Capitolo 12.- La Discepola e l'Umana

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La cena non era esattamente piacevole, soprattutto non nella Sala mensa affollata.

Matthew si era seduto ad un tavolo isolato, sperando che nessuno lo avrebbe disturbato, ma Sybil ed alcuni ragazzini del suo corso lo avevano visto e si erano uniti, senza chiedere il permesso. Ora si trovava circondato da una vera folla adorante, che pendeva dalla sue labbra: volevano sapere ogni cosa del suo addestramento con Jamie, della sua vita nella Casa prima che tutto cambiasse, della Guerra, perfino tutto ciò che ricordava degli Umani che aveva visto quella settimana. Si aspettavano grandi storie di coraggio, ma lui non aveva fatto nulla di memorabile nella sua vita.

Addentò un panino provando il forte desiderio di fuggire da quelle futili chiacchiere ed alzò lo sguardo, cercando una distrazione dalla voce di Sybil; Alex stava cenando al tavolo con Matthias, tutti e due piuttosto tetri: avevano avuto un incidente con alcuni Discepoli che erano ruzzolati giù da un albero e punzecchiavano di malavoglia i loro piatti di riso al curry. Matthew doveva ammettere che quella pietanza in particolare era piuttosto buona, quindi per una volta Chase aveva cucinato qualcosa di passabile, se non ottimo. Aveva il fondato sospetto che Beth avesse fatto una visita alle cucine prima di cena, ma non lo disse ad alta voce, anche perché Sybil stava descrivendo con cura ogni istante della sua giornata e si lamentava della punizione che si protraeva.

-Non sarebbe male.- disse sfiduciata.- Pulire la Palestra se qualcuno lo avesse fatto per i due decenni scorsi!

-Forse dovresti provare a chiedere ad Alex di finire prima la punizione.- commentò Haxel, un ragazzo dagli occhi storti che veniva dalla Grecia.- Sarebbe bello riaverti la sera.

Sybil sorrise sorniona.- Avrei da fare la sera.- precisò, guardando con la coda dell'occhio Matthew, che la ignorò, fissando al porta.

Jamie era appena entrato, per mano a Beth, che pareva assorta in una discussione molto importante tra sé e sé. Mentre parlava, scuotendo la testa, Jamie la fissava dall'alto dei trenta e più centimetri che li separavano. Aveva uno sguardo che Matthew, sin da bambino, aveva ribattezzato "da Jamie innamorato": guardava Beth come se fosse l'unica persona nell'intera stanza, come se anche il solo pensiero di vedere un'altra donna fosse ridicolo, come se esistesse solo lei; la guardava e non prestava attenzione ad altro. Era lo sguardo di qualcuno che era innamorato, uno sguardo bello, pensò Matthew. Uno sguardo che lui non aveva mai lanciato a nessuna e che probabilmente non avrebbe mai fatto parte di lui. L'Armato teneva per mano Lilo, che sbirciava il tavolo del Tutore vuoto, in cerca della zia Cecily.

-Occupata da cosa?- chiese maliziosa una ragazza di nome Anna o forse Aurora. O Clara?- O dovrei dire, da chi?

Sybil sbattè le lunghe ciglia, posando la mano sulla sua coscia da sotto il tavolo. Matthew però non sentì la risposta e si accorse appena di quel gesto: aveva  visto l'inconfondibile chioma rosso fuoco di Niall. Agitò una mano per segnalare all'amico la sua presenza e lui si diresse verso il tavolo ad angolo, seguito da Calendula. Si era cambiata ed indossava una camicetta verde e dei jeans slavati e sembrava sempre più a disagio; inoltre, aveva una vistosa fasciatura alla mano che fece subito preoccupare il ragazzo.

-Che ti è successo?- le chiese Matthew quando fu a portata d'orecchio, accennando al braccio.- Hai litigato con Milky?

-No, io...non è successo niente.- disse lei pallida. Sembrava turbata, molto di più rispetto a quella mattina. Niall scosse la testa, ignorando i molti ragazzi che fissavano imbambolati la giovane e avvicinò due sedie al tavolo.- Sto bene.

-Ha toccato un disegno di Evocazione.- spiegò spingendo Calendula perché si sedesse accanto a Matthew.-Khaius l'ha spaventata un po'.- aggiunse sottovoce rivolto all'amico. -Vedere un uomo per metà cavallo non è stato il massimo dopo le ultime ore. Credo sia un pochino sconvolta. Sii gentile, tanto per cambiare!

Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora