Vorrei dedicare questo capitolo a Margherita_Jackson , Fra_walker01 e Natasha_Invernizzi, in quanto ho avuto un periodo molto difficile dove credetti di voler abbandonare questo libro, ma grazie al loro supporto (chi personale e chi qui su Wattpad attraverso svariati commenti) sono riuscita a tornare più forte di prima.
Grazie mille e buona lettura.❤️
"Non era questione di essere felice o infelice. Io non volevo più essere me."-Sarah Dessen
[8 Febbraio 1990]NARRATORE ESTERNO
Dopo aver trascorso la notte sul duro materassino del suo letto d'ospedale, il cantante aprì gli occhi. Non aveva dormito molto e durante le ore del sonno cercò quantomeno di riposare, ma senza riuscirci un granché. Non appena si rese conto del luogo nel quale si trovava, tutto gli parve più chiaro. Ricordò il giorno precedente, era iniziato tutto nel migliore dei modi ed era finito nel peggiore, avrebbe voluto trovarsi nella sua Neverland, con il cinguettio degli uccelli e l'odore di pancake proveniente dalla cucina, svegliarsi nel letto accanto a Diana e accarezzare i suoi morbidi e lunghi capelli castani, baciarle la pelle e farla sua. Era così innamorato che l'immagine di quella giovane donna era tutto ciò che occupava la sua mente. Sorrise al ricordo dei giorni precedenti, aveva reso la ragazza felice e le aveva fatto provato una sensazione nuova, il suo cuore sembrava esplodere dalla gioia che quel forte innamoramento portava con sé. Non si capacitava di tanta spensieratezza, non avrebbe mai creduto che l'amore potesse arrivare anche da lui. Per un momento toccò il cielo con un dito ma, quando si rinsavì, la caduta fu micidiale. Portò le mani agli occhi e li strabuzzò, sospirò e, nonostante avesse ancora un sorriso pieno sul viso, osservò la finestra alla sua sinistra: il sole delle 11.30 del mattino lo accecò, e automaticamente spostò lo sguardo dinanzi a sé, dove vide la sua gamba ingessata e sorretta da una fascia in modo tale da non farle toccare il materasso. Sbuffò.
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𝐏𝐡𝐢𝐥𝐨𝐟𝐨𝐛𝐢𝐚
Fanfiction[IN REVISIONE] Era nei momenti di solitudine che i flashback del suo passato facevano ritorno, intrappolandola in un'asfissiante morsa che la costringeva a chiudere gli occhi, a piangere e a cercare di dimenticare. Un passato turbolento, un padre co...