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"Saray non possiamo chiamarla Geltrude, sei da quasi un mese così." disse il mio scorpione appoggiata nel ripiano della cucina e non appena entrai nella villa i suoi occhi furono su di me.
Sorrisi raggiungendola e non appena fummo vicine mi diede un bacio sulle labbra che mi fece tremare per davvero.
"Com'è andata la visita? Volevo esserci e mi maledico per questo." disse il mio scorpione toccandomi il ventre possessivamente e la tranquillizzai accarezzandole piano il braccio.
Ero al quarto mese.
"Va tutto bene, Carina mi ha spiegato che in questa fase della gravidanza si dovrebbero sentire i primi movimenti." le spiegai dolcemente e Saray scoppiò a piangere di colpo singhiozzando, le sorrisi rassicurandola e il mio scorpione mi abbracciò baciandomi piano il collo.
La strinsi a me accarezzandole i capelli e la gitana si aggiunse al nostro abbraccio.
"Siete la mia vita, adottatemi." disse ad un certo punto appoggiando la testa sulla mia spalla e scoppiai a ridere divertita.
"Ma se hai 36 anni, smettila." borbottò il mio scorpione con voce debole restando nella stessa posizione di prima e le diedi dei piccoli baci tra i capelli per calmarla.
Quella che dovevo piangere ero io.
Invece stavano piangendo loro.
"Non mi interessa, sono anche io un feto mamma Maca ascoltami." disse la gitana e risi ancora più forte per il nomignolo che mi stava molto bene.
Si staccarono dall'abbraccio e Saray si abbassò appoggiando la guancia sulla mia pancia, le accarezzai la spalla amorevolmente e amavo quando i miei amici parlavano con mia figlia.
"Ciao mini Zulemita." disse dolcemente e il mio scorpione alzò gli occhi al cielo.
"Saray, fai la seria." sussurrò ridendo e risi anche io per questa situazione così nuova e meravigliosa per me.
"Okay, ciao Geltrude." sussurrò con voce esile e risi ancora più forte, non avevamo ancora deciso il nome e il tempo stava scorrendo troppo veloce.
"Non la chiameremo così." disse Zulema alzando gli occhi al cielo e sorrisi per quanto oggi fosse bellissima.
"Non capite un cazzo." sbottò Saray alzandosi e risi scuotendo la testa.
"Giuro che appena decideremo il nome, tu sarai la prima a saperlo." dissi dandole un bacio sulla guancia e Saray si addolcì un minimo annuendo estasiata.
Pranzammo tranquillamente e finii di mangiare, la mia alimentazione era più sana rispetto a prima e la bambina stava veramente crescendo molto bene.
"Amore mi alzo, sono stanca." dissi al mio scorpione che stava parlando con Sergio e annuì subito.
Mi alzai scusandomi e andai a sedermi nel divano poco distante da loro, chiusi gli occhi rilassandomi e dopo alcuni minuti Zulema mi stringeva al suo corpo forte.
"Ciao." sussurrò lasciandomi alcuni baci sul collo e si inchinò verso la mia pancia tanto grande rispetto a prima.
Appoggiò come al solito la sua guancia e mi rilassai accarezzandole i capelli dolcemente nel mentre che incominciava a parlare a bassa voce, dolcemente.
Amavo quando lo faceva.
Terribilmente tanto.
"Scusami se la mamma oggi non è venuta alla tua solita visita ma vedi, era tanto impegnata con il lavoro." incominciò a parlare con una vocina esile e subito alcune lacrime mi rigarono il viso a causa dei miei ormoni sfasati.
Ogni volta mi si scaldava il cuore, nel vedere che il loro legane stava crescendo come non mai e percepivo tutto quanto.
"Ti prometto che la prossima volta ci sarò e stringerò la mano della bionda fortissimo così sarai al sicuro, perché ti proteggerò da ogni male del mondo lo giuro su Dio che non accadrà nulla." aggiunse decisa e mi lasciò dei piccoli baci, gli altri guardavano la scena innamorati di noi e sorrisi avendo occhi solo per mia moglie.
Non parlammo più e il mio scorpione si accoccolò a me chiudendo gli occhi, era esausta per il lavoro e si vedeva tanto.
Faceva tanto per me e non sapevo come ringraziarla quindi mi limitai a farla rilassare e a toccarla con delicatezza.
Ci addormentammo insieme dopo vari minuti e la sua mano era intrecciata con le mia, terribilmente forte.
Non mi lasciava neanche per mezzo secondo, facendomi sentire protetta.

La mia regina araba alzò le mani incredula e si arrabbiò guardando Fatima che stava leggermente piangendo.
"Perché te ne vuoi andare? Spiega!" urlò Zulema facendola indietreggiare e la ragazza tremò come una foglia.
"Mamma, puoi ascoltarmi un attimo?" sussurrò afferrandola per un braccio ma il mio scorpione si staccò con le lacrime agli occhi in procinto di piangere.
Era esausta per tantissime cose e anche alla minima, si innervosiva parecchio.
Aspettavamo con ansia il grande giorno e non stava più nella pelle.
"No, non voglio." disse appoggiandosi nel tavolo e Fatima delicatamente le cinse la vita da dietro, la tirò verso al suo corpo esile e appoggiò la guancia sulla sua schiena facendola rilassare.
"Fanculo." sussurrò Zulema cedendo del tutto e si voltò verso di lei, le tolse una ciocca ribelle dal viso e la ragazza si accoccolò a lei.
Ormai sapeva come farla cedere.
"Ho vinto una borsa di studio ad Harvard in Inghilterra e Ismael studia lì già dall'anno scorso e per me è un'opportunità veramente grande. Non staremo mai lontane del tutto perché la Spagna non dista tantissimo, uno dei miei più grandi sogni si sta avverando finalmente dopo anni." le spiegò accarezzandole il braccio in silenzio e il mio scorpione serrò la mascella abbassando lo sguardo per accarezzarle i suoi capelli neri.
"Non ne sapevo niente, sono fiera di te tesoro non sai quanto." le sussurrò orgogliosa e Fatima alzò di scatto lo sguardo verso di lei sorridendo felice.
Sicuramente non gliela aveva mai detto nessuno, la sua vita era stata difficile e meritava di vivere per davvero là fuori.
"Ogni fine settimana verrò qui promesso, posso seguire anche alcune lezioni online e quando ci sarà questa modalità io sarò qui con te mamma te lo giuro, per davvero." disse decisa e Zulema annuì sospirando.
"Alcuni miei uomini verranno lì con te, perché avrai la tua casa personale dato che sul tuo conto bancario ho aggiunto una cifra di soldi assurda. E usate il fottuto preservativo altrimenti Ismael fa una brutta fine." disse autoritaria e Fatima arrossì facendomi sorridere lievemente, continuai a bere la mia tisana guardandola ed erano l'ottava meraviglia del mondo.
"Sto prendendo la pillola mamma, devi stare tranquilla ora okay? Rilassati."disse la ragazza a bassa voce e il mio scorpione l'abbracciò possessivamente.
Facendo un lungo sospiro di sollievo.
"Ti amo più della mia stessa vita e al solo fatto che sarai lontana di me mi fa uscire fuori di testa, ma la vita è tua e non sei più una bambina." disse baciandole la guancia tra le lacrime.
"Sarò sempre in contatto con te." disse Fatima abbracciandola e Zulema sospirò annuendo con uno sguardo triste.
Feci un sorriso enorme alla ragazza che venne verso di me e mi abbracciò, affondando il viso tra i miei capelli biondi.
"Mi mancherai tanto anche tu, Maca." disse accarezzandomi il pancione dolcemente e misi la mano sopra alla sua stringendola forte e me.
"Anche tu ragazzina, insegui i tuoi sogni e non smettere di correre mai." le sussurrai sottovoce e Zulema mi sentì emozionandosi un minimo.
"Sono felice che mia madre abbia una persona come te al suo fianco, si vede che la rendi tantissimo felice." disse sorridendomi e piansi silenziosamente accarezzandole il suo viso delicato.
"Anche lei mi rende felice." mormorai guardandola velocemente e le feci l'occhiolino, facendola ridere divertita.
E avevo ragione, Zulema mi rendeva felice per davvero e non vedevo l'ora di iniziare questo capitolo nuovo della mia vita insieme a lei.
In tutti i sensi.

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