Thirty nine.

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-"Io ti aspetterò, io voglio te, non il tuo corpo."
Quelle parole avevano profondamente compito il più piccolo che non era riuscito a trattenere una lacrima, una lacrima di gioia però, non si aspettava di certo che il moro gli dicesse quelle cose, non credeva che fosse disposto ad aspettare ancora, dato soprattutto come stavano procedendo le cose tra di loro e di come lui stesso quella sera gli avesse fatto intendere di voler fare ciò che voleva anche lui, non poté negare a se stesso, però, che le parole di Benjamin lo consolarono e gli fecero capire quanto il ragazzo tenesse a lui.
Quella notte Benjamin si prese cura del più piccolo, si prese cura del suo fiorellino, come meglio poteva, asciugò le poche lacrime di gioia che sfuggirono al controllo del minore, lo strinse al suo petto e lasciò che si addormentasse con la sicurezza che lui ci sarebbe stato anche il giorno seguente, quello dopo ancora e tutti quelli che sarebbero arrivati; il moro di certo non negava che provava un forte desiderio nei confronti del più piccolo, la sua bellezza e il suo fisico, a suo parere, perfetto non gli erano mai stati indifferenti ma non avrebbe mai costretto l'altro a fare qualcosa che non desiderava fare, voleva che la loro prima volta fosse speciale per entrambi, un ricordo da conservare con cura e di cui avrebbero parlato sorridendo una volta anziani, seduti su delle sdraio colorate nella terrazza della loro casa, la stessa dove avrebbero cresciuto i loro bambini, forse era assurdo e anche prematuro fare dei programmi del genere, conosceva Federico da poco più di due mesi, ma sapeva di voler un futuro con lui, da quando l'aveva conosciuto, per la prima volta immaginando il suo futuro vedeva qualcuno al suo fianco e non voleva rovinare tutto solo per seguire i suoi istinti, avrebbe aspettato e rispettato Federico fino a quando questo non si sarebbe sentito sicuro.

Il sole illuminò quel, altrimenti grigio, mercoledì mattino e tutto ciò che esso comportava, il solito traffico mattutino di New York, le scuole che iniziavano ad affollarsi di studenti, i negozi che aprivano le serrande e i giovani innamorati.
Benjamin e Federico avevano trascorso l'intera nottata stretti l'uno all'altro, la testa di Federico poggiato sul petto del moro mentre questo continuava a stampargli teneri baci sulla fronte, il sorriso stampato sul volto e l'amore nel cuore.
-"Benjamin, è tardi, dobbiamo andare a lavoro." Disse, per l'ennesima volta, Federico mentre si infilava la sua giacca militare.
-"Rilassati, piccolino." Rispose il moro e lo raggiunse all'ingresso. "Questa mattina non andremo a lavoro." Aggiunse e lo aiutò a sistemarsi il colletto della giacca.
-"Che cosa?"
-"Questa mattina andremo un po' in giro per negozi." Disse Benjamin e poggiò le mani sulle spalle del minore, con un sorriso furbo stampato sul volto. "Voglio coccolarti un po' e hai bisogno di vestiti che ti rendano giustizia!"
Esclamò.
-"Che cosa hanno i miei vestiti di male?" Chiese il biondo e incrociò le braccia al petto offeso.
-"Nulla." Replicò il più grande. "Muoio però dalla voglia di vederti in giacca e cravatta, quindi andiamo." Aggiunse e, senza perdere tempo, prese la mano del minore e lo trascinò fuori dalla stanza.

Federico si era lasciato trasportare lungo la città come se fosse una trottola, durante il viaggio in macchina aveva più volte cercato di convincere l'altro di non necessitare degli abiti nuovi, tantomeno abiti eleganti, riteneva che non fossero il suo genere, ma Benjamin non aveva voluto sentir ragione, gli aveva detto che a lavoro ci sarebbe stati degli importanti eventi e lui che era il fidanzato del capo non poteva presentarsi con i jeans e una felpa troppo grande per lui, i due avevano vagato per circa un'ora tra le strade trafficate di New York e quando giunsero alla loro meta Benjamin sorrise soddisfatto mentre il più piccolo alzò gli occhi al cielo.
-"Benjamin i vestiti in questo negozio costano tanto quanto tutti gli abiti che ho a casa!" Esclamò Federico mentre girovagavano per il negozio alla ricerca di qualcosa che potesse stare bene al più piccolo.
-"Prima cosa: vivi in un motel, non in una casa Federico, e di questo ne dovremmo parlare, non mi piace." Lo corresse il moro. "Seconda cosa: non mi importa del loro prezzo, voglio solo coccolarti come meriti." Concluse.
-"Non permetterò che tu spenda così tanto solo per uno stupido vestito." Replicò il più piccolo e si fermò al centro del negozio al momento vuoto.
Benjamin si voltò verso di lui e sbuffò.
-"Sai che cosa non dovresti permettere?" Chiese retorico. "Che quello lì - indicò un commesso che continuava ad osservarli, con fare attento, dalla cassa - continui a spogliarti con gli occhi!"
Il biondo seguì la traiettoria da l'altro indicato e aggrottò la fronte.
-"Benjamin non credo mi stia guardando, o almeno non nel modo in cui tu pensi." Disse. "Credo sia semplicemente interessato a capire se vogliamo comprare o meno." Aggiunse.
-"Ehi tu!" Esclamò il più grande e si voltò verso il commesso che trasalì. "Vuoi scattargli una foto?! Così almeno puoi continuare a sbavare su quella e smetti di guardarlo come se volessi sbatterlo al muro in questo preciso momento!" Continuò.
Le guance del giovane commesso si tinsero di un rosso intenso e si sistemò meglio gli occhiali con fare impacciato.
-"M- mi scusi..."

Dopo il piccolo battibecco di Benjamin con il commesso, in cui Federico si era visto costretto a trascinare il suo fidanzato via, i due ragazzi erano riusciti a trovare qualcosa che potesse andare mene al minore, nulla di troppo elegante ma che comunque faceva la sua figura, e il moro aveva insistito affinché lo provasse.
-"Benjamin non credo faccia per me!" Esclamò Federico dall'interno del camerino, mentre osservava la semplice camicia bianca che indossava.
-"Dai esci e fammi vedere!" Rispose il moro che lo attendeva all'esterno. "O meglio, entro io, non voglio che quello lì ti guardi ancora." Continuò e si avvicinò al camerino per entrare.
Il più piccolo non riuscì a trattenere una fragorosa risata nell'udire le parole dell'altro.
-"Sei troppo geloso, lo sai?" Chiese e inclinò la testa da un lato.
-"Capita quando si ha un fidanzato bello come il mio." Rispose Benjamin e gli sorrise. "E comunque ti sta benissimo, sei perfetto." Aggiunse e gli prese la mano per farlo roteare su se stesso.
-"Non credo faccia per me, così come non credo che quel ragazzo mi stesse guardando."
Il più grande alzò gli occhi al cielo e tirò il più piccolo a sé.
-"Chi non ti guarderebbe?"
Furono le ultime parole che il giovane disse prima di far incontrare le loro labbra per l'ennesima volta in quella giornata, spinse al muro il biondo e lo incastrò con il suo stesso corpo, Federico mugolò a quel contatto, lasciò che l'altro facesse quello che preferiva con lui, non obbiettò quando Benjamin gli sbottonò la camicia e nemmeno quando lo attirò più vicino al suo corpo, un solo verso di contrarietà lasciò le sue labbra arrossate quando, Benjamin, lasciò le sue labbra per scendere sul suo collo.
-"B- Benjamin..." Balbettò Federico, che chiuse gli occhi e gettò all'indietro la testa per fornire all'altro maggiore accesso alla sue pelle abbronzata, e alle orecchie del moro apparve come il canto di un angelo. "C- che cosa stai facendo?" Chiese prima di mugolare per il piacere e inarcare la schiena per avere un maggior contatto con il corpo dell'altro.
Benjamin però non rispose, continuò in quella lenta tortura a cui aveva dato vita, continuò a baciare e succhiare un determinato lembo di pelle del minore e si beava del suono degli gemiti sommessi del ragazzo, solo dopo diversi minuti si staccò e con aria soddisfatta ammirò il più piccolo.
-"Così almeno quello lì capirà che sei solo mio." Disse e fece voltare Federico verso lo specchio, per poi abbracciarlo da dietro. "Ora tutti sapranno che sei mio."

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Ehi🌸
Ancora scusatemi per non aver aggiornato questi due ultimi giorni ma, come vi ho già detto, sono impegnata con gli esami di stato e al momento hanno la priorità su tutto, vi ricordo però il doppio aggiornamento che ci sarà domenica e anche che lunedì, purtroppo, nuovamente non aggiornerò per lo stesso motivo, detto questo vi ringrazio, ancora una volta, per le visualizzazioni, è incredibile il supporto che mi mostrate quotidianamente e quanto in fretta cresca questa storia, grazie di vero cuore.
Benjamin sembra essere geloso del suo piccolo Federico e non  esita a mostrarlo, sarà vero?
Ben presto tutto cambierà nuovamente, preparatevi!
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Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

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