31.

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it's never too late to
come back to my side,
the stars in your eyes
shined brighter in tupelo.


"Una settimana?" esclamai incredula e mi alzai dal divano camminando nervosamente attorno al tavolo.
", bionda." sussurrò la mia regina araba guardandomi quasi con tristezza e serrò la mascella pensierosa.
"Vengo con te, dico a Ethan di sostituirmi nel mentre che sono via." dissi decisa ma Zulema sospirò scuotendo la testa incredula.
Si stava innervosendo e riuscivo a percepirlo da come giocherellava con gli anelli che aveva nelle dita.
"Sono i miei affari bionda e vorrei che tu rimanessi qui a Madrid, per favore." disse mordendosi il labbro con gli occhi lucidi e la guardai per alcuni minuti sconvolta, non potevo crederci.
Una settimana senza di lei.
Io qui, da sola.
Non esisteva proprio.
"Cosa vai a fare li?" le domandai aprendo le braccia e sospirò toccandosi il viso nervosamente.
"È una riunione con tutte le altre società abbastanza importante, ti chiedo cortesemente di rimaner-" disse con voce tesa ma scossi la testa interrompendola subito senza farla continuare, stavo impazzendo.
"Siamo alleate Zulema, puoi parlarne tranquillamente con me lo sai!" urlai perdendo la pazienza e una lacrima mi rigò il viso facendola irrigidire subito.
Il mio battito cardiaco accelerò di botto e tentai di calmarmi perché in fondo aveva ragione, se erano cose sue non mi sarei dovuta mettere in mezzo.
Ma l'amavo e l'idea che potesse essere lì da sola mi faceva uscire fuori di testa.
"Okay, va bene." mormorai sconfitta sotto al suo sguardo e non potevo fare nient'altro per cambiare le cose.
"Vieni qui." sussurrò il mio scorpione indicando le sue gambe e avanzai verso di lei con uno sguardo triste.
Mi fece mettere a cavalcioni sopra al suo corpo e subito cercò le mie labbra in un bacio fatto di mille promesse e sicurezza.
"Una settimana è pochissimo bionda, tornerò da te subito okay?" disse accarezzandomi i capelli per tranquillizzarmi e mi accoccolai nell'incavo del suo collo come se fossi una bambina piccola che aveva paura del mondo intero.
Lei era il mio mondo e la mia paura più grande era proprio quella di perderla.
"Ad una condizione però." dissi serrando la mascella e mi venne in mente un'idea che poteva funzionare.
"Sentiamo." sbuffò il mio scorpione alzando gli occhi al cielo ma il mio sguardo era tremendamente serio.
"Will viene con te." dissi decisa e si irrigidì subito come una statua.
"No." disse togliendomi dal suo corpo e si alzò andando verso la cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
Notai le valigie posizionate nell'ingresso di casa sua e sussultai impaurita.
" invece, per favore voglio stare tranquilla sapendo che lui è con te." dissi furiosa e si appoggiò nel ripiano della sua enorme cucina guardandomi ancora più intensamente.
"Non voglio litigare con te, bionda." disse bevendo l'acqua e mi incantai notando i movimenti che faceva la sua gola, era a dir poco bellissima.
"Nemmeno io, accetta Zulema." sbottai incredula a sbuffò nervosa pensando bene a cosa fare.
"D'accordo ma lo faccio per te, non mi va giù che ti sei baciata con lui." disse guardandomi male e sostenni il suo sguardo penetrante eccome.
"Nemmeno a me va giù questa cosa, da quanto tempo lo sapevi e sopratutto perché non sono stata informata di niente?" esclamai ancora incredula per questa situazione e fece una smorfia incurvando le labbra.
"L'ho saputo un paio di giorni fa e devo partire stasera, è urgente." disse indicando le valigie alle mie spalle ma non mi voltai perché avevo lo sguardo fisso sul suo viso perfetto.
"Fanculo, non ti fidi di me?" dissi avanzando e scosse subito la testa.
"Io voglio proteggerti perché ti amo, potrebbe accadere di tutto se fossimo lì quindi devi rimanere qua sotto protezione da parte dei miei uomini." disse afferrandomi il viso tra le mani e sotto al suo tocco chiusi gli occhi.
Cercò le mie labbra e la lasciai fare trasportandomi in un bacio passionale fatto di mille paure ma anche di tanta forza e determinazione.
"D'accordo." sibilai a bassa voce una volta staccate e le sue labbra percorsero dolcemente il mio collo magro.
"Ti chiamerò sempre quando posso okay? Il tempo passa veloce bionda." disse sorridendomi e ricambiai lasciandole un'altro bacio sulle labbra.
"Perché a Bruxelles?" sussurrai incuriosita e il mio scorpione mi accarezzò con cautela tutto il viso.
"Perché è una delle nostre sedi principali che offre una maggiore riservatezza e sicurezza." disse stringendomi la vita contro al suo corpo forte e annuii capendo la situazione.
"Hanbal giusto?" mormorai con un pizzico di rabbia nella voce e lei se ne accorse lasciandomi un bacio sulle labbra per tranquillizzarmi.
"." disse soltanto e annuii abbracciandola istintivamente, la vidi sgranare gli occhi dalla sorpresa ma non mi interessò a la strinsi a me forte.
Dopo un po' ricambiò e appoggiò la guancia nella mia testa essendo più alta e affondai il viso nell'incavo del suo collo.
"Se ti succede qualcosa, rovescio il mondo per te Zulema, sono seria." dissi serrando la mascella furiosa e sussultò per queste mie parole ricche di tanta forza e coraggio.
Non avevo paura di niente.
"Stai tranquilla, okay?" disse staccandosi dall'abbraccio e mi guardò intensamente le labbra prima di baciarmi dolcemente con tanto amore.
Ricambiai e le strappai un piccolo gemito non appena succhiai piano il suo labbro inferiore per poi morderlo forte.
"Vorrei poterlo essere." dissi sincera e quella stupida sensazione negativa non la smetteva di lasciare il mio corpo.

Saray caricò la sua valigia in macchina e guardavo la donna della mia vita parlare al telefono per poi finire di fumare.
Sarebbe stata una settimana lunghissima e già stavo uscendo fuori di testa.
"Bionda non fare quella faccia, tanto lo sappiamo che quella che ti mancherà più di tutti sono solo io." disse la gitana cercando di strapparmi un sorriso e alzai gli occhi al cielo mordendomi il labbro.
Will mi raggiunse con la mascella contratta e già era stato informato di tutto.
"Capo." mi richiamò serio e subito mi misi davanti a lui, tesa da morire.
"Stalle sempre vicino, ti ho preparato un borsone con tutte le tue armi e se dovesse succedere qualcosa hai la mia autorizzazione nell'agire, intesi?" dissi autoritaria e il ragazzo davanti a me annuì senza staccare gli occhi dai miei.
Gli avevo addestrati bene.
"Monitorala sempre con lo sguardo anche se oppone resistenza, non può farti niente perché sei sotto la mia vigilanza e protezione." aggiunsi guardando Zulema che già mi stava fissando alzando gli occhi al cielo.
"Hai la mia parola, capo." disse Will deciso e gli diedi una pacca sulla spalla per poi dargli le chiavi di una delle mie tantissime macchine costose disponibili.
Zulema avanzò verso di me terminando la chiamata e già sentivo le lacrime pizzicarmi gli occhi ma non volevo mettermi a piangere davanti a lei.
"Il volo è tra meno di un'ora." disse afferrandomi la vita e avevamo gli occhi di tutti addosso ma non me ne importò.
"Mandami un'email appena finisci." disse Sergio cingendo le spalle di Raquel e il mio scorpione annuì seria.
"Bionda." mi richiamò Zulema per darle la mia attenzione e la guardai dritta negli occhi, incredibile quanto fosse bella.
"Anche io vorrei restare qui con te ma non posso perché è una questione veramente importante che riguarda anche tutti voi." disse seria e annuii appoggiando la mano sulla sua che mi stava stringendo il fianco forte.
"È okay Zulema, sono qui va bene?" mormorai indicando l'enorme villa alle mie spalle e la vidi annuire tesa.
Si avvicinò e appoggiò le labbra sulla mia fronte dandomi un lungo bacio possessivamente davanti a tutti, voleva contenersi e in un certo senso era meglio.
"Alvaro." richiamò subito l'uomo posizionato a lato e scattò venendo al suo fianco capendo già tutto.
I suoi occhi neri erano taglienti e sussultai per la sua autorità e freddezza.
"Capo, me ne occupo io." disse regalandomi un sorriso e alzai gli occhi al cielo ricordando di quando mi aveva riportato a casa da Barcellona.
Era un'ottimo amico, Zulema si fidava ciecamente di lui e anche io.
La mia regina araba mi guardò un ultima volta e notai che si stava trattenendo tantissimo ma per la nostra sicurezza era meglio mettere delle barriere altissime.
Serrai la mascella e la vidi salire in macchina con il suo atteggiamento elegante ma anche menefreghista.
Saray mi abbracciò forte e mi sussurrò di stare tranquilla che non sarebbe accaduto nulla di grave durante la sua assenza.
Ma perché pensavo che doveva accadere tutto il contrario invece?

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