"Senti che ci manca qualcosa
Che c'è sempre una scusa
Che la gioia si è offesa
Che non c'è la scintilla
Che si è spenta la stella
Ma una colpa non c'è...
La notte è troppo silenziosa e adesso
L'amore è un'altra cosa."-Arisa
"A volte, per ritrovarsi, bisogna
perdersi quasi del tutto."-Anonimo
[8 Luglio 1995]NARRATORE ESTERNO
Egli aprì l'imponente porta in mogano della grande dimora e, dopo aver scorto la figura che aveva davanti da capo a piedi, inspirò a pieni polmoni passandosi con nervosismo una mano sulle labbra.
"Ah..." Esordì in tono sarcastico mentre si portava una ciocca corvina dietro l'orecchio.
"Allora sei viva."
"Potrei dire lo stesso di te."
Lisa l'osservava con sguardo impenetrabile, quasi gelido, e Michael non era da meno.
"Vorresti entrare?" Continuò lui con pungente ironia, scansandosi per lasciare alla donna libero il passaggio e facendole segno con una mano di accomodarsi.
Dopo averlo fissato per alcuni secondi, ella varcò la soglia a testa alta, si guardò attorno con finta nonchalance e tornò a prestare attenzione all'uomo: a braccia incrociate, egli si mordeva l'interno di una guancia aspettando un cenno che tardò ad arrivare.
"Quale buon vento ti porta qui?"
Continuò beffardamente.
Ella lo gelò con lo sguardo, strinse le labbra e ricambiò l'espressione di disapprovo che le venne rivolta. "Sei ancora mio marito."
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𝐏𝐡𝐢𝐥𝐨𝐟𝐨𝐛𝐢𝐚
Fanfiction[IN REVISIONE] Era nei momenti di solitudine che i flashback del suo passato facevano ritorno, intrappolandola in un'asfissiante morsa che la costringeva a chiudere gli occhi, a piangere e a cercare di dimenticare. Un passato turbolento, un padre co...