Il più piccolo aveva deciso di fidarsi delle parole del suo fidanzato e di Diana, questi non avevano fatto altro che elogiare le incredibili qualità del dottor Cameron, che sembrava aver guarito il mal di testa della stessa Diana e di molte persone nella zona e non, Federico era ormai distrutto da quel terribile mal di testa che non voleva saperne di lasciarlo in pace neppure per un tempo sufficiente a farlo riposare, solo la camomilla della donna sembrava riuscire a dargli un po' di sollievo ma questo si riduceva sempre di più e, ogni volta, io mal di testa tornava sempre più prepotente a tormentarlo.
Non appena Federico aveva dato al suo fidanzato il permesso di contattare il dottore e fissargli un appuntamento, il più grande non aveva perso tempo, si era messo alla ricerca del numero di telefono del dottor Cameron ed aveva esultato entusiasta quando era riuscito a trovarlo tra una pila di scartoffie, quel suo urlo felice aveva provocato un verso di disapprovazione da parte del minore che stava cercando di riposare, per fortuna di entrambi il dottore, da sempre noto per essere sempre impegnato e per le visite fatte dopo mesi dalla prenotazioni, aveva uno spazio vuoto nella sua agenda e riuscì a fissare un appuntamento al più piccolo per due giorni dopo.
Federico finalmente sarebbe stato meglio.In quei due giorni il biondo non aveva fatto altro che lamentarsi per quel terribile cerchio alla testa che non voleva saperne di lasciarlo andare, non gli dava tregua e non gli dava neppure modo di riposare nelle ore notturne, Benjamin era sinceramente preoccupato per la situazione del suo fidanzato e, per questo motivo, spesso finiva per restare sveglio accanto a lui, nel tentativo di dargli sollievo ma sapeva di non poterlo fare, quella mancanza di sonno, però, rendeva irascibile il più piccolo che spesso finiva per scacciarlo via in malo modo ma dopo soli pochi minuti finiva per scusarsi con lui e pregarlo di abbracciarlo.
Anche quella notte il più piccolo aveva faticato a prendere sonno, solo dopo ore di carezze da parte del moro era riuscito a chiudere occhio per qualche ora ma al suo risveglio, se possibile, il suo mal di testa sembrava essere peggiorato, la sua unica consolazione era il ragazzo che continuava a stargli accanto e che quello sarebbe stato il suo ultimo giorno con quegli assurdi mal di testa, o almeno lo sperava.
-"Piccolino, sei pronto?" Gli chiese il maggiore, mentre si sistemava i capelli ancora leggermente bagnati, ed entrò nella loro stanza da letto.
Federico, ancora sdraiato a letto e con il suo pigiama blu, aprì un occhio per osservare il suo fidanzato, vide il corpo bagnato di questo coperto solo da un asciugamano bianco e fece una smorfia che l'altro non riuscì a decifrare.
-"Ti sembro pronto?" Brontolò e strinse il cuscino bianco e fresco, quello che di solito usava il maggiore, al suo petto.
Il moro sospirò e andò ad accomodarsi sul letto, di fianco al suo fidanzato.
-"Hai ancora mal di testa?" Gli chiese e avvicinò una mano per accarezzargli i capelli.
Il più piccolo emise un ringhio basso e scostò la mano del maggiore con fare brusco.
-"Credi che se non avessi mal di testa andrei da un dottore che mi metterà sotto sopra la testa?!" Esclamò e si maledì subito dopo per aver alzato la voce, una fitta più acuta di altre lo colpì e lo costrinse a gemere di dolore.
Benjamin, ignorò le urla del suo fidanzato, lo prese tra le braccia e lo strinse al suo petto ancora bagnato, prima di stampargli un bacio sulla fronte.
-"Il dottor Cameron scoprirà a che cosa è dovuto e starai meglio."
-"E se non ci riuscisse?"
-"Se non ci riuscisse ti porterei dal miglior medico che esiste al mondo." Rispose Benjamin. "Pur di farti star bene farei di tutto, ti porterei ovunque." Aggiunse e lo strinse di più a lui.
Il biondo sospirò e chiuse gli occhi, per lasciarsi stringere meglio dal suo fidanzato e bearsi della sensazione delle sue braccia muscolose strette al suo corpo esile.
-"Grazie, Benjamin." Sussurrò.
-"Sei dimagrito." Costatò il più grande, quasi riusciva a sentire le ossa del suo fidanzato sotto le sue stesse mani. "Dovresti mangiare di più." Aggiunse.
-"Non appena mi passerà il mal di testa lascerò che tu e Diana mi rimpinziate di cibo fino a farmi scoppiare." Replicò Federico e si lasciò andare ad un piccolo sorriso che scaldò il cuore del minore.
-"Ti vizierò come si fa con un bambino." Rise il moro e lo strinse.
-"Sono il tuo bimbo, no?"
-"Lo sei sempre." Sussurrò Benjamin. "Ora il mio bimbo deve prepararsi perché è già fin troppo tardi."
-"E tu vai ad asciugarti, prima che decida di rimandare l'appuntamento e restare qui con te." Gli fece l'occhiolino il più piccolo e si costrinse ad abbandonare le braccia del suo fidanzato e ad andare in bagno. "Comunque prendo la tua felpa nera, non osare indossarla tu." Aggiunse e l'altro alzò gli occhi al cielo divertito.Dopo poco più di un'ora i due ragazzi, preoccupati e anche stanchi per la notte quasi del tutto insonne appena trascorsa, giunsero allo studio del famigerato dottor Cameron e il più grande non si sorprese di vederlo pieno di pazienti, mentre il biondo sgranò gli occhi alla vista di così tanta gente, doveva essere davvero bravo.
-"Così tanta gente soffre di mal di testa?" Chiese Federico e si strinse al braccio del suo fidanzato, mentre si dirigevano verso due seggiole bianche vuote.
Il moro riuscì ad accomodarsi prima che una coppia li precedesse e invitò al suo fidanzato a fare lo stesso, mentre guardava con sguardo trionfante la coppia che stava sbuffando per aver perso il posto.
-"Ashton non si occupa solo di mal di testa, piccolo." Rispose il moro e gli sistemò la felpa nera che aveva preso da lui, proprio come aveva detto. "È uno dei dottori più importanti in zona." Gli spiegò.
-"Oh, quindi si chiama Ashton?" Chiese. "Credevo fosse solo il dottor Cameron, è da due giorni che lo sento chiamare solo in questo modo." Disse e si accoccolò sulla spalla del suo fidanzato.
La porta dello studio si aprì e una donna, con un camice verde da cui si intravedeva un pantalone bianco coordinato alle scarpe e i capelli biondi legati in uno chignon alto, diede uno sguardo alla sua cartellina grigia prima di guardare i pazienti e pronunciare, a gran voce, un nome.
-"Federico Rossi." Esclamò.
Il ragazzo in questione, Federico, la maledì per aver usato quel tono di voce e si alzò seguito dal moro che lo condusse verso la donna.
-"Siamo noi, grazie." Disse il moro e fece per aprire la porta ma la donna lo bloccò.
-"Lei è un parente del paziente?" Chiese con sguardo critico.
Benjamin ghignò e aprì la porta.
-"Io sono Benjamin Mascolo." Disse ed entrò nella stanza, sotto lo sguardo incredulo della donna che stava balbettando delle scuse impacciate.-"Benjamin, che piacere!" Esclamò un uomo, evidentemente sulla quarantina e di bell'aspetto, non appena entrarono nello studio.
-"Ashton, il piacere è tutto mio!" Rispose il moro e lasciò il più piccolo per salutare il dottore.
-"Credevo non ti saresti più fatto vedere." Rise il dottore.
-"In questo periodo sono stato molto impegnato, ma quando vuoi sei invitato a cena da me." Rispose Benjamin e indietreggiò di qualche passo.
-"Ti prendo in parola." Disse Ashton prima di guardare il biondo. "Suppongo tu sia Federico."
-"Sì, sono io, piacere di conoscerla." Disse il più piccolo e gli porse la mano.
-"Dammi del tu e spogliati." Rispose l'uomo e gli tese la mano.
Nel sentire quelle parole, Federico sgranò gli occhi mentre il moro lo fulminò con lo sguardo.
-"Non può fare gli esami vestito." Spiegò l'uomo divertito.
-"Che tipo di esami farò?" Chiese il biondo e iniziò a slacciarsi la felpa.
-"Di tutto, analisi del sangue, radiografie, di tutto." Disse Ashton. "Andrà tutto bene, starai bene." Aggiunse prima di sparire oltre una porta verde.
Benjamin gli mise le mani sulle spalle e lo voltò verso di lui.
-"Andrà tutto bene, Federico."----------------------------------------------------------
Ehi🌸
Cinquantotto mila visualizzazioni, davvero?
Non mi sarei mai immaginata che questa storia crescesse così tanto in poco più di due mesi, ogni giorno il sostegno che mi dimostrate aumenta e io ve ne sono infinitamente grata, so di essere stata molto spesso poco costante nell'aggiornare questa storia, a causa degli esami, e per farmi perdonare presto ci sarà un doppio aggiornamento, non so quando ma presto.
Volevo anche dirvi, inoltre, che ho deciso che questa storia avrà cento capitoli e, in seguito, l'epilogo, quindi mancano ventiquattro capitoli alla fine della storia, dovrete sopportarmi ancora per un po'.
Passando al capitolo, un nuovo personaggio ha fatto la sua comparsa, che cosa porterà con lui? Succederà qualcosa?
Ve lo ripeto da ormai un po', ora però ve lo ripeto, tutto sta per cambiare di nuovo, manca molto meno di quanto pensate, preparatevi a tutto.
Se vi va potete commentare questa storia su Twitter usando l'hashtag #TerminalFenji, mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate☺️
Se volete entrare nel gruppo WhatsApp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero, vi aggiungerò subito.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @fvedericoshvrt e su Instagram come @/fixhvrtx.
Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Baci, Michi💕
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Terminal || Fenji.
FanfictionTerminal || Fenji. «Terminal 3. Un aereo preso nella speranza che tutto possa cambiare, tanti sogni ma poche speranze. Qualcosa però accadrà. Un paio di occhi saranno la sua turbolenza, sconvolgeranno la sua vita e lo cambieranno in ogni senso. Un v...