Capitolo 15.- Distruzione

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L'idea di trovarsi faccia a faccia con Kevin le faceva paura, anche se lo avrebbe negato sino alla morte; non solo perché lui aveva tentato di rapirla, ma perché era una Fata, non un semplice maniaco e di certo sapeva come farle del male anche se era legato.

Cecily non era ancora convinta che fosse la cosa migliore da fare, ma non aveva altre idee e la ferma volontà di Calendula pareva aver abbattuto le sue difese; la ragazza, però, era ben lungi dall'essere decisa come mostrava: in effetti, il suo stomaco si stava rivoltando come un Oceano tempestoso ed era certa che avrebbe vomitato a breve. Ma la cosa che più la metteva a disagio era lo sguardo di Matthew.

Stavano camminando verso le prigioni, scendendo scalinate strette e impervie, lasciandosi alle spalle le finestre battute dalla pioggia. Cecily era in testa, con aria molto solenne, Natasha che incedeva come un pallido fantasma al suo fianco, ali scintillanti che brillavano nel corridoio buio, illuminandolo. Non parlavano, ma le occhiate funeree e rancorose che si lanciavano sembravano valere più di qualunque discorso e Calendula si chiese se stessero litigando, magari telepaticamente; non aveva capito come funzionava esattamente, ma pareva che le Fate lo sapessero fare.

Niall non aveva avuto il permesso di seguirli: li aveva attesi fuori dalla Studio e probabilmente aveva origliato, perchè si era offerto di stare lui con la ragazza durante il colloquio, ma Matthew aveva scosso leggermente la testa, facendolo cedere immediatamente; Calendula non si spiegava perchè si fosse arreso, lasciandola sola con quel ragazzo che la stava distruggendo ora dopo ora sempre un po' di più. Mentre camminavano spalla a spalla, la spada di Matthew che sfiorava il pavimento e grattava la pietra erosa dal tempo, non poteva non rimpiangere gli occhi di Niall, la sua gentilezza e la sua presenza rassicurante, non poteva non desiderare di mettere quanta più distanza possibile tra lei e l'Armato.

-Smetterai mai di cercare un modo per metterti in pericolo?- chiese alla fine il ragazzo, con voce carica di odio.- Mi sembra sempre che tu ti butti nelle situazioni peggiori solo per rovinare la vita a me.





-Sono fatti miei quello che faccio.- disse avvampando.- Non sei tenuto a salvarmi o proteggermi!

-Io sono un Armato.- la guardò cupo dall'alto.- La mia vita è basata sul proteggere Umane come te e sei Vincolata a me. Oppure hai dimenticato quella collanina che ti pende al collo?

-Non dovrei esserlo.- rispose Calendula stancamente.- Dovresti riprenderlo e portarlo a Sybil; sono sicura che lo vorrebbe, me lo ha detto Beatrice.

- Beatrice dovrebbe farsi gli affari suoi!-ringhiò lui pericolosamente.-Sybil non ha bisogno della mia protezione, né io intendo legarmi a lei in alcun modo.- si mise le mani in tasca.- Lo devi tenere, perchè io devo poterti aiutare, Calendula.

-Matthew smettila.- disse lei alla fine esasperata.- Non ce la faccio più, per quanto vuoi continuare?

Lui la fissò con i suoi occhi come un mare gelido del nord.- Continuare cosa?

-Per quanto ancora vuoi farmi del male? Smettila di fingere che ti importi di me. Smettila e basta, lascia che mi vincoli qualcun altro. Lascia che Alex o Matthias o Alexia mi vincolino. A me non importa nulla.- abbassò la testa.- Voglio solo che tu smetta di distruggere il mio cuore e la mia testa.

- Ti sto facendo del male? Io?- restò in silenzio, pensieroso.- Strano. Credevo che fossi tu quella che sta sgretolando il mio Mondo, le mie certezze, che sta facendo crollare ogni cosa. Tu stai distruggendo la mia vita ed io faccio soffrire te?

Lei sussultò, fissandolo.- Perchè mi dici queste cose? Non sono vere. Io non ti faccio del male!

-Certo che me ne fai!- si bloccò, chinandosi su di lei, prendendola per il polso per non farla scappare, spingendola contro la parete, le mani ai lati del suo capo; la guardò intensamente per alcuni istanti. -Questa è la verità, Calendula. Hai fatto cadere un muro che credevo impenetrabile, hai rovinato tutto. La mia vita era semplice prima che arrivassi tu, lo sai? E hai il coraggio di pensare di stare male?-abbassò lo sguardo sulle sue labbra, facendola arrossire.- Io sto impazzendo, completamente, totalmente. Tutto sta diventando troppo per me e....-socchiuse gli occhi.- Tu parli di dolore. Cosa puoi sapere del vero dolore, Calendula?




Lei sentì le lacrime pungerle gli occhi ed abbassò la testa.- Magari avrò sofferto meno di te, Matthew.- lo spinse via, stringendosi tra le braccia.- Ma tu sei il solo responsabile del tuo dolore! Tu fingi di essere quello che non sei, tu rifiuti ogni mio aiuto, tu mi tratti come se mi disprezzassi!- alzò il viso, striato di lacrime perlacee.- E mi accusi di rovinare la tua vita? Vuoi farti un giretto nella vita perfetta di una ragazza che non ha amici, famiglia, sola in un Mondo che non la vuole, prigioniera?

-Non mi serve.- disse lui rigido.- Ci sono già.

-E come è?- chiese amaramente, avvicinandosi, il corpo a meno di un centimetro da quello di lui.- Allora, Matthew? Io sto distruggendo la tua vita, oppure la finzione che ti sei creato attorno? Sto distruggendo te o la tua maschera?

-Io non fingo.- sibilò lui, fermo davanti a lei, rigido, in quello stretto corridoio.- Quello che io faccio, lo faccio perchè lo voglio: è la mia filosofia di vita, pulcina.

-Allora mi hai baciato perchè lo volevi?-lo provocò, stringendo i pugni.- Scopi Sybil solo perchè lo vuoi? E quello che gli altri vogliono, Matthew? Per te non conta nulla?

-I desideri altrui.- sibilò chinandosi appena.- Non mi riguardano. Io prendo quello che voglio, quando voglio e nel modo che io voglio.

Lei lo fissò con odio, dolore, senza capire esattamente cosa provava in quel momento; poi gli allacciò le dita attorno alla nuca, spingendolo a chinare la testa e lo baciò con violenza, alzandosi in punta di piedi, lasciandolo completamente immobile, senza parole. Si staccò da lui dopo un secondo, guardandolo negli occhi.- Allora impara cosa vuoi, Matthew.- sussurrò sulle sue labbra. -Prima di accusarmi di distruggere tutto.



ANGOLO DELL'AUTORE.

Yep, ultimamente non ho molto da fare perché stanno sommergendoci di verifiche e interrogazioni e ho quasi finito con tutte le valutazioni, quindi ho un po' di tempo libero da dedicare ai racconti e alla revisione: ecco perché aggiorno di nuovo ad orari umani :3

Chi sta distruggendo cosa? u.u



Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora