29.

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Aspettai impazientemente Zulema e mi guardai un ultima volta allo specchio ammirando il mio corpo fasciato da un vestito rosso con una scollatura profonda e lo spacco in tutta la mia coscia destra.
Sapevo che si sarebbe arrabbiata ma non importava perché facevo quello che volevo, eravamo bloccate nel nostro rapporto e dovevo in qualche modo riaverla con me al 100%.
Indossai i tacchi e le mie spalle erano scoperte facendo risaltare ancora di più i miei tatuaggi evidenti.
Il trucco era pesante mentre i capelli li avevo sciolti e mi ricadevano lungo la schiena un pochino scoperta.
Bussarono alla porta dopo vari minuti e andai ad aprire trovandomi una Zulema bellissima, in tutti i sensi.
"Stai scherzando?" disse mangiandomi con lo sguardo e mi morsicai il labbro appoggiandomi nello stipite della porta scrutandola incuriosita.
"Perché?" dissi spostandomi i capelli all'indietro e la vidi boccheggiare, anche lei era vestita perfettamente e misi la testa di lato posando lo sguardo in tutto il suo corpo mozzafiato.
Portava dei pantaloni a vita alta e un top trasparente che faceva vedere il suo intimo con una scollatura abbastanza profonda.
E per finire una giacca elegante a ricoprire il tutto con i tacchi altissimi e il trucco perfetto e ordinato.
Una dea.
"Guardati." disse sogghignando non appena notò che la stavo fissando e il mio istinto era quello di trascinarla con forza nel mio letto e non lasciarla uscire per almeno un decennio.
"Guardati tu, stronza." dissi ridendo ma mi bloccai non appena la vidi avanzare verso di me lentamente.
Si leccò le labbra allungando una mano per stringere la mia vita e sussultai non riuscendo a staccarmi.
"Cambiati." disse guardandomi dal basso ma scossi la testa appoggiando la mano sulla sua e porgendomi verso al suo viso mugugnando piano.
"È facile da togliere, potresti farlo tu quando siamo in camera da letto." incominciai ad un centimetro dalle sue labbra e la vidi sgranare gli occhi per come la stavo provocando.
Era innamorata persa di me.
"E potresti farmi urlare un'infinità di volte il tuo nome nel mentre che sei infilata tra le mie gambe, dimostrandomi che sono solo tua." aggiunsi spostandomi nel suo orecchio e la sua stretta aumentò affondando le unghie possessivamente.
"Questo vestito è l'ultimo dei tuoi problemi Zulema, pensa a farmi godere come si deve più tardi e lo sai che ci riesci alla grande." conclusi guardandola un ultima volta e la vidi scuotere la testa nel mentre che afferravo la mia borsa e uscire dalla stanza.
"Mi stai per caso provocando?" disse venendo al mio fianco nel mentre che camminavo lentamente e la sua mano si appoggiò sulla parte bassa della mia schiena fino ad arrivare ai glutei.
Gliela tolsi furiosa e mossi i fianchi in modo sensuale non appena vidi Will dall'altra parte della sala.
"Capo, wow." disse posando lo sguardo su di me ma ne approfittò per guardare anche la donna al mio fianco e rimanere a bocca aperta davanti a tutta questa bellezza mozzafiato.
Come biasimarlo.
"Ci vediamo lì, a dopo." dissi facendogli l'occhiolino e Zulema era tesa da morire cercando di placare la sua gelosia.
Camminai verso la mia macchina e mi sedetti aspetto la mora al mio fianco che aveva una faccia arrabbiata, la vidi stringere i pugni e si rilassò appoggiando la testa nel sedile.
Non replicai e partii mantenendo lo sguardo fisso sulla strada, percepii il suo sguardo tagliente addosso e ad una certa appoggiò la mano nella mia coscia nuda.
Feci un sorrisetto soddisfatto e feci finta di niente continuando a guidare.
"Vinco sempre io, bionda." disse salendo sempre più in alto fino a sfiorare l'elastico dei miei slip e si porse meglio verso di me incominciando a baciarmi la spalla nuda con baci umidi e caldi.
"Sto guidando." sbottai stringendo il volante e ovviamente Zulema continuò la sua tortura aumentando la presa sul mio interno coscia e leccandomi il collo.
"Non ti ho insegnato nulla tempo fa sul mantenere la concentrazione? Piccola, che delusione cazzo." disse prendendomi in giro e alzai gli occhi al cielo cercando di non gemere e in poco tempo arrivammo a destinazione.
Parcheggiai in un posto abbastanza riservato e Zulema si mise al suo posto ridendo ad alta voce.
Slacciai la cintura e mi misi a cavalcioni sopra di lei, non mi interessava se ci potevano vedere ma la figlia di puttana non poteva fare così.
"Concentrazione Zulema? Non ingrandire il tuo ego solamente perché tempo fa eri il mio capo, le cose qui si sono ribaltate e lo sai anche tu." sussurrai provocandola e i suoi occhi neri mi guardavano attentamente, la mia scollatura era davanti al suo viso e si abbassò per mordermi il seno possessivamente facendomi gemere.
"Se vuoi ti ribalto dietro ai sedili posteriori, poi vediamo chi è concentrata bionda del cazzo." disse furiosa e la zittì posando le labbra sulle sue e mordendogliele con tanta forza.
Le scappò un gemito e mi strinse i glutei attirandomi verso di lei approfondendo.
"Smettila di dire cazzate." dissi continuando a baciarla ed era bellissima vederla sotto di me che ansimava.
Giocherellai con la cintura dei suoi pantaloni ma strinse la mia gola con forza bloccandomi subito.
"Eh no, per scopare con me ora te lo devi guadagnare e credimi che posso essere molto vendicativa, lo sai bene." disse cercando di togliermi dal suo corpo ma glielo impedii come niente.
"Non riesci a resistermi tanto." dissi mordendole il labbro ma mise il viso di lato con un ghigno sul volto.
"Scommettiamo bionda?" disse facendo scorrere la mano lungo il mio petto e strinse il mio seno strappandomi un gemito rumoroso.
"Scommettiamo." dissi sorridendole e un lampo di sfida attraversò il suo viso.
Scesi dalla macchina sistemandomi i capelli e non appena uscì anche lei chiusi lo sportello ed entrai dentro aggiustandomi il rossetto sbavato.
La musica era assordante e la stanza era illuminata da delle luci blu e rosse che rendevano l'atmosfera unica.
Individuai il mio scorpione e la vidi raggiungere gli altri con un bicchiere di vodka tra le mani, il suo sguardo si appoggiò sul mio corpo esposto e si morsicò il labbro sorridendomi.
La guardai intensamente e ordinai subito anche io per poi appoggiare i gomiti dietro al bancone e porgermi nella sua direzione senza staccarle gli occhi di dosso.
Bevvi piano e alzai la testa mostrandole una buona parte del mio collo senza smettere di guardarla, la vidi sussultare e continuai a bere per poi ordinare un altro giro leccandomi le labbra.
"Ciao." disse ad un certo punto David mettendosi al mio fianco con un sorriso da coglione stampato sulle labbra e alzai gli occhi al cielo scuotendo la testa.
"Hey." dissi evitandolo ma la sua mano strinse il mio braccio facendomi sussultare, notai Zulema accigliarsi subito ma feci finta di niente continuando a parlare con il ragazzo davanti a me.
"Volevo avvisarti che partirò nuovamente in America, vorrei seguire la situazione da lì se non ti disturba." disse accarezzandomi con cautela il viso ma mi scansai un pochino schifata.
"Va bene domani avrai il tuo biglietto di solo andata, cerca di non fare cazzate perché vengo a saperlo subito e ti faccio saltare in aria le palle." dissi facendolo ridere e un sorrisetto si fece spazio tra le mie labbra.
"Non preoccuparti capo, ci tengo a te e non ti tradirei mai lo sai." disse avvicinandosi al mio orecchio e mi lasciò un lieve bacio sulla guancia.
"Lo dici solamente perché scopavi con me, lurido novellino del cazzo." dissi ridendo e nel mentre bevvi un pochino di gin tonic sentendo il corpo riscaldarsi.
"Le scopate migliori della mia vita." disse David ridendo e mi afferrò per la vita leggermente, senza nessuna malizia.
Zulema si stava contorcendo le mani e ad una certa venne verso di noi con la mascella contratta, sorrisi soddisfatta ma non la calcolai per non perdere la sfida.
"Hey, tequila grazie." disse appoggiandosi al bancone e David si irrigidì come una statua nel vedere il mio scorpione a pochi metri da lui.
Sussultai ricordando cosa aveva fatto poco tempo fa in un locale e mi morsicai il labbro non appena la vidi sogghignare e bere l'alcool con un sorso solo.
L'aveva capito pure lei.
"Perché non vieni a casa mia? Un ultimo saluto d'addio e ci lasciamo." disse David mettendomi un ciocca dietro l'orecchio ad un centimetro dal mio viso ma gli misi subito le mani sul petto allontanandomi da lui e spingendolo.
"Rifiuto l'offerta, ci vediamo." dissi sorridendogli e Zulema fece un sospiro di sollievo, andai in pista e incominciai a ballare nel mentre che la musica diventava più intensa.
Feci un cenno ai miei amici e Saray mi fece l'occhiolino capendo subito le mie intenzioni, Zulema mi guardava con occhi sognanti e mi toccai il collo sensualmente chiudendo gli occhi muovendomi a ritmo di musica.
Ballai ancora per minuti infiniti e non aveva staccato gli occhi dal mio corpo neanche per mezzo secondo, mi toccai la scollatura facendo scorrere la mano più in basso e a quel punto Zulema si avvicinò.
Non aveva resistito.
Le sue mani strinsero la mia vita da dietro e misi la testa di lato in modo tale che le sue labbra potessero sfiorare il mio collo.
"Bionda, non giocare con il fuoco." disse assecondando i miei movimenti e notai molte persone guardarci pendendo dalle nostre labbra sconvolti.
"Sono abituata a scottarmi." dissi prendendole mano e tracciai le mie labbra con il suo indice per poi leccarglielo improvvisamente.
"Cazzo." la sentii dire continuando a ballare dietro alle mie spalle e mi voltai nella sua direzione trascinandola dagli altri e spingendola nei divanetti.
"Oh, finalmente." disse Saray mettendosi comoda ma il mio sguardo era incatenato in quello di Zulema.
"Se volete scopare qui scordatevelo perché sono abbastanza gelosa di voi due e potrei uccidere chiunque." sussurrò la gitana prendendo un tovagliolo a caso e cercò di coprirci possessivamente il viso.
"Hey tu! Che cazzo guardi? Sono mie." disse contro ad un ragazzo con un tono omicida e quest'ultimo se ne andò via impaurito.
Zulema rise scuotendo la testa incredula ma sgranò gli occhi non appena presi della tequila con del sale e limone.
"Vai Maca!" urlò Tokyo e gli altri la seguirono a ruota facendomi divertire.
La mia regina araba serrò la mascella e l'attirai a me sedendomi poi sulle sue gambe, in un modo talmente sensuale da provocarle dei brividi assurdi.
"Anche se non stiamo insieme posso dimostrare a tutti quanti che sei mia." le sussurrai in un'orecchio e delicatamente le morsicai il lobo facendola sussultare un pochino.
Il suo profumo mi colpii in pieno e mi rilassai solamente a sentirlo, era un misto tra tabacco e vaniglia, lo amavo.
"Non avevo dubbi." disse sfiorandomi la vita lentamente e il suo sguardo si posò sulla mia scollatura abbastanza profonda.
Le afferrai il viso e glielo misi di lato divertita per poi leccarglielo piano e appoggiarci il sale, sensualmente.
Mi avvicinai al suo orecchio e soffiai leggermente facendola sussultare.
"Hai idea di quanto io ti voglia?" sussurrai con voce roca in modo tale che potesse sentire solo lei e la vidi mordersi il labbro inferiore eccitata.
Avvicinai la scorza di limone e la prese tra le labbra guardandomi intensamente e con tantissimo desiderio in corpo.
Le leccai il collo facendo un piccolo gemito apposta e gli altri urlarono estasiati, presi il bicchierino con la tequila e bevvi il liquido al suo interno tutto d'un fiato per poi avvicinarmi alle sue labbra.
La guardai sensualmente e mangiai la polpa del limone sfiorando le sue labbra che volevo terribilmente mordere.
"Andiamo, così." disse Denver dandomi una pacca sulla spalla e Zulema si leccò le labbra continuando a bere.
Mi tolsi da sopra alle sue gambe e le feci l'occhiolino afferrando una sigaretta.
Me la portai alle labbra e salii le scale per raggiungere il tetto del locale, sapevo che Zulema mi avrebbe raggiungo e infatti non tardò ad arrivare.
"Vedo che ti piace esporti." disse appoggiandosi nella ringhiera al mio fianco e feci uscire lentamente il fumo dalle mia labbra guardandola dritta negli occhi per poi posare lo sguardo sul paesaggio mozzafiato che avevo davanti.
Madrid di notte era splendida e grazie a questa altezza riuscivo a vederla per intero, amavo da morire questa città.
"Ti avrei scopata più che volentieri davanti a tutti per dimostrare che sei solamente mia senza problemi." le risposi facendole fare un sorrisetto divertito e la vidi serrare la mascella cercando di trattenersi.
Risi leggermente e mi avvicinai ad un centimetro dal suo viso, sputandole il
fumo vicino alle labbra lentamente.
Sgranò gli occhi e subito mi afferrò la gola stringendola abbastanza forte, respirai a fatica e mi trascinò facendomi sbattere contro ad un muretto non alto.
"Mi stai facendo incazzare." sussurrò aprendomi le gambe e un venticello leggero mi fece rabbrividire all'istante.
"Ammettilo che non sai resistermi." dissi goffamente e aumentò la presa facendomi pulsare all'impazzata le vene del mio collo, solo per lei.
"Devi chiudere quella cazzo di bocca." disse aprendomi le gambe e si infilò in mezzo facendomi ansimare.
"Zittiscimi ma se mi baci perdi e lo sai anche tu, la potente Zulema Zahir non ama perdere o sbaglio?" dissi provocandola apposta e sapevo che questo giochetto le piaceva da morire.
"Toglitele." disse indicando le mie mutande da sotto al vestito ma scossi la testa incredula.
"Scordatelo, lurida stronza." sbottai togliendomi dalla sua presa ma non si staccò infilandosi ancora più prepotentemente in mezzo alle mie cosce toniche e attaccandomi contro al muro.
"Macarena non farmi incazzare più del dovuto, ho detto di toglierle." sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra e la guardai eccitata da morire nel mentre che eravamo all'aperto.
"Altrimenti?" sussurrai non cedendo ancora e Zulema me le stracciò letteralmente di dosso, facendomi sgranare gli occhi dalla sorpresa.
"Ti lasci toccare da quel coglione davanti a me come se niente fosse, fai quel cazzo di ballo provocandomi davanti a tutti." incominciò allargandomi ancora di più le gambe e sorrisi.
"Sei arrabbiata?" sussurrai sfiorandole il viso e squadrai il suo corpo così vicino al mio, tremendamente perfetto.
"Sono incazzata da morire." sussurrò serrando la mascella e dai suoi occhi potevo notare quanto era gelosa.
"Ah ?" dissi mettendo il collo di lato e con una mano me lo tracciai sotto al suo sguardo carico di passione.
"Ancora continui? Ah, bionda." disse furiosa e la guardai estasiata come non mai prima d'ora.
"Certo, amo vederti perdere il controllo grazie a me e mi ecciti." sussurrai avvicinandomi al suo orecchio e la sua mano sollevò il mio vestito con forza, facendomi sorridere divertita.
"Ti eccito? Mi sottovaluti." sussurrò mordendomi il labbro e la sua mano si avvicinò sempre di più al mio centro.
Soffocai un gemito e vederla infilata così prepotentemente tra le mie gambe mi faceva capire che quello doveva essere il suo posto, la volevo troppo mia.
"Non ho mai detto questo." sussurrai guardandola attentamente e le luci illuminavano il suo viso perfetto facendole risaltare i lineamenti ancora di più.
"Baciami." dissi non resistendole più e il mio scorpione scosse la testa.
"Non voglio perdere." disse incominciando a fare dei piccoli cerchi sul mio punto sensibile e mi morsicai il labbro soffocando dei gemiti.
"Zulema." la richiamai in estasi e rise mordendomi il collo con possessione.
"Sei fradicia, per me bionda." disse aumentando i movimenti e spinsi il bacino verso di lei sperando che entrasse.
Portai la testa all'indietro chiudendo gli occhi e subito mi marchiò il collo facendomi ansimare ad alta voce ma voleva farmi dannare come si deve.
"Questo cazzo di vestito poi, lo hai messo apposta giusto? Stronza." borbottò furiosa facendomi sorridere e mi scappò un piccolo gemito, tentai di baciarla ma mi evitò come sempre.
"Smettila." dissi chiudendo gli occhi in preda al piacere e non si fermò neanche un po' continuando a toccarmi.
"Implorami e giuro che ti scopo qui su questo muretto regalandoti il miglior orgasmo della tua vita." disse leccandomi il labbro e mi scappò un'altro gemito rumoroso.
Non l'avrei implorata neanche un po'.
Strinsi la sua vita con le mie cosce e allontanai bruscamente la sua mano scendendo dal muretto, facendole sgranare gli occhi sorpresa.
"Sul serio, Macarena?" disse incredula e avevo le lacrime agli occhi per tutto quel piacere che mi aveva fatto provare con un semplice tocco.
"Vado a casa, buonanotte." dissi infilandomi l'intimo sotto al suo sguardo e la guardai innamorata come non mai.
Era a dir poco bellissima.
Zulema mi guardò stranita per il mio cambiamento d'umore e rientrai dentro afferrando la mia borsa e le mie chiavi.
Uscii senza farmi vedere da nessuno ed entrai in macchina appoggiando la testa sul volante e respirando profondamente.
Lo sportello si aprii di scatto e il mio scorpione entrò dentro, toccandosi i capelli nervosamente con la mascella contratta.
"Vai a divertiti." dissi aggiustandomi il trucco e alzò una mano zittendomi.
"Guida fino a casa mia, forza." disse autoritaria, volevo ribattere ma il suo sguardo tagliente mi fece tremare.
Accesi la macchina e guidai serrando la mascella nervosa, per tutto il viaggio non disse una parola e aveva lo sguardo fisso sul finestrino senza parlare.
"Siamo arrivate." sussurrai mordendomi il labbro inferiore guardando la sua villa e annuì senza neanche guardarmi.
Scese dalla macchina e mi aprì lo sportello con forza, afferrò il mio viso tra le mani e tremai guardando le sue iridi profonde come l'abisso.
"Sto per perdere la scommessa." bisbigliò vicina alle mie labbra, senza controllo.

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