-"È un metodo per liberarsi di te, inizia parlando dei problemi in azienda e finisce dicendoti che non può più tenerti, poi ti caccerà anche da casa sua e sarai solo un ricordo per Benjamin.
Immagino che quel ragazzo che lavora dal signor Lee, Alexander, potrebbe essere un buon sostituto." Concluse.
L'ennesimo singhiozzo disperato lasciò le labbra di Federico e si appoggiò alla parete per avere un sostegno.
-"Devo ammettere però che mi dispiace vederti così." Disse Vanessa. "Che cosa farei ora?"
Federico si strofinò gli occhi e prese dei respiri profondi.
-"Lo lascerò."
Federico aveva pronunciato quelle parole con una sicurezza tale che aveva sorpresa Vanessa, che se ne stava ferma accanto a lui quasi dispiaciuta per tutto il dolore che il più piccolo stava provando, non si era però lasciata impietosire dalla vista delle lacrime del ragazzo, si era gettata i suoi lunghi capelli mossi alle spalle e aveva sorriso soddisfatta.
-"Sarà la cosa migliore per tutti, soprattutto per te e Benjamin." Disse. "Lui eviterà di doverti licenziare e di doverti lasciare e tu eviterai di soffrire.
Questa tua scelta, per quanto ora possa sembrarti dolorosa, non farà altro che aiutarvi entrambi e anche l'intera azienda.
Buona fortuna per ciò che ti accadrà, Federico." Concluse la ragazza, girò i suoi vertiginosi tacchi neri dalla suola rossa e andò via, pian piano il ticchettio dei suoi tacchi si affievolì e il silenzio piombò in quel corridoio freddo.«Ho ancora mal di testa, sono andato a fare un giro, non aspettarmi per andare a casa e non aspettarmi neanche per cena o per andare a dormire, non so a che ora tornerò, ho delle cose da fare.
Buonanotte, Benjamin.
-Federico.»
Recitava il messaggio che Benjamin aveva ricevuto pochi minuti prima di andare via, in un primo momento il ragazzo era rimasto sorpreso da quelle parole ma subito dopo aveva sospirato, aveva risposto male a Federico e sapeva quanto questo se la prendesse facilmente, di sicuro voleva avere un po' di tempo per sbollire la sua rabbia senza che nessuno lo disturbasse, neanche lui.
Il moro però non si aspettava che il minore tardasse così tanto, si era sistemato sul divano in salotto, e aveva chiesto a Diana di preparare qualcosa che Federico potesse mangiare una volta tornato, aveva accesso la TV e aveva pazientemente aspettato il ritorno del suo fidanzato, questo però non aveva fatto ritorno.
Federico non era tornato da Benjamin.Il sole era ormai alto nel cielo di quel mattino di aprile, i grandi grattacieli a tratti lo nascondevano ma il caldo di quella mattina era ben percepibile, la primavera era ormai arrivata e tutti sembravano essere rinati, proprio come i fiori.
Dei timidi raggi solari penetravano dalla grande porta finestra presente nel salotto di casa di Benjamin e furono proprio questi a svegliare il ragazzo dai capelli mori, che la sera precedente si era addormentato sul divano nell'attesa che il più piccolo ritornasse.
-"Mhh..." Mugolò Benjamin e strinse il cuscino color panna a sé.
Per il ragazzo non fu facile aprire gli occhi, sentiva il suo intero corpo indolenzito per la notte appena passata, per quanto comodo il suo divano potesse essere non era adatto per dormire così tante ore.
-"Ma ben svegliato, le sembra il caso di dormire sul divano?!"
La voce di Diana, la sua cuoca, giunse alle orecchie del ragazzo e non gli sfuggì che quello fosse un rimprovero.
-"Per giunta vestito!" Aggiunse la donna e si avvicinò di qualche passo.
-"Diana." Mugolò e nascose la faccia nel cuscino, cercando di evitare la luce del sole. "Non volevo dormire qui, mi sono addormentato mentre aspettavo Federico." Spiegò con voce assonnata.
-"Il signor Federico?"
-"Sì, lui, quanti Federico vivono in questa casa?" Chiese retorico Benjamin e, con non poco sforzo, si mise a sedere. "È tornato?" Chiese e si strofinò gli occhi.
-"È tornato ed è anche andato via." Rispose Diana.
-"Come è andato via?" Chiese il moro, improvvisamente sveglio, e aggrottò la fronte.
-"È uscito di buon mattino e mi ha detto di darle questa." Disse la donna e tirò fuori, dalla tasca del suo grembiule, una lettera un po' stropicciata per porgergliela. "Deve essere molto importante data la sua espressione." Aggiunse e andò via.
Benjamin si sistemò meglio sul divano, si stropicciò gli occhi e aprì la lettera, per quanto stropicciata potesse essere capì all'istante che si trattava della scrittura del suo fidanzato, la sua scrittura tanto disordinata ma che tanto lo faceva sorridere, anche in quel momento, quando però lesse il contenuto di quella lettera il sorriso svanì dal suo viso.«Buongiorno Benjamin,
immagino che Diana ti abbia dato questa mia lettera e che tu ti stia chiedendo perché ne sto scrivendo uno e non sono al tuo fianco, o magari starai pensando che è una cosa romantica ma, fidati, non lo è ma non ho trovato altri modi per dirti ciò che dovevo, non me la sentivo di guardarti negli occhi quindi ho preferito scriverti queste poche ma importanti righe.
Potrei dirti che abbiamo preso scelte affrettate, che la nostra intera relazione sia stata affrettata e che, ad oggi, non ne sono più convinto ma mentirei, sono fermamente convinto di tutte le scelte che abbiamo preso ma lo sono ancora di più di questa mia nuova scelta che, magari, tu potresti non condividere.
Non ci conosciamo da molto ma insieme ne abbiamo vissute tante, abbiamo litigato più di quanto fosse concesso e ci siamo amati ancor di più, credo però sia giunto il momento di mettere fine a questa nostra relazione.
Ho sempre sentito dire che le cose se durano troppo stancano e finiscono per perdere la loro magia e credo che questo sia il nostro caso.
È arrivata la nostra fine, non esiste più un noi, Benjamin, torniamo ad essere due persone separate che in comune non hanno nulla più che un bel periodo passato insieme.
Forse vorrai capire il perché di questa mia scelta o forse lo sai già, tutto ciò che posso dirti però è che non tornerò indietro, questa è la mia decisione e non voglio che tu tenti in alcun modo di farmi cambiare idea.
Insieme abbiamo passato dei momenti davvero belli e li porterò sempre con me, è arrivato il momento però che diventino solo ricordi.
Ho già portato via tutto da casa tua questa notte, le chiavi sono sul comodino in camera tua, così come anche il bracciale che mi hai regalato, l'anello puoi tenerlo, pensavo davvero quelle cose quando te le ho dette e spero che per te possa essere un ricordo felice.
Spero tu possa avere nella vita tutto ciò che vuoi e anche tutto ciò che meriti, perché sei un ragazzo speciale e meriti tanto, io però non sarò lì con te a condividerlo.
Ti auguro il meglio e ti auguro di trovare qualcuno che possa renderti più felice e apprezzarti più di me.
Buona vita Benjamin.
-Federico Rossi.»------------------------------------------------------------
Ehi🌸
Come va?
Anche oggi vi ringrazio per le visualizzazioni, questa storia tra pochi giorni compirà due mesi e siamo già a trentasei mila visualizzazioni, grazie infinite, vi adoro💓
Federico ha preferito credere a Vanessa e ha lasciato Benjamin, che cosa farà ora lui?
Lotterà per Federico o era proprio ciò che desiderava?
Vanessa ha detto la verità al piccolo Federico o fa tutto parte di un suo gioco per manipolare i due?
Tante cose devono ancora accadere e sconvolgeranno tutto, preparatevi all'inimmaginabile.
Se vi va potete commentare questa storia su Twitter usando l'hashtag #TerminalFenji, mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate☺️
Se volete entrare nel gruppo WhatsApp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero, vi aggiungerò subito.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @fvedericoshvrt e su Instagram come @/fixhvrtx.
Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Baci, Michi💕
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Terminal || Fenji.
FanfictionTerminal || Fenji. «Terminal 3. Un aereo preso nella speranza che tutto possa cambiare, tanti sogni ma poche speranze. Qualcosa però accadrà. Un paio di occhi saranno la sua turbolenza, sconvolgeranno la sua vita e lo cambieranno in ogni senso. Un v...