Capitolo 13.- Soluzione mortale

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-Spero tu abbia una soluzione al nostro problema.-Beth stava fissando Annette con aria quasi di sfida, in piedi davanti a lei.

Un tempo la Madre della Pace era statuaria messa a confronto con la minuscola bambola di porcellana che era la sorella, ma gli anni l'avevano incurvata prima del dovuto, mentre la donna davanti a lei si ergeva come una vera guerriera, nella divisa nera ed aderente, gli occhi brillanti.

Annette scosse la testa- Non ho una soluzione, Elisabeth.

- Annette, esigo che tu la trovi ed in fretta! L'unico motivo per cui tolleriamo la tua presenza è che tu dovresti conoscere ogni cosa, dopo tutto quello che hai studiato!

-Non tutti i libri di questi Mondi, sorellina, possono essere letti e compresi.- disse criptica la donna.

Alex lanciò un'occhiata a Jamie, seduto al pianoforte, che fissava la moglie senza dare segno di volerla calmare, anzi, quasi divertito da quella esplosione.

Beth era sempre stata una tempesta violenta che tardava a scatenarsi, ma quando scoppiava era inarrestabile. E tutto quello che stava accadendo, tutto il dolore che stava provando di nuovo dopo anni di pace, sembravano averla resa anche più forte e micidiale, come un tornado dopo mesi di siccità e calura.

-Non ti chiedo di scoprire tutto lo scibile, solo come sbarazzarci di Neithel.




Erano nella biblioteca e tutti i presenti fissavano le due sorelle che si fronteggiavano, due facce della stessa medaglia, luce ed ombra che si stavano scontrando. Le Guardiane dell'Eremo sembravano spaventate nel vedere una loro simile rivolgersi con quella durezza alla loro Madre, ma Cecily, che guardava la scena impassibile, non sembrava sorpresa, come se avesse visto quella stessa immagine decine di volte.

-Sto cercando di fare in fretta.- disse pacata Annette dopo un attimo di silenzio.- Ma non è così facile, sorella. I libri sono infiniti, come ben sai...

-Perchè non permetti a Natasha di aiutarti?- la interruppe Jamie, alzandosi e mettendosi al fianco della moglie.- Le Fate conoscono la storia quanto le Guardiane; sono anche più antiche di voi, secondo le leggende

Annette strinse le labbra.- Leggende mai confermate. Io non ripongo fiducia cieca negli esseri Fatati, come invece fate voi Armati. Ricordate che hanno tradito i vostri antenati, molti secoli prima della vostra nascita e che la loro stessa creazione non è chiaramente conosciuta...

Beth rise amaramente.- Tu parli di tradimento?- scossò unocchiata a Cecily, poi si calmò appena.- Le Fate sono nostre alleate, soprattutto Natasha. E ti ricordo, sorella, che niente nel nostro Mondo è chiaro se non la nostra missione: salvare gli Umani dal male.

Annette sbuffò.- Tu vedi solo il bene negli altri, Beth, non vuoi e forse non puoi vedere i demoni personali che ognuno porta in sè.

La donna estrasse con un movimento aggraziato uno dei suoi coltelli, facendoselo girare tra le dita.- Stai attenta a come mi parli nella mia Casa, sorella.- poi si voltò.- Dovete smetterla con questa diffidenza. Dovete accettare di essere aiutate; pensavo che Natasha fosse tua amica!

La donna esitò.- Avevo un debito verso le Fate, ma l'ho saldato da anni. Ora penso all'interesse di noi Guardiane.- abbassò la voce.- Affidarsi a esseri immortali e facili alla noia è davvero un bene?





Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora