Capitolo 17.- Il fardello del passato

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-Alex?-Il ragazzo alzò gli occhi. Jamie lo guardava preoccupato, la mano stretta attorno alla spada.- Qualcosa non va?

Scosse il capo. Stavano pattugliando un parco pubblico abbandonato, denso di ombre e strane figure che li facevano sguainare le armi, solo per poi accorgersi che si trattava di barboni addormentati: una volta, non erano così tanti. Faceva caldo; si preparava indubbiamente una nuova tempesta, ma ai due Armati non importava. Per Alex era bello passare del tempo con il suo migliore amico: era ancora luminoso e attraente come un Angelo, ma era diventato meno sarcastico col passare del tempo. Beth aveva mitigato il suo risentimento verso il mondo intero, aveva permesso alla parte più dolce e sincera di quel ragazzo, ora uomo di emergere prepotentemente.

-Pensavo solo che è da tanto che non andavamo in Missione da soli.- e non era una bugia. Da dopo la Guerra, era raro che rimanessero soli, ed era raro che riuscissero a parlare in pace, senza Lilo che svolazzava, senza Matthias che sbucava da ogni angolo, senza Discepoli adoranti da addestrare.- Sembra di tornare ai vecchi tempi.

Jamie sorrise. Non aveva ancora sfoderato le ali, perché diceva che lo facevano sentire troppo forte rispetto agli altri. Alex immaginava fosse una sensazione a cui non ci si abituava mai, avere delle ali, ma non voleva impicciarsi. Era come un segreto, un segreto di Jamie: esattamente come lui non gli aveva mi chiesto cosa avesse a che fare Matthias con Lilo e chi fosse in realtà il ragazzo che tutti avevano apprezzato in vita, lui non faceva domande sulla sua natura angelica di Contaminato. C'erano segreti che forse dovevano restare tali, anche se Alex odiava ogni cosa che gli fosse taciuta dopo la morte di Lilo.

-Mi mancano quei tempi.- i suoi occhi luminosi si velarono di malinconia.- Soprattutto mi mancano Antony e Marie.

-Non abbiamo più festeggiato il Natale come con loro.-  Alex chinò lo sguardo su una zolla di terreno nerastra.- Sangue?

L'amico si chinò. Le sue ali illuminarono l'intero parco di un morbido baluginio argenteo, mentre Alex passava un dito nella pozza. Sì, sangue, denso, nero: demoniaco. Si raddrizzò , la spada pronta in mano, mentre l'amico incoccava un freccia. Poi eccolo. Un semplice demone minore che strillava, le unghie protese in avanti...Alex scoccò una freccia e lo colpì al centro della testa, mentre Jamie affondava la spada nella schiena. Il sangue gli schizzò sul corpo, ma le ali rimasero lucenti e candide mentre le scrollava.

-Come ai vecchi tempi.- ripetè Alex come se niente fosse successo. Jamie sorrise, rimettendo la spada nel fodero. -Forse meno agili?

-Vedremo.- rise Alex. Poi si fece serio.- Perché hai permesso a Matthew di andare a proteggere un'Umana?

Jamie ricominciò a camminare, le ali ripiegate che sfioravano l'erba umidiccia, tracciando dei solchi nella terra morbida e smossa dalle piogge frequenti.- Non so.- disse.- Forse perché per la prima volta nella sua vita si interessa di qualcosa. Ricordi, da bambino era uno stratega fantastico. Dopo la Guerra...è cresciuto in fretta, male forse. Sembra un po' me: ha chiuso le porte del suo cuore, è diventato pietra e ghiaccio e ha bisogno di capire che così non funziona; vederlo preoccupato mi ha fatto credere che forse potrebbe imparare da solo la lezione.

- Lui ha bisogno di capire chi è. Forse non ne ha mai l'occasione, circondato dal passato. -commentò Alex.- Il passato è un pesante fardello, non credi, Jamie?

-Oh, lo è eccome.- si fece triste.- Ho pensato che stare lontano per qualche giorno gli schiarirà le idee. E poi...- i suoi occhi divamparono e parve di nuovo l'Armato che era sempre stato.- Sembra volerla proteggere. Non impedirò a nessuno di proteggere una persona che ritiene preziosa.




ANGOLO DELL'AUTORE.

Alloora pinguini, cosa pensate voi del passato? E soprattutto, Matthew ritiene Calendula "preziosa"? Pronti a scoprire cosa nasconde Kevin?


Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora