45.

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Zulema diede un pugno al tavolo dal nervoso e scosse la testa con rabbia, Saray tentò di farla ragione ma era impossibile.
Volevo vedere Ryan ma lei credeva che non fossi pronta ad affrontare tutto psicologicamente, ma dovevamo agire.
Subito.
"Per favore, Zulema." disse Sergio alzandosi intervenendo ma il mio scorpione camminò nervosamente attorno al tavolo, io ero seduta nel divano cercando di mantenere la calma e la guardavo seria con la mascella contratta.
Non volevo litigare ma dovevamo.
Come sempre.
"Quel coglione ha quasi ucciso la donna che amo, come dovrei reagire secondo voi? Rispondetemi!" urlò dando l'ennesimo pugno e inspirò dalla sua sigaretta nervosamente, nessuno l'aveva mai vista così arrabbiata e tutti i presenti tremarono.
Eravamo riuniti da alcuni minuti e Ryan era stato portato in palestra, ovviamente incatenato da cima a fondo da giorni.
"Calmati, parliamone." disse Tokyo intervenendo e il mio scorpione scoppiò a ridere istericamente, era irriconoscibile quando era arrabbiata ma era stupenda.
"Tokyo, non mi calmo no! Dovresti capirmi dato che è la tua migliore amica e non una persona qualunque." disse indicandomi e alzai gli occhi al cielo guardandola toccarsi i capelli nervosamente e con tanta rabbia.
"È pronta, Zulema." disse Berlino intervenendo ma la mia fidanzata lo guardò talmente male da farmi tremare.
Non avevano mai risolto dai loro aneddoti del passato e questa cosa mi dispiaceva.
"Non ho chiesto la tua opinione." sbottò arrabbiandosi ancora di più e mi afferrai la testa tra le mani esausta.
"Maca, fai qualcosa." sussurrò Raquel guardando la mia regina araba e annuii prendendo un lungo respiro profondo.
Dovevo tranquillizzarla ed era una delle cose più complicate del mondo.
"Okay Zulema, basta così." dissi avvicinandomi e tutti sussultarono nel vedermi avanzare verso di lei decisa.
Tentai di afferrarle il braccio ma si allontanò letteralmente furiosa, era veramente arrabbiata per me.
"Levati, Macarena." disse spingendomi ma scossi la testa afferrandole saldamente il viso tra le mani, le sue iridi erano più scure del solito e tremai.
Si staccò mettendo il volto di lato e avanzò allontanandosi da me, evitandomi completamente e non volevo che lo facesse perché mi faceva stare male.
"Vi avevo chiesto di sorvegliarla durante la mia cazzo di assenza, e voi non l'avete fatto!" urlò arrabbiata e i suoi uomini tremarono dalla paura.
"Stava per tagliarle la gola, dove cazzo eravate quando le ha sparato nella spalla? Ditemelo porca puttana!" aggiunse rivolgendosi a tutti e questa era la prima volta che ci vedevamo per discutere di questo caso che avevamo archiviato per riprenderci lentamente.
"È successo tutto velocemente, capo." disse Ethan prendendo coraggio e lo ammirai perché era l'unico che veramente voleva risolvere la cosa.
"Velocemente? Non ci poss-" disse alzando la voce ma mi misi in mezzo intervenendo, il ragazzo non doveva essere trattato in questo modo.
"Non parlargli così, Zulema cazzo non se lo merita e lo sai anche tu!" urlai furiosa e Ethan sussultò per le mie parole, avevo preso le sue difese.
"Stai giustificando la loro incompetenza Macarena? Cazzo!" esclamò incredula ma scossi la testa appoggiandomi nel tavolo, non avevo paura di lei e infatti tutti erano ammirati nel vedermi discutere così senza paura.
Nessuno le andava contro, mai.
"Tutti commettiamo sbagli ma Ethan non c'entra niente, tu non c'eri! Eri lontana da me in quel momento nonostante ti avessi detto se potevo venire con te, ma hai rifiutato!" urlai con le lacrime agli occhi e si bloccò di scatto con la bocca spalancata, incredula.
"Oh..no." sussurrò Saray toccandosi il viso nervosamente e mi preparai alla fine del mondo, letteralmente.
"Che? Stavo lavorando sul serio per tutta questa faccenda e se ho deciso di lasciarti qui è perché ti amo!" urlò con le lacrime agli occhi e i miei amici spalancarono la bocca increduli nel
sentirla parlare in questo modo.
Tutti erano abituati al suo cuore di ghiaccio ma la verità era che Zulema l'aveva sciolto per me da secoli.
"Amore, per favore." sussurrai dolcemente non appena una lacrima rigò velocemente il suo viso ma la tolse furiosa non volendo farsi vedere così.
"Vattene, odio litigare con te." disse alzando la voce e tutti la sentirono emozionandosi un minimo.
Sorrisi tra le lacrime e le accarezzai il braccio e poi la mano, i nostri anelli risaltarono tantissimo e notai alcune persone emozionarsi nel capire finalmente che, stavamo insieme.
"Sei tu che stai facendo un bordello." dissi cercando di smorzare la tensione e la vidi alzare gli occhi al cielo con la mascella terribilmente contratta.
"Perché ti amo e stiamo insieme." disse come se la cosa fosse ovvia e le asciugai piano il trucco colato, mi avvicinai per baciarla ma mise il viso di lato non volendo farsi vedere così tanto.
"Zule, sei la solita cazzo." borbottò Saray in lacrime e scosse la testa tesa.
"Fammi parlare con lui." tentai cercando di convincerla e rise isterica allontanandosi per prendere un'altra sigaretta e accenderla furiosa.
"No, ci parlerò io e confesserà." disse facendo uscire il fumo dalle sue labbra e scossi la testa facendola infuriare.
"Sono anche io il capo, scordatelo." dissi alzando la voce perdendo la pazienza e mi guardò impassibile.
"Sono sempre più in alto di te, quindi stai al tuo posto e lasciami fare." disse avvicinandosi ad un centimetro dal mio viso e le tenni testa come niente.
Ci fisammo per alcuni secondi con uno sguardo di fuoco e non cedetti per nessuna ragione al mondo.
Nessuno riusciva a fissarla così a lungo.
"Quanto cazzo sono belle, Dio mio." disse Altagracia ad un certo punto guardandoci ammirata e non ci feci caso guardando ancora la donna della mia vita che era bella da togliermi il fiato.
"Zulema, mi hai stancata." sussurrai serrando la mascella e mi avvicinai ancora di più al suo viso perfetto.
"Lasciami fare." sussurrò fissando le mie labbra e le spostai una ciocca ribelle dal viso cercando di calmarla.
"Smettila di sottovalutarmi, sto bene." dissi accarezzandole con il pollice la guancia e chiuse gli occhi rilassandosi un pochino, la volevo troppo baciare.
"Esco fuori di testa, con te." disse appoggiando la fronte contro la mia e le strinsi la vita possessivamente davanti a tutti.
Lei era solo mia.
"Anche io." disse Saray guardandoci innamorate rispondendo a Zulema e quest'ultima inarcò un sopracciglio confusa non capendo.
Soffocai una risata e mi rilassai chiudendo gli occhi gustandomi il momento, come al solito perfetto per noi.
"Amore, per favore." sussurrai sfregando le labbra con le sue e mugugnò scuotendo la testa.
"Starai vicina a me, come sempre." le sussurrai lasciandole un piccolo bacio sulle labbra e per poco tutti i presenti non svennero nel vederci così vicine.
Era tutto nuovo per loro, ma anche per noi e andava bene così.
"Mhm." disse Zulema pensandoci e sorrisi continuando a lasciarle dei piccoli baci sulla guancia ripetutamente.
"Vi proteggerò dal mondo intero." disse la gitana orgogliosa della sua affermazione e risi divertita continuando a baciare le labbra perfette della mia fidanzata, dovevamo mantenere la calma.
Circondai il suo collo con le braccia e le lasciai un piccolo bacio sul collo, aspettando che cedesse del tutto.
"Che cazzo mi tocca fare per amore." disse ad un certo punto il mio scorpione e sorrisi vittoriosa, vincevo sempre.
"Andrà tutto bene, okay?" mormorai tranquillizzandola e diventò seria facendo un cenno ai suoi uomini di agire.
"Me la pagheranno cara." disse furiosa e mi baciò piano il collo focalizzandosi proprio nel punto dove Ryan aveva affondato appena la lama, mi vennero le lacrime agli occhi e le accarezzai i capelli sussurrandole quanto la amassi.
"Ti amo." sussurrai afferrandole il viso tra le mani e Zulema si guardò attorno.
Non amava mostrarsi più di tanto.
"Sono io, lasciati andare." le dissi accarezzandole la guancia piano e sorrise appoggiando le labbra sulle mie con cautela, stringendomi con possessione per far vedere che ero sua.
Intrecciò la lingua con la mia ed era incredibile come un suo bacio calmasse tutto lo tsunami che avevo dentro.
Mi morsicò il labbro inferiore tirandolo appena e ansimai leggermente facendola mugugnare contro la mia bocca.
"Non provocarmi." disse al mio orecchio baciandomi la guancia e risi lasciandole un ultimo bacio sulle labbra.
"A me non me lo date un bacio?" disse Saray abbracciando la sua migliore amica da dietro e tutti scoppiarono a ridere.
"Sei incredibile, cazzo." disse Zulema sorridendo e mi avvicinai dando un bacio amichevole sulla guancia della nostra gitana che sorrise vittoriosa.
Guardò Zulema con uno sguardo di sfida ovviamente per scherzare e appoggiò la testa sulla mia spalla ridendo.
"Stiamo esagerando qui, tanto." disse la mia regina araba con un tono geloso e tutti risero vedendola così per me.
Mi afferrò per il polso e mi tirò vicino al suo corpo forte che più volte l'avevo fatto mio, terribilmente bene.
"Lasciami la bionda!" esclamò Saray sbattendo i piedi per terra e Zulema sgranò gli occhi incredula.
"Manco per il cazzo, è tutta mia." disse maliziosamente e alzai gli occhi al cielo.
"Voi siete mie, stronze." disse la gitana abbracciandoci e ricambiammo la stretta, ridendo tutti quanti.
"Andiamo in palestra, è il momento." disse Zulema dopo alcuni minuti e tutti ritornammo seri, ingioiai il grosso groppo che avevo in gola e mi incamminai senza aspettarla ma dopo alcuni secondi mi raggiunse e cercò la mia mano.
Intrecciò le nostre dita e se la portò alle labbra per baciarla dolcemente, voleva tranquillizzarmi e ci stava riuscendo.
"Sono con te, sempre." disse senza staccare la mano dalla mia e le diedi un bacio veloce nelle labbra vedendo Ryan seduto nella sedia, incredibilmente teso.
Macarena, non cedere.
Mi avvicinai lasciando la mano del mio scorpione che si mise dietro di me e gli altri andarono dietro al campo da box dato che Ryan era posizionato lì in mezzo, al ring.
Calò il silenzio e il mio sguardo era fisso su di lui, tutta la rabbia era dentro alle mie vene e mi alzai le maniche della felpa scoprendo le mie braccia tatuate.
Non dovevo mostrarmi debole e misi in atto tutto quello che avevo imparato in America, per colpa di Zulema.
Ma da una parte dovevo ringraziarla perché mi aveva reso tanto forte e un'incredibile figlia di puttana.
Per davvero questa volta.
"Ciao, bellissima." disse Ryan squadrandomi dalla testa ai piedi e subito scattai sferrandogli un pugno sul viso.
Zulema sorrise soddisfatta e si appoggiò godendosi lo spettacolo con una sigaretta tra le labbra, era il mio momento questo.
Avevo studiato per queste cose.
E il coglione avrebbe confessato.
Oh si.
"Bellissima un cazzo, idiota." dissi sferrandogliele un altro dritto sulla bocca e gli feci saltare in aria un paio di denti.
Tutti sgranarono gli occhi per la mia rabbia ma non mi interessava, stava per uccidermi e non perdonavo quasi nessuno.
"Dovevi morire lì, puttana." sputò velenoso e chiusi gli occhi serrando la mascella, Zulema avanzò verso di me ma Sergio la bloccò subito lasciandomi fare.
"Sollevatelo da questa cazzo di sedia." ordinai ai miei uomini e lo alzarono bloccandogli le braccia e gambe con delle catene, non poteva colpirmi ma io si.
Avanzai e con un calcio fortissimo scaraventai la sedia lontano, facendola sbattere nel muro con forza.
Quando ero arrabbiata non ragionavo.
"Problemi di astinenza Ryan? Sei caduto nella merda più totale." dissi camminando tranquillamente attorno a lui come una psicopatica e mi legai i capelli.
Zulema mi guardava ammirata dal mio comportamento terribilmente forte e si mise più comoda per guardarmi meglio.
"La droga è sempre stata bandita qui." continuai fermandomi davanti al suo viso e notai che era cambiato parecchio, aveva il volto scavato e le occhiaie evidentissime facendomi quasi schifo.
"Non sono cazzi tuoi, lurid-" disse guardandomi con disprezzo e gli diedi uno schiaffo con tantissima forza.
"Cosa pensavi di fare? Uccidermi?" dissi scoppiando a ridere deridendolo e in palestra c'era un silenzio assordante, sembrava che ci fossimo solo noi due.
"Ci ero quasi riuscito, Ferreiro." disse ridendo dolorante e mi avvicinai afferrandogli il viso con forza.
"Perché?" urlai ringhiando contro di lui e lo guardai dritta negli occhi senza nessuna paura, letteralmente.
"Perché non sei più mia e il mio capo ti vuole morta, scopa bene non è vero Zulema? Dovresti saperlo bene." disse riferendosi alla mia regina araba che lo guardò seria in viso e mi arrabbiai.
Voleva solo provocarla, peccato che io e lei eravamo preparate a questo da anni.
"Lo so benissimo, ti rode che non puoi più infilarti tra le sue gambe, vero? Peccato che la bionda è sempre nel mio letto perché è mia, e basta." disse provocandolo con un sorriso da stronza e sollevò la mano mostrandogli l'anello.
Tutti risero in sottofondo per la sua stronzaggine e l'amavo da morire.
Ryan sgranò gli occhi e anche io sollevai la mano sbattendogliela quasi in faccia, era sempre stato innamorato di me ma era un coglione di prima categoria.
Ci aveva trattato malissimo.
"Le mie congratulazioni allora, spero che tu la faccia godere tanto quanto la facevo godere io, Zulema Zahir." disse provocandola ancora e l'araba gli sorrise mostrando i suoi denti perfetti, inspirò dalla sua sigaretta e fece uscire il fumo dalle sue labbra, ridendo appena.
Era bellissima.
La nostra era una strategia, per farlo cedere alla grande e ci saremo riuscite perché anche lui era preparato assai.
"Dimentichi forse con chi stai parlando, lurida testa di cazzo." incominciò avanzando lentamente e il ragazzo davanti a me tremò come una foglia, impaurito dal suo sguardo serio.
Circondò la mia vita stretta con il braccio e Ryan ci guardò infuriandosi, il mio scorpione si avvicinò al suo orecchio e gli sorrise strafottente come non mai.
Sapevo cosa stava per fare, la conoscevo fin troppo bene e se c'era una cosa in cui Zulema era brava era quella di vendicarsi arrivando fino infondo.
"Sai Ryan, ho perso il conto ormai di quante volte lei abbia urlato il mio nome nel mentre che ero infilata tra le sue bellissime gambe che conosci. Ma forse tu non sai una cosa che Hanbal non ti ha detto, ci amiamo terribilmente tanto e devi ringraziare che non ti abbia fatto saltare in aria la testa nel mentre che le puntavi il coltello in gola in procinto di ucciderla. Ma stai tranquillo però, che quando stanotte lei sarà nel mio letto, la scoperò talmente forte che sentirai le sue urla dalla tua cazzo di tomba." sussurrò piano in modo tale che la sentisse solo lui e la presa sul mio fianco aumentò facendomi tremare.
Ma non era finita qui, mancava il colpo di grazia che non tardò ad arrivare.
"Oltre alle sue, ovviamente sentirai anche le mie di urla perché credimi che quando la bionda è infilata tra le mie cosce mi sa appagare in un modo talmente assurdo che stento ancora a crederci. Capisci che intendo? Ah no, dimenticavo che non la tocchi con un dito da anni ma anche se fosse sappiamo che sei un emerito coglione anche nel scoparti le donne, quelle vere ovviamente e lei lo è." aggiunse ansimandogli apposta nell'orecchio e ovviamente stava fingendo giusto per farlo uscire fuori di testa, infatti sorrisi come non mai in vita mia.
"Mhm, ti penserò stanotte novellino insieme alla mia fidanzata che ti piace tanto." disse staccandosi e gli spense la sigaretta nel braccio facendolo imprecare.
Si avvicinò a me e mi baciò davanti a lui come ciglieggina sulla torta e gli fece chiaramente vedere la sua lingua infilarsi nella mia bocca possessivamente.
Nel mentre che mi baciava lo guardava malissimo e si staccò lasciandomi un ultimo bacio sulle labbra.
"Non eccitarti troppo." disse Zulema facendogli l'occhiolino e se ne andò nel mentre che la guardavo innamorata.
Che bel spettacolo, il nostro.
"Hai visto quanto è straordinaria? Dovresti vederla quando uccide." dissi ritornando a rivolgermi a Ryan e mi leccai le labbra leggermente gonfie.
"Cosa vuoi?" disse il ragazzo davanti a me e guardai Zulema che aveva capito pure lei che stava cedendo un pochino.
"Non è ovvio? Dimmi dove si trova quel grandissimo figlio di puttana." sputai velenosa e Ryan scoppiò a ridere.
"Lui sa dove siete voi, ma tu non lo saprai mai perché non parlerò." disse ridendo e scattai dandogli una ginocchiata nello stomaco fino a fargli sputare sangue.
"Io invece credo proprio di sì, sono terribilmente brava a far confessare una cosa che voglio ottenere. Lo sai bene anche tu, Ryan." dissi riprendendo a camminare e lo vidi sudare freddo per le mie parole, tutti gli occhi erano su di me e lo fissai attentamente.
Zulema mi aveva insegnato a puntare nelle debolezze delle persone, sempre.
"Fatima ha parlato di te, sai?" disse ad un certo punto e calò un silenzio tombale, sgranai gli occhi e Zulema fece per avvicinarsi ma venne bloccata.
La faccenda era mia, per il momento.
"Davvero? Sono felice." dissi facendo finta di niente perché se lui avesse scoperto che mi interessava lo avrebbe usato contro di me.
", ci ha raccontato del carcere e di cosa avete fatto insieme. Ora ha 23 anni ed è tanto bella, molte volte l'ho fissata volendo toccarla." disse provocandomi e non ci pensai due volte a sputargli in faccia, nauseata.
"Io ti uccido, cazzo!" urlò Zulema furiosa e feci cenno a Ethan e a Will di bloccarla, non dovevamo cedere.
"Wow, sei proprio una merda moltiplicata al quadrato allora! Te la fai con le ragazzine, eh?" dissi riprendendo a camminare attorno a lui per confonderlo ancora di più e lo vidi sgranare gli occhi per la mia frase.
"Immagina vedere tua figlia essere strappata dalle proprie braccia, e se facessi la stessa cosa con Kayla?" sussurrai ad un certo punto e tutti sgranarono gli occhi per la mia capacità di manipolarlo fino infondo.
Kayla era sua sorella più piccola, aveva 16 anni e solo io la conoscevo.
"Stai zitta, puttana." disse parlando goffamente ma un calcio gli arrivò in faccia e gli feci abbastanza male dato che perse ancora più sangue dal naso.
Ero allenata quanto lui e sapevo colpire i punti perfetti perché avevo una mira troppo impeccabile.
"Tu devi chiudere quella cazzo di bocca quando non sei interpellato!" urlai e la mia voce riecheggiò in tutta la palestra, ero davvero arrabbiata.
"Quella è la mia migliore amica!" esclamò Tokyo euforica ma avevo ancora lo sguardo fisso su Ryan.
"Immagina se anche lei venisse violentata da uno sconosciuto, come ti sentiresti a riguardo?" continuai manipolandolo e la sua mascella era contratta da morire, ma vedevo che stava sudando freddo e stava per cedere.
Ma in questo momento non avevo pietà per nessuno, neanche per lui.
Non aveva mai significato nulla per me.
"Anche se dovessi confessare Hanbal vi distruggerà comunque, stronza!" urlò ridendo e persi la pazienza incominciando a prenderlo a pugni con una forza disumana, sfigurandogli il viso talmente lo stavo colpendo forte.
Ero esausta e volevo vendicarmi.
Mi spaccai le nocche tantissimo nel mentre che lo colpivo forte e non appena gli diedi l'ennesima ginocchiata in pancia una catena del suo braccio si staccò dal soffitto facendolo crollare a terra.
Ero letteralmente fuori di testa.
"O mio Dio." mormorò Raquel e avevo il fiatone per come l'avevo massacrato.
"Bionda, ci serve vivo per il momento non colpirlo più di tanto." disse Zulema afferrandomi per il braccio e mi asciugai il sudore dalla fronte inginocchiandomi verso di lui senza più fiato in corpo.
"Giuro che se non apri bocca farò la stessa identica cosa con tua sorella e mi vendicherò alla grande, ci hai tradito Ryan e noi non perdoniamo." sussurrai guardandolo dritto negli occhi nel mentre che respirava a fatica e mi voltai verso ai miei compagni che annuirono.
"Stronza, spero che lui vi uccida." disse sputando ancora sangue e non appena Zulema sentì quella frase afferrò la sua pistola e avanzò come una furia.
"Sollevatelo, ora." ordinò ricaricando l'arma e non appena i suoi uomini lo sollevarono gliela puntò contro.
"Sarò io ad ucciderlo, stanne certo." disse sparandogli sulla spalla e sussultai mettendomi le mani nelle orecchie per il rumore.
Ryan urlò dal dolore e non provavo neanche la minima pietà nei suoi confronti, volevo vederlo morto.
"Allora?" urlai furiosa e lo vidi pensarci su, aveva capito che non restava più tempo e sapeva che mi sarei vendicata contro le persone che amava di più.
La nostra era una psicologia applicata.
Faceva parte dei nostri allenamenti.
"Se te lo dirò, lascerai Kayla?" disse ormai stremato dai miei colpi e annuii.
Non ero così codarda, avevamo un patto e l'avrei rispettato alla grande.
Ma non dovevo più ritirarmi indietro, dovevo affrontare la realtà e proteggere la mia famiglia, quella vera.
Zulema.
I miei amici.
Le mie società.
Notai il ragazzo parlare davanti a me e Zulema si avvicinò con la mascella contratta, cercando di capire cosa stesse per dire.
"Rue de la Kasbah, Marocco." sussurrò ormai stremato e il mio scorpione impugnò ancora più saldamente la pistola, arrabbiata come non mai.
Chiuse gli occhi cercando di regolarizzare il suo battito cardiaco accelerato e non avevo il coraggio di toccarla.
"Spero che non sia una stronzata." disse gelida e tremai con le lacrime agli occhi, non l'avevo mai vista così cupa.
"Verificalo tu stessa." disse indicando la sua tasca dei jeans e il mio scorpione afferrò un biglietto, Hanbal sapeva che Ryan sarebbe stato rapito e aveva pensato di consegnargli fin dall'inizio un messaggio per la mia regina araba.
Non era uno stupido, anzi.
Zulema lo aprì con la pistola tra le mani e sbuffai perché era scritto in arabo, lo lesse in silenzio e poco dopo rialzò lo sguardo su Ryan senza nessuna emozione, tutti avevano il fiato sospeso e mi mordicchiai il labbro in ansia.

سنلتقي مرة أخرى قريبًا وبمجرد أن أراك لن أتردد في إطلاق النار عليك مرة أخرى ، مباشرة إلى القلب كما فعلت بالفعل ، لكن هذه المرة ستكون قاتلة.

Ma poi decise di leggerlo ad alta voce, perché noi non avevamo più segreti.
Mai.
Tutti dovevamo sapere.
"Sanaltaqi maratan 'ukhraa qryban wabimujarad 'an 'arak lan 'ataradad fi 'iitlaq alnaar ealayk maratan 'ukhraa, mubasharatan 'iilaa alqalb kama faealat bialfiel, lakin hadhih almarat satakun qatilatan." disse con un tono di voce pacato e notai i suoi uomini avanzare capendo tutto con il mitra tra le mani e lo sguardo era furioso.
Volevano proteggerla e andarono furiosi dietro alle sue spalle, per farle da scudo.
Dio mio.
"Che cazzo significa?" disse Sergio seguito dagli altri e si mise al mio fianco.
Zulema non lo guardò neanche e si avvicinò ancora di più a Ryan guardandolo dritto negli occhi, sembrava letteralmente un'altra persona ed ebbi paura di lei per la prima volta in vita mia.
"Ci rivedremo presto e appena ti vedrò non esiterò a spararti una seconda volta, dritta al cuore come ho giá fatto, ma questa volta sará letale." disse serrando la mascella con un sorrisetto sulle labbra e mi vennero le lacrime agli occhi, tutti sgranarono gli occhi impauriti ma il mio scorpione non ne aveva neanche un po'.
Era una forza della natura.
La mia donna.
Ryan rise elogiando Hanbal e Zulema lo guardò seria in viso, ricaricando velocemente la pistola e prima di spararlo dritto nel cervello disse una frase, che mi lacerò l'anima in mille pezzi.
Voleva giocare le sue stesse carte, come Hanbal aveva fatto con noi tempo fa.
Con il nostro amico interprete, senza nessuna pietà nei nostri confronti.
E in quella che una volta, era sua moglie.
Occhio per occhio.
Dente per dente.
"Tagliateli la testa, questo è il mio regalo per quel figlio di puttana." ordinò spalancando la porta, uscendo fuori subito.

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