-"Benjamin." Una voce, quella di Diana, risuonò nelle orecchie dei due ragazzi che sobbalzarono affannati. "Questa sarà anche casa tua, se però non scendete immediatamente da quel tavolo e ve ne andate in camera vostra, o ovunque vi pare fuori da qui, ti giuro che vi tiro un secchio d'acqua gelata addosso."
I due ragazzi erano arrossiti fino alla punta delle orecchie nel sentire quelle parole, erano convinti che Diana fosse uscita e non sarebbe ritornata prima di qualche ora, in realtà credevano di essere soli in casa dato che il moro aveva dato la giornata di riposo all'intero personale ma, evidentemente, si sbagliavano.
Benjamin sobbalzò e il suo viso lasciava chiaramente trasparire tutta la sua tensione.
-"D- Diana..." Balbettò e ingoiò a vuoto, la gola gli era diventata improvvisamente secca.
-"Sì, sono io." Rispose la donna ed entrò nella stanza mentre reggeva quattro pesanti buste colme fino all'orlo di spesa. "Ciao tesoro." Aggiunse rivolta verso Federico che era imbarazzato come mai prima di quel momento.
-"C- ciao..." Balbettò sottovoce il più piccolo e porse la maglia bianca al suo fidanzato che l'afferrò velocemente. "C- ci dispiace p- per quello c- che hai visto..." Continuò a balbettare il ragazzo e scese dal tavolo. "Noi... noi credevamo che non saresti tornata prima di questa s- sera...
Ci dispiace..." Aggiunse.
-"Sì, Diana, ci dispiace." Ripeté Benjamin, nonostante fosse casa sua e avesse tutto il diritto di fare quello che voleva dove voleva nutriva molto rispetto nei confronti della donna che lo aveva cresciuto e considerava la cucina il suo regno, un posto dove lui non aveva alcun potere.
La donna poggiò le buste sul pavimento e rise divertita.
-"Siete davvero adorabili." Disse tra le risate e si avvicinò ai due. "Non dovete scusarvi ragazzi, siete solo innamorati." Aggiunse e scrollò le spalle.
-"Quindi non sei arrabbiata con noi?" Chiese speranzoso il biondo e prese la mano del suo fidanzato.
-"Certo che no." Scosse la testa Diana e sorrise ai due che sospirarono di sollievo. "Comunque certe cose nella mia cucina non osate più farle, andate nella vostra camera e non scherzo." Aggiunse con tono serio.Dopo la ramanzina che Diana aveva fatto ai due ragazzi questi si erano precipitati a preparare i bagagli per la loro partenza, prevista per il giorno precedente, Federico aveva cercato di sapere qualche dettaglio in più sulla loro meta ma era riuscito a sapere solo che era una zona vicino al mare e che sarebbero rimasti lì per venti giorni, quindi di portare tutto ciò che credeva necessario, d'altro canto però il più piccolo aveva deciso di non insistere nemmeno tanto, preferiva che l'altro gli facesse una sorpresa proprio come gli aveva chiesto.
Elettrizzato come non mai il minore quella notte aveva faticato a chiudere occhi, c'era riuscito solo a notte inoltrata e le ore di sonno non erano tante quanto desiderava, verso le dieci Tyler li accompagnò in aeroporto e augurò loro buon viaggio e di godersi il posto dove andavano perché era davvero bello, il minore non poté evitare di sbuffare pensando che anche Tyler conosceva la loro destinazione ma non lui.
-"Tyler sa dove siamo diretti, non è vero?" Gli chiese Federico mentre trascinava la sua valigia sul pavimento piastrellato dell'aeroporto, urtando continuamente turisti che lo fulminavano con lo sguardo mentre lui borbottava qualche scusa.
-"Certo che lo sa." Rispose ovvio il moro mentre guardava le direzioni indicate sui cartelli blu. "È stato proprio lui a dirmi che era davvero una buona scelta." Aggiunse.
Il più piccolo alzò gli occhi al cielo e sospirò.Circa tre ore dopo i due ragazzi erano fuori dall'aeroporto e il biondo restò a bocca aperta quando la città gli si mostrò davanti agli occhi, la meta scelta dal maggiore era Daytona beach.
Daytona beach, comune nella contea di Volusia in florida, era piena di colori e l'odore del mare invadeva ogni angolo di quella città, le risate dei turisti riecheggiavano nelle orecchie dei due ragazzi che si trovarono coinvolti nella vitalità e allegria di quel posto, le temperature erano decisamente più alte di quelle di New York ma la presenza del mare rendeva il tutto più sopportabile e il minore moriva dalla voglia di tuffarsi in quella immensa distesa di azzurro che riusciva ad intravedere dall'uscita dell'aeroporto, a riscuoterlo dai suoi pensieri fu il braccio del moro che si poggiò sulle sue spallex
-"Ti piace, amore?" Gli chiese sussurrando direttamente al suo orecchio, prima di stampargli un bacio sulla tempia.
-"È meraviglioso amore mio." Rispose Federico sorridendo raggiante, mentre continuava a guardarsi intorno. "Ancora una volta sei riuscito a sorprendermi." Aggiunse e si voltò verso di lui.
-"E le sorprese non sono ancora finite." Replicò il moro e si staccò da lui sorridente. "Dammi le tue cose." Aggiunse, senza attendere una risposta prese le borse dal minore e le porse ad un uomo, vestito di tutto punto, appena comparso dietro di lui.
-"Grazie, signor Mascolo." Disse l'uomo con gli occhiali da sole. "Le porterò io stesso in hotel e mi assicurerò che vengano trattate con la massima cura." Aggiunse.
-"Grazie, John." Rispose il moro con tono calmo. "Tutto il resto è pronto?"
-"Certo, signore." Annuì l'uomo.
-"Perfetto." Sorrise il ragazzo e fece un cenno con la testa per congedare l'uomo che andò via.
-"Benjamin." Lo chiamò il minore confuso. "Chi era?"
-"Uno."
-"E come questo uno ti conosce e lavora per te?" Chiese Federico e inarcò un sopracciglio.
-"Perché io sono Benjamin Mascolo." Rispose ovvio il moro con aria di superiorità.
-"E mi spieghi anche perché ogni volta rispondi sempre dicendo 'perché io sono Benjamin Mascolo'?"
-"Perché io sono Benjamin Mascolo, ovvio." Ripeté Benjamin divertito.
-"Beh, non fa una piega." Fece spallucce il biondo.
-"Ora andiamo." Disse il più grande e gli porse la mano. "Ho ancora una sorpresa per te, la mia preferita."Mano nella mano i due ragazzi percorsero le strade afose di Daytona beach, si fermarono più volte davanti alle vetrine dei negozi perché il minore guardava stupito ogni casa che capitava, proprio come se fosse un bambino e il moro non riusciva ad evitare di sorridere mentre lo guardava essere felice.
Solo dopo circa un'ora, ormai erano le sei di pomeriggio e il sole iniziava lentamente a tramontare, Benjamin riuscì nel suo intento e portò il piccolo Federico sulla spiaggia, dove erano sistemati diversi palloncini e rose sulla sabbia, dove il cielo si incontrava con il mare e i palazzi facevano da sfondo ad una magica atmosfera, la spiaggia era praticamente deserta e questo lasciava che il rumore delle onde si udisse anche in lontananza, facendo sorridere il minore.
-"Perché mi hai portato qui?" Gli chiese Federico mentre camminavano sulla riva del mare.
Il moro, ansioso, prese un respiro profondo e si sforzò di sorridere.
-"Perché voglio dirti che ti amo." Rispose.
Il più piccolo sorrise e si portò la mano del suo fidanzato alle labbra per stampargli un bacio sul dorso.
-"Potevi dirmelo anche in albergo." Lo prese in giro sorridente.
-"No, Federico, tu non hai capito." Disse, ad un certo punto, il maggiore e si piazzò davanti a lui.
-"Che cosa devo capire?"
Benjamin prese un respiro profondo e iniziò a giocherellare con le sue stesse mani in preda all'ansia.
-"Devi capire che io ti amo e voglio passare tutta la mia vita con te." Disse e mise una mano sulle labbra dell'altro per zittirlo quando questo cercò di parlare. "So però che non è possibile, non possiamo passare la mia intera vita insieme ma possiamo passare la tua insieme e quando dico insieme intendo davvero insieme.
Voglio essere per te qualcuno di più di un semplice fidanzato, voglio essere per te qualcuno di più.
Voglio essere tuo marito, Federico." Continuò e nel pronunciare le ultime parole vide il suo fidanzato sobbalzare e i suoi occhi diventare più lucidi.
Benjamin si morse il labbro per l'emozione, si inginocchiò ai piedi del suo fidanzato e con mano tremante prese una piccola scatola in velluto rosso dalla tasca posteriore dei suoi jeans.
-"Forse non sarà la proposta migliore del mondo e forse neanch'io sono la persona migliore del mondo ma so che ti amo e che sono sincero." Disse e aprì la scatola. "Per questo ti chiedo:
Federico Rossi, vuoi sposarmi?" Chiese con la voce tremolante.
Federico temeva di essersi immaginato tutto, temeva che quello fosse solo un bel sogno da cui si sarebbe svegliato troppo presto e dovette pizzicarsi più volte per rendersi conto che quella era la realtà e che Benjamin voleva davvero sposarlo, il ragazzo aveva iniziato a piangere senza neanche rendersene conto e in men che non si dica si ritrovò con le braccia al collo del suo fidanzato mentre piangeva disperato.
-"Si, sì, sì, sì, sì e ancora sì.
Cento, mille, un milione, un miliardo di volte sì!" Esclamò Federico mentre le lacrime scendevano copiose sul suo volto. "Voglio sposarti non una ma infinite volte, voglio che tu sia mio marito, voglio che tu sia tutto per me!" Aggiunse. "Ti amo, Benjamin, ti amo da impazzire."
-"Ti amo anch'io, fiorellino." Sussurrò il moro e gli asciugò le lacrime. "Non vedo l'ora di essere tuo marito." Aggiunse sorridente.
-"Allora perché non lo facciamo ora?"
-"Che cosa?"
-"Sì, Benjamin, sposiamoci ora, qui!" Propose il biondo.
-"Federico ma sei serio?" Chiese il più grande e aggrottò la fronte.
-"Perché non dovrei essere serio?" Replicò Federico che non riusciva a fare altro che sorridere. "Qui sarà tutto magico e non abbiamo bisogno di altro che non ci sia." Disse. "Ci siamo noi, il nostro amore e questa splendida spiaggia.
Che cosa ci serve ancora per sposarci?" Chiese.
Benjamin scosse la testa e sospirò.
-"Tu sei totalmente folle." Disse. "È anche per questo però che ti amo."
-"Quindi questo è un?" Lo invitò a continuare il minore che non ne poteva più di stare sulle spine.
-"È un sì, Federico." Disse Benjamin. "Voglio sposarti qui, adesso.
Solo noi."----------------------------------------------------------
Ehi🎈
Settanta mila visualizzazioni? Ma siete serie?
Grazie, grazie, grazie, grazie e ancora grazie, questo è un'enorme traguardo per me e ancor di più se penso che lo abbiamo raggiunto in meno di tre mesi, davvero grazie infinite.
Ad undici capitoli dalla fine di questa storia è finalmente successa una bella cosa: Benjamin e Federico si sposano ma andrà tutto bene o ci sarà qualche imprevisto?
Federico starà bene?
Se vi va potete commentare questa storia su Twitter usando l'hashtag #TerminalFenji, mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate☺️
Se volete entrare nel gruppo WhatsApp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero, vi aggiungerò subito.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @fvedericoshvrt e su Instagram come @/fixhvrtx.
Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Baci, Michi💕
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Terminal || Fenji.
FanfictionTerminal || Fenji. «Terminal 3. Un aereo preso nella speranza che tutto possa cambiare, tanti sogni ma poche speranze. Qualcosa però accadrà. Un paio di occhi saranno la sua turbolenza, sconvolgeranno la sua vita e lo cambieranno in ogni senso. Un v...