell'auto e Fatima andò al suo fianco abbastanza tesa, dopo aver controllato la casa accertandomi che non ci fosse nessuno Hanbal sbucò e mi afferrò per la gola facendomi spaventare.
"Vai cazzo! Parti!" urlai goffamente cercando di togliermi dalla sua presa e la macchina partì nel mentre che Zulema urlava con tutto il fiato che aveva in corpo il mio nome, scoppiando a piangere.
Ci aveva colto di sorpresa.

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