IV~ Cocaina [pt. 4/5]

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"Ma forse non ti rendi conto che per me
Non esiste il mondo perché prima esisti tu
Tu che mi attraversi e tu,
Tu che di stelle vesti il cielo
E mi convinci che di te
non ne avrò mai abbastanza."

-Modà

[23 Settembre 1995]

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[23 Settembre 1995]

NARRATORE ESTERNO

"Allora..." Bisbigliò l'uomo tra sé e sé, leccando furtivamente il labbro inferiore e passandosi una mano sul volto marcato. Afferrò da una borsa alla sua destra una pila di fogli sparsi, li adagiò su un tavolino non troppo alto e iniziò a sfogliarli.
Nel frattempo Michael lo osservava con entrambe le mani sotto il mento, chiuse a pugno una nell'altra. Qualche riccio ancora corto ricadeva ai lati della fronte senza arrecare alcun fastidio, diversamente dal collo che, ancora scoperto, si ritrovò presto vittima di alcune folate di vento che provenivano dalle persiane semiaperte.
"Prima cosa a cui pensare: i video. Devi decidere quale girare Mike, scegli una canzone. Non possiamo più andare oltre, History sta avanzando nelle vendite come un uragano e il pubblico si aspetta sempre di più da questo album."
Il moro annuì, tornando col corpo poggiato allo schienale della poltrona e mordicchiando l'interno di una guancia, pensieroso.
"Gli altri?" Chiese poi quasi sottovoce.
"Intendi gli altri video?" Il più anziano sorrise. "Quello di 'Scream' cosa te lo dico a fare, 'Childhood' sembra aver intenerito i cuori dell'opinione pubblica e quello del mese scorso con tua moglie... 'You are not alone', puoi immaginare."
Michael ridacchiò. "In senso positivo o negativo, Nor?"
Beck lo guardò di sottecchi e si aggiunse alle risa. "Entrambi. C'è stata qualche critica per il fatto che vi siete mostrati seminudi in una sorta di paradiso terrestre, nonostante ciò nessuna rete televisiva ne ha rifiutato la trasmissione. Ma te la sei rischiata."

Tra loro, due tazzine di caffè ancora intatte non aspettavano altro che essere consumate.

"Quindi?" Proseguì Norman, roteando il cucchiaino e facendolo talvolta scontrare con la ceramica, la quale procurò un suono stridulo che riportò Michael con l'attenzione su di lui.
Sospirò. "Non so... Pensavo a 'Earth Song', in realtà."
"Mh, mi piace."
"Anche a me, il problema è che non so cosa fare. Non ho idee... O forse ne ho troppe..." Sbuffò. "Non lo so, è complicato." E bevve tutto d'un sorso il suo caffè, riponendo la tazzina sul rispettivo piattino e massaggiandosi le tempie con aria afflitta, demoralizzata.
Norman alzò un angolo della bocca, sorseggiando e terminando anche lui la sua bevanda. "Sapevo che avresti detto quella canzone. Hai dedicato tutto te stesso a lei."
Affermò alcuni istanti dopo, irrompendo nel silenzio interrotto solo da qualche cinguettio proveniente dai giardini di Neverland.
"Ne stai parlando come se fosse una persona." Constatò sarcasticamente il cantante con un'ironia che non venne colta.
"Esatto." Continuò l'altro serio. "Sono sicuro che senza di lei, senza la musica, tu non vivresti. Moriresti per lei."
Afferrò un foglio poco distante da lui e lo porse al moro che, accigliato e ancora riflessivo, lo sfiorò con pollice e indice.

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