Fifty one.

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Benjamin, seduto sul divano nero del suo ufficio, batteva distrattamente i tasti del suo computer ma la sua mente continuava a ricordargli il più piccolo e non poteva fare a meno di chiedersi dove fosse, era passata circa mezz'ora da quando era uscito da quello stesso ufficio per prendere un po' d'aria, dopo essere stato lui stesso a proporgli quella idea, e cercare di alleviare il suo mal di testa ma ancora non aveva fatto ritorno, il moro aveva provato a telefonargli ma dopo solo pochi squilli si era reso conto che l'altro aveva dimenticato il cellulare in ufficio, nel corridoio non c'era traccia di lui ma aveva deciso di non farsi prendere dal panico, se gli fosse successo qualcosa chiunque in azienda sarebbe corso ad avvisarlo, aveva preferito credere all'ipotesi che fosse da qualche parte a rilassarsi e che sarebbe tornato da lì a poco, l'idea che Federico potesse essersi fatto del male lo faceva soffrire e preferiva scacciarla dalla sua mente.
Dopo l'ennesimo sospiro, Benjamin sfiorò il divano su cui era seduto e alla sua mente riaffiorarono i ricordi di quando lui e Federico erano diventati una cosa sola, su quello stesso divano, ricordava ancora i gemiti del più piccolo, il modo in cui questo sussurrava il suo nome mentre si lasciava andare al piacere che lui stesso gli stava provocando, ricordava bene i sorrisi che Federico gli aveva dedicato tra un sospiro e l'altro, ricordava perfettamente ogni momento di quella situazione e non poteva fare altro che sorridere, la sua pelle era ancora impregnata con il profumo del più piccolo e voleva che fosse così per tutta la vita.

-"Ma dov'è?!" Esclamò Benjamin, ormai preoccupato per il suo fidanzato, e si alzò di scatto. "È passata quasi un'ora da quando è uscito!" Aggiunse, consapevole che nessuno lo stava ascoltando.
Il più grande si guardò intorno ancora una volta, prima di sbuffare e uscire da quell'ufficio, era passato troppo tempo da quando il minore era uscito per prendere un po' d'aria e lui era decisamente preoccupato per quella sua sparizione, il corridoio del piano era deserto e ciò non faceva altro che accrescere la sua preoccupazione.
-"Federico?" Lo chiamò consapevole che nessuno gli avrebbe dato una risposta.
-"Signore?"
La voce di Tyler raggiunse le orecchie del maggiore e lo fece voltare.
-"Sta cercando il signor Federico?"
-"Tyler l'hai visto?!" Gli chiese preoccupato Benjamin e lo raggiunse di corsa.
-"È nel giardino retrostante." Risposte Tyler. "L'ho visto poco fa, sembrava molto pallido e debole."

Senza indugiare neppure un momento, il moro, corse giù per le scale e raggiunse il luogo che Tyler gli aveva indicato, sperando che il più piccolo si trovasse ancora nel giardino.
-"Federico!" Esclamò il maggiore e aprì il cancello per entrare, ignorando gli sguardi curiosi dei suoi dipendenti che si stavano prendendo una pausa.
Federico, stanco e dolorante, alzò lo sguardo e abbozzò un sorriso alla vista del suo fidanzato affaticato per la corsa.
-"Ehi, Ben." Sussurrò e si strofinò la mano sulla fronte pallida.
Il moro, con soli pochi passi, lo raggiunse e lo attirò a lui per stringerlo in un abbraccio.
-"Ero così tanto preoccupato per te." Disse e lo strinse più forte. "Temevo ti fosse successo qualcosa." Aggiunse con sincera preoccupazione.
Il più piccolo sorriso di vero cuore e ricambiò l'abbraccio del suo ragazzo, allacciò le braccia alla vita del ragazzo e poggiò la testa dolorante sulla sua spalla.
-"Sono sempre stato qui, non mi è successo nulla." Sussurrò. "Grazie però per esserti preoccupato per me."
Benjamin interruppe quell'abbraccio, lasciando però le sue mani sulle spalle del minore, per guardarlo negli occhi.
-"Hai ancora mal di testa?"
-"Un po' ma va molto meglio." Mentì il biondo e si sforzò di sorridere, Evan e Vanessa non avevano fatto altro che peggiorare il suo mal di testa. "Ho molta fame però, che ne dici di andare a pranzo?
Ormai credo sia ora." Continuò per cambiare argomento.
-"Ogni tuo desiderio è un ordine per me, bimbo." Rispose Benjamin sorridente e gli toccò la punta del naso con un dito, prima di porgergli la mano. "Andiamo."

I due ragazzi avevano optato, sotto richiesta del minore, per un pub abbastanza tranquillo posto non troppo distante dall'azienda, i due avevano scelto di fare una passeggiata e Federico non aveva alcuna intenzione di camminare troppo a lungo.
Il locale era abbastanza piccolo, dai colori scuri e i tavoli posti in modo casuale ma sembrava godere di una buona fama, Benjamin e Federico avevano preferito accomodarsi sugli sgabelli neri posti davanti al bancone, nella speranza di essere serviti in un tempo minore.
-"Che cosa vuoi ordinare?" Gli chiese Benjamin mentre si divertiva a girare sullo sgabello alto.
-"Quello che ordini tu per me va bene." Rispose il biondo e appoggiò il mento sul suo pugno chiuso, mentre sorrideva alla vista del suo fidanzato che si divertiva come se fosse un bambino.
-"Ho sentito dire che qui fanno benissimo quei panini farciti con un po' di tutto."
-"Allora vada per uno di quei panini."
Il maggiore sorrise e gli diede un bacio a stampo, consapevole che nessuno dei presenti avrebbe osato commentare essendo lui una persona conosciuta in città, prima di alzare una mano e chiamare il cameriere, un ragazzo dai vistosi capelli blu e un piercing al labbro inferiore, che arrivò poco dopo.
-"Ehi, che cosa posso portarvi?" Chiese il ragazzo, che doveva avere all'incirca sui diciotto anni, e tirò fuori il suo bloc notes.
-"Due dei vostri tipici panini e due coca cola." Rispose il moro.
-"I nostri panini sono davvero ben farciti, anche se va a mio sfavore, non credo riuscirai a mangiarne due." Commentò il ragazzo e prese la penna che aveva poggiato sull'orecchio. "Credo dovresti ordinarne uno solo." Aggiunse.
-"Non ho intenzione di mangiare due, infatti." Replicò il moro con fare ovvio. "L'altro è per lui." Aggiunse e indicò il minore che se ne stava in silenzio.
-"Perché non lasci parlare lui allora?" Chiese il ragazzo, quasi infastidito. "Occhi belli che cosa vuoi che ti porti?" Chiese rivolto al minore.
Federico trasalì nel sentirsi chiamare in quel modo e rivolse il suo sguardo verso il maggiore che assottigliò gli occhi.
-"U- un panino va bene." Balbettò, spaventato dalla possibile reazione del suo fidanzato.
-"Io sono Toby, piacere." Disse il ragazzo dai capelli blu e gli tese la mano. "E tu devi essere un angelo, perché sei bellissimo." Aggiunse sorridente.
Il moro gli schiaffeggiò la mano per fargliela ritirare e gli lanciò un'occhiataccia.
-"Lui non fa per te." Ringhiò.
-"Lui è bellissimo, io ho un viso bellissimo, direi che siamo perfetti insieme." Rispose Toby senza mai smettere di sorridere. "Non trovi anche tu, angelo mio?" Chiese e inclinò la testa da un lato.
-"Ascoltami bene ragazzino." Disse a denti stretti Benjamin e lo indicò con un dito. "Se non gli stai alla larga, il tuo bellissimo viso si ritroverà cosparso di sangue e lividi e io riderò quando scoppierai a piangere come il bambino che sei.
Stagli lontano perché lui è mio."

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Ehi🌸
Grazie ancora per le trentacinque mila visualizzazioni e per tutti i commenti che ogni giorno mi lasciate, grazie davvero💕
Vi ricordo che domenica ci sarà un doppio aggiornamento e potrebbero succedere tante cose, preparatevi a tutto.
Benjamin è geloso di Federico ma sarà vero oppure no?
Lo sta solo prendendo in giro o è Vanessa a mentire?
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