Capitolo 16.- Calendula

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-Matthew, cerca di fare più attenzione la prossima volta.- disse Niall arrabbiato. Erano seduti fuori dalla scuola fatiscente, su un muretto che probabilmente sarebbe franato da un momento all'altro.- Seguire quella ragazza, Calendula, non vuol dire essere scoperti dopo tre minuti!

Matthew si strinse nelle spalle.- Cecily dice che ci si deve fidare dell'istinto. Anche Natasha ripeteva che l'anima si vede attraverso lo sguardo... E quel Kevin non mi piaceva. Dovremmo proteggere l'Umana fino a che non compare il Demone, no?

Niall scosse la testa.-Proteggerla, non fermare i ragazzi che ci provano con lei.- Aveva l'aria stanca, forse perchè era di nuovo a contatto con il mondo Umano da cui era scappato. Erano stati nell' ufficio del direttore per diverso tempo, mentre lui dormiva, stordito dalla polvere mnemonica di Khaius, a cercare notizie su Calendula; quel ragazzo era stato utile alla fine, gli aveva detto il nome della sua misteriosa Umana. Calendula: gli piaceva, era un nome bello, fresco, antico. Avevano rubato il fascicolo ed erano usciti, silenziosi. L'uomo, al risveglio, avrebbe ricordato che avevano dialogato della scuola e che loro si erano congedati come cadetti dell'accademia militare.

-Guarda qua.- disse Matthew sfogliando con attenzione il fascicolo, le pagine delicate che gli scorrevano tra le dita.- Viene dall'Italia ed aveva i voti migliori, una media altissima, volontariato nel tempo libero... Uno scambio poco favorevole eh?- guardò la scuola, le finestre rotte, il cancello cadente, i muri scrostati.- Sembra un Inferno.

-Le scuole Umane lo sono tutte.- disse Niall, ma aveva l'aria allarmata.- Ma questa in particolare...quella ragazza non sembra esattamente nel suo ambiente.

Matthew scosse il capo.- Qui è molto pericoloso e lei...- diede un'occhiata al fascicolo.-I test hanno i punteggi più alti della scuola, le note più positive e pare l'unica a non aver minacciato un insegnante con un coltellino svizzero. Sembra che abbia la vita più noiosa del mondo, che sia molto indifesa.- chiuse il fascicolo.- E non è menzionato il suo lavoro come cameriera.

-Non è una cosa di cui vantarsi in ambito scolastico.- commentò l'amico.- Forse il Pferd aveva solo fame, non sembra il tipo che entra in contatto con i Demoni, neppure per errore.

Matthew non era convinto. Molti Armati ritenevano i Pferd stupidi, avversari facili, che cacciavano per fame, ma Beth lo aveva messo in guardia: ne aveva conosciuti di astuti e crudeli, che seguivano vittime innocenti e le portavano al loro padrone. Se si prendevano la briga di tallonare un'Umana, anche una apparentemente pacifica come Calendula, doveva esserci qualcosa sotto. Si raddrizzò e si tolse la giacca nera; faceva caldo, improvvisamente, ma il cielo era basso e cupo. Un tuono rombò in lontananza. -Dieci a uno che entro stasera scoppierà un diluvio.- disse alzando gli occhi verso il grigiore sopra di loro.- A proposito, dove dormiremo?

Niall lo guardò storto.- Tu non hai mai protetto un'Umana prima?

Matthew gli rivolse il sorriso più brillante che aveva in repertorio.- Secondo te? Assolutamente no. Troppa noia, troppa staticità...troppe ragazze carine.- aggiunse mentre una ragazzina passava lì accanto con un ragazzo dall'espressione dolce che le stringeva ma mano.- Quindi troppa carne al fuoco. Nel senso sbagliato per un Armato.

Niall alzò gli occhi al cielo.- Vedrò di trovare un posto da dove si può tenere sotto controllo la casa di Calendula. Immagino che viva con qualcuno...

-Un certo Claudio.- fu la risposta distratta.- Il fratello di suo padre. Che genere di zio fa frequentare alla nipote una scuola simile?

-Uno zio povero.- scattò in piedi, calando il cappuccio sul viso.- Stanno uscendo.

Era vero. Dal cancello stava riversandosi un fiume di ragazzi, la maggior parte dall'aria molto pericolosa e malaticcia. Un ragazzo di colore diede un pugno ad un suo amico sul braccio, indicando una figura solitaria. Ben presto furono in coda con molti altri, che si assiepavano nell'angolo dell'uomo, cercando di non farsi notare dai professori. Ma nessuno sembrava voler fare domande: se ne andavano a passo svelto, parlando con aria terrorizzata, le valigette strette al petto.

-Eccola.- Matthew indicò Calendula, che camminava distratta, senza badare alla confusione attorno a lei. Vedendola così, sola, senza amici, Matthew provò un moto di simpatia: era come lui, non le piaceva la gente. Poi  il ragazzo di prima, Kevin, le fu accanto e con lui i due tipi corpulenti. All'Armato non faceva impressione vedere un Umano più massiccio o muscoloso di lui: sapeva perfettamente che in un combattimento li avrebbe atterrati con un solo gesto annoiato, ma vederli seguire Calendula gli diede fastidio, forse perchè lei era così diversa, così innocente. Ficcò il fascicolo spiegazzato  nella borsa di pelle e se la gettò in spalla.-Si entra in scena.

Niall lo seguì scoraggiato. Rallentarono il passo, restando qualche decina di metri dietro a Calendula. Lei aveva fretta, o almeno, sembrava che ne avesse, a giudicare dal modo in cui allungava il basso. Non era molto alta, forse quanto Beth, che Matthew aveva sempre giudicato un nano da giardino bellissimo, ma era molto più formosa e Kevin teneva il passo senza problemi, parlando a ruota libera e gesticolando, gli occhi che scivolavano sui suoi fianchi tondi con un sorriso che irritò Matthew. Niall calò un paio di occhiali da sole sugli occhi:  attirava l'attenzione almeno quanto l'amico, con i suoi occhi così strani, ma al contrario del ragazzo odiava essere fissato. Seguirono il gruppo per parecchi isolati, lasciandosi alle spalle la scuola e il quartiere degradato. Poi Calendula si fermò e indicò una fermata della metropolitana.

-Addio inseguimento.- commentò l'irlandese mentre la ragazza scendeva i gradini correndo, lasciando Kevin solo con i due scemi. A Matthew piaceva quel soprannome, era perfetto.

-Abbiamo l'indirizzo.- disse controllando il fascicolo.- Ma prima voglio dare un'occhiata al suo amichetto. Non mi piace come la tallona, potrebbe essere lui ad avere mandato il Pferd.

-Detto da noi due.- rispose l'amico, ma si mise comunque in marcia.- Sembra un paradosso.

Alla fine scoprirono che Kevin viveva vicino al molo. I due idioti lo abbandonarono sul portone di casa e proseguirono verso il centro, la parte più ricca della città. Il ragazzo viveva in un condominio piuttosto alto per quella zona, che svettava sugli edifici bassi e lunghi che lo circondavano, non troppo distante dai posti che Matthew frequentava ogni notte per pensare. Sulla cassetta delle lettere nell'atrio non c'erano nomi, ma la maggior parte erano state divelte e un cane randagio stava accucciato nell'androne, mostrando feroce i denti. L'ascensore era guasto e la portineria il regno della polvere; Matthew passò un dito sul bancone e fece una smorfia di disgusto.

-Sembra che sia povero.- commentò poi, strofinandosi le mani sui pantaloni.- Molto povero.

-E anche che viva da solo.- Niall aggrottò le ciglia.- Sembra interessante. Un ragazzo probabilmente violento, povero, solitario che vive vicino a dove lavora Calendula. Molto interessante. Un Potenziale maniaco...e si sa, tra gli Umani ci sono fin troppi pazzi che hanno legami con i Demoni. Potrebbe averne evocato uno che gli ha chiesto...aiuto per risorgere?

Matthew si agitò, a disagio; un rituale? Niall credeva che Calendula potesse essere un potenziale Sacrificio? -Stanotte lo scopriremo.



ANGOLO DELL'AUTORE

E voi credete che Niall faccia bene a preoccuparsi? Kevin è pericoloso per Calendula?


Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora