II~ Soffio di vento [pt. 2/2]

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"Forse dentro al vento è rimasto
qualcosa del tuo amore."

-Alda Merini

"Che questa mia canzone arrivi a teTi porterà dove niente e nessuno l'ascolteràLa canterò con poca vocesussurrandotelaE arriverà prima che tu ti addormenterai

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"Che questa mia canzone arrivi a te
Ti porterà dove niente e nessuno
l'ascolterà
La canterò con poca voce
sussurrandotela
E arriverà prima che tu
ti addormenterai."

-Biagio Antonacci

-Biagio Antonacci

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[1 Maggio 1996]


NARRATORE ESTERNO

Allungando la mano sinistra sotto al tavolo, raggiunse facilmente la testa morbida di Charlie, che accarezzò amorevolmente. Afferrò poi la forchetta che aveva riposto poco prima sul tovagliolo e la usò per tagliare l'hamburger in piccoli pezzi. Tutt'attorno regnava il silenzio, interrotto solo dal rumore metallico dell'utensile che sfiorava la ceramica del piatto. Seduta sulla sedia proprio di fronte a lei, Grace osservava l'amica tentando di decifrarne i pensieri, invano. La vide poi protendere uno ad uno i pezzi di carne al cane, che li assaggiò scodinzolando. E lei gli sorrideva lievemente, quasi intenerita da tanta innocenza. Eppure, constatò Grace, che lo sguardo presente in quei suoi grandi occhi scuri era altrove: non era lì con lei, neanche con Charlie. Era al di là del tempo e dello spazio, probabilmente in un ricordo lontano ed intimo che avrebbe fatto male confessare. Il piatto divenne poco a poco quasi vuoto: precedentemente Diana disse che non aveva fame. Poi, quando si decise a cenare, appurò avrebbe mangiato solo un hamburger che, ora, neanche era riuscita ad addentare. Ma Hamilton non la colpevolizzò per quello, anzi, non ne fece proprio parola. Si limitò a studiarla, a capire come poterle tirare su il morale... Era arrivata da circa tre ore a casa di Diana, aveva incontrato Robert che usciva e l'aveva salutato: ricordò lo sguardo con cui il padre varcò la soglia... Indossava una maschera spensierata che copriva chissà cosa, là sotto. Aveva gli occhi gonfi, Grace pensò che avesse pianto o fosse in procinto di farlo una volta lontano da Diana... Come biasimarlo? Ritrovare tua figlia dopo anni e vederla poi vivere un incubo come quello, un massacro e la perdita di un figlio, suo nipote... Di fatto si stupì, al contrario, della forza che quell'uomo stava dimostrando.
Da quando era entrata in casa dell'amica, questa a malapena le aveva rivolto la parola, ma non per cattiveria. Anzi se ne era scusata, ma Grace sapeva che anche la condivisione del semplice silenzio sarebbe bastato, tra loro.
Le prese la mano, afferrandogliela.

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