Il più piccolo stentava a credere a ciò che era successo, non riusciva a capacitarsi di quello che gli era successo.
Tra tanta gente, gente che credeva fosse migliore di lui, era stato proprio lui a sposarsi, a sposare Benjamin Mascolo, il ragazzo che diceva che non si sarebbe mai innamorato.
Lui, Federico Rossi, aveva sposato quel ragazzo dal cuore di ghiaccio e stentava a crederci; ogni volta che lo sguardo del biondo si abbassava sulle sue stesse mani sentiva il suo cuore iniziare battere più veloce che mai, vedeva quella fede, quel tatuaggio, che gli ricordava quanto fosse reale ciò che era successo, gli ricordava che lui era fortunato, che era amato e gli bastava spostare lo sguardo per ricordare chi era ad amarlo e chi lui, a sua volta, amava.
Quando Federico vedeva il moro dormire beatamente al suo fianco, sentiva qualcosa stringergli il cuore ma non gli faceva del male, affatto, anzi lo faceva sentire bene, gli faceva dimenticare tutti i suoi problemi e ciò che sarebbe successo, svaniva il mondo e restava solo lui con il suo angelo, con suo marito.
Benjamin era la sua gioia più grande, tutto ciò che aveva, ed era diventato anche suo marito, la sua famiglia.I due ragazzi si erano goduti al massimo quella loro vacanza a Daytona beach, che era diventata anche una sorta di luna di miele, e il poi grande non si era risparmiato su nulla, aveva fatto di tutto per sorprendere e far felice suo marito che non faceva altro che ringraziarlo e ogni volta che cercava di fare qualcosa per stupire Benjamin, questo, lo bloccava dicendogli che voleva essere lui a fare qualcosa e non viceversa.
I due giovani avevano visitato quel posto in lungo e in largo, aveva visitato il museo dell'arte e della scienza, il peabody auditorium, il museo della fotografia, il parco Tom Renick e Federico si era, letteralmente, innamorato della spiaggia in stile romano, tanto che aveva proposto al moro di andare a vivere lì e se solo avessero trovato una casa, di certo, Benjamin non gli avrebbe detto di no.
Il loro ritorno a casa però non era stato tanto piacevole quanto si aspettavano, presi dall'euforia e dalla gioia per ciò che era accaduto i due avevano iniziano allegramente a raccontare a Diana e Tyler tutto ciò che avevano vissuto, tutti i bei posti che avevano visitato e avevano messo particolare passione nel raccontare la proposta di Benjamin, e il biondo aveva scoperto che gli altri due erano già a conoscenza di ciò, ma erano stati bruscamente interrotti quando avevano iniziato a raccontare della loro cerimonia e Diana era andata su tutte le furie per non essere stata invitata e Tyler non aveva fatto altro che darle corda, i due erano riusciti a farsi perdonare solo promettendo loro di organizzare una piccola festa per celebrare le nozze e la donna era stata più che felice di organizzare il tutto.Erano passate alcune settimane dal matrimonio dei due giovani, settimane in cui si erano alternati momenti belli e momenti brutti ma fortunatamente i primi erano stati molti di più, in alcune occasioni il più piccolo si era sentito male ma nulla di troppo grave che potesse rovinare loro quella magica atmosfera felice che si era creata, anche una volta tornati a casa il maggiore aveva continuato a sorprendere il minore e aveva intenzione di farlo ancora una volta, quella sera stessa.
-"Dai, Benjamin, vieni qui accanto a me." Disse Federico mentre se ne stava a prendere il sole su un lettino da mare a bordo piscina, nel giardino del moro.
-"Arrivo subito amore, sto finendo di sistemare alcune cose per l'azienda." Rispose il moro mentre batteva freneticamente prima un tasto e poi l'altro sulla tastiera del suo MacBook.
-"È agosto, hai diritto ad una vacanza." Replicò il più piccolo e prese il suo bicchiere contenente qualche drink energetico che Diana gli aveva preparato.
Benjamin sospirò e abbandonò la sua postazione per potersi avvicinare al biondo, si inginocchiò accanto a lui non appena lo raggiunse.
-"Purtroppo devo lavorare ora se questa sera voglio godermi la nostra speciale serata." Gli disse e gli sfiorò la punta del naso con un dito.
-"La nostra speciale serata?" Ripeté il biondo e aggrottò la fronte. "Che cosa intendi?"
-"Oggi è il dieci agosto, la notte di San Lorenzo, credevi davvero che ce ne saremmo rimasti chiusi in casa?" Chiese retorico il più grande e sorrise divertito.
-"Dai ma è solo una sciocchezza che le stelle cadenti esaudiscono i desideri di chi le vede." Disse Federico.
-"Allora vorrà dire che mi limiterò a guardare te e le stelle, per poi pensare che sei più bello tu."Proprio come il più grande gli aveva detto, quella sera stessa la coppia di novelli sposi uscì di casa, pronta per godersi quella speciale notte.
-"Dove hai intenzione di portarmi?" Chiese Federico dopo diversi minuti da quando erano saliti in macchina.
-"È mai possibile che tu non riesca mai a trattenere la tua curiosità?" Replicò divertito il moro e girò a sinistra. "Comunque siamo arrivati, puoi smetterla di tartassarmi con le tue domande." Aggiunse e parcheggiò la sua automobile in uno spazio vuoto. "Dai vieni." Disse all'altro prima di aprire la portiera della macchina e scendere.
Il più piccolo, abbastanza stranito, imitò l'altro e fece il giro dell'autovettura per raggiungere suo marito.
-"Dove siamo?" Chiese.
-"In campagna." Rispose ovvio Benjamin e aprì il portabagagli della macchina per poi tirarne fuori delle tovaglie a scacchi e un cesto da picnic.
-"Siamo venuti qui per le stelle o per mangiare?"
-"Sai com'è Diana." Fece spallucce il maggiore prima di sorridergli. "Ora andiamo amore, non voglio perdere neanche una stella." Aggiunse e gli stampò un bacio sulle labbra prima di incamminarsi tra l'erba alta.Nonostante Federico fosse poco convinto di quella location, dopo aver attraversato l'erba alta si era dovuto ricredere, ad un certo punto l'erba era molto più bassa e perfettamente curata e davanti a loro brillava alla luce della luna un lago che sembrava luccicare.
-"Ti avrei voluto portare al mare ma sono certo che lì c'è molta più gente e io voglio godermi questo spettacolo con te." Disse Benjamin dopo aver sistemare le tovaglie sull'erba. "Con te che sei il vero spettacolo."
Il biondo arrossì e si avvicinò a lui timidamente, mentre si mordeva il labbro inferiore.
-"Chi te le ha insegnate queste frasi?
Qualche tuo ex amante?" Chiese divertito. "O le hai lette su internet?"
-"Sì, ho digitato 'frasi per far innamorare Federico Rossi'." Rispose il più grande e gli circondò i fianchi con le braccia. "E credo proprio abbiano funzionato."
-"E, dimmi, era previsto anche che ti innamorassi di me?" Chiese Federico mentre la luce della luna gli faceva brillare gli occhi.
-"No." Scosse il capo il moro. "Non c'era scritto che sentirti ridere mi avrebbe fatto innamorare di te e neanche come resistere ai tuoi occhi." Disse. "Quindi mi sono ritrovato innamorato di te."
-"E te ne penti?"
-"Federico." Lo chiamò Benjamin. "Nella vita potrò pentirmi di tutto, anche di essere nato, ma mai, e sottolineo mai, mi pentirò di essermi innamorato di te o anche solo di averti conosciuto." Concluse.
-"Ti amo, Benjamin."
-"Ti amo anch'io, fiorellino."
Lo sguardo di Federico ricadde sul cielo e un mezzo sorriso comparve sul suo volto quando vide una stella cadente.
-"Benjamin, guarda, una stella cadente!" Esclamò Federico e indicò un punto con il dito.
Il moro seguì la traiettoria dall'altro indicata e sorrise.
-"So che non credi ai desideri che si realizzano, però che ne dici di esprimermene uno con me?" Chiese.
Federico sorrise e annuì.
-"Forse sarà una frase fatta e anche scontata." Iniziò a parlare. "Il mio unico desiderio però sei tu." Disse. "Ti amo, Benjamin." Aggiunse prima di far unire le loro labbra.
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Terminal || Fenji.
FanfictionTerminal || Fenji. «Terminal 3. Un aereo preso nella speranza che tutto possa cambiare, tanti sogni ma poche speranze. Qualcosa però accadrà. Un paio di occhi saranno la sua turbolenza, sconvolgeranno la sua vita e lo cambieranno in ogni senso. Un v...