-"Benjamin, va tutto bene?"
-"Andrà meglio se mi dirai perché vuoi andare in camera."
-"Non è abbastanza ovvio?" Chiese retorico il biondo.
-"È ovvio che io voglio te ma tu che cosa vuoi?" Replicò Benjamin. "Tu che cosa vuoi, Federico?"
-"Voglio te." Rispose Federico. "Anch'io voglio te, Benjamin."
Quelle parole furono per il moro tutto ciò di cui aveva bisogno per sapere che l'altro lo desiderava tanto quanto lo desiderava lui, quelle parole furono per lui il segnale che poteva smetterla di pensare, smetterla di chiedersi se tra di loro sarebbe finita, è semplicemente bearsi delle sensazioni che il più piccolo gli faceva provare.
-"E io non avevo bisogno di sentirti dire altro." Sussurrò Benjamin, gli occhi illuminati dalla luce della luna e un sorriso raggiante che non accennava a svanire dalle sue labbra, le stesse labbra che, dopo soli pochi minuti, incontrarono quelle del biondo che non esitò a rispondere a quel contatto.I vestiti dei due ragazzi giacevano in un angolo buio ai piedi del grande divano, qualche cuscino li affiancava, mentre i due ragazzi continuavano a rubarsi carezze alla luce della luna, si guardavano negli occhi e non riuscivano a fare altro che sorridersi, dopo tanto dolore erano di nuovo insieme e nessuno li avrebbe separati.
Non più.
-"Ti voglio, Federico, ti giuro che ti voglio." Sussurrò Benjamin, incapace di non dire all'altro ciò che stava provando in quel momento.
-"Sono qui, Benjamin." Rispose il biondo e alzò la testa per stampargli un bacio a stampo. "Sono qui per te, voglio quello che vuoi tu.
Voglio te." Aggiunse e gli cinse i fianchi con le braccia.
-"Voglio renderti felice, amore mio, giuro che è quello che voglio." Disse il più grande. "Voglio darti ciò che la vita, prima di questo momento, non ti ha dato.
Voglio darti tutto ciò che ho.
Tutto ciò che ho è tuo, io sono tuo.
Voglio renderti felice, voglio vederti sorridere ogni giorno." Continuò.
-"Tu mi rendi felice, con te sono felice come non sono mai stato prima di questo momento." Rispose Federico. "Sorriderò ogni giorno solo se tu resterai al mio fianco.
Io voglio te nella mia vita, voglio che tu sia la mia felicità.
Voglio il tuo amore, Benjamin." Concluse.
-"Il mio amore è tuo." Rispose Benjamin. "Io sono tuo." Aggiunse e si sistemò meglio tra le gambe nude del minore.
Il più piccolo si sporse in avanti per far unire le loro labbra ma la luce del salotto si accese e i due sobbalzarono.
-"Oh, insomma ragazzi, andare in stanza era così tanto difficile?" Borbottò una voce di una donna.
Il moro si rilassò, visibilmente, nel sentire quella voce e si voltò per guardare la donna, stando ben attento però a non scoprire il corpo del suo fidanzato.
-"Buonasera Diana, sai di essere particolarmente bella questa sera?" Chiese radioso il ragazzo.
-"Anche tu sei uno spettacolo, uno spettacolo che preferirei non vedere." Rispose Diana. "Ti dispiace coprirti, Benjamin?
Va bene che ti conosco e che ti ho anche cambiato i pannolini, ora però credo che tu stia un po' esagerando." Continuò con tono duro, il sorriso divertito però che era comparso sul suo volto la tradivo.
Il più grande prese una coperta blu, lasciata ai piedi del divano, e coprì il suo corpo nudo è quello del minore.
-"Ciao Federico, che piacere vederti, ti andrebbe una tazza di latte?"
Federico arrossì imbarazzato, si mise a sedere sul divano, stando però ben attento a non scoprirsi.
-"Uhm, n- no, grazie D- Diana..." Balbettò il più piccolo. "Sto bene c- così." Aggiunse e si passò una mano tra i capelli.
-"Sei sicuro, tesoro?" Gli chiese la donna. "Ti vedo molto accaldato, hai la febbre per caso?"
Benjamin, divertito dalla reazione del suo fidanzato, decise di intervenire per aiutare il minore.
-"Sta bene, tranquilla." La rassicurò il moro. "Saranno le luci troppo forti, dovremmo deciderci a cambiarle." Aggiunse, nella speranza di riuscire a cambiare argomento.
Diana alzò gli occhi al cielo e finse di credere alla sua giustificazione.
-"Sapete ragazzi, sono felice di vedervi di nuovo insieme." Disse. "Non riuscivo a credere che vi foste separati." Aggiunse e tornò al piano di sopra.
-"Benjamin?" Lo chiamò Federico.
-"Dimmi, piccolino."
-"Voglio parlare con Justin, voglio chiarire con lui."Quella notte il più piccolo preferì restare a dormire a casa del moro, dopo ciò che gli aveva detto si era sorpreso della reazione del ragazzo.
Federico gli aveva detto di voler chiarire con Justin, aveva aspettato fin troppo per farlo, e il moro non aveva tardato nel dargli ragione, anche lui era del parere che doveva risolvere questa situazione, Justin si era solo ritrovato tra la loro storia senza neppure conoscerli, e gli aveva proposto di farlo il prima possibile, il più piccolo non aveva perso tempo e aveva inviato in quello stesso momento un messaggio al castano, per dargli appuntamento a quello stesso pomeriggio e con sua sorpresa l'altro aveva accettato.
-"Sei pronto, piccolino?" Gli chiese il maggiore mentre accompagnava il suo fidanzato al bar dove lui e Justin si sarebbero dovuti vedere, lo stesso dove si erano conosciuti.
-"Sì, lo sono."
-"E sei sicuro che vuoi che io sia presente?"
-"Ho bisogno di te." Rispose Federico, convinto delle sue parole, e si sistemò il giubbotto di pelle nero prima di aprire la porta del bar, dove era già riuscito ad intravedere la sagoma del castano.-"Justin." Lo chiamò Federico, mentre avanzava tra i tavoli per raggiungere il castano, seguito dal moro che si guardava intorno curioso.
-"Ehi, Federico!" Esclamò il castano e il minore si sorprese di notare quanto fosse allegro, nonostante ciò che era successo il ragazzo gli aveva riservato uno di quei sorrisi che a lui tanto piacevano. "Che piacere vederti." Aggiunse e gli diede una pacca sulla spalla, non appena fu abbastanza vicino. "Ehi, Benjamin, come stai?"
Il moro strabuzzò gli occhi e si ritrovò a domandarsi se il ragazzo usasse qualche tipo di sostanza.
-"Uhm, sto bene, grazie." Rispose, abbastanza insicuro delle sue parole.
I tre ragazzi si accomodarono al tavolo, dove era già presente il caffè ordinato dal castano, e a prendere la parola fu il più piccolo.
-"Justin io, noi, vogliamo chiederti scusa." Disse Federico e il castano aggrottò la fronte. "A me e Benjamin, in particolare modo a me, dispiace per ciò che è successo.
Tu non avevi, non hai, alcuna colpa per ciò che è successo nella nostra - indicò lui e Benjamin - storia, anzi, tu mi sei stato accanto pur non conoscendomi e hai cercato di aiutarmi per quanto potevi.
Non meritavi che ti facessimo quel che abbiamo fatto, anche se ti conosco poco mi rendo conto che sei un ragazzo speciale e meriti solo cose belle, ti assicuro che queste non sono frasi fatte per farti sentire meglio, penso davvero queste cose." Concluse il biondo, sperando di non aver infastidito l'altro con le sue parole, forse dirgli quanto speciale fosse non era una buona idea dato ciò che avevano fatto.
Justin spostò la tazza bianca del caffè, ormai freddo, e sospirò.
-"Tu hai solo seguito il tuo cuore, l'avete fatto entrambi e vi ammiro." Disse. "Vorrei davvero tanto avere il tuo stesso coraggio, Benjamin, io non riuscirei mai a lottare per una persona come fai tu.
Voi non dovete chiedermi scusa, non serve.
Anche se tu sei innamorato di lui sono felice di averti conosciuto, Federico e mi dispiace non poterti vedere mai più." Aggiunse.
-"Perché non vi vedrete più?" Si intromise il moro, che fino a quel momento era stato in silenzio.
-"Immagino che non ti faccia piacere sapere che Federico mi frequenta e non voglio creare problemi tra di voi."
-"Non vedo che problemi possano esserci." Rispose Benjamin e fece spallucce. "Potete essere amici, se vi va."-------------------------------------------------------------
Ehi🌸
Grazie infinite per le cinquantatré mila visualizzazioni, per il supporto che mi mostrate ogni giorno e per tutto ciò che fate per me, grazie infinite♥️
Volevo anche dirvi che, fidanzati o meno, io continuerò a scrivere storie su di loro e mi farebbe piacere se voi continuaste a leggere, per me non cambia nulla e mi farebbe piacere se anche per voi fosse così.
Passando al capitolo, Federico ha finalmente chiarito con Justin e questo sembra essere felice della relazione dei due ragazzi, anche Benjamin si è mostrato comprensivo e gli piacerebbe che Federico e Justin fossero amici, come continuerà?
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Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Baci, Michi💕
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Terminal || Fenji.
FanfictionTerminal || Fenji. «Terminal 3. Un aereo preso nella speranza che tutto possa cambiare, tanti sogni ma poche speranze. Qualcosa però accadrà. Un paio di occhi saranno la sua turbolenza, sconvolgeranno la sua vita e lo cambieranno in ogni senso. Un v...