Le tre sorelle furono rinchiuse in una stanza: la strega, infatti, le aveva portate via.
Reina e Sofia si accorsero che Flor non stava troppo bene e le chiesero cosa fosse successo.
"Ho tanta paura ragazze" rispose Flor, "la strega, cioè, vostra madre ci tiene qui dentro, ha portato i ragazzi in una cella e ora Fede sta con loro. E... e gli altri che sono a casa sono in pericolo! Tutti noi siamo in pericolo!"
Tutt'e tre si unirono in un abbraccio e in quel momento Reina e Sofia avevano la sensazione che la povera Flor, nonostante tutti gli sforzi che faceva, stesse crollando sotto il peso del dolore, anche se, per come la conoscevano, erano certi che avrebbe agito come le betulle, si sarebbe rialzata. Quello che le occorreva in quel momento era proprio quell'abbraccio fraterno che dà tutto, che ci fa stare bene.
"Flor, non fare così!" le disse Sofia, rivolgendole un sorriso dolce. "Lei lo fa perché ci vuole ferire! Vuole che ci preoccupiamo, che stiamo male, e tu hai ragione, siamo tutti in pericolo, ma siamo anche in grado di difenderci!"
"Grazie" disse lei con la voce spezzata dal pianto. "Grazie!"
"È incredibile" disse Reina, "siamo sorelle da una vita e ci ritroviamo solo adesso!"
La stretta sembrava non voler terminare e per la strega era diventato difficile e rischioso attaccare le tre ragazze. Loro si accorsero che quando si davano conforto l'un l'altra si formava una sorta di barriera protettiva su di loro.
Infatti la strega fece di tutto per separarle: la stanza iniziò a girare su se stessa vorticosamente e un forte vento piombò su di loro.
"Dobbiamo restare unite" disse Flor, "è una tattica per separarci perché così lei non ci può fare del male, ragazze!"
Loro si strinsero più forte che potevano. Il vento continuava a infuriare, ma loro restavano unite e quando un colpo di vento s'insinuò tra loro le ragazze, piuttosto che separarsi, caddero tutte insieme. Si rialzarono a fatica, doloranti, ma ancora più unite.
Nel frattempo i ragazzi erano nella cella con una creatura che bloccava loro l'unica possibile uscita quando si udì una voce dura che diceva: "Puoi andare, caro!" Il guardiano si allontanò a testa bassa, quasi dispiacesse anche a lui di tenerli intrappolati là.
"Dove hai portato Reina, strega?" gridò Thomas correndo verso di lei.
"Che t'importa? Vorresti andare da lei per caso, ragazzino viziato?" lo derise la strega guardandolo con una faccia da serpente velenoso.
"Non lo toccare!" Roberta si mise tra loro coprendo Thomas e tendendo le mani verso di lei, come per farne uno scudo.
"Ragazzi, non dobbiamo provocarla! Lei è molto pericolosa!"
"Ah, vedo che in fondo sei intelligente caro futuro genero" disse lei, maligna.
Lui strinse i denti e la guardò male.
"Io lo faccio per i ragazzi e non credo che questa volta Reina sia d'accordo."
La strega rimase stupita dal fatto che in qualche modo lui avesse mantenuto una certa calma e non sapeva come o perché.
Lui aveva cercato di mantenere la calma pensando a Flor, ai loro figli e alla sua famiglia. Non aveva fatto tutta quella strada oltre i limiti delle vie della Terra per niente.
"E chi ti dice che lei non sia d'accordo con me?"
"Lo dico perché ho visto che facevi di tutto per farle del male" disse lui, "lo facevi soltanto perché è cambiata! Il dolore del rimorso a volte può salvarti, e io l'ho sperimentato sulla mia pelle da quando ho iniziato a fidarmi di una persona come te!"
"Sei l'unico a non chiamarmi strega!"
"Sì, ma se vai avanti di questo passo perderai anche quello!"
La strega sentì un incredibile rossore salire verso le sue guance, una rabbia incontrollabile le bruciava dentro.
Fede la guardò e non ebbe alcuna reazione evidente, ma dentro gioiva.
La strega cercò di colpirlo, ma lui si spostò all'ultimo momento e la respinse.
"Bel tentativo, madrina... ma io sono stato un fantasma, e sono molto veloce!"
Dominick era distrutta e corse verso di lui.
"Perché è così cattiva, Fede, perché?"
I ragazzi si avvicinarono e lui, come se quella bambina fosse stata sua figlia, si chinò su di lei e le disse: "Non lo so, piccola, ma ti prego, non piangere!"
"Dominick!" Roberta si avvicinò alla ragazzina e la strinse in un abbraccio.
"Sono sicura che la strega ha fatto qualcosa a Flor" disse Dominick. "Lei è tanto buona e non lo merita!"
Di colpo tutti udirono una voce familiare, si voltarono e raggiunsero un piccolo foro che iniziò ad allargarsi.
"Ragazzi, sono qui!" disse la voce.
Videro una ragazza vicino al foro e in quel volto riconobbero Flor.
"Flor! Flor, come stai?" chiese Pas.
"Tranquilli, io sto bene, ma la strega ci tiene in un portale e non so cosa voglia da noi!"
Non aveva finito la frase che il foro divenne enorme e un fortissimo vento sollevò Roberta e Dominick. Thomas afferrò la mano di Roberta e i tre si ritrovarono nel portale dove si trovavano Flor, Reina e Sofia.
Intanto, a casa, tutti cercavano di darsi conforto a vicenda. Bella era la persona che riusciva a reggere meglio nonostante tutto, anche se aveva le guance rigate dalle lacrime.
Quella che l'aveva presa peggio, invece, era Maya che con Flor e Fede chissà dove si sentiva doppiamente orfana. Bella se ne accorse e andò da lei per cercare di offrirle un po' di conforto.
"Vedrai che staranno bene" disse stringendo la ragazza in un abbraccio.
"Flor è stata il mio appoggio da quando è arrivata qui" disse Maya, "e Fede ha preso il peso di tutto quello che sta accadendo da quando mamma e papà... se ne son andati."
"Oh santo cielo, mi dispiace, mi dispiace tanto!"
"Capisci, Bella? Ora quella maledetta strega ce li ha portati via, forse per sempre, e... io ho tanto bisogno di un abbraccio del mio fratellone!"
E i suoi occhi s'inumidirono al ricordo delle braccia di suo fratello che le si stringevano intorno nei momenti di dolore. Le mancava persino litigare con lui, anche se quel Fede che le gridava contro non esisteva più. Le mancava quando, in alcune circostanze, lui l'aveva consolata facendole posare la testa sul suo petto e coccolandola. Magari un anno prima non sarebbe stato da lui, che si era indurito per far fronte ad una situazione pesante per tutti, ma quelle volte che l'abbracciava il segno di quel gesto le rimaneva impresso sulla pelle come un tatuaggio che nessuno poteva vedere, ma che lei sapeva di avere.
Ma quei ricordi furono bruscamente interrotti dall'irruzione di Nico nella stanza.
"Ragazze, correte, è successa una cosa" disse agitato.
"Cosa? Cos'è successo?" chiese Bella.
"Franco è sparito!" rispose il ragazzo, correndo avanti e indietro. "Eravamo qui insieme e all'improvviso è sparito!"
"Cosa? Cos'ha combinato questa volta la strega?" chiese Maya.
E la risposta non tardò ad arrivare, perché i ragazzi furono avvolti da un fortissimo calore e apparve una donna dal volto luminoso e dolce, il più dolce che i ragazzi potessero trovarsi di fronte.
"Mamma!" Quella parola fu detta all'unisono da entrambi i fratelli che si presero per mano e si fecero avanti.
Quella donna con un'aureola sulla testa si avvicinò ai suoi figli e li abbracciò forte.
"Il vostro destino non è di separarvi."
"Allora perché siamo tutti lontani?"
"Lo siete perché qualcuno vuole che voi stiate male, ma il vostro destino è quello essere felici e stare insieme."
I ragazzi crollarono tra le braccia della loro madre a piansero lacrime di dolore, un dolore inesprimibile a parole.
"Vieni avanti, Bella!" disse la donna.
"So che sei una brava ragazza e che uno dei miei figli scoprirà il vero amore grazie a te. Non lasciarlo mai, ti prego!"
"Io le giuro che... giuro che non lo lascerò mai."
"Ne sono certa, cara." Poi tornò a rivolgersi ai due figli rimasti: "I vostri fratelli sono in un Portale che si è aperto in casa nostra e nel rifugio della strega... ricordate: ne passerete tante, ma quando vi sentirete sconfitti tenete sempre a mente che l'Amore sempre trionfa."
Dopo quell'abbraccio la donna fu portata via da un soffio di vento e loro rimasero sorpresi. Si presero per mano per non perdersi di vista e, come se quelle mani unite avessero rappresentato un segnale, un vento leggero li sollevò. Quel vento si trasformò repentinamente in una vera e propria tempesta e i ragazzi furono sballottati qua e là come palline da tennis, ma non si lasciarono mai le mani e si ritrovarono in un'altra dimensione. Di fronte a loro c'erano Franco e i bambini che si erano da poco incontrati nel Portale.
Poco più in là c'erano Flor, Reina e Sofia e poco dopo arrivarono Fede, Martin e Pas e tutti loro si presero per mano. Li raggiunsero anche Greta e Beba e tutti insieme si misero in cerchio e pensarono intensamente di voler tornare a casa. Quello stesso vento li sollevò da terra, stavolta dolcemente, e quella villa che prima era rimasta vuota, fu riempita di gioia e sollievo perché tutti erano tornati a casa sani e salvi.
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Flor 2: l'Amore oltre la Vita ||Fedecienta||
FanfictionA Fede viene concesso di tornare sulla Terra, ma dovrà superare alcune prove. La prima ad incontrarlo sarà Flor, attraverso una visione. Infatti l'incontro con Fede della prima serie non sarà l'ultimo. Dopo il ritorno, poiché le leggi della natura s...