44.

910 64 31
                                    

Zulema era profondamente addormentata tra le mie braccia e l'osservai mettendomi più comoda, anche quando dormiva doveva dimostrare che era lei quella dominante e sorrisi vedendola infilata tra le mie gambe nude.
Le sue mani ad un certo punto si spostarono sotto alla mia felpa e strinsero il mio seno possessivamente, trattenni una risata e non potevo crederci che anche mentre dormiva doveva importunarmi, rendendomi sua.
Se pensavo a tutto il nostro cambiamento drastico nel corso degli anni mi veniva da piangere letteralmente.
Mi addormentai dopo alcuni secondi rilassandomi con il corpo della mora sopra di me e la strinsi fortissimo.
Era il mio amore enorme.
I suoi capelli emanavano un profumo buonissimo e mi svegliò dopo un'ora buona, si svegliò anche lei del tutto e strinse ancora più saldamente il mio seno mugugnando qualcosa di incomprensibile come sempre.
"Toglile da lì." mormorai con la voce impastata dal sonno e la sentii borbottare contro il mio collo innervosendosi.
"Sono mie, non tue." disse ingelosendosi e le strinse ancora di più facendomi gemere leggermente.
"Abbiamo fatto pace?" aggiunse dopo alcuni secondi guardandomi mezzo assonnata e scossi la testa divertita.
"Dai, ma che cazzo." disse alzandosi dal mio corpo e subito percepii freddo, afferrò una sigaretta nervosa e mi accorsi che erano appena le 3:30 del pomeriggio.
Mi alzai dal letto gemendo leggermente dal dolore e la raggiunsi notando che era nel bancone appoggiata nella ringhiera.
La villa aveva una vista mozzafiato e lentamente scivolai davanti a lei afferrandole la sigaretta tra le labbra e fumai sotto al suo sguardo penetrante.
"Mi stai provocando di nuovo?" disse serrando la mascella e le ripassai la sigaretta sputandole il fumo vicino alle labbra, facendola quasi sorridere.
"No." sbottai facendo spallucce ma non appena feci per tornare dentro mi afferrò per un polso con forza.
"Zulema." sussurrai nel mentre che mi divorava il collo e chiusi gli occhi, indietreggiando con lei che avanzava per attaccarmi al muro con tanta forza.
Mi lasciò un piccolo morso facendomi gemere e alzò la mia coscia per metterla nel suo fianco, facendomi sorridere.
Salì con i baci lungo il mio collo e morsicò la mia mascella, essendo più alta mi ricopriva quasi tutta e sorrisi, circondandole il collo con le braccia e stringendola ulteriormente.
"Ammettilo che ti è piaciuto." mormorò sollevandomi il mento e la guardai dritta negli occhi ipnotizzata dalle sue iridi.
"A te piace vedermi sottomessa, a te." le sussurrai con voce sensuale sfiorandole appena le labbra, e si avvicinò per mordermele ma mi ritrassi.
"Tu sei mia e se decido di scoparti anche in questo preciso istante lo faccio eccome, perché tu mi vuoi." disse decisa e aveva maledettamente ragione, non potevo negare l'evidenza.
"Bene." dissi staccandomi leggermente da lei e vidi delusione nei suoi occhi nel mentre che afferravo un bicchiere d'acqua rientrando dentro velocemente.
"Non voglio litig-" sussurrò il mio scorpione alle mie spalle ma mi voltai e l'afferrai per la gola con forza.
"Chiudi quella bocca, amore." la minacciai nel mentre che sgranava gli occhi e la spinsi nel letto facendola imprecare, il mio fuoco si era risvegliato e volevo farla mia.
"Cazzo, finalmente ti riconosco." sussurrò eccitata e avanzai verso di lei sensualmente nel mentre che si metteva comoda per godersi lo spettacolo.
"Dimmi che mi vuoi." sussurrai provocandola e la vidi gemere leggermente nel sentire la mia voce.
"Ti voglio, sempre." disse allungando una mano per afferrare la mia coscia ma le diedi uno schiaffo togliendola.
