3 days later.
"Queste non ci servono più!" esclamò Amelia felice e mi tolse tutti i tubi dal mio corpo notando che avevo un po' di lividi dovuti ai prelievi di sangue.
"Finalmente." sussurrai nel mentre che mi fasciava la spalla e tolse le fasce per poi mettere un cerotto abbastanza grande che mi ricoprisse il tutto.
Stavo riprendendo colorito al viso e anche stando in piedi il mal di testa non mi aumentava anzi, facevo delle piccole passeggiate nel giardino insieme ai miei amici e mi sentivo decisamente meglio.
"Continua a prendere questi medicinali ma se la settimana prossima i valori sono ok, diminuiamo il dosaggio fino a toglierli del tutto." disse finendo di medicarmi e annuii infilandomi una felpa insieme ai pantaloni della tuta.
Mi legai i miei lunghi capelli biondi in una coda e stavo decisamente meglio.
Ero dimagrita un pochino ma comunque il mio fisico era sempre allenato e non vedevo l'ora di rimettermi in gioco.
Avevo superato la cosa alla grande e ovviamente non mi lasciavo intimorire da niente, se non dall'esterno.
"Ci vediamo la settimana prossima, okay? Ti chiamo." disse Amelia abbracciandomi piano e ricambiai sentendomi bene.
L'accompagnai all'uscita e non appena chiusi il portone notai Zulema parlare con alcuni uomini in arabo e sorrisi squadrandola dalla testa ai piedi, la volevo più di ogni altra cosa al mondo e non avrei aspettato un secondo di più.
"Bionda che ci fai qui?" disse non appena andai in cucina e mi misi davanti allo specchio cercando di togliermi il cerotto che avevo sul collo.
"Sto bene, Zulema." sbottai non riuscendo più a reggere il suo atteggiamento e le diedi le spalle guardandola tramite lo specchio.
"Faccio io." disse furiosa togliendomi delicatamente il mio cerotto e le fissai insistentemente le labbra, era perfetta.
Notò che la stavo guardando con insistenza e fissò i miei occhi seria in viso perforandomi l'anima in mille pezzi.
"Ho una voglia matta di baciarti e fare l'amore con te, ti voglio cazzo." sussurrai afferrandola per la vita e la vidi rabbrividire per il mio tocco possessivo.
"Non c'è nessuna cicatrice, bionda." disse sfiorandomi il collo cambiando discorso, sbuffai guardandola per minuti infiniti e si avvicinò con cautela sfiorando le mie labbra con le sue.
Il suo profumo mi colpii in pieno e sorrisi non appena si abbassò alla mia altezza mettendomi una ciocca ribelle dietro all'orecchio scoprendomi per intero il viso.
"Mi manchi, da morire." sussurrai innamorata e mi morsicai il labbro nel mentre che mi alzava il mento piano.
"Smettila di morderti quel labbro." disse sfiorando il mio collo e me lo baciò lentamente facendomi gemere piano.
Il suo tocco era delicato e vari flashback colpirono la mia mente riportandomi a quel fatidico giorno di quando Ryan stava per tagliarmi la gola, senza paura.
"Sh, sono io." sussurrò il mio scorpione continuando a baciarmi e mi scappò un gemito non appena mi spinse piano nel bancone per imprigionarmi con il suo corpo perfetto da mettermi i brividi.
Le afferrai il volto spingendola ulteriormente contro di me e misi la testa di lato lasciandole spazio nel mentre che chiudevo gli occhi ansimando.
L'afferrai per i capelli con forza e sgranò appena gli occhi prima di baciarla con passione infilandole la lingua in bocca.
Ricambiò subito il bacio e ripresi a respirare nel mentre che le leccavo le labbra mordendole con forza.
Mi faceva sentire viva, amata e voluta.
Le sbottonai i jeans senza aspettare e la sentii mugugnare contro la mia bocca, la volevo troppo e le tirai il labbro facendola ansimare e gemere forte.
"Bionda." disse non appena infilai una mano dentro ai suoi pantaloni e spinse il bacino contro al mio facendomi tremare.
"Vieni a letto con me, è da troppo tempo che non ti tocco e ne ho bisogno, stai zitta cazzo." sbottai continuando a baciarla e la strinsi per la mascella senza farla staccare nel mentre che le nostre lingue facevano una lunga battaglia tra di loro.
"Non qui." disse guardandosi attorno e poteva entrare chiunque, mi baciò ancora per minuti infiniti e sorrisi tra un bacio e l'altro nel mentre che aveva il terrore di toccarmi.
Non voleva farmi male e in questa situazione disastrosa c'era dentro anche lei fino al midollo, mi faceva stare male e dovevamo sfogare questa rabbia.
Si staccò lasciandomi un ultimo bacio e appoggiò la fronte contro alla mia riprendendo tantissimo fiato.
"Dio, quei gemiti al telefono." disse ricordando del mio gioco e sorrisi compiaciuta non appena la vidi mordersi il labbro, eccitata da morire.
"Ti sono piaciuti? Mi stavo toccando pensando al modo magnifico in cui mi scopi ogni volta, nel tuo letto." sussurrai provocandola e mi afferrò il viso guardandomi dritta negli occhi.
"Non voglio che provi dolore." disse accarezzandomi la guancia piano e sorrisi per il suo tocco delicato, si preoccupava per me e l'amavo tanto.
Afferrai la sua mano baciandola velocemente sulle labbra e con l'altra si aggiustò i jeans nel mentre che la trascinavo al piano superiore, senza essere viste da nessuno.
Non appena arrivate in camera mia mi spinse contro alla porta bloccandomi e mi baciò senza stancarsi mai, si vedeva che le mancavo e ne approfittai sperando che non si rinchiudesse in se stessa ancora.
Le sbottonai la camicia e feci passare una mano sul suo petto fino a stringerle il senso destro che palpai piano.
"Bionda." gemette eccitata e sentirla così mi faceva venire la pelle d'oca.
Senza staccare le labbra dalle mie chiusi la porta a chiave e camminai fino a spingerla nel mio letto enorme.
La guardai dall'alto con le labbra gonfie e i suoi occhi ardevano di passione, era seminuda davanti a me e vederla in questo mi mandava in estasi totale.
Mi abbassai gemendo leggermente per la spalla e subito tentò di fermarmi ma la guardai dolcemente tranquillizzandola.
Le tolsi i pantaloni lanciandoli lontano e le aprii le gambe inginocchiandomi senza aspettare più, avevo bisogno di assaporarla fino infondo.
Alzò i fianchi e feci scivolare gli slip lungo le sue gambe magre, con una mano le strinsi la vita e l'attirai fino al bordo del letto, leccandomi il labbro estasiata.
Le sue mani si depositarono nei miei capelli e me li accarezzò spingendomi piano nella sua intimità, voleva sentirmi pure lei e aveva bisogno di rilassarsi.
"Cristo, Zulema." sussurrai eccitata avvicinandomi nella sua intimità e misi una coscia sulla spalla non ferita, avendo un'accesso molto più libero.
Baciai il suo clitoride facendola sussultare e la vidi appoggiarsi sui gomiti per guardarmi in mezzo alle sue gambe, incominciai a lasciarle una scia di baci nell'interno coscia nel mentre che mi accarezzava con una delicatezza unica.
Ansimò ad alta voce buttando la testa all'indietro e mi scoprì il suo collo perfetto che volevo mordere e baciare.
Con l'altra mano strinse le lenzuola e volevo che mi afferrasse la gola e che mi facesse sua senza nessuna pietà, volevo sentirla dentro di me fino al midollo.
La portai ancora più vicino e feci scorrere la mia lingua in tutta la sua apertura gemendo piano, a causa del suo sapore che sentivo in tutta la mia bocca.
"Sì." sussurrò dandomi il consenso e senza aspettare un secondo di più entrai dentro di lei strappandole un urlo incontrollato che mi fece sussultare.
Leccai con forza e alzai lo sguardo guardando il suo viso contorcersi dal piacere grazie al mio tocco esperto con la lingua, volevo amarla con tutta me stessa e doveva esserne consapevole.
"Piccola così, oh-" sussurrò gemendo e crollò appoggiandosi interamente nel materasso non riuscendo più a reggersi.
Sorrisi soddisfatta e per farla godere ancora di più aggiunsi un dito aumentando così i movimenti del suo bacino nel mentre che accompagnava il mio ritmo, forte e preciso.
Gemetti anche io vedendola in questo stato ed era una visione bellissima vedendola provare tutto quel piacere grazie a e me, mi era mancato tutto questo e morsicai lentamente il suo clitoride facendola aumentare la presa sui miei capelli.
Inarcò la schiena spalancando la bocca gemendo forte il mio nome e non vedevo l'ora di sentirla dentro di me.
Disegnai delle piccole circonferenze con la punta della mia lingua e il suo corpo era invaso da degli spasmi involontari.
Strinse il lenzuolo con forza per non affondare le unghie nella mia pelle e non appena fece per chiudere le gambe gliele aprii ancora di più infilandomi meglio tra le sue cosce e provocandole un piacere unico e sopratutto appagante.
Notai che stava arrivando all'apice e aggiunsi un'altro dito strappandole dei gemiti ancora più forti e venne urlando il mio nome dritta nella mia bocca.
Mi gustai il suo sapore in estasi e continuai ad assaporarla fino a quando non si fu calmata del tutto.
"Mi sei mancata." disse riprendendosi un minimo senza fiato e mi misi davanti al suo corpo baciandola per farle sentire quanto era buona.
La sua lingua si intrecciò con la mia e mi infilai in mezzo alle sue gambe nel mentre che ero ancora vestita.
Mi staccai per asciugarmi il mento con il palmo della mano e scesi baciandole il collo leccandoglielo e mordendoglielo, la marchiai nuovamente e mi accarezzò la schiena nel mentre che ansimava sotto di me come non mai prima d'ora.
"Sei bellissima." sussurrai senza fiato divorandole la bocca e sorrise sfiorandomi il viso per poi farmi distendere delicatamente sotto di lei.
Provai sollievo per la spalla e subito se ne accorse dandomi un lungo bacio sulla fronte facendomi sorridere.
"Tu non esci più da questo letto." disse guardandomi dall'alto e feci scivolare la sua camicia lungo le spalle tatuate.
"Ti uccido se non lo fai." dissi scherzando e le strappai una risata vera, si fermò un attimo riprendendo fiato ed era ancora scossa per la forza dell'orgasmo che le avevo regalato.
"Dimmelo se ti faccio male, okay?" sussurrò dolcemente baciandomi la guancia e annuii accarezzandole i capelli.
"Sto bene, amore." sussurrai piano e mi lasciò un piccolo bacio sulle labbra prima di farmi sedere in modo tale che potesse togliermi la maglia e i pantaloni.
"Mhm." mugugnò lasciandomi un piccolo bacio sulla spalla e abbassò piano le bretelle del mio reggiseno cercando di non crearmi nessun fastidio.
Cercai nuovamente le sue labbra e la baciai con passione perché non ne avevo mai abbastanza ed era troppo tempo che non le assaggiavo e baciavo.
Mi fece sedere sulle sue cosce nude e mi sganciò il reggiseno abbassandosi per torturare il mio seno facendomi rilasciare dei gemiti strozzati carichi di piacere.
Chiusi gli occhi rilassandomi e il livido che avevo sull'addome era sparito, infatti la vidi fare un sospiro di sollievo non appena mi squadrò dalla testa ai piedi.
Leccò i miei capezzoli facendomi gemere e la sua mano scivolò sul mio fianco che strinse per tenermi stretta.
"Sei tutto quello che ho." incominciò a parlare dolcemente nel mentre che mi baciava il collo e impugnò la mia coda facendomi portare la testa all'indietro.
Leccò ogni centimetro della mia pelle e baciò ripetutamente il punto dove Ryan aveva affondato la lama.
Facendomi quasi piangere.
"Non respingermi mai." dissi afferrandole il viso per poterla guardare e annuì serrando la mascella e lasciandomi un piccolo succhiotto sopra al mio seno.
"Sono così innamorata di te." continuò piano come se fosse un segreto e con cautela percorse la mia colonna vertebrale nuda con le sue dita provocandomi dei brividi assurdi.
"Ed io di te." mormorai baciandola con passione e tracciai il suo labbro inferiore con la lingua per poi succhiarlo.
Gemette leggermente e il suo sguardo ardeva di passione così come il mio.
"Se ti avessi persa, sarei morta con te. Lo capisci che non posso vedere la mia vita senza la tua presenza?" disse continuando a baciare ogni centimetro del mio collo e finalmente, dopo tanto tempo una lacrima mi rigò il viso.
Avevo soppresso tutto il mio dolore cercando di fare l'orgogliosa ma la verità era che Zulema abbatteva ogni mia singola barriera, smascherandomi.
Baciò ogni mia singola lacrima prendendosela con le labbra e le accarezzai piano i capelli scoprendo il suo viso bellissimo che baciai con tanto amore in corpo.
"Ti amo." sussurrò finalmente guardandomi negli occhi e altre lacrime innondarono le mie guance.
"Ti amo." sussurrai anche io circondandole il collo con le braccia nel mentre che mi stringeva la vita, ci baciammo per minuti infiniti gustandoci ogni secondo insieme.
"Sei l'amore della mia vita, ricordalo." le sussurrai calmandomi un attimo e mi tirò delicatamente il labbro inferiore sfilandomi poi gli slip lungo le mie cosce.
"Vedo che sei già pronta per me." disse prendendomi in giro e alzai gli occhi al cielo per la sua strafottenza.
"Stai zitta, ti ho regalato un orgasmo a dir poco atomico." dissi vantandomi e mi diede ragione aprendo le mie gambe in modo tale che potessi circondarle la vita, rimanendo sempre sopra di lei.
Si dedicò nuovamente al mio seno e me lo strinse facendo scivolare la mano tra le mie gambe possessivamente.
Stuzzicò il mio clitoride e ansimai buttando la testa all'indietro affondando le unghie nelle sue palle toniche che mi reggevano con una forza incredibile.
"Quanto mi ami?" disse seria entrando dentro di me e mi morsicai il labbro sentendomi finalmente completa.
"Non so spiegarlo, guardami." dissi senza fiato e le bastò vedere i miei occhi per capire tutto l'amore che provavo nei suoi confronti, oltre all'ammirazione.
Appoggiò le labbra sul mio collo nel mentre che incominciavo a muovermi sopra di lei e accompagnò le mie spinte stringendomi il fianco in modo tale che potessi muovermi ancora con più forza.
Gemetti ad alta voce aggrappandomi saldamente al suo corpo e portai gli occhi all'indietro completamente in estasi.
"Così, sì." sussurrò il mio scorpione guardandomi attentamente nel mentre che godevo grazie a lei e strinse piano la mia gola facendomi toccare il paradiso.
Toccò ogni punto delle mie pareti con una forza incredibile e le morsicai la spalla sganciandole il reggiseno in modo tale che potesse combaciare il seno con il mio, era una sensazione stupenda.
Mi vennero le lacrime agli occhi per tutto il piacere che mi stava facendo provare e portai gli occhi all'indietro spalancando la bocca urlando il suo nome.
Graffiai la sua schiena con forza e strinse ancora di più il mio fianco facendomi gemere ad alta voce, assecondando i miei movimenti.
"Quanto sei bella." disse mordendomi il collo e sorrisi soffocando un piccolo gemito, non ragionavo più e il mio cuore stava per esplodermi dal petto.
Zulema aveva gli occhi fissi sui miei e le feci vedere ogni mia espressione possibile di piacere grazie a lei.
"Oh, fanculo." sussurrò uscendo da me dopo un po' e spalancai la bocca incredula perché ero quasi arrivata all'apice e aveva interrotto tutto.
Mi fece distendere velocemente e spalancò le mie gambe combaciando perfettamente le nostre intimità, inarcai la schiena e diede una spinta fortissima con il bacino facendomi quasi piangere.
"Voglio venire insieme a te." disse mordendomi il labbro e sapevo che lo stava dicendo per fondere i nostri corpi in una cosa sola, ne aveva la necessità.
"Cazzo." mugugnai non appena diede delle leggere spinte che pian piano aumentavano facendoci urlare entrambe.
Ovviamente assecondai i suoi movimenti e le lacerai la schiena non troppo forte nel mentre che godeva sopra di me.
Si nascose nell'incavo del mio collo e strinsi la sua vita con le cosce nel mentre che mi faceva sua con forza e amore.
Insieme eravamo uniche.
"Ti amo." mi sussurrò all'orecchio ad ogni spinta e piansi nel mentre che gemevo perché se l'avessi persa sarei letteralmente uscita fuori di testa.
Strinse il mio seno continuando a muoversi e inarcai la schiena percependo il suo ritmo aumentare, stavo praticamente urlando sotto di lei e non aveva smesso per un attimo di dirmi quanto mi amasse e quanto mi volesse.
Graffiai la parte bassa della sua schiena con la bocca spalancata e un'ondata di piacere mi bloccò facendomi tremare.
Era incredibile quello che riuscivamo a fare ogni volta, lei era incredibile.
"Cristo." disse soffocando un gemito e con la mano aprì le mie gambe ancora di più per mettersi meglio in mezzo.
"Vieni per me." le sussurrai arrivando all'apice e mi baciò gemendo contro la mia bocca facendomi urlare ancora.
L'orgasmo colpì entrambe e guardai perfettamente il volto del mio scorpione in tutto il suo piacere, venire dentro di me.
Una gocciolina di sudore scese lungo il mio addorme e notai che anche lei aveva un velo di sudore nel suo ventre piatto.
"Whoa." disse dando un'altra spinta fortissima e mi provocò un gemito abbastanza rumoroso che la fece ridere.
Crollò al mio fianco con un sorriso sulle labbra ed era incredibile quanto le mie gambe stessero tremando, eravamo stremate e guardai il soffitto chiudendo gli occhi senza aver provato nessun dolore.
"È stato, incredibile." sussurrò togliendosi i capelli scompigliati dal viso ed ero letteralmente stremata a causa di tutte le emozioni che stavo provando.
Mi aveva appagato, come sempre.
Ci coprimmo con il lenzuolo riprendendo fiato e mi voltai notando tutto il suo trucco colato e le labbra gonfissime a causa mia, distesi le gambe rilassando i muscoli e mugugnai calmandomi del tutto.
Zulema circondò la mia vita con il suo braccio tatuato e mi attirò al suo corpo, facendomi sorridere come una bambina.
"Bacio." le ordinai alzando la testa e subito mi baciò intensamente con tantissimo amore e passione.
Finalmente ero tra le sue braccia.
Dopo giorni, lei era qui con me.
"Comunque, figlia di puttana." incominciai guardando il suo viso sconvolta nel sentirmi parlare così e per poco non le scoppiai a ridere in faccia.
"Non partire più senza di me." borbottai facendola sbuffare e mi accoccolai nuovamente a lei intrecciando le nostre gambe delicatamente.
Il mio scorpione non disse nulla e per tranquillizzarla inspirai il suo profumo e le diedi un bacio sulla sua spalla nuda.
Sapevo che stava per parlare e l'aspettai.
"Dopo di questo, non ti lascerò più." disse a voce molto bassa, ed era la sua promessa.
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end game
Action➸ ZURENA. (gxg) Sequel ➵ Revival. Macarena lascia l'America ritornando a Madrid dopo aver ribaltato la sua vita, un caso importante non è mai stato chiuso e Zulema avrà bisogno del suo aiuto per reclamare la sua vendetta. Siamo davvero arrivati all...