Capitolo 5.- Partenza

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C'era qualcosa che non andava nella Casa la mattina dopo. Calendula se ne rese conto non appena mise piede nell'Atrio, guardandosi attorno alla ricerca di un viso familiare.

Beth era ferma sulla soglia con Cecily e parlavano sottovoce. Quando la videro, la Tutrice le fece un cenno e lei si avvicinò, esitante; non riusciva proprio ad abituarsi al fatto che Cecily avesse delle ali, anche se erano così belle, rosse e oro, leggere e luminose. Vide delle valige fuori dalla porta e una carrozza nera e lucida che attendeva nel viale. A cassetta, sedeva una ragazza giovane, che poteva avere un anno meno di lei; stava limandosi le unghie e le strizzò l'occhio, con una smorfia divertita, nonostante la severità dei suoi occhi grigi.

-Parte qualcuno?- chiese Calendula perplessa. Beth sorrise.- Io.

Sussultò: Beth era una presenza rassicurante per lei, una specie di sorella maggiore, che l'aveva accolta e le aveva fatto conoscere il loro Mondo senza pretendere che capisse. Si rese conto che vederla partire le avrebbe spezzato il cuore e poi l'avrebbe lasciata sola, di nuovo, in mezzo a sconosciuti che la odiavano.

-Cosa?- esclamò incapace di controllarsi.- Perché?- Beth si accarezzò la pancia.- Primo, perchè qui dentro c'è un esserino che scalcia e Annette vuole fare dei Riti o qualcosa del genere.

Calendula socchiuse le labbra.- Sei incinta?-chiese, ricordando che la sua matrigna, quando era rimasta incinta di Lorenzo, era diventata quasi una piccola mongolfiera: Beth era così piccola, che si chiese come potesse affrontare una gravidanza.

-Esatto.- sorrise, strizzandole l'occhio.- Ma in realtà, sarei dovuta partire comunque: ci sono moltissimi libri che Annette sta cercando di tradurre, quelli che abbiamo trovato da tuo zio ed altri testi più antichi che li citano; io e Jamie abbiamo studiato le lingue arcaiche, così la potremo aiutare. Sarà meglio per tutti noi, capire cosa c'entrava tuo zio con il nostro Mondo. 

-Parte anche Jamie?- disse con un certo disagio. Questo la faceva sentire anche più sola; Jamie era accecante, sorrideva in modo criptico e le metteva una certa ansia quando sfoderava le ali, ma era suo amico, la trattava con gentilezza.

Lilo dormicchiava tra le braccia di Cecily, che scosse la testa.- Sappiate che io non sono persuasa.- abbassò il tono.- Siete i due Armati di cui mi fido di più, Beth.

Lei sorrise.- Non sarà per molto.- promise.- Solo il tempo di terminare la traduzione e capire cosa vogliono da Calendula. E poi, resterà Matthew: sono sicura che farà tutto quello che sarà in suo potere per proteggerti.- sorrise alla ragazza.

Lei si era quasi scordata di essere un bersaglio, che qualcuno la voleva morta, o ferita. Chinò il capo.- Mi mancherete.

-Anche tu, Calendula.- disse Jamie. Era comparso dal salotto in quel momento, con aria piuttosto preoccupata. Accanto a lui c'era Alex.- Ma non lascio andare mia moglie da sola.

Beth gli sorrise, appoggiando la testa alla sua spalla.- E io non vorrei andare da nessuna parte senza di te.

Calendula sentì il peso sul suo stomaco ingigantirsi, ma si finse felice, o almeno, finse di non essere inorridita al pensiero di perdere i due Armati. Li seguì in giardino e guardò Alex fermare Jamie e parlare con lui sottovoce; le venne in mente che era molto probabile che l'ultima volta che quei due si erano separati, era stato per la famosa guerra e non sapevano se si sarebbero mai rivisti.

Capiva perfettamente il desiderio di Jamie di non lasciare mai la donna che amava, per cui aveva attraversato un inferno, che lo aveva salvato da se stesso. Beth le posò una mano sulla spalla. -Calendula sono sicura che troveremo una soluzione.- le disse dolcemente.- Tutto questo finirà presto.

Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora