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mi cercherai nei volti della gente
tra la folla ed incontrerai tante anime,
ma non riuscirai mai a trovare
una come la mia.

"Ecco i documenti che ha richiesto capo, direttamente da Los Angeles." disse Ethan entrando dentro al mio ufficio e lo ringraziai gentilmente sfogliandoli ripetutamente senza fermarmi.
"Stai bene? Sei da ieri così." disse il mio amico preoccupato e annuii senza nemmeno guardarlo, davanti a me avevo delle foto e mi torturai il labbro in ansia.
Ethan sbuffò e se ne andò chiudendo la porta alle sue spalle, mi affrettai a prendere il telefono e composi il numero di Will sperando che rispondesse subito.
"Capo." disse serio e mi accesi una sigaretta nervosa facendo un lungo sospiro di sollievo nel sentirlo.
"Saputo qualcosa? Zulema?" dissi in ansia e Will mi rassicurò subito, usando il suo solito tono di voce pacato.
"È appena rientrata nella sua camera d'hotel dopo una riunione di due ore, lavora giorno e notte. La sto monitorando ogni secondo e credimi, è tesa e nervosa." disse serio e alzai gli occhi al cielo perché volevo che si riposasse un po' senza esagerare.
Terminai la chiamata e serrai la mascella decidendo di scrivere al mio scorpione.

MESSAGGIO A: zulema.
riposati, per favore.

La vidi entrare online e mi visualizzò subito per poi scrivere, sorrisi come un'idiota e aspettai che rispondesse.
Che tempismo perfetto.

MESSAGGIO DA: zulema.
oh, ciao mamma! non credevo che dopo anni finalmente ti sei ricordata che esisto. sto bene grazie e tu?

Alzai gli occhi al cielo per il suo sarcasmo e un senso di malinconia mi pervase, mi aveva parlato della sua famiglia tempo fa e il fatto che fosse dovuta scappare mi spezzava il cuore letteralmente in mille pezzi, meritava solo felicità.

MESSAGGIO A: zulema.
mi preoccupo per te, stupida.

MESSAGGIO DA: zulema.
sto bene, stai tranquilla. ;)

Feci per risponderle ma mi si illuminarono gli occhi non appena mi mandò una sua foto, era incredibilmente bella e osservai come al solito il suo viso perfetto senza un minimo di imperfezione.
Potevo notare che era vestita in modo impeccabile e un calore nel basso ventre mi fece serrare le gambe in una maniera assurda.

MESSAGGIO A: zulema.
quella camicia, te la strapperei di dosso senza neanche che tu te ne accorga, hai la mia parola.

Già mi immaginavo la sua faccia divertita e notai che era ancora online senza scrivere, mi arrivò un'altra foto e per poco non svenni.
La figlia di puttana si era sbottonata la camicia e mi aveva mandato la foto del suo intimo in pizzo, rosso fuoco.
Mi morsicai il labbro e mi accesi subito un'altra sigaretta cercando di calmarmi.

MESSAGGIO A: zulema.
che figlia di puttana, copriti subito.

MESSAGGIO DA: zulema.
no. ;)

Diedi un colpo al tavolo dal nervoso e all'idea che qualcuno potesse vederla così mi mandava fuori di testa l'intero sistema nervoso centrale e periferico.
Non riuscivo più ad aspettare e mancavano ancora un paio di giorni affinché lei ritornasse qui da me, al mio fianco come sempre.

MESSAGGIO A: zulema.
bene, fai ciò che vuoi. ;)

MESSAGGIO DA: zulema.
che vuoi dire, bionda?

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