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with you i serve,
with you i fall down,
down, watch you breathe in,
watch you breathing out, out.

Dopo che la chiamata fu terminata i miei uomini si misero subito all'opera nel mentre che ero rinchiusa in camera mia cercando di calmare il mio battito cardiaco accelerato.
Avevo paura.
Avevo paura di perdere la donna che amavo con tutta me stessa, la mia fonte di felicità nonché amore della mia vita.
Sentii un leggero bussare di porta e Zulema entrò con cautela, non la vedevo da ore e avevo saltato addirittura il pranzo perché non riuscivo a realizzare.
Come diamine aveva trovato il mio numero? Assurdo.
"Hey." disse il mio scorpione raggiungendomi e spensi la cicca nel portacenere facendole un sorriso tirato.
"Ciao, tutto bene?" le domandai seria e rise leggermente scuotendo la testa.
"Dovrei chiedertelo io, piuttosto." mormorò sedendosi nel mio letto e nascondi un piccolo sorriso triste.
"Sto bene." dissi legandomi i capelli e Zulema mise la testa di lato scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo.
"Puoi parlare con me, piccola." disse dolcemente e annuii nel mentre che mi sdraiavo nel letto, guardando il cielo annuvolarsi in arrivo di un acquazzone.
Sentii la mia fidanzata sbuffare e con molta cautela mi cinse la vita da dietro dandomi dei leggeri baci sul collo.
"Lo so che hai paura di perdermi ma non accadrà per nessuna ragione al mondo perché ti amo, tantissimo." incominciò parlando sottovoce e una lacrima mi rigò il viso perché Sandoval era un grandissimo figlio di puttana.
Ma eravamo potenti anche noi.
Il nostro amore lo era.
"Sarò forte per noi, perché voglio un futuro con te e so che non possiamo rimanere ancora qui, ci distruggeranno altrimenti e l'ultima cosa che voglio è vederti su una cazzo di tomba." disse con la voce rotta e se mi fossi voltata minimo avrei visto il suo volto innondato dalle lacrime, ma mi voltai comunque perché dovevamo sfogare tutto questo insieme per rialzarci ancora più forti.
Non appena la vidi il mio cuore si ruppe in mille pezzi e scoppiai a piangere infilando il viso nell'incavo del suo collo.
"Sei la cosa più bella che la vita mi potesse dare, Zulema. Il passato è andato a farsi fottere e voglio proteggerti con tutta me stessa e amarti ogni singolo secondo." mugugnai lasciandole dei lievi baci e un singhiozzo fuggí dalle sue labbra, vederla così mi rompeva l'anima in due.
"Dobbiamo agire bene e so che noi due insieme possiamo fare qualsiasi cosa se lo vogliamo, Macarena." disse accarezzandomi i capelli e annuii calmandomi un minimo.
"Io verrò con te, hai capito?" le dissi decisa guardandola negli occhi e annuì baciandomi dolcemente sulle labbra.
Non appena si staccò le asciugai tutte le lacrime e baciai ogni centimetro del suo viso.
"Non ti lascerò più, a costo di morire." disse seria e sgranai gli occhi, le afferrai saldamente il viso tra le mani e chiusi gli occhi con forza, piangendo forte.
"Non devi dirlo neanche per scherzo!" esclamai singhiozzando e al solo pensiero che potesse accadere realmente mi faceva uscire fuori di testa.
"Amore." mi richiamò non appena misi le mani sul viso e non avevo mai pianto così tanto, ero stata forte per tutte queste settimane e finalmente stavo liberando un po' di dolore da dentro di me.
"Avrei dovuto capire fin da subito di amarti follemente e mi maledico." dissi mettendomi a pancia in su ma il mio scorpione si mise presto sopra al mio corpo, infilandosi tra le mie gambe per guardarmi ancora più chiaramente.
"Ogni cosa ha il suo tempo." disse asciugandomi le lacrime e mi irrigidì, ero senza fiato e la donna sopra di me inarcò un sopracciglio confusa.
"Ti porto un bicchiere d'acqua." sussurrò togliendosi e la vidi prendere la mia bottiglia per poi versare dell'acqua fresca in un bicchiere, me lo porse e bevvi piano facendo dei respiri profondi.
"Grazie." sussurrai guardandola amorevolmente e mi spostò una ciocca ribelle dal viso per poi baciarmi dolcemente sulle labbra.
Chiusi gli occhi e il nostro era un semplice bacio, fatto di tanta forza che presto ci sarebbe servita tutta quanta.
Si staccò dopo alcuni secondi guardandomi con tanto amore e la baciai nuovamente approfondendo il bacio e cercando la sua lingua.
"Lasciami prendere un po' del tuo dolore Zulema, per favore te lo devo." le sussurrai accarezzandole il tatuaggio sotto all'occhio e sorrise tristemente sdraiandosi nel letto in modo tale che potessi toccarla con una dolcezza unica e fare l'amore con lei in un modo talmente dolce da farmi venire i brividi.
Non aveva più senso nascondersi.
Dovevamo agire.

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