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Madrid, Spagna.

"Cioè fatemi capire, voi andate in America e vi sposate porca troia?" urlò Saray e risi trascinando le valigie con me, entrando dentro alla villa dopo infinite ore di viaggio.
"Saray, non urlare." disse Zulema massaggiandosi le tempie e la gitana era letteralmente fuori di sé.
Avevano saputo del nostro matrimonio tramite le foto e stories nei social, quindi non appena fummo tornate in Spagna ci avevano assalite praticamente tutti.
"Certo che urlo, potevo fare il prete cazzo! Vi dovevo sposare io stronze." disse puntando un dito contro alla sua migliore amica e sorrisi, affiancando mia moglie e guardandola amorevolmente.
Saray afferrò le nostre mani e scoppiò letteralmente a piangere alla vista dei nostri anelli bellissimi, avevamo scelto proprio tutto accuratamente.
Tokyo mi raggiunse insieme agli altri e ci abbracciarono calorosamente, intanto Saray si asciugò le lacrime e abbracciò Zulema con una forza unica.
"Sono felice per te, sorella." disse baciandole la guancia e sorrisi a quella scena, Ethan mi sorrise emozionato e l'abbracciai nel mentre che le sue braccia possenti mi strinsero la vita piano.
"Non ci credo, finalmente." urlò Raquel abbracciandomi insieme a Sergio e notai Berlino avvicinarsi al mio scorpione, intimidito.
"Beh, le mie congratulazioni." disse lui accennando un sorriso e il mio scorpione serrò la mascella, sospirando.
"Grazie." si limitò rispondendogli con un tono abbastanza freddo e decisi di avvicinarmi, sfiorandole piano la mano.
Si calmò subito e le lasciai un piccolo bacio sulla guancia, ero stanca da morire e salutai gli altri afferrando le valigie.
Erano le undici di notte e il fuso orario era pesante da gestire, quindi mi recai in camera mia e mi struccai mettendomi abiti molto più comodi.
Zulema mi raggiunse e si appoggiò nello stipite della porta osservandomi nel mentre che mi lavavo i denti.
"Ciao, moglie." disse abbracciandomi da dietro e sorrisi vedendola con le gambe scoperte e la mia felpa oversize addosso.
"Ciao anche a te, moglie." sussurrai mettendo la testa di lato e la baciai dolcemente, quasi crollando tra le sue braccia talmente non mi reggevo in piedi.
Andai a letto infilandomi sotto le coperte e il mio scorpione mi raggiunse subito, accoccolandosi al mio corpo caldo.
"Finalmente, sono esausta." mormorai appoggiando la testa sul suo petto e spense le luci rilassandosi anche lei.
"Siamo a casa ora, promettimi che sarai forte e lucida nei giorni successivi perché non c'è più tempo." disse ad un certo punto e l'adrenalina incominciò a scorrere lungo le mie vene.
Fatima.
"Amore, promesso." sussurrai lasciandole un piccolo bacio sul collo e il suo profumo mi fece rilassare all'istante.
"Ho paura di perderti." disse toccandosi il viso nervosa e mi alzai, lasciandole poi dei piccoli baci sulle labbra e sulle guance per farla rilassare.
Sbuffò mettendosi di lato e mi baciò disperatamente, una lacrima le rigò il viso e gliela asciugai letteralmente sconvolta.
"Zulema, calmati." dissi dopo un po' notando che si stava agitando e mi strinse fortissimo, cingendo la mia vita con il suo braccio tatuato.
"Maca, sono seria devi stare attenta perché non appena Hanbal saprà che ci siamo sposate, accadrà il finimondo e farà di tutto per vendicarsi." disse contro al mio orecchio e tremai stringendole la mano con molta forza.
"Se ci sei tu al mio fianco, tutto andrà per il verso giusto Zulema." sussurrai con gli occhi chiusi e annuì sfregando le labbra contro al mio collo, baciandolo.
Mi addormentai dopo vari secondi e stando tra le sue braccia mi sentivo al sicuro da tutto.

L'indomani mattina mi svegliai a causa della sveglia e imprecai, era arrivato il momento di rimettersi a lavoro e mi preparai in un modo tanto impeccabile.
Raggiunsi gli altri nella sala perfettamente truccata e notai Zulema già seduta a capo tavola, bevendo il suo the.
"Buongiorno." dissi serrando la mascella e mi sedetti affianco del mio scorpione che si porse, lasciandomi un bacio possessivo sulle labbra.
"Capo." mi salutò Will e mi porse gentilmente una tazza di caffè che afferrai ringraziandolo dolcemente.
Il mio scorpione sbuffò e sorrisi divertita perché nonostante fossero passati anni era pur sempre gelosa di lui.
"Che si dice?" dissi tranquillamente e Zulema mi passò alcuni fogli.
"Questa è la mappa dove c'è segnato il centro di controllo di Hanbal, qui." disse indicandomelo e notai che vari punti erano già stati segnati con il pennarello.
"Siamo sicuri di ciò?" dissi con la mascella contratta e da una parte volevo partire e fracassargli il cranio.
", alcuni miei uomini sono già lì e lo hanno visto personalmente." disse fredda e annuii, bevendo molto lentamente dalla mia tazza.
Non dovevamo tralasciare nulla.
"Secondo me, ci conviene muoverci a partire da qui in modo tale da avere sia la destra e la sinistra coperta." incominciai guardando il tutto molto attentamente e già la stavo memorizzando, mentalmente.
"Ci stavo pensando anche io bionda, peccato che ho paura per la quantità di uomini che potrebbero avere." disse accendendosi una sigaretta e non le risposi pensando bene a cosa fare.
Vuoto più totale.
Se facevamo un solo passo falso eravamo letteralmente fottuti alla grande, purtroppo qui non si trattava solamente di armi o uomini, dovevamo usare il cervello e agire con saggezza.
"Posso prenderla?" dissi al mio scorpione e annuì, con la mascella maledettamente contratta.
"Perfetto, iniziate l'allenamento subito e provate tutte le armi che vi ho messo
a disposizione intesi? Io devo lavorare quindi non potrò esserci." dissi riferendomi a Ethan e il mio amico annuì rassicurandomi subito con lo sguardo.
"Me ne occupo io, tanto siamo una trentina e non c'è nessun tipo di problema capo." disse stringendomi la spalla amorevolmente e se ne andò
senza perdere tempo.
"30 uomini bionda, e basta?" disse Zulema affiancandomi nel mentre che prendevo tutto dal tavolo e annuii.
"Per il momento si, le altre reclute sono in America ma le farò venire qui non appena saranno pronte. È solo una questione di giorni, così saremo in netta maggioranza non appena sapremo il numero degli uomini di Hanbal e Sandoval." dissi entrando nel mio ufficio e subito cercai una sigaretta nel mio cassetto.
Ad una certa le sue mani strinsero la mia vita e Zulema mi abbracciò da dietro, baciandomi il collo molto lentamente.
Sapevo cosa stava per dirmi e mantenni comunque un atteggiamento rigido e freddo, se fossi ceduta sarebbe stato un problema a dir poco enorme.
"Rimani qui bionda, per favore." sussurrò in panico ma scossi la testa, voltandomi subito verso di lei.
"Scordatelo Zulema, abbiamo fatto delle promesse in quel cazzo di altare e non ti lascio proprio ora. Tu hai bisogno di me, io ho bisogno di te ora più che mai quindi fanculo." dissi stringendole il viso forte tra le mie mani e scosse la testa, allontanandosi.
"Tu non capisci a cosa stai andando incontro, Macarena ascoltami!" urlò toccandosi i capelli ma la evitai e mi sedetti, accendendo il mio pc.
Non c'era tempo per litigare.
Il mio scorpione mi afferrò per la gola e mi sollevò dal posto, facendomi sussultare.
"Sei impazzita?" esclamai togliendomi dalla sua presa e mi massaggiai il punto dove mi aveva stretta, era fuori di sé.
"Ascoltami." disse appoggiando la fronte contro la mia e sospirai, per farla calmare le accarezzai piano i fianchi da sotto alla felpa e serrai la mascella.
Dovevo fare così per forza, se le fossi andata contro in un modo violento l'avrei allontanata come non mai e in questo momento dovevo trasmetterle un forza assurda, facendola sentire voluta.
Mai da sola.
"Non ti ascolto, io verrò con te che ti piaccia o no quindi chiudiamo il discorso qui, non voglio litigare." dissi staccandomi e Zulema dal nervoso diede un colpo alla porta e uscì, tanto furiosa.
Ormai, i giochi erano già stati fatti.
Dovevamo solamente iniziare la partita.
Ma chi avrebbe vinto?

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