Capitolo 21.- La dura realtà

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-Quando te ne sei andato.- sussurrò lei alla fine.- La situazione è precipitata. Mahumut ha convocato Cecily e... e Alexia per parlare di me. Ha deciso che sono pericolosa.- aprì gli occhi, fissandoli in quelli calmi di lui, di un azzurro profondo.- Avevi ragione, quando morirò, la Regina tornerà. Sono destinata a portare alla rovina l'Universo intero e so che...che prima o poi succederà. Tutti muoiono. Per questo Mahumut vuole che venga sottoposta a un rituale all'Eremo per diventare immortale e vivere per sempre con le Guardiane.

Matthew scattò, raddrizzandosi, fissandola.- Stai...stai scherzando.

-No.- sussurrò lei sedendosi a sua volta, il cuore in gola.- Mi sta cercando, Matthew. Arriverà anche qui, prima o poi.

-Non possono farlo!-disse alzandosi, i pugni serrati, sconvolto.- Non possono rubarti la vita! Non è possibile, dannazione!

-A quanto pare, per Mahumut lo è eccome.-ribattè lei prendendolo per il polso e guardandolo dal basso.- Lui lo vuole e lo otterrà.

-No.- mormorò Matthew fissandola.- Ti aiuterò a scappare, a tornare dalla tua famiglia...

Il cuore di Calendula perse un battito; distolse gli occhi dal viso dell'Armato, un nodo in gola, sentendo le prime lacrime rotolare lungo le guance.- Non c'è niente a cui fare ritorno.- disse in un sussurro.- Loro non ricordano chi sono: non esisto più, Matthew. Ha cancellato...la....la mia esistenza.

Lui si lasciò cadere pesantemente sul letto, la testa tra le mani; sembrava sconvolto, anche se Calendula sapeva che il peggio doveva ancora venire.

 Esitò, accarezzandogli la spalla e lui la lasciò fare, fissando il pavimento coperto da tappeti morbidi; la ragazza non sapeva indovinare cosa stesse pensando, ma era certa che presto la fine della sua vita passata sarebbe sembrata una barzelletta, in confronto a quello che stava accadendo nel resto del Mondo.

-È successo qualcosa di molto più grave, Matthew.

-Più del fatto che l'Ordine voglia condannarti alla vita eterna e ti abbia cancellato dalla mente e dai ricordi delle persone che ami di più?- chiese sconvolto.- Non c'è nulla di...

-Sybil...Sybil ha...ecco lei è...- disse con un tremito nella voce.






 L'Armato sbattè le ciglia, deglutendo, alzando la testa..- Sybil...? Ma di cosa stai...

-Quando Beth ruppe i Sette Sigilli durante la Guerra e liberò l'Anima della Regina.- disse piano, senza guardarlo.- Lei ha preso possesso di un Corpo per tutto questo tempo, aspettando il momento giusto; è riuscita ad arrivare alla Casa e pochi giorni fa, quando sarei dovuta partire per l'Eremo lei...-chiuse gli occhi, stringendo forte le palpebre come se bastasse quel gesto a cancellare il dolore, il ricordo di quegli occhi che da neri tornavano lentamente viola, mentre il rosso scarlatto del sangue impregnava i suoi abiti...

-Sybil ha cercato di aggredirti?-chiese con calma lui, cingendole le spalle con un braccio forte.- Calendula?

-Non era lei.- disse e sentì un singhiozzo sfuggirle dalle labbra, incontrollabile.- Era la Regina, era Neithel. Sybil è mo...morta, Matthew, l'ha obbligata a suicidarsi per liberare la sua anima ed ora lei potrebbe essere ovunque, mentre Sybil...-scoppiò in lacrime, il dolore che si riversava su di lei, che invadeva indesiderato ogni angolo del suo essere, che la faceva gridare, che le mozzava il respiro.

Matthew la prese per il polso, guardandola allarmato, muovendo le labbra, ma Calendula sentiva solo un fischio, un mormorio confuso nelle sue orecchie. Gemette, in preda ad un attacco di panico, chinandosi in avanti, la testa fra le ginocchia, soffocando, cercando di immettere disperatamente aria nei polmoni che si contraevano in agonia.

Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora