Capitolo 25.- Errore dopo errore

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-Matt...

-Sybil dovresti essere a lezione.- disse il ragazzo stancamente. Era mattina inoltrata e aveva dormito a lungo, per riprendersi dopo la Missione o forse per evitare di vedere Calendula; era arrabbiato con se stesso per il modo in cui aveva fallito nel proteggerla e voleva starle lontano, perchè sapeva che avrebbe di nuovo riversato su di lei la sua frustrazione, ma una voce insistente nella sua testa reclamava di poterla guardare, di poterle parlare.

Non aveva mai avuto paura prima. Tutte le persone che amava vivevano sul ciglio di un dirupo, sempre pronti alla morte: era stato paralizzante vederla cadere, vederla difendere con il suo corpo quello del bambino, vederla sul punto di morire. Quei pensieri lo aveva ridestato e si stava ancora arrovellando in cerca di un senso a tutto quello che sentiva, quando qualcuno aveva bussato allegramente. Era ancora mezzo nudo ed ora  fissava Sybil, le braccia incrociate, appoggiato allo stipite. Cosa ci faceva lì, se avevano passato insieme la notte e poi lui era scivolato via dal suo letto? Non era forse chiaro, che non la voleva attorno?

-No, invece.- la Discepola dondolò sulla punta dei piedi, arricciando le labbra in modo provocante.- Alex vuole vederti e mi ha mandato a chiamarti.

-Proprio tu tra tutti?-chiese irritato, tornando verso il letto per cercare dei vestiti, sotto gli occhi incupiti dal desiderio di lei.- Intendi fissarmi ancora per molto?

Matthew si chinò e raccolse un paio di jeans usurati, lanciandole un'occhiata. Restava ferma sulla porta, lo sguardo che vagava per la stanza del ragazzo; lui detestava che qualcuno invadesse la sua intimità: non permetteva a nessuno di entrare nella sua camera senza un motivo ben preciso.- Ti serve qualcosa?

-Ieri sera  Tommy ha visto Niall.- buttò lì la ragazza, avanzando e sedendosi sul bordo del letto.- Con Calendula. L'Umano che si innamora di un'Umana: patetico e banale.

Si irrigidì. "Lo odieresti?" - Niall non è interessato a Calendula.- disse seccamente.- Lui è innamorato di una ragazza.

-Amore.-  Sybil si chinò, baciandogli il collo, afferrandolo per i capelli mentre era steso a cercare una maglietta.- Chi ci crede più?

Lui ebbe un brivido di desiderio, ma la respinse, alzandosi.- Niall. E anche io sono aperto a queste idee.- rise amaramente.- Forse non molto.

-E chi è l'amore della tua vita?- gli accarezzò le spalle, attirandolo verso di sé, obbligandolo a sedere sul letto, continuando ad aggredire il suo collo con labbra calde. Lui sentì la solita voce che gli gridava di alzarsi e scacciarla, ma come sempre quella che gli ordinava di divertirsi ebbe la meglio.- Vuoi che dica che sei tu, Sybil?

Lei sbattè le ciglia, sedendosi in grembo al giovane.- Può essere.- inclinò il capo, muovendo la lingua lungo il labbro con lentezza insinuante.- Sono la tua fidanzata, dopotutto.

-Credi di essere questo?- Matthew la spinse indietro, bloccandole i polsi contro il materasso.- Pensi di essere la ragazza perfetta per me? Quella che mi farà perdere la testa?-arricciò le labbra, fissandola dall'alto.- Lascia che ti sveli un piccolo segreto: non lo sei Sybil.- le baciò il seno attraverso la maglietta.- Non ti affezionare: quando mi stancherò, ti lascerò. E fidati, mi stancherò presto.

Lei alzò l'angolo della bocca.- Sono solo un giocattolo?- avvolse le gambe snelle attorno ai suoi fianchi, attirandolo verso di sé. -Uno sfogo?

 Matthew la fissò, cupo.- Io non ti amo, Sybil. Lo voglio mettere in chiaro: non dirò nessuna frase dolce, io non sono il tipo.

-Non ci credo a quelle cazzate.- sillabò.- Sono buone per le Umane come Calendula...o come Niall.

 E allora perché lui voleva così tanto credere che l'amore esistesse, che da qualche parte ci fosse la persona perfetta per lui? Il ragazzo scosse il capo, mentre le labbra di Sybil trovavano le sue. Le sollevò la maglietta, baciandole il collo, le mani che le stringevano il seno...e perse di nuovo il controllo della sua vita.

Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora