Capitolo 11.- Neithel

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Tutti si voltarono di scatto, le mani posate sulle Armi, entrando in tensione per quella voce fredda, come una pioggia di frammenti di vetro.

Al centro dell'Atrio, Sybil era in piedi, con Lilo per mano e teneva una strana boccetta sottile in mano, puntandola alle labbra socchiuse del bambino, che non sembrava capire cosa stava succedendo.

-Lascia mio figlio.- intimò Beth con voce dura, estraendo un pugnale.- Adesso.

Lei  alzò gli occhi e sorrise, un sorriso malato, perverso, che le ricordò penosamente quello di Justin tanti anni prima; Calendula la fissava senza riuscire a muoversi, paralizzata: gli occhi viola di Sybil, quegli occhi che l'avevano tanto colpita, il ricordo di un nobile retaggio Fatato, erano diventati scuri, occhi neri, di ossidiana, dove la pupilla era perfettamente mimetizzata con l'iride, la sclera appena visibile. Occhi che le fecero provare un gelo feroce alla bocca dello stomaco: non era la vera Sybil.

- Guardiana, stai zitta.- fece un movimento repentino, mostrando ai presenti la boccetta e inclinandola: conteneva un liquido denso, di un rosso veniale, dall'aria letale.- Questo è sangue di Demone.- sorrise soddisfatta.- Se mi attaccate, o fate qualsiasi cosa, Lilo diventerà molto meno angelico di suo padre.

Alexia espirò.- Cosa sei, Sybil?-ringhiò, puntandole contro una freccia, l'arco teso in mano.- Cosa diavolo sei?






Lei puntò il suo sguardo su Natasha e i loro occhi si scontrarono. La Fata sostenne lo sguardo con le sue iridi grigio azzurre, le labbra che si stringevano mentre fissava l'anima di quella ragazza apparentemente frivola; si  voltò verso Cecily, che sembrava spiazzata, una spada in mano come se non sapesse bene come gestire la situazione.

-Perchè non mi hai mai detto quanto era oscura la sua anima?- sibilò con rabbia a stento trattenuta. Beth sapeva che spesso lei e la Tutrice usano il loro Filo mentale per comunicare, ma la donna era così sconvolta da essersene dimenticata, probabilmente.- Perchè non mi hai detto che un'anima del genere era nella tua Casa?

-Perchè io non...- sussultò.- Non è mai stata così prima.....-annaspò.- Questa non è la sua anima! L'anima di Sybil era fragile, ma non oscura, ne sono certa!

-Lei.- disse amara Natasha e guardò di nuovo gli occhi della giovane ragazza, estraendo due lame di ossidiana nera.-Non è Sybil.

Calendula sussultò, mentre Jamie, le ali che splendevano bianche al sole, fissava Lilo negli occhi, come cercando di calmarlo; il bambino non sembrava capire e guardava il padre incuriosito da quella buffa situazione, che forse considerava un gioco: dopotutto, Sybil lo aveva sempre coccolato, come tutti.

La Discepola sorrise sorniona, buttando indietro il capo.- Siete così sorpresi, Armati, che io non si quella patetica ragazzina? La sua anima era così piccola e fragile, facile da prendere e spezzare...ci ho messo più del previsto, certo...ma ora sono tornata nel posto che mi si addice, tra i miei Armati.

-Chi sei?-chiese duramente Matthias.- Un Demone?

-Io sono la vostra Regina.- sibilò lei, voltandosi verso di lui.- Sono la vostra Regina, colei che vi dirà finalmente la verità sul vostro Ordine!

-Non può essere!- disse Niall seccamente, ponendosi davanti a Calendula insieme a una Galway che faceva roteare le asce minacciosa.- Come sarebbe arrivata qui la sua anima? Come hai preso possesso del copro di Sybil?

-La mia anima è libera, libera di prendere possesso di quello che io voglio. Anche di un gatto.-Sybil scoppiò a ridere, fissando Calendula con disprezzo.- Ironico, che un gatto come quello di Claudio sia stato così utile. Quando Epoh ha costretto questa patetica schiava ad aprire il Regno dei Sette Sigilli per liberare i Reietti e anche la mia Anima, ho scelto il suo corpo per stare vicino a Claudio, perchè sapevo che il Traditore sarebbe tornato da lui un giorno...e quando lui lo ha fatto, mi sono rivelata, l'ho aiutato a liberare anche Kevin dal suo esilio pieno di rancore. Prendere l'anima di Sybil una volta che sono stata qui, sarebbe stato semplice...ma ho preferito aspettare, speravo che il mio potere sarebbe stato liberato prima...-sputò a terra e rise, folle, fissando tutti loro.- Come si suol dire, chi fa da sè....-sibilò qualcosa, facendo un passo avanti, tenendo sempre Lilo.- Consegnatemela!

Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora