end game

104.

maisa's birthday.

5 anni passarono velocemente.
Maisa era cresciuta tantissimo e parlava correndo dappertutto, il mio scorpione le stava dietro come un segugio ogni qualvolta che si sbucciava un ginocchio o semplicemente per un piccolo taglio.
Era la luce all'interno della mia vita e ogni oscurità nella mia anima si era cessata fino a dissolversi del tutto.
Per davvero.
Delle labbra si appoggiarono sulla mia spalla nuda e sorrisi mantenendo ancora gli occhi chiusi, sorridendo come un'ebete.
Amavo svegliarmi così e Zulema sapeva come farmi rilassare dopo una lunghissima giornata di lavoro.
Avevamo chiuso momentaneamente i colpi e ci eravamo prese una pausa, avevo cercato i miei genitori e non li avevo ancora trovati per il momento.
Ma non mi sarei arresa, mai.
"È così bello l'amore della mia vita." mi sussurrò Zulema con voce rauca e mi morsicai il labbro, percependo le sue dita percorrermi il fianco molto lentamente.
Ogni volta che facevamo l'amore mi svegliava così, sapeva ancora di me come io sapevo ancora di lei e percepivo il suo profumo impeccabile lacerarmi la pelle fino a farmi male.
Mugugnai ancora mezzo addormentata e il suo braccio coprì il mio seno, stringendomi contro al suo corpo nudo.
Percorse il mio collo con il labbro inferiore fino alla mia mascella scolpita e il suo fiato caldo mi solleticava il viso.
"Ti amo da morire." disse ancora baciandomi la guancia dolcemente e aprii gli occhi, volevo guardarla in viso.
"Ciao." mormorò subito e mi accoccolai nel cuscino nel mentre che la donna dietro di me rise, lasciò una scia di baci lungo la mia schiena.
"Buongiorno." dissi girandomi del tutto verso di lei ed ero letteralmente incantata dalla sua bellezza mozzafiato, il suo tatuaggio sotto all'occhio si risaltava ancora di più senza trucco e i suoi capelli neri erano raccolti in uno chignon disordinato, con alcune ciocche fuori.
"Sei bellissima." le sussurrai volendoglielo dire e un sorriso perfetto si formò sulle sue labbra che mi affrettai a baciare, intrecciando le nostre lingue.
Si distese sotto di me e mi infilai in mezzo alle sue gambe strappandole un gemito.
"Ci siamo svegliate bene qui, vero?" mi provocò accarezzando la mia schiena e sorrisi contro la sua bocca, tirando leggermente il suo labbro inferiore.
"Mhm stai zitta, sì." mormorai scendendo lungo il suo collo e mise la testa di lato lasciandomi più spazio.
Il mio seno combaciò con il suo e ansimò contro la mia bocca, volevo farla mia e percorsi il suo corpo perfetto con baci umidi e caldi strappandole dei gemiti.
Mi leccai le labbra aprendole le cosce e la guardai dal basso, pronta ad assaporarla.
"Sento Maisa piangere." disse il mio scorpione e sgranai gli occhi, rimasi immobile come una statua e la sentii.
"Magari smette, no?" sussurrai baciandole la coscia salendo più in alto e il mio scorpione era tanto tesa.
Quando la sentiva piangere usciva letteralmente fuori di testa, infatti mi bloccai e mi sedetti facendola alzare.
"Vai, ti aspetto qui." sussurrai capendola subito e si vestì velocemente, afferrando la vestaglia da terra.
Ormai sapevo quando qualcosa non andava e mi rilassai guardando il soffitto sperando che tornasse il prima possibile.
Giocherellai con il telefono entrando sui social e dopo una buona mezz'ora tornò da me chiudendo la porta a chiave.
"Voleva il regalo per il compleanno ma si è riaddormentata come un ghiro." disse ridendo e scoppiai a ridere anche io perché quella bambina era maledettamente sveglia e si ricordava di tutto come se niente fosse.
"Dove eravamo rimaste?" sussurrò con voce sensuale e si morsicò il labbro, togliendo la sua camicia con un colpo secco facendola cadere a terra.
"Cristo Zulema." dissi gemendo nel ritrovarmela nuda e più il tempo passava, più diventava ancora più meravigliosa.
"Sono io, dimmi tutto." disse salendo nel letto infilandosi sotto le coperte ma l'afferrai per la gola, inchiodandola sotto di me con mossa veloce.
"Sei tutta mia, hai capito?" dissi autoritaria ad un centimetro dal suo viso e la vidi mordersi il labbro estasiata.
"Capito, biondina." sussurrò con voce esile davanti alla mia autorità e sapevo che amava quando prendevo il controllo.
"Non ho sentito bene, come?" dissi incominciando a fare dei piccoli cerchietti sul suo centro e chiuse gli occhi, aprendo le gambe solo per me.
"Maca." disse in preda al piacere e sogghignai divertita mordendole il labbro e prendendomi i suoi gemiti con la bocca.
"Sono io, dimmi tutto." dissi imitandola e mi lanciò un'occhiataccia ma le parole le morirono in gola non appena entrai dentro di lei direttamente con due dita.
"Maledetta." sussurrò affondando le unghie sulla mia schiena e morsicò il mio braccio assecondando i miei movimenti con il suo bacino, aumentai il ritmo e un gemito rumoroso uscì dalle sue labbra perfette che baciai con passione.
"Sto aspettando." dissi afferrandola per la mascella e le vene del suo collo pulsavano all'impazzata, solo per me.
"Sono tua." disse chiaramente e sorrisi fissando il suo volto contorcersi dal piacere, richiamò il mio nome e ansimai contro al suo collo perché vederla così mi faceva esplodere il cuore.
"Che brava, il mio scorpioncino." sussurrai strappandole un sorriso e diedi una spinta con il bacino, facendola urlare e aveva le lacrime agli occhi per il troppo piacere che le stavo regalando.
Aggiunsi un'altro dito e dopo un paio di minuti venne, urlando il mio nome ma per non far risvegliare nostra figlia le tappai le bocca facendola imprecare sottovoce.
Fece per darmi un colpo a causa del mio gesto ma le afferrai i polsi e la inchiodai alle sbarre del letto, con tanta forza.
"Che vuoi fare?" disse divertita e non so come fece ma la sua mano era stretta attorno alla mia gola, me la strinse e finii sotto di lei in mezzo secondo.
"Ore sei tutta mia." sussurrò sensualmente e mi accontentò subito.