Flor 2: l'Amore oltre la Vita ||Fedecienta||

(46: Perdono e lacrime)

"Flor!" Fede si girò di scatto e vide la sua Flor cadere giù dalle scale. I ricordi di molto tempo prima gli piombarono addosso e lui si gettò a capofitto giù per le scale e fermò la caduta della ragazza. Era il secondo colpo che prendeva in gravidanza e questo, se possibile, lo agitava ancora di più.
In un primo momento Reina restò impassibile, come se l'odio che aveva provato quel giorno l'avesse congelata, ma quando vide sua sorella sdraiata per terra, priva di sensi, corse verso Fede e iniziò a scuotere la ragazza per svegliarla.
"Flor! Flor! Ti prego reagisci, dimmi qualcosa!"
Di nuovo la stessa storia, ma questa volta i ruoli si erano completamente ribaltati. Se la prima volta Reina non c'entrava nulla con la caduta di Flor, ora si era verificata la stessa dinamica della prima volta, quando era stata Reina a cadere, con tanto di bacio... con la differenzache lui non voleva.
Flor era incinta per davvero e Reina non era più quella di prima.
Inoltre era stata indotta a vendicarsi con quel bacio da un inganno.
"Lasciala stare, Reina!" disse Fede respingendo la ragazza. "Se sta così è colpa mia e tua! Non la toccare!"
"Fede, io non l'avrei mai fatto se... se non avessi subito un torto, devi credermi!"
"L'unica cosa a cui credo è che adesso Flor e i miei figli sono in pericolo e tu sei una stupida! Ma non lo capisci che questa storia è solo una macchinazione di tua madre?"
"Ti prego, non trattarmi così!"
Maya, che aveva visto e sentito tutto, andò verso di loro e gridò: "MA NON CAPITE CHE COSÌ NON FATE CHE PEGGIORARE LE COSE? SMETTETELA!"
Sia Fede che Reina si allontanarono e Maya s'inginocchiò accanto a Flor e la sollevò da terra.
"Resisti, Flor!" disse cercando di portarla via da lì.
Proprio in quel momento incrociò Matias.
"Maya! Ehi! Cos'è successo("
"Flor... è... è caduta giù dalle scale!"
"Vieni, prendiamo l'auto e andiamo in ospedale!"
Detto questo i due uscirono dalla casa e andarono dritti in ospedale.
Flor fu portata subito via e Maya e Matias dovettero aspettare fuori.
"Perché l'hai portata tu via dalle scale?"
"Vedi... quando è caduta Fede e Reina si stavano dando contro e io mi sono arrabbiata e ho detto che le stavano facendo del male, quindi loro sono andati via!"
"Stai tranquilla, io sono sicuro che Flor si riprenderà. Ma ora credo che sia il caso di avvertire tuo fratello."
"No... adesso no! Tu non l'hai visto, era fuori di sé..."
"Lo so, ma forse dipendeva dalla preoccupazione."
"No! Lui stava gridando contro Reina perché lei l'aveva baciato per vendicarsi di una farsa che sua madre aveva messo su. E poi adesso non sappiamo niente, dobbiamo aspettare che ci dicano come sta Flor."
Lui guardò la ragazza al suo fianco: era cambiata, era cresciuta molto.
L'amore, però, non aveva lasciato nessuno dei due cuori che continuavano a battere l'uno per l'altro.
D'istinto si avvicinarono l'uno all'altra, con il cuore in piena attività, e dopo qualche secondo le loro labbra si toccarono, incastrandosi alla perfezione.
Quello fu un bacio casto, ma scatenò in loro un vero e proprio uragano di emozioni.
"M-Matias..."
La ragazza si staccò da lui con le labbra che tremavano... sembrava molto spaventata.
"Forse non... non d-dovremmo!"
Lui non rispose, anche perché non ne ebbe il tempo visto che una dottoressa stava andando verso di loro. Era la dottoressa che si occupava di Flor.
"Voi siete parenti della signorina Florencia Santillan?"
"S-sì." rispose Maya. "C-come sta?"
"Per ora è in uno stato di incoscienza..."
"E il bambino?"
"Per fortuna siamo riusciti ad evitare un aborto" disse la dottoressa, "il bambino... o meglio i bambini, per ora sono... salvi!"
I due tirarono un sospiro di sollievo e decisero di chiamare Fede.
Lui e Sofia giunsero in ospedale in pochi minuti.
"Possiamo vederla?" chiese Sofia appena incrociarono la dottoressa che di solito si occupava di Flor.
"Sì, potete entrare" rispose la giovane.
Entrarono tutti e poco dopo la ragazza si svegliò.
"Flor..." disse Fede prendendole una mano.
"Fede... dov'è R-Reina? Io... io le ho detto delle cose cattive, devo chiederle scusa! Non è vero che lei è una traditrice, non è vero! È stata ingannata, proprio come me! Devo scusarmi!"
"Anche lei è stata dura con te!"
"Non vuol dire niente, devo dirle che mi dispiace, che le voglio bene..."
"Fede, io vado ad avvertire Reina" disse Sofia, "è inutile che Flor si agiti."
Detto questo la ragazza corse a casa Fritzenwalden e cercò sua sorella.
"Reina! Reina, è urgente, devi venire con me!"
"Cosa c'è?"
"Flor vuole vederti, non fa altro che chiedere di te!"
"Figurati, è impossibile dopo quello che le ho fatto!"
"Accidenti, ma sei testarda! Devo trascinarti a forza o vieni da sola?"
Reina, dopo quelle parole si alzò dal suo letto e seguì la sorella giù per le scale per poi dirle: "Oh, d'accordo!"
Le due ragazze arrivarono in pochi minuti in ospedale e Reina fu condotta nella stanza di Flor.
"Lasciatemi con lei" supplicò la ragazza. "Vi prego."
Fede rimase un po' interdetto, ma uscì comunque dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
"Reina... ti prego, scusami!"
"Per cosa, Flor?"
"Perché io sono stata cattiva!"
"Sei stata cattiva? Ma se tu sei buona come il pane! Qui se c'è una persona che è stata cattiva... quella sono io! Io ho baciato Fede e ti ho detto delle cose orribili! Hai rischiato un aborto per colpa mia! Perdono!"
"No, no, smettila! Non è così, no, non è così Reina!"
"Ho quasi ucciso i bambini che tu porti in grembo! Io sono un'assassina!"
Flor aveva una strana sensazione, come se le stesse salendo la febbre e le parole della sorella le facevano male.
"Shh, smettila! Non dire così, mi fai soltanto del male! Ti scongiuro! Smettila di dire queste stupidaggini e perdonami... per favore! Tu non sei una traditrice! Tu sei stata ingannata... proprio come è successo a me!"
Flor tese con molta fatica le braccia verso la sorella e la tirò verso di sé per abbracciarla. Reina si chinò su di lei e le baciò la fronte.
"Flor! Santo cielo, che cosa ti succede?"
"Stai tranquilla, non devi preoccuparti per me. Sto bene."
"Tu puoi stare in tutti i modi, ma non bene ed è soltanto colpa mia! Scusami."
"Sì, sì, io ti perdono... ma anche tu perdona me, ti prego! E smettila di torturarti perché non fai altro che farmi del male!"
Le due sorelle si abbracciarono piangendo e i loro cuori iniziarono a battere forte, di nuovo pieni d'amore reciproco.