"Tu tienimi
E io mi trasformerò in meraviglia
Nelle tue mani
Al caldo."-Chandra Livia Candiani
[24 Settembre 1995]NARRATORE ESTERNO
Tutto era quieto.
Tutto, tranne il suo cuore: ancora scosso da fremiti, esso sembrava non voler cessare il suo ritmico tamburellare. Respirava lievemente, con lo sguardo posato su un punto fisso delle lenzuola.
Si sentì stringere, sollevare a sedere su di lui.
E deglutì lentamente, protendendo una mano verso quel viso dagli zigomi definiti, dalle labbra ancora arrossate, dal naso delicato e dagli occhi scuri quasi quanto la chioma; lo avrebbe sfiorato sempre, e lui avrebbe permesso che quelle dita gli scavassero nel petto e lasciassero un solco profondo.
Egli prese un lento respiro, che risultò poi fuoriuscire ancora tremante e irregolare. Avvicinò il volto a quello di lei, permettendo alle punte dei nasi di sfiorarsi.
La testa sembrava ancora leggera posata adesso sul petto nudo di Michael, e iniziava a godere delle carezze che solo quelle mani sapevano regalarle, scendendo dalla nuca per arrivare al collo e le scapole scoperte, risalendo e lasciando al loro passaggio solo una violenta scia di brividi.
Chiuse gli occhi, inspirò e mosse il capo affinché la sua guancia sfiorasse ancora un po' il corpo dell'uomo, ancora nudo proprio come il suo.La luce era flebile: illuminava solo la stoffa di quell'ampio letto a baldacchino che scendeva morbida lungo gli angoli del materasso.
Le portò due dita sotto al mento, alzando il volto per guardarla meglio. Le sorrise, scostando una ciocca lunga e castana dietro l'orecchio e lasciandole un casto bacio sulle fronte.
"Questi sono i momenti che amo di più." Le confessò sottovoce. "Questi dove restiamo in silenzio, ognuno nei propri pensieri dopo aver fatto l'amore." Morse il labbro inferiore e ridacchiò imbarazzato.
"Sei così liscia..." Continuò sfiorandole un fianco e risalendo lungo la schiena, mentre lei lo guardava e rispondeva al suo contatto.
"Perché metto la crema." Rispose ridendo di conseguenza.
"Brava, non smettere."
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𝐏𝐡𝐢𝐥𝐨𝐟𝐨𝐛𝐢𝐚
Fanfiction[IN REVISIONE] Era nei momenti di solitudine che i flashback del suo passato facevano ritorno, intrappolandola in un'asfissiante morsa che la costringeva a chiudere gli occhi, a piangere e a cercare di dimenticare. Un passato turbolento, un padre co...