to be certain we'll be tall again,
whether weather be the frost or
the violence of the dog days,
i'm on waves, out being tossed,
is there a line that i could just go cross?Ottobre era finalmente arrivato e si stava facendo sentire eccome, assurdo.
Entrai nella villa e notai Zulema parlare con alcuni uomini d'affari, non appena mi vide mi fece un sorriso e mi squadrò ripetutamente dalla testa ai piedi.
Mi avvicinai facendo rumore con i miei tacchi e senza pensarci due volte mi inchinai alla sua altezza e la baciai.
Era un bacio talmente possessivo che la sentii sussultare incredula.
Ricambiò ovviamente e mi sorrise lasciandomene un'altro anche lei.
Finalmente cazzo.
"E questa bionda stupenda, chi è?" disse un ragazzo guardandomi con occhi sognanti e gli tesi la mano, strafottente.
"Macarena Ferreiro, piacere." dissi autoritaria e sgranò gli occhi ricambiando subito, abbastanza incredulo.
"Ho sentito parlare molto di te!" esclamò sconvolto insieme a tutti gli altri e il mio scorpione alzò gli occhi al cielo intimandomi di sedermi al suo fianco.
"Spero cose positive, almeno." dissi richiedendo una sigaretta e me la consegnarono, percepii la mano del mio scorpione depositarsi nella mia coscia nuda e aprii istintivamente le gambe in modo tale che potesse toccarmi meglio.
La vidi sorridere strafottente e mi accarezzò con il suo solito tocco che mi faceva uscire fuori di testa.
"Sei sorella di Román Ferreiro?" disse un uomo intervenendo e la presa del mio scorpione aumentó facendomi sussultare.
Annuii e mi sbottonai i primi due bottoni della mia camicetta bianca sentendo caldo, a causa del nervoso che provavo.
"Sì, sono sua sorella." risposi facendo uscire il fumo delle mie labbra e Zulema mi guardava incantata, accarezzandomi piano la mia coscia ripetutamente.
Fortunatamente non fecero altre domande e incominciammo la riunione parlando di ciò che avevamo visto, per fare un punto della situazione.
"Avete ripreso i lingotti d'oro?" disse uno guardando Zulema e quest'ultima annuì raccontando di quel giorno in quella villa, dove avevamo attuato il nostro piano fregandoli alla grande.
"Erano miei, ma ovviamente quel figlio di puttana era riuscito a trasferirli. Ma ora me li sono ripresa." disse Zulema e mi misi comoda nella poltrona fumando tranquillamente.
Amavo guardarla spiegare e gesticolare perché era di una bellezza unica, rimanevo ipnotizzata dalla sua autorità.
La sua mano salì ancora più su e mi morsicai il labbro senza bloccarla, anzi.
Non ci vedevamo da due giorni e la voglia di farla mia era molto alta, anche lei aveva la necessità di avermi.
Ansimai un pochino non appena sfiorò il mio punto sensibile e appoggiai la mano sopra alla sua accarezzandogliela piano.
"Tutti sono stati informati di quello che è successo con Ryan, perché non provate a recarvi dov'è Hanbal?" propose Nick, uno dei soci più vicini.
Quest'ultima sbuffò e ci pensò un po' su toccandosi il labbro inferiore nervosamente e serrando la mascella.
"È pericoloso ma sono l'unica che conosce quel posto alla perfezione. Prima vivevo lì con lui, quindi sì." disse mettendo il viso di lato per guardarmi e inarcai un sopracciglio confusa.
"Vengo con te." dissi mordendomi il labbro e il mio scorpione sospirò notando il mio nervosismo e sopratutto paura.
"Potete scusarci un attimo?" disse alzandosi e afferrò la mia mano, gli altri soci annuirono e la mia fidanzata mi trascinò nel suo ufficio riservato.
Entrammo dentro e i suoi occhi si posarono sulla mia gonna a vita alta che evidenziava la mia vita stretta tantissimo.
"Piccola." mi richiamò chiudendo la porta a chiave per non essere disturbate e abbassai lo sguardo in panico.
Non volevo lasciarla.
"Puoi ascoltarmi? Siamo io e te." sussurrò appoggiando la fronte sulla mia e annuii posando le mani sulla sua vita stretta e stringendogliela dolcemente.
"Ti ascolto." dissi chiudendo gli occhi e mi diede un lungo bacio sulla fronte, il suo profumo mi colpii come mille schiaffi e mi rilassai come non mai.
"Ho paura di lasciarti qui ma allo stesso tempo voglio portarti con me, ma dobbiamo attuare un piano che ci possa permettere di infiltrarci." sussurrò spiegandomi tranquillamente e stavamo imparando ad ascoltarci senza perdere la calma ma a parlare in modo civile, infatti non stavamo più litigando.
"Non voglio perdere l'amore della mia vita, ragioniamoci meglio Zulema. Possiamo portare tantissimi uomini con noi, ci sono anche io con te." dissi accarezzandole un braccio e si staccò toccandosi il viso nervosamente.
"Va bene bionda, d'accordo." disse con un tono di voce tranquillo e tutta l'ansia svanii nel mentre che si mise dietro di me, facendomi eccitare come non mai.
Le sue mani vagarono nei miei fianchi e misi la testa di lato non appena mi baciò il collo possessivamente, marchiandolo.
"Sei una bionda provocatrice che davanti a tutti deve farmi impazzire." sussurrò intrufolando la mano sotto alla mia gonna e andò nel mio interno coscia per poi sfilarmi gli slip in mezzo secondo.
Soffocai una risatina ricordando di come l'avevo baciata e uno sguardo soddisfatto era dipinto sul mio viso, era solo mia.
"E cosa vorresti fare?" mormorai con un voce sensuale nel mentre che mi faceva sedere nella scrivania e mi spalancò le gambe mordendosi il labbro.
"Farti impazzire." disse appoggiando poi le labbra sulle mie divorandomele, le nostre lingue si cercarono danzando tra di loro con dei movimenti lenti e precisi.
"Tu mi hai fatto impazzire da tempo." le sussurrai tra un bacio e l'altro e le circondai la vita con le cosce avvicinandola a me mordendole il labbro.
Mugugnò gemendo dal dolore e accarezzò le mie cosce facendomi tremare, mi aveva sollevato la gonna fino alla vita per avere un miglior acceso e ritornai a baciarla desiderosa di lei.
"Ti voglio, terribilmente tanto." le confessai nel mentre che mi baciava il collo e me lo leccò possessivamente.
"Anche io." disse stuzzicando il mio punto sensibile facendo dei movimenti circolari nel mio clitoride e tremai come una foglia per il suo tocco esperto.
Zittì i miei gemiti con le sue labbra, mordendomele con forza e non appena la implorai entrò dentro di me con due dita.
Portai gli occhi all'indietro e spalancai la bocca ansimando ad alta voce il suo nome a causa del movimento veloce che stava facendo, provocandomi un piacere al di fuori dal normale.
Strinsi i bordi della sua scrivania per ritrovare un minimo di lucidità e inarcai la schiena stendendomi lungo il legno freddo provando ancora più piacere.
Mi uscii un gemito e Zulema rise mettendomi la mano sulla bocca facendomi ridere in preda al piacere.
"Per quanto mi ecciti il fatto che tutti possano sentire le tue urla per me, non voglio scandalizzare nessuno." disse leccandomi il collo sensualmente e le gambe mi tremavano nel mentre che raggiungevo l'apice, il mio bacino stava assecondando ogni suo piccolo movimento e gemetti il suo nome fino a quando non venni rilassando i muscoli.
Il mio scorpione si inchinò e mi lasciò dei teneri baci sul viso per poi uscire da me.
"Mi mancavi." mormorai accarezzandole il viso e mi misi seduta per tranquillizzare il mio battito cardiaco accelerato.
"Anche tu." disse baciandomi e scesi dalla sua scrivania un pochino scossa, non staccai le labbra dal mio scorpione e dopo essermi infilata gli slip la spinsi nel divano facendola sorridere divertita.
"Ecco, la donna della mia vita." disse mordendosi il labbro guardandomi intensamente e mi sedetti a cavalcioni sopra alle sue gambe.
Ansimai contro la sua bocca nel mentre che le sue mani si posavano sui miei fianchi e scesero lungo i miei glutei che strinse con una possessione da brivido.
"Tu, sei la donna della mia vita." mormorai divorandole le labbra e senza pensarci due volte la feci mia.
Come lei aveva fatto con me.
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end game
Action➸ ZURENA. (gxg) Sequel ➵ Revival. Macarena lascia l'America ritornando a Madrid dopo aver ribaltato la sua vita, un caso importante non è mai stato chiuso e Zulema avrà bisogno del suo aiuto per reclamare la sua vendetta. Siamo davvero arrivati all...