Twenty seven.

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Le loro labbra continuavano ad incontrarsi ancora e ancora, in una sequela di baci che non avrebbe trovato la sua fine tanto presto, tra carezze leggere per paura di sembrare invadente perché, nonostante ciò che stava succedendo di loro, continuavano ad aver timore di essere rifiutati dall'altro, si donavano dolci e sinceri sorrisi tra un bacio all'altro, sorriso accompagnati da parole che profumavano d'amore.
Le mani di Benjamin non volevano saperne di lasciare andare il corpo caldo del minore e questo, a sua volta, continuava a giocherellare con i capelli mori del ragazzo, li attorcigliava sulle sue stesse dita e glieli tirava di tanto in tanto, gesto che portava il maggiore a stringerlo maggiormente a lui, le loro bocche continuavano a cercarsi, una folle e disperata ricerca che non faceva altro che aumentare il desiderio che provavano, il desiderio di aversi e potersi beare di quel sentimento che provavano, che faceva battere forte i loro cuori e che non li avrebbe lasciati andare tanto facilmente.

Benjamin aveva deciso di fermarsi a casa del minore per tutto il pomeriggio, in realtà non gli era servito pensare molto per prendere quella decisione, le labbra dolci del minore sulle sue erano state tutto ciò che gli serviva per convincerlo a restare, aveva spento il cellulare, e aveva chiesto all'altro di fare lo stesso, per evitare che qualcuno interrompesse quel momento tanto magico e tutto loro che si era creato; per tutto il pomeriggio i due ragazzi non avevano fatto altro che starsene sdraiati, in modo abbastanza casuale, sul divano del minore, la testa di Federico poggiata sul petto del maggiore, questo continuava ad accarezzargli i capelli mentre le loro bocche finivano per cercarsi ancora e ancora in quella bolla di magia che si era creata, non avevano parlato molto, si era limitati alle cose più banali e ai tanti sorrisi che parlavano per loro, per timore che una parola in più potesse distruggere ciò che si era creato tra di loro, si limitarono a vivere quel loro momento fino a quando ne avrebbero avuto la possibilità.

Il sole era ormai tramontato tra le strade colorate di New York, solo pochi fasci di luce aranciata ancora brillavano nel cielo che piano piano andava a scurirsi di quella serata di fine febbraio, gli abitanti più giovani scendevano in strada nel tentativo di passare una serata diversa, una serata divertente che per un po' li portasse via da quella noiosa realtà che li circondava.
Nel motel dove Federico alloggiava regnava il silenzio, gran parte dei suoi vicini, a lui piaceva definirli tale, erano soliti uscire di sera per poter ammirare le meraviglie di quella città anche al buio della notte, i baci che i due ragazzi si donavano erano stati il solo rumore udibile per tutto il pomeriggio fino a quando il minore, ammalato, non era finito per addormentarsi sul petto di Benjamin, proprio lì dove sarebbe sempre voluto essere.

-"Mh..."
Un leggero mugolio attirò l'attenzione del più grande che se ne stava a guardare distrattamente la TV, mentre il minore dormiva beatamente stretto tra le sue braccia, lo sguardo di questo si abbassò sul ragazzo che stringeva tra le braccia e sorrise nel vedere questo stringere gli occhi nel tentativo di addormentarsi di nuovo.
-"Buongiorno piccolo principe." Sussurrò il maggiore, con un tenero sorriso stampato sul volto, e scostò all'altro i capelli biondi dal volto.
Le palpebre di Federico, a fatica, si aprirono e i suoi occhi azzurri incontrarono quelli del moro, in un momento tutto ciò che era successo quel pomeriggio stesso gli riempì la mente e lui si ritrovò a sorridere, incapace di fare altro.
-"Non credo sia giorno." Replicò. "Apprezzo comunque il soprannome che mi hai dato." Disse sorridente e alzò la testa dal petto del maggiore.
-"Così ti piace essere chiamato piccolo principe?" Chiese il moro mentre continuava ad accarezzargli i morbidi capelli biondi.
-"Solo se sei tu a farlo però." Rispose il più piccolo e si sporse in avanti per lasciargli un bacio a stampo sulle labbra arrossate.
Benjamin gli sorrise debolmente e lo strinse al suo corpo.
-"Allora lo farò per tutte le volte che vorrai." Disse in un sussurro direttamente all'orecchio del ragazzo.
-"Potresti iniziare a farlo ora allora." Replicò il biondo e appoggiò la testa sulla spalla del maggiore.
Il più grande lasciò un bacio sulla guancia del minore e avvicinò le labbra all'orecchio di questo.
-"Piccolo principe." Sussurrò. "Sei il mio piccolo principe."
Il corpo di Federico venne invaso da una scarica di brividi, chiuse gli occhi e si beò del suono della voce del ragazzo.
-"Benjamin?" Lo chiamò e si pentì nello stesso istante di averlo fatto, sapeva che era la cosa giusta da fare ma aveva paura, paura che tutto quello potesse finire.
-"Dimmi fiorellino."
Il più piccolo, a malincuore, si allontanò dal corpo del maggiore e si sedette sul divano sotto lo sguardo confuso dell'altro.
-"Perché ti stai comportando come stai facendo?" Chiese e inclinò la testa da un lato. "Non credere che mi dispiaccia, anzi, però ricordo ancora che cosa mi hai detto dopo il nostro primo bacio, ti sei pentito di ciò che abbiamo fatto e io ci sono stato male, davvero male.
Ora non voglio rinfacciarti la mia sofferenza ma voglio solo sapere se anche questa volta ti pentirai, perché in quel caso preferirei me lo dicessi subito così smetto di farmi mille idee in cui noi possiamo essere felici insieme." Continuò e sentì una morsa stringergli il petto al sol pronunciare quelle parole, se Benjamin gli avesse detto che si pentiva ancora di quel che avevano fatto come avrebbe reagito? Sarebbe riuscito a sopportarlo?
Il sorriso che illuminava il volto di Benjamin scomparve del tutto, questo si mise a sedere e si avvicinò a lui per prendergli la mano.
-"Capisco la tua preoccupazione, lo farei anch'io se fossi in te." Rispose. "Non ne hai motivo però, non questa volta."
-"Non ne ho motivo?"
-"No, Federico, questa volta non hai motivo di preoccuparti." Disse Benjamin. "La volta scorsa ero spaventato e tanto, avevo paura di quello che sarebbe potuto succedere tra di noi, paura che io finissi per legarmi troppo a te, ti ho detto che ero pentito ma in realtà ero solo spaventato.
Tu ora, giustamente, ti chiederai come sia possibile che io abbia cambiato idea in solo una settimana e ti dico che ho ancora paura ma voglio affrontare insieme a te questa paura, voglio dimostrare a te e a me stesso che possiamo stare insieme ed essere felici.
Ad oggi posso dirti che l'unica cosa di cui mi sono pentito è essermi allontanato da te.
Voglio davvero costruire qualcosa con te e spero lo voglia anche tu." Continuò mentre disegnava sulla mano del ragazzo cerchi invisibili.
Federico sentì il cuore battergli forte nel petto, tanto forte da sembrare che potesse bucargli la maglia e la pelle solo per andare a poggiarsi tra le mani dell'altro, un sorriso raggiante si stampò sul suo viso pallido per la febbre ma felice come non mai, ogni parola pronunciata dal maggiore gli era arrivata dritta al cuore ed era proprio lì dove le avrebbe conservate per sempre.
-"Resti a dormire qui con me, Benjamin?"
-"Resto fino a che vorrai avermi al tuo fianco."

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Ehi🌸
Ancora una volta grazie per quindicimila visualizzazioni, approfitto di questi ringraziamenti per scusarmi di non aver aggiornato ieri, sono stata abbastanza impegnata tutto il giorno, cosa che non prevedevo, e non sono riuscita neanche ad avvisarvi, colgo anche l'occasione per dirvi che anche se Benjamin si è tinto i capelli rosa in questa storia resterà sempre il moro, giusto per non confondervi ahah.
Benjamin sembra essere intenzionato a creare qualcosa di serio con Federico, ci riusciranno o qualcuno glielo impedirà?
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Baci, Michi💕

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