Mi guardò male e mi abbassai alla sua altezza, le morsicai forte il labbro e glielo tirai sensualmente facendola gemere.
"Decido io ora, e tu stai zitta." sussurrai con un tono minaccioso e la vidi sussultare, mi divertivo da morire nel vederla in difficoltà a causa mia.
"Se mi alzo, è finita per te." disse puntandomi un dito contro e glielo afferrai portandomelo alle labbra per succhiarglielo e leccarglielo piano.
"Devi chiudere quella cazzo di bocca." dissi levandomi le felpa e non appena fece per alzarsi la rimisi seduta, era più forte di lei e non riusciva a resistermi.
Si morsicò il labbro non appena rimasi in intimo e abbassai piano le spalline del mio reggiseno nel mentre che il suo sguardo era su tutto il mio corpo.
"Sei mia, tutta mia." disse guardandomi con desiderio e non vedevo l'ora di vederla nuda, sotto di me.
"Cosa ti ho detto, poco fa?" sussurrai infilandomi tra le sue gambe e la vidi mordersi il labbro eccitata da morire.
"Che devo starmi zitta." disse alzando il viso su di me ed era bellissima vederla dal basso, così innocua.
Annuii divertita e mi sedetti sulle sue gambe mettendomi a cavalcioni, le sue mani si appoggiarono sulle mie cosce ma le lanciai un'occhiataccia e le ritrasse.
"Brava, Zulema." sussurrai spostandole i capelli di lato con voce sensuale e gemette sentendomi parlare così.
Incominciai a lasciarle una scia di baci lungo il collo e il suo respiro accelerò di botto facendomi sorridere soddisfatta.
"Sai.." incominciai togliendole la felpa anche io e il suo seno combaciò perfettamente con il mio, come sempre.
"Saresti così bella, legata in quel cazzo di letto nel mentre che urli estasiata il mio nome." aggiunsi sussurrandole queste cose all'orecchio e chiuse gli occhi gemendo, eccitandosi da morire.
Le morsicai piano il lobo e la sua forza di autocontrollo era incredibile perché vedevo che le mani le tremavano.
Ma sapeva anche lei che non doveva fare così con me, perché ero terribilmente forte e potevo dominarla eccome.
"Quella che sarà legata sei tu, non io." disse ad un certo punto e si mise la mano davanti alla bocca mordendosi il labbro.
Aveva sbagliato, ancora.
"Non ci siamo, manco per il cazzo." dissi scuotendo la testa facendo finta di essere arrabbiata e dovevo vendicarmi.
"Devi stare zitta." aggiunsi ad un centimetro dalle sue labbra e la donna davanti a me subito si allungò per mordere le mie, facendomi ansimare.
"Perché al posto di parlare non mi infili la tua lingua in bocca, bionda?" disse minacciandomi e la mia mano si serrò attorno alla sua gola perfetta.
"Cosa vuoi?" le domandai sensualmente lasciandole un piccolo bacio nell'angolo della bocca e le sue mani finirono sui miei fianchi che accarezzò molto dolcemente.
Era più forte di lei, voleva toccarmi e glielo lasciai fare un pochino.
"Fare l'amore con te." disse baciandomi sotto la clavicola piano e marchiò il mio seno facendomi chiudere gli occhi.
Non appena vide che non opposi resistenza aumentò la presa e mi tolse del tutto il reggiseno per giocherellare con i miei capezzoli facendoli diventare turgidi, tantissimo.
Gemetti estasiata e graffiò piano tutta la mia colonna vertebrale provocandomi dei brividi assurdi nel mentre che le sue labbra erano sul mio collo esposto.
"Ti amo." borbottò affondando le unghie sul mio fianco ma la feci distendere nel letto con forza, abbassandomi poi per sfilarle i pantaloni velocemente.
"Quella gonna di merda, stamattina." borbottai aprendole le gambe e la sentii ridere leggermente alzando la testa.
"Ma stai zitta, bionda del cazzo." disse divertita e le morsicai la coscia facendola imprecare dal dolore subito dopo.
Squadrai le sue gambe perfette e mi infilai subito in mezzo baciandola con passione, le afferrai saldamente la gola e inarcò la schiena non appena massaggiai il suo clitoride dal tessuto degli slip.
Circondò la mia vita e gemette contro la mia bocca nel mentre che aumentavo il ritmo, dandole un piacere unico.
"Odio cedere con te." le ammisi per la prima in tutta la mia vita e mi guardò a fatica nel mentre che godeva.
"Vuoi parlarne ora? Pensa a scoparmi come solo tu sai fare, Macarena." disse troncando subito la conversazione e chiuse gli occhi spalancando la bocca per ansimare forte e mi eccitai guardandola.
Non volevo lasciarla mai.
"Maca." sussurrò mordendosi il labbro e spostai i suoi slip strofinando un dito nella sua apertura, senza però entrare dato che volevo farla soffrire un pochino, provocandole più piacere.
"Sei mia?" le domandai baciandola dolcemente ed era letteralmente in estasi grazie al mio tocco esperto e preciso.
"." disse guardandomi velocemente e inarcò ancora di più la schiena non appena entrai definitivamente in lei, assecondò i miei movimenti con il bacino e mi nascosi nell'incavo del suo collo ansimando nel vederla godere così tanto.
Era uno spettacolo bellissimo e da come mi graffiava la schiena mi stava implorando di darle assolutamente di più.
"Quanto cazzo ti amo, Zulema." sussurrai aggiungendo un'altro dito e tremò sotto di me con le lacrime agli occhi, a causa di tutto il mio piacere.
Con l'altra mano strinsi ancora più saldamente la sua gola e mi mossi ancora più forte strappandole non so quante urla di piacere a causa mia.
Si stava facendo sentire, eccome.
"Oh, bionda." sussurrò aprendo ancora di più le gambe e continuai muovendomi tremendamente forte, dentro di lei.
Si aggrappò a me buttando la testa all'indietro e le morsicai il collo marchiandolo possessivamente.
Le sue gambe tremarono e gemette il mio nome non so quante volte graffiando la mia schiena fortissimo e venne subito.
Ma continuai volendole regalare un secondo orgasmo e mi abbassai per toglierle gli slip ed entrare dentro di lei anche con la lingua, continuando i movimenti con le mie dita.
La sua mano era sui miei capelli che afferrò spingendomi nella sua intimità e leccai velocemente sentendola mugugnare, i suoi erano per lo più dei lamenti a causa di ciò che le stavo procurando con tantissimo amore.
Era bellissima e la guardai contorcersi dal piacere per me, aumentai l'intensità dei miei movimenti e si morsicò il labbro estasiata urlando poi il mio nome.
"Bionda, non ce la faccio fermati." disse afferrandomi per i capelli ma continuai perché sapevo che non voleva cedere con me.
"Cazzo." sussurrò imprecando e questo per lei significava tantissime cose, non sopportava di essere vulnerabile.
Si sollevò sui gomiti e aggiunsi un'altro dito, tentava di staccarmi ma il suo corpo essendo invaso dal piacere non le permetteva di essere forte quanto me.
Rimasi in mezzo alle sue cosce lavorando con la mia lingua e crollò gemendo per l'ennesima volta provando un piacere unico come sempre.
Notai le goccioline di sudore scendere in mezzo ai suoi seni e con l'altra mano percorsi il suo ventre fino a stringerglieli.
"Maledetta." disse cercando di chiudere le gambe e in questo momento volevo che si lasciasse andare del tutto con me.
Essendo più forte in questa posizione gliele aprii e affondai le unghie nella sua coscia per tenerla ferma, tolsi le dita da dentro di lei in modo tale da afferrarle l'altra e bloccarla tantissimo sotto di me.
"Sto per-" disse ma si bloccò a causa di un'ondata di piacere e spalancò le labbra chiudendo gli occhi aumentando la presa sui miei capelli biondi.
Feci delle piccole circonferenze con la punta della lingua e le succhiai quel fascio di nervi pulsanti, per me e basta.
Quello era stato il colpo di grazia e venne sulla mia bocca dopo alcuni secondi, mi gustai il suo sapore gemendo e chiusi gli occhi leccando tutta la sua apertura.
"Sei così buona." mormorai gemendo e ancora con la bocca impregnata dei suoi umori la baciai facendola sussultare.
Mi leccò le labbra per sentire il suo stesso sapore ed era incredibile il modo in cui l'avevo fatta mia, non l'avevo mai vista così esausta in tutta la mia vita.
Le sue gambe tremavano come non mai e le distese riprendendo fiato, la causa di tutto questo ero io e sorrisi soddisfatta.
Crollai al suo fianco e sorrisi guardandola innamorata, in questo stato non potevo essere arrabbiata ancora con lei.
Era troppo bella.
"Sei stata, wow." mormorò chiudendo gli occhi e mi portai la sua mano nelle labbra per baciarle ogni nocca dolcemente.
Si voltò verso di me e mi sorrise stanca nell'aver provato tutto questo per colpa mia, si appoggiò nel mio petto e circondò la mia vita tremando ancora.
"Ti amo." le sussurrai di punto in bianco e dirglielo era una sensazione stupenda.
"Anche io." disse alzando la testa e mi baciò le labbra dolcemente per poi accoccolarsi a me, volevo proteggerla da tutto il male del mondo e meritava amore.
Hanbal non le aveva dato nulla, potevamo litigare quanto volevamo ma i nostri cuori ormai erano una cosa sola.
Guardai i nostri anelli e sorrisi felice dandole un bacio tra i capelli.
"Ma quindi, abbiamo fatto pace?" domandò di punto il bianco il mio scorpione e alzai gli occhi al cielo soffocando una risatina divertita.
", sennò non ti avrei toccata così." borbottai furiosa e la vidi sorridere come una bambina vittoriosa per poi infilarsi nell'incavo del mio collo e baciarlo.
"Okay, piccola stronza." disse lasciandomi un bacio e le diedi uno schiaffo sulla spalla facendola imprecare.
"Stai zitta." dissi borbottando e mi lasciò dei piccoli baci sul viso, sulla fronte, sul naso, sulle guance e sulla mascella.
"Girati." disse ad un certo punto e sussultai però annuendo, mi misi a pancia in giù abbracciando il cuscino e percepii le sue dita sfiorarmi i segni rossi che mi aveva lasciato questa mattina.
"Piccola, mi dispiace." disse incominciando a baciarmi la schiena nuda e la tranquillizzai guardandola di lato.
"È stato bello farlo nella scrivania, e tu eri così dannatamente bella." le sussurrai dicendole la verità e sgranò gli occhi sconvolta nel sentirmi.
"E quella scenata allora?" disse baciandomi piano i segni e sussultai notando che il dolore mi stava passando.
"Volevo farti soffrire un pochino." dissi ridendo e la vidi togliersi dal mio corpo offesa, si sdraiò nel letto e mi diede le spalle notando che si era ripresa parecchio a causa degli orgasmi dati.
"Amore, dai." sussurrai abbracciandola da dietro ma sì coprì con il lenzuolo.
"Cogliona, ci sono rimasta male." disse mettendo il broncio e sorrisi per quanto fosse bella, era così piccola e meritava solamente amore da me.
"Ti amo da morire, sul serio." dissi quasi in lacrime nel vederla nel mio letto e vidi che si emozionò un pochino anche lei per i miei occhi che brillavano.
Mi abbracciò tenendomi forte contro al suo corpo e mi accarezzò piano i capelli facendomi rilassare tantissimo.
"Supereremo anche questa, giuro." le sussurrai dopo un po' notando che era sveglia e mi accarezzò la schiena nuda annuendo senza proferire parola.
Sapeva che mi stavo riferendo ad Hanbal e se le fosse capitato qualcosa non me lo sarei mai perdonata.
Le cose tra di noi stavano cambiando al meglio, non doveva crollare tutto.

end gameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora