Ninety.

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-"Tu sei totalmente folle." Disse. "È anche per questo però che ti amo."
-"Quindi questo è un?" Lo invitò a continuare il minore che non ne poteva più di stare sulle spine.
-"È un sì, Federico." Disse Benjamin. "Voglio sposarti qui, adesso.
Solo noi."
Il biondo si era morso il labbro inferiore nel sentire quelle parole, lottava contro se stesso per reprimere un sorriso che, a detta del maggiore, sarebbe riuscito ad oscurare anche il sole, ma non riuscì a reprimere anche la voglia di baciare ancora e ancora le labbra del suo fidanzato, infatti, dopo solo pochi istanti il ragazzo si gettò sul corpo e fece unire le loro labbra in un bacio che tolse il fiato ad entrambi, un bacio che suggellò quel loro momento tanto importante.
Pochi minuti dopo, invece, Benjamin si ritrovò sdraiato sulla sabbia calda della spiaggia, il corpo del suo fidanzato su di lui mentre Federico continuava ad accarezzare la pelle nuda sotto la maglia del moro, moriva dalla voglia di privarlo di quello strato di tessuto e venerarlo in tutta la sua bellezza, mentre continuava a ripetergli che sarebbe stato suo marito ma delle voci poco distanti da loro li interruppero e il moro si lasciò andare ad una breve risata, prima di interrompere il loro bacio.
-"Ehi, calmo piccolino, calmo." Rise divertito il moro e sistemò la testa sulla sabbia in modo da guardare meglio il minore, che aveva le labbra gonfie e le gote arrossate. "Di solito viene prima il matrimonio e poi la prima notte di nozze." Disse sorridente e accarezzò i capelli del biondo.
-"Sì ma noi non abbiamo mai fatto nulla di normale, quindi anche questa volta potremmo fare a modo nostro." Replicò Federico e fece per catturare nuovamente le labbra del maggiore ma questo lo bloccò, mettendogli un dito sulle labbra.
-"Per quanto io abbia voglia di averti, proprio ora." Iniziò a parlare Benjamin e fece alzare di poco l'altro per potersi mettere a sedere. "Ho molta più voglia di sposarti, non voglio perdere neanche un minuto.
Non più."

I due ragazzi spesero ancora qualche minuti seduti sulla sabbia, in riva al mare, dove solo poco prima il moro aveva chiesto la mano dell'altro, ma alla fine anche il più piccolo si convinse che avevano tutto il tempo per potersi avere, non avevano però più tempo da perdere per raggiungere il loro sogno.
Per sposarsi.
Per diventare una cosa sola.
Benjamin e Federico si presero per mano e abbandonarono quella spiaggia in cui si erano detto di sì, per andare a rincorrere il loro sogno, chiesero agli abitanti se ci fosse una chiesa e seguendo le loro indicazioni non impiegarono molto tempo per raggiungerla, i due si fermarono solo per prendere degli abiti più adatti ad una cerimonia, perché Federico si era categoricamente rifiutato di sposarsi con i jeans e il moro non era riuscito a dirgli di no, neanche quella volta.
-"Come hai detto che si chiama questa chiesa?" Gli chiese Federico mentre percorrevano la navata.
-"È la basilica di San Paolo." Rispose il moro e gli prese la mano.
La chiesa sembrava abbastanza moderno, nulla a che fare con l'aspetto esterno di quella basilica, le sedie bianche erano disposte in file ordinate ai due lati della chiesa e i raggi del sole al tramonto filtravano attraverso le grandi finestre, un lungo tappeto blu era sistemato sulla navata e terminava all'altare, alle cui spalle c'erano dei vetri colorati raffiguranti immagini sacre, doveva esserci stato un matrimonio poco prima, l'intera chiesa era decorata con fiori e addobbi tipici dei matrimoni che fecero esultare il minore.
-"Salve ragazzi." Disse il prete che se ne stava all'altare a sistemare delle cose. "Posso aiutarvi?"
-"Buonasera padre." Lo salutò il moro con tono pacato. "Sì, potrebbe aiutarci, noi vogl..." Stava parlando ma il suo fidanzato lo bloccò.
-"Noi vogliamo sposarci!" Esclamò Federico decisamente più euforico.
-"Oh." Si limitò a dire l'uomo per la sorpresa. "E a giudicare dai vostri abbigliamenti credo vogliate farlo anche subito."
-"È quello che vorremo." Rispose il più grande. "È possibile?"
L'uomo sorrise e annuì.
-"Nulla è impossibile, mie cari ragazzi." Disse e si sistemò meglio gli occhiali da vista sul naso. "Avete portato dei testimoni?" Chiese.
Benjamin iniziò a boccheggiare, non aveva minimante pensato a quel dettaglio, mentre Federico si guardò intorno e sorrise quando due giovani ragazzi, all'incirca della loro stessa età, entrarono nella chiesa.
-"Ehi, ragazzi, io sono Federico e lui è Benjamin." Disse il biondo raggiante e si avvicinò ai due, che li guardarono straniti. "E vogliamo sposarci, che ne dite di farci da testimoni?" Chiese come se fosse la cosa più normale di sempre.

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