Benjamin si era allontanato dal più piccolo, non curante degli occhi lucidi e rossi di questo dovuti solo al suo comportamento, e gradino dopo gradino Federico sentiva il suo cuore distruggersi sempre un po' di più, Benjamin gli aveva chiaramente detto di stare fuori da quella faccenda, senza fornirgli troppe spiegazioni, riteneva solo che quella fosse una sua cosa privata e non voleva che nessuno si intromettesse, neanche lui che era il suo fidanzato.
Il più piccolo si era ritrovato solo su quel grande divano dove era solito stare mentre il moro lo stringeva tra le sue braccia e gli accarezzava i capelli, era diventata una loro abitudine trascorrere le serate in quel modo ma non quella volta, quella sera i due ragazzi non si sarebbero scambiati le loro solite coccole e neanche delle semplici parole, Benjamin aveva preferito lasciarlo solo e il più piccolo non aveva alcuna intenzione di andarlo a cercare.Quella mattina Benjamin aveva fatto fatica ad alzarsi dal letto, quando la sua sveglia aveva trillato fastidiosa lui si era ritrovato ad imprecare più e più volte contro l'oggetto inanimato che aveva disturbato il suo sonno, quel sonno che durante la notte aveva ottenuto con tanta fatica; quella notte, infatti, Benjamin aveva fatto non poca fatica a conciliare il sonno, si era ritrovato a girarsi e rigirarsi nel letto per ore, mentre l'orologio continuava a ticchetterà infastidendo, così, il moro che aveva faticato per non colpire l'oggetto, nonostante non fosse passato tanto tempo dal trasferimento del minore a casa sua, Benjamin, si era ormai abituato alla presenza del più piccolo nel suo letto, alle sue mani perennemente calde che lo cercavano tra le lenzuola, ai suoi occhi azzurri che lo fissavano continuamente, si era abituato a ritrovarselo a dormire sul suo petto e quella notte per lui era stato difficile dormire senza il ragazzo accanto.
Federico, infatti, quella sera aveva scelto di non dormire nella stessa stanza del suo fidanzato, aveva preferito scegliere una delle camere situate sullo stesso piano, di quella dove dormiva il moro, ma tra le più lontane da quella del ragazzo; quando il più grande aveva sentito i passi di Federico nel corridoio un piccolo sorriso era comparso sul suo volto, sperava di poter parlare e chiarire con lui, non gli piaceva il modo in cui lo aveva trattato e voleva chiedergli scusa, ma quando aveva sentito il rumore di un'altra porta aprirsi aveva capito che quella notte sarebbe stato solo, proprio come lui aveva lasciato Federico al piano di sotto, Federico, aveva fatto lo stesso.-"Signore?"
La voce calda di Diana raggiunse le orecchie di Benjamin, riportandolo con i piedi sulla testa, mentre questo se ne stava perso nel suo mondo intento a guardare distrattamente fuori dalla finestra, una tazza di caffè stretta in una mano e l'altra poggiata sul tavolo perfettamente apparecchiato.
Il ragazzo, lentamente, voltò la testa verso la donna e inclinò la testa da un lato.
-"Dimmi Diana." Rispose con tono basso.
La donna si avvicinò di qualche passo e gli regalò un cordiale sorriso.
-"Posso portarle altro?" Chiese e il ragazzo scosse la testa mentre appoggiava la tazza di caffè sul tavolo. "Posso portarle Federico?" Continuò la donna e sorrise divertita.
Al sol sentire pronunciare il nome del suo fidanzato, Benjamin, sobbalzò e dedicò la sua completa attenzione alla donna.
-"È sveglio?" Chiese improvvisamente diventato impaziente.
-"È sveglio da un bel po'." Rispose Diana. "È in cucina e, se possibile, sta peggio di lei.
Che sciocchi siete a litigare pur sapendo che vi amate alla follia?" Continuò.
Il più grande sospirò e scosse la testa.
-"È stata colpa mia." Sussurrò dispiaciuto. "Lui è perfetto, un angelo, ma l'ho trattato male."
-"E allora che aspetta ad andarsi a scusare?
Corra da lui e fate pace." Disse la donna sorridente. "Sua madre sarebbe stata davvero felice di vedere una persona come Federico al suo fianco, non se lo faccia scappare." Continuò e gli scompigliò leggermente i capelli.
Sul volto di Benjamin comparve un radioso sorriso, si diede una spinta con le mani sfruttando il tavolo e si alzò, allacciò le braccia alla vita della donna e la strinse forte a lui.
-"Grazie, Diana, grazie per tutto ciò che fai per me!" Esclamò prima di lasciare la donna e correre in cucina.Federico, stretto nella felpa blu che aveva rubato dall'armadio del suo fidanzato, se ne stava appoggiato al lavabo nella attesa che il suo tè verde fosse pronto, la sua mente però non si trovava in quella stanza, era ancora ferma alla serata precedente e continuava a ripetere le parole che l'altro gli aveva detto, solo il rumore della teiera riuscì a distrarlo per un momento ma non abbastanza affinché gli impedisse di toccare l'oggetto bollente.
-"Accidenti!" Esclamò il minore e saltellò sul posto mentre si teneva il dito appena scottato.
-"Dovresti saperlo che non si tocca una teiera calda."
La voce di Benjamin fermò quel suo salterellare e, a bocca aperta, si voltò verso di lui, non credeva che lo avrebbe visto quel giorno.
-"Ti sta bene la mia felpa però." Aggiunse il ragazzo e lo raggiunse per spegnere il gas.
-"Te la ridarò non appena andrò a vestirmi." Borbottò Federico e si voltò per prendere una tazza.
Il moro, però, non era d'accordo con quel suo cambio di posizione, quindi lo fece voltare verso di lui, gli tolse la tazza dalle mani per appoggiarla dov'era e lo bloccò con le sue stesse braccia.
-"Non ti ho chiesto di ridarmela." Rispose e fece avvicinare i loro visi.
Il più piccolo deglutì a vuoto e cercò di indietreggiare ma il mobilio glielo impediva.
-"Che cosa vuoi?" Chiese cercando di mantenere un tono fermò.
-"Non aver paura, piccolino, non ti farò di male." Disse Benjamin e gli sfiorò la guancia con una mano. "Voglio solo parlare con te."
-"Meglio di no, potremmo parlare di qualcosa in cui non vuoi che mi immischi." Replicò duramente il biondo e incrociò le braccia al petto.
Il più grande abbassò il capo e lo scosse più volte, prima di rialzarlo e guardare l'altro dritto negli occhi.
-"Federico io voglio chiederti scusa." Disse. "Non mi è piaciuto il modo in cui ti ho trattato ieri e mi dispiace tanto averti detto delle cose, non ci ho pensato ma sono sinceramente dispiaciuto." Continuò.
-"Mi hai detto che sono cose tue e di farmi gli affari miei, ed è quello che farò." Disse Federico e abbassò gli occhi per non incrociare lo sguardo dell'altro. "Non voglio intromettermi nella tua vita."
Il moro gli prese il viso tra le mani e glielo rialzò nuovamente.
-"È la mia vita e voglio condividerla con te, ieri sera ero solo nervoso e ho sbagliato a dirti quelle cose." Rispose. "Mi dispiace davvero."
-"Vuoi davvero condividere tutto con me?" Chiese il più piccolo. "Ci conosciamo da poco quindi non ti biasimerei se non ti senti pronto, basta che me lo dici, posso prendere le mie cose e andare via.
Non mi arrabbierò e tantomeno ti lascerò per questo." Concluse mentre un peso sul petto diventava sempre più pesante, parola dopo parola sentiva le lacrime salire ma non voleva creare problemi all'altro.
-"Io ti amo Federico e non sarà mai troppo presto quando si tratta di te." Disse Benjamin. "Ti amo e voglio condividere tutto, non voglio che tu vada via, io voglio te.
Ti amo." Aggiunse prima di avvicinarlo a lui e baciarlo, baciarlo per dimostrargli quanto quelle parole fossero vere.--------------------------------------------------------
Ehi🌸
Trentadue mila visualizzazioni, davvero?
È incedibile quanto velocemente cresca questa storia e a renderlo possibile siete solo voi, grazie davvero per seguire questa storia e per spendere qualche minuto del vostro tempo per dirmi che cosa ne pensate, per me è davvero importante, grazie infinite♥️
Dato che domani avrò l'orale e poi sarò libera dagli esami, per ringraziarvi, domenica ci sarà un doppio aggiornamento.
Nonostante i segreti di Benjamin, Federico ha deciso di perdonarlo ancora una volta ma l'avrà perdonato davvero o ci saranno nuovi litigi?
Come avrete capito, ben presto cambierà tutto e tenetevi pronte a tutto, potrebbe succedere l'inimmaginabile.
Se vi va potete commentare questa storia su Twitter usando l'hashtag #TerminalFenji, mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate☺️
Se volete entrare nel gruppo WhatsApp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero, vi aggiungerò subito.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @fvedericoshvrt e su Instagram come @/fixhvrtx.
Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Baci, Michi💕
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Terminal || Fenji.
FanfictionTerminal || Fenji. «Terminal 3. Un aereo preso nella speranza che tutto possa cambiare, tanti sogni ma poche speranze. Qualcosa però accadrà. Un paio di occhi saranno la sua turbolenza, sconvolgeranno la sua vita e lo cambieranno in ogni senso. Un v...