Capitolo 9.- Innamorata di te

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-Allontanati da lei.- disse Matthew tre i denti e si chiuse la porta alle spalle. -Oppure ti allontano io, chiaro?

Lui rise, amaro, sedendosi di nuovo a terra, accanto alla ragazza che si massaggiava la testa.- Guarda chi si vede! Hai deciso di farla stare male ancora un po'?

-Sei tu che l'hai spinta a terra.- rispose irosamente.- Sei ubriaco e non ti accorgi neppure che sei troppo forte e le stai facendo male!

-Non mi ha fatto male!- mentì subito la ragazza, raddrizzandosi.

-Vi siete fatti fottere da Galway.- sibilò Niall, cingendo con un braccio Calendula, che gli accarezzò la testa nella speranza di calmarlo.- Lei ha sempre odiato gli Umani, ha sempre odiato me! Non ha mai aiutato Richard.- fissò la ragazza sorridendo.- Sono tutti così stupidi, quando vengono ingannati, vero?- Calendula sussultò per il dolore quando rafforzò la presa, togliendole il fiato.

Matthew aveva ragione: non riusciva a dosare la forza, non mentre era così sconvolto. Poi scoppiò a ridere, fissando l'amico.- Vattene.-sibilò alzandosi a metà.- Vattene, lei non vuole vederti!

-Stai zitto, sei ubriaco.- rispose Matthew avvicinandosi.- Togliti da addosso a Calendula, le stai facendo male anche se lei non lo ammetterà mai.

Si alzò, ridendo.- Sei un bastardo, solo perchè tu la vuoi, non posso piangere sulla sua spalla?

-Niall.- tentò di calmarlo la ragazza, afferrandolo per il polso, raddrizzandosi sulle ginocchia.- Stai calmo...

-Perchè sei così deciso a far soffrire questa ragazza bellissima?-chiese con voce arrabbiata.- Perchè non te ne vai a scopare Sybil e lasci me con lei?

-Perchè non voglio che tu le faccia male!- Matthew scattò, afferrando l'amico per le spalle e lo spinse sul letto, interponendosi tra lui e la ragazza.- Sei ubriaco e non sai controllarti!

Niall rise.- Forse.- poi sorrise.- Perché non te ne vai lo stesso? Perché non mi lasci con Calendula? Lei capisce, a lei importa. Tu l'hai usata, ma a lei importa di me e di te e di tutti, perché lei è buona, Matthew. Lei è bellissima e dolce e tu l'hai usata. Sei uno stronzo.

-Niall...- disse la ragazza di nuovo, tremando.- Per favore, non...

-No.- lui guardò Matthew con aria di sfida.- Perché la tratti così? Perché le fai tutto questo? Lei non se lo merita. Guardala, idiota, è terrorizzata da tutto questo e tu te ne sbatti. Cerchi di proteggerla da me, ma qui il pericolo sei solo tu.

-Vaffanculo.- sibilò Matthew, ma Niall stava russando, steso a metà sul letto.- Idiota.





Calendula si morse un labbro e iniziò a raccogliere i disegni, inginocchiandosi. Matthew la guardò, gettando una coperta addosso all'amico.- Cosa fai?

-Pulisco.- disse lei.- Domani mattina si sveglierà, ricorderà tutto questo e vedrà cosa ha fatto ai suoi disegni di una vita. Non lo posso permettere.

- Ci sono vetri ovunque, lascia fare a me.- l'Armato si inginocchiò accanto a lei ed iniziò a raccogliere a sua volta pezzi di fogli strappati.

Quello scempio faceva pizzicare gli occhi di Calendula. Avrebbe solo voluto piangere: per Niall, per Galway, per i disegni bellissimi dell'Armato, per Matthew, per Kevin, per la sua vita.

-Devo parlare con Cecily.- disse il ragazzo piano.- Se quello che Niall dice fosse vero...- socchiuse gli occhi.- Tutta questa storia mi puzza di falso.

Prigioniero- Senza aliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora