(55: Batticuore in quattro quarti)

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(Nota Autrice: ho intenzione di realizzare un video per questo capitolo, e appena fatto lo aggiungerò. A proposito: devo ringraziare per l'aiuto una ragazza e per questo vi consiglio la sua fanfiction: "Y así serà Flor y Fede il finale felice che si meritavano' Il profilo è quello di
veronicagreco3982
Grazie per i commenti e buona lettura!)
"Ragazzi... non ci posso credere! Ce l'avete fatta a mettervi insieme, eh?" esclamò Mercedes. "Ho sempre pensato che foste una bellissima coppia!"
"E sei stata l'unica che non ha detto niente" disse Flor sorridendo.
"Che bello! Ma che ci fai qui?" chiese Fede.
"Sono diventata una ginecologa" rispose Mercedes. "Io studiavo medicina prima d'incontrare mio marito... e ora che quell'idiota si è eclissato, ho ripreso in mano la mia vita... e ora sono finalmente tornata alla carica! E guarda un po': la mia prima paziente è la donna che mi ha aiutata a mettere al mondo il mio bambino!"
"Non ci posso credere!" esclamò Flor, felice come non mai.
"Bene! Allora, che dite? Li vogliamo vedere, questi pargoletti?" chiese Mercedes.
Flor sorrise e Fede l'aiutò ad avvicinarsi al lettino.
"È un po' alto, purtroppo" disse Mercedes. "Me ne hanno dato uno senza la leva, pensa che fregatura!"
"Non preoccuparti, Mercedes! Così avrò una buona scusa per prendere in braccio la donna della mia vita!" disse Fede, sollevando tra le braccia il corpo ancora un po' gracile di Flor. L'adagiò sul lettino e si mise accanto a lei.
"Oh, amore, sono così nervosa!" esclamò la ragazza.
Mercedes sorrise: vedeva che lui, sentendola tesa, aveva preso ad accarezzarle il volto, come lei aveva sognato diverse volte, e il viso di Flor si era rilassato istantaneamente.
"Oh, eccoci! Se non ti fa senso lo faccio spalmare a te, il gel sul suo ventre" disse Mercedes, vedendo gli occhi sognanti di Fede, che non se lo fece ripetere. Lei gli mostrò come doveva fare e lui parve maneggiare una reliquia, mentre spalmava quel gel che a Flor metteva i brividi.
"È normale che sia così freddo? Ai miei bambini verrà un raffreddore, così, eh?" disse Flor, facendo ridere il suo ex Freezer, il suo quasi marito. Quella risata cristallina ogni volta la faceva sciogliere come un gelato lasciato sotto il Sole.
"Molto bene. Adesso vi faccio ascoltare il cuoricino." disse Mercedes per poi dirigersi verso un macchinario.
Premette l'ecografo sul ventre della ragazza e all'improvviso una serie di battiti si diffuse nella stanza, e gli occhi dei due innamorati divennero lucidi. Chi l'avrebbe mai detto? Quella pazza meravigliosa di Floricienta e quel fantastico Fede mascherato da Freezer, lì, uniti, senza prendersi per i capelli, senza dire una parola, ascoltavano gli accordi armonici della loro musica più bella: il battito del cuoricino dei loro bambini.
"Dammi la mano, ti prego!" gli disse Flor, sulla soglia delle lacrime. Fede si fece avanti, le afferrò la mano e la tenne stretta nelle sue.
"Vorrei poterlo sentire per sempre!" si lasciò sfuggire.
"Vi farò avere anche quello" disse Mercedes, sorridendo. "E adesso ve li faccio vedere!"
Prese a muovere quella specie di joystick come fosse stato un pennello su un quadro e Flor, nonostante il fastidio dell'ecografo che premeva sulla zona bassa del suo ventre, si sentì tranquilla, perché accanto a lei c'era il suo angelo custode e le mani di Mercedes si muovevano con precisione e delicatezza.
"Non riesco a vedere il sesso di nessuno di loro, purtroppo. Hanno deciso di fare i biricchini!" disse.
"Quanti sono?" chiese Fede, che continuava a guardare incantato lo schermo.
"Prova a contare tu stesso" lo esortò Mercedes.
"Uno... due... tre..." si disse lui a mezza voce.
"Quattro!" esclamò Flor. "Quattro, mio Freezer, sono quattro, QUATTRO!"
"Quattro!" esclamò Fede, e tornò a ridere.
Era felice, incantato... e, come il giorno del loro primo bacio ufficiale, si fiondò sulle sue labbra e disse: "Ti amo, angelo mio... ti amo!"
Lei non riuscì neanche a rispondere: alzò semplicemente le mani e tenne il viso di lui ancorato al suo.
"Sì, ragazzi! Sono ben quattro!" disse Mercedes. "E, Flor, so che hai avuto qualche grattacapo... è solo per questo che la tua pancia non cresce molto velocemente, ma sono sicura che presto avrete entrambi grandi soddisfazioni..."
"Piccola, non essere gelosa, ma devo fare una cosa!" l'avvertì Fede.
Si voltò e abbracciò Mercedes, che in quel momento gli aveva fatto un regalo bellissimo: gli aveva fatto vedere i suoi figli!
"No, non sono gelosa... ma dopo lo voglio anch'io un abbraccio così!"
"Fidati, Flor: quello che riceverai tu sarà anche più intenso!"
E infatti lui l'aiutò a rivestirsi, la prese in braccio e riempì di baci il suo viso, centimetro dopo centimetro. "Mi hai fatto un regalo bellissimo, tesoro!"
"Ecco qui! Ve ne ho stampate due, così le farete vedere a chi vorrete e non vi toccherà dividervi una sola ecografia!"
Presero appuntamento per il mese successivo e salutarono calorosamente la loro amica, felici che fosse lei a prendersi cura delle loro ragioni di vita.
Sedettero in auto e lui portò Flor al Mare, dove si erano sposati: stavolta con una benda solo allentata. Andarono sulla spiaggia e si misero a sedere per terra, l'uno accanto all'altra.
"Sei la cosa più bella che ho! Anzi: voi cinque siete la cosa più bella che ho!" esclamò Fede, per poi farle posare la testa sulle sue ginocchia e scompigliarle i capelli. Gli sarebbe piaciuto restare così per sempre, senza problemi o tensioni, come doveva essere da sempre.
"Oh... avevo dimenticato che dovevamo avvertire i nostri cari! Chissà come ci rimarranno quando vedranno l'ecografia!" esclamò Flor, sognante.
"Nessuno potrà mai rimanerci come noi!"
"Ti amo!" sussurrò lei, rilassandosi mentre lui continuava a scompigliarle i riccioli e farli volare portandoli verso la fresca brezza marina.
"Anch'io, vita mia... e sono felice di poter recuperare il tempo perduto e mettermi in pari per quante volte non te l'ho detto!" le disse lui.
Rimasero così per un po', poi decisero di non lasciare più in trepidazione i loro cari e tornarono a casa.
Ad aspettarli c'erano Reina e Matias.
"Ragazzi, finalmente! Che fine avete fatto?" chiese Matias.
"Fede... il Grande Capo non si arrabbierà se dico che siamo stati in Paradiso, vero?" chiese Flor.
"Non te lo so dire, ma credo che abbia capito anche da solo che ci saremmo sentiti così!" rispose Fede. E infatti, anche se lui non poteva saperlo perché l'unico che non poteva più vedere era proprio il Capo, questi sorrideva contento a quell'affermazione.
"Allora? Ce li fate vedere questi pargoletti, sì o no?" chiese Reina.
"Beh, visto che siete insieme ve li facciamo vedere subito!" esclamò Fede, tirando fuori la sua copia dell'ecografia. Matias gliela prese di mano e i suoi occhi s'illuminarono.
"Ah, grande! Finalmente, finalmente!" esclamò, al settimo cielo. "Quattro piccoli Fritzenwalden in giro per casa! Saranno una gioia per gli occhi... specie se verranno concepiti dal mio migliore amico e da questa signorina qui." E indicò Flor.
"Bambini, questo era lo zio Matias!" esclamò Flor, elettrizzata. "E quella lì è la zia Reina!" Infatti Reina aveva preso tra le mani l'ecografia e il suo viso si era inumidito, ma lei sorrideva tra le lacrime. Si diresse verso la sorella e l'abbracciò forte, riempiendola a sua volta di baci.
"Oh, tesoro mio, grazie! Mi hai resa zia!" disse, al settimo cielo. "Ciao... io sono la zia Reina!"
"Dov'è Sofia?"
"Eccomi, Flor! Li voglio vedere anch'io!"
Sofia arrivò correndo, tanto che inciampò praticamente sui suoi stessi piedi e Fede la prese al volo per un braccio.
"Ehi, vediamo di evitare gli incidenti per un po', cognatina" le disse ridendo.
Reina restituì a Fede la sua copia dell'ecografia e Flor tirò fuori la sua per darla a Sofia. Fede, intanto, prese una piccola cornice e vi mise dentro l'ecografia, per poi andare a metterla nello studio. Sarebbe stato bello guardare quel piccolo miracolo tra un documento del cavolo e l'altro.
"FRATELLINO!" gridò Franco, vedendolo intento a mettere un fiocco sulla cornice.
"Birbante che non sei altro, mi hai fatto prendere un colpo!" gli disse Fede, cercando di corrugare la fronte e fingersi arrabbiato, ma poi gli venne da ridere. "È inutile: non riesco più a fare la faccia da orco cattivo!"
"Meglio così, direi! Dov'è l'ecografia? La voglio vedere!"
Fede sollevò la cornice e la passò al fratello, che prese a rigirarsela fra le mani come se non fosse sicuro che fosse vera.
"Che meraviglia!" esclamò Franco.
"Mi sento l'uomo di ghiaccio più felice del mondo, Franco!"
"L'uomo e basta, Fede!" lo corresse il fratello. "Quel ghiaccio di cui parli non esiste più!"

Flor 2: l'Amore oltre la Vita ||Fedecienta||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